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Autore: Bilu_emo    04/10/2008    0 recensioni
"Nascosta nell’ombra, osservi con occhi pericolosi una sofferenza che dovrebbe essere la tua. Ma in realtà quel metallo ti brucia ancora le mani, tanto è freddo. Rallegrati, potrai smettere di esistere anche ora. Svanisci…" La mia ennesima follia Xp spero vi piaccia... e che non vi faccia venire complessi o raba simile. klissoni_ps-me lo lasciate un commentino?
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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lost whispers

Lost Whispers

 

Le lacrime hanno lo stesso sapore salato della pioggia. Ma lei ha un sapore a sua volta identico a quello amaro dei ricordi perduti. Cosa resta di ciò che eravamo? Di ciò che siamo stati? Una lucciola sparisce per non tornare più, vola via e sparisce nella notte. E cos’è dunque un ricordo? Solo un frammento di ciò che non sarà mai più. Di ciò che è passato, non tornerà mai più. E dunque smettila! Non torturarti, rassegnati. Lei è questa. fa male, fa bene. Potrebbe ucciderti, ma non lo fa. Altrimenti sarebbe troppo facile, no: ci sono sorti peggiori della morte. Lei ti fa soffrire, è sempre un’eterna sofferenza nel ricordo di ciò che di bello è stato, di ciò che non potrai mai più recuperare, come quelle lucciole che ora sono sparite. Non le potrai mai più rivedere. Sono andate, sparite, cocci di una vita che non si ripeterà. Una vita che è passata, come il tempo, come un treno che hai perso. Respira, ne hai ancora di strada da percorrere. I cocci restano a terra. Non c’è più nulla se non pezzo di un’esistenza recitata, ma a te non può importare, vero? Tu te ne stai lì su quella sedia e te ne freghi. Perché tu non puoi sapere, non puoi immaginare. Cosa ne sai tu? Sei solo un’ombra. Mentre lei è là. E soffre dei dolori non suoi, di ciò che tu le hai inflitto. Vedi? Distruggi tutto. E le lucciole ti osservano da sotto una teca di vetro, non hanno più vita, non luccicano più. Ora sono solo falene dalla ali polverizzate, e tu le hai rese tali, quando quel treno è passato per non tornare mai più. Si è schiantato sbattendo contro il nulla, perdendosi nel niente che tu sei.

Cocci…

<< torna qui >>

E invece no, le lucciole non torneranno, lei non tornerà, sei tu che l’hai mandata lì. Ma tu dove ti trovi? Dove sei? Lei è lì, circondata da lucciole spente, persa nel ricordo di ciò che fu. E tu? Sei forse seduta su una lapide? La lapide del tempo… il tempo è forse finito? Oppure è solo l’illusione? Non so, non capisco…

Cocci persi, sparsi…

Ciò non ho mai avuto…

Ciò che non mi è permesso di avere

<< resta >>

No, lei non può restare, è la colpa è solo tua.

Vergogna…

La colpa mi appartiene

Era un anima senza corpo, ma ora tu l’hai imprigionata sotto quella teca, sotto una campana di cristallo, insieme a lucciole spente e falene dalle fauci spalancate, pronte a divorarla. A divorare ciò che resta di lei. E vola sotto la pioggia, e le gocce salate che scendono dai suoi occhi si confondono con quelle amare che il cielo piange. E tu? Lei e lì, tu dove sei? Nascosta nell’ombra, osservi con occhi pericolosi una sofferenza che dovrebbe essere la tua. Ma in realtà quel metallo ti brucia ancora le mani, tanto è freddo. Rallegrati, potrai smettere di esistere anche ora. Svanisci… come le lucciole si sono dileguate nell’ombra, tu ora svanirai tra i fantasmi. Sarai solo un fantasma… così non potrai mai più ferirla. Le falene hanno ucciso con un cuore spaccato, strappato da un petto troppo giovane, hanno ucciso senza pietà. e le lucciole continuano ad osservarti, sotto quella teca invisibile che tu hai creato. Ti osservano, e dai loro occhi luminosi ma spenti cadono le stesse gocce che piange il cielo.

Strappato da un petto troppo giovane

Il metallo fa male

Così freddo da bruciare

<< le lucciole sono sparite >>

No, le lucciole non sono sparite: ora sono dannate falene alla luce della luna. In quel petto non c’è più nulla. Solo dolore, spasmi di un’anima che non riesce a liberarmi… quel metallo è volato veloce come la vita proprio lì, ed ora non resta più nulla. Quel metallo ha squarciato ogni cosa. Le falene lottano contro loro stesse. Piangono lacrime nere. E le lucciole annegano sotto la teca…

Vincono sempre?

<< la vita scappa >>

La sua anima è stata squarciata.

Una goccia.

Piove.

E tu sei lì, seduta su una lapide bianca, senza un nome. Mentre lei mentirebbe, se raccontasse del treno che ha perduto. La teca si incrina. Le lucciole sono libere, i cocci scoppiano e si rovesciano sulle sue mani insanguinate del cuore che non ha più. E le lucciole sono libere, le falene non hanno più ali, sono polvere alla luce del buio. Svaniscono nel loro trionfo.

Sussurri di un’anima rotta

La colpa mi appartiene

<< sussurri >>

Sussurri

<< sussurri >>

Lei è lì, persa nel suo dolore. E tu dove sei? Seduta senza volto e senza spirito su una lapide, tomba di un ricordo lontano. Le lucciole non ci sono più. Le falene hanno perso. Lucciole distanti. Sognano un mondo così distante… lei è lì, tu sei sulla lapide. La sua lapide. La tua lapide. Perché di ciò che fu non resta altro che carta. La bambola di porcellana è andata persa. I cocci di quella falsa vita si sono frantumati insieme alla sua anima.

Dove…

<< dove… >>.

Dove sono io?

 

 

Non chiedetemi che senso ha, perché non ne ho idea. Stavo ascoltando i System Of A Donw in quel momento, quindi non sorprendetevi se non c’è nemmeno l’odore del senso logico. Avevo voglia di scrivere qualcosa di strano, di ambiguo, ma non avrei mai pensato sarei arrivata a questo O_O!

Posso solo dire che mi sono ispirata alla doppia personalità e ai fantasmi. Si lo so, nemmeno questo ha senso ¬_¬.

Bene, ora vi lascio, spero vi piaccia ^_^

Ps- Lo so che sembra una cosa deprimevole e piena di deprimente depressione, ma io non sono affatto depressa, anzi, sono felice, euforica ( in qst momento no perché ho l’influenza. T.T stasera non si esce ç_ç)

Alla prossima!

Bilu_emo

  
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