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Autore: bovarysm_e    21/09/2014    1 recensioni
« E, così, uno di noi si è sposato. »
La voce fredda, atona, velata da un accenno di falsa eccitazione, imprigionata nel riserbo e nell'educazione, impotente in quella circostanza, s'elevò nell'aria di quella fresca sera di giugno.
La brezza leggera incorniciava quel quadretto perfettamente e, al contempo, tradiva quella perfezione scalfendone l'apparenza dietro cui si nascondeva ormai da tempo.
« Eh, già. Non mi sembra neanche vero. »
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Pansy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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2 0 0 5, Londra




« E, così, uno di noi si è sposato. » 
La voce fredda, atona, velata da un accenno di falsa eccitazione, imprigionata nel riserbo e nell'educazione, impotente in quella circostanza, s'elevò nell'aria di quella fresca sera di giugno.
La brezza leggera incorniciava quel quadretto perfettamente e, al contempo, tradiva quella perfezione scalfendone l'apparenza dietro cui si nascondeva ormai da tempo.
« Eh, già. Non mi sembra neanche vero. »
« Che tu abbia trovato qualcuna che sia stata così folle da proporti una vita da passare insieme a te o che tu abbia trovato il coraggio di accettare? »
Subdola e meschina. Tagliente come una lama di coltello. Affilata nella sua malignità.
« Un po' tutte e due, un po' nessuna delle due. »
« Tu e il tuo essere vago...Imparerai mai a prendere una decisione? »
« Beh, pare proprio che l'abbia presa, circa quattro ore fa. » 
Era sempre stata una questione di sguardi fra di loro; la verità era una rarissima concessione, che difficilmente si sarebbe tramutata in parola.
« Sei felice? »
Il candore perlaceo divenne ancor più pallido, rendendo il suo volto marmoreo e i suoi zigomi di pietra.
« Che domanda è? » 
« Draco, ti sto chiedendo se sei felice, se sei felice d'aver preso la tua decisione...Ti sto chiedendo se non hai nessun rimpianto. » 
« Lo sono stato, davanti all'altare. Lo sarò ancora, un giorno, ma saranno attimi così brevi che forse me li lascerò sfuggire da sotto il naso. »
Un nodo s'aggrovigliò in gola, impedendo alle parole di uscire, bloccandole lì; soffocandole. 
« Rimpianti? Ne ho molti, ma non cambierei assolutamente nulla, se non... »
« Se non...? »
« Adesso, non importa. »
E di nuovo silenzio, questa volta capace di asfissiare qualsiasi verità.
« Come hai saputo che lei era quella giusta? »
« Non ne ho idea, so solo che lei è quella giusta. »
« Che razza di risposta è? »
« Asteria non ha bisogno di domande né di risposte. Lei è semplicemente quella giusta. »
Semplice? - Pansy non lo sarebbe mai stata.

Improvvisamente, si percepì un flebile gemito, quasi simile ad un singhiozzo strozzato.

« Perché non hai scelto me? Cos'è che c'era di sbagliato in noi? »
« Cosa c'entra adesso questo? Lo sai benissimo cos'è che non andava. Insieme non funzionavamo, non eravamo fatti per star- »
« Ti prego, falla finita! »
Il volto corrugato in un'espressione di rabbia mista al dispiacere, gli occhi gelidi, più freddi che mai, scrutavano il vuoto, incapaci di trovare gli occhi grigi di lui, che tanto aveva adorato una volta, ed andare a posarsi su di essi, affogando in quell'immensità.
« Io ti ho amato, Draco! Tu mi hai amata! Perché per noi non era semplice, perché? »
La voce si era ormai raccolta in un urlo disperato. Pansy s'era accasciata a terra, non avendo più forze per sorreggersi e per sorreggere il peso della delusione e dell'amarezza, che come piombo occupava il suo cuore.
Draco distava da lei pochi centimetri, la sua figura austera si ergeva sul marciapiede, nella sua consueta ostinazione regale, ferma e inerme, riflettendo nel chiarore del suo sguardo l'immagine più angosciante che avesse mai scorto: l'immagine di Pansy Parkinson che affogava nelle sue emozioni. 

Per codardia, tacque. 

Dopo qualche minuto, Pansy  raccolse l'ultima briciola di dignità rimastale, aggiustandosi accuratamente l'orlo dell'abito, ed alzando il suo esile corpo da terra. Sfiorò delicatamente il volto corroso dalle lacrime con le dita affusolate, asciugandosi le gote. 
« Auguri e figli maschi. »
Pronunciò quella frase con tutto l'odio che potesse far defluire dalle labbra. 
Draco non rispose a quella provocazione, aveva ormai deposto le armi da anni, non valeva più la pena combattere quella guerra, il cui obbiettivo era stato soltanto nuocersi a vicenda e di cui la sorte aveva già preso forma.
« Addio. »
Disse semplicemente, conscio del fatto che non l'avrebbe più rivista, pensando al fatto che forse, anche lui, avrebbe voluto che avesse funzionato. 

Ma, quando ormai quell'invisibile accenno di speranza si era conficcato nel suo cuore, ella aveva già svoltato l'angolo.

















❝ Ho voluto pubblicare questo frammento "Dransy" senza un motivo apparente. Forse per dare a questa coppia una fine, piacevole o drammatica che sia. 

Con affetto,
Em. ❞

  
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