La sera tento di lavar via la tristezza dal mio volto con semplice sapone

Ma non riesco a sopportare questo immutabile dolore 

Parole, interrotte da singhiozzi di pianto, come note di un pianoforte scordato.

Lacrime si fondono a gocce di pioggia, grigie cadono per schiantarsi al suolo.

Gridi di dolore, strazianti, come musica.

Chiudo gli occhi e ascolto le urla.

Nel buio non puoi vedere il mio viso sofferente…

Spavento, paura, angoscia, sotto una maschera di cristallo.

Una bugia nascosta dietro uno specchio riflette la luce lunare

e bella pare….

tanto bella che a confronto l'atroce verità non vale niente.

Mai vorrei credere a un per sempre, nè a una fine.

La sabbia del deserto è solitudine in polvere,

l'acqua del lago libertà in bottiglia,

le nuvole felicità inesistente,

Il ghiaccio l'eternità con una fine.

Mi volto e cammino per un infinità di giorni, troppi da contare pochi per fermarsi.

Petali di rose nere lungo la mia strada donano profumo ai miei passi

Mi cibo delle sofferenze altrui ma continuo ad essere uno scheletro senza anima

non mi posso fermare.

Continuerò a vagare senza sosta portando con me menzogne e tristezza.