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Autore: Defiance    22/09/2014    6 recensioni
Emma Swan ha avuto un'infanzia e un'adolescenza complicata, a causa dell'abbandono dei suoi genitori.
Ma quando scoprirà la verità su sè stessa e sul suo passato, deciderà di vendicarsi della Regina Cattiva, responsabile di averle rovinato la vita.
Il giorno del suo ventottesimo compleanno, allora, la donna partirà per Storybrooke e...
Se vi ho incuriositi, leggete :)
[AU: basato sulla trama della serie tv 'Revenge'. Ci saranno molti cambiamenti per quanto riguarda vicende e personaggi]
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: August W. Booth/ Pinocchio, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Revenge e OUAT non sono di mia proprietà, così come i personaggi. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.








Prologo (II)











 

Intro:
C'è solo una cosa che accomuna chiunque sia nato in questo mondo: le fiabe con cui siamo cresciuti; gli eroi che abbiamo amato, i cattivi che abbiamo odiato e quelli che, alla fine, abbiamo imparato ad apprezzare.
Ma cosa succede quando la linea sottile che esiste tra finzione e realtà viene cancellata?
Succede che smetti di credere nel lieto fine, perchè i libri raccontano solo quello che noi vogliamo leggere.
E allora nessuno ha mai saputo della clemenza che Biancaneve e il Principe hanno mostrato nei confronti della Regina Cattiva, nè di come tanta bontà sia stata la causa della loro disfatta; nessuno ha mai scoperto che quella strega ha lanciato un sortilegio che ha trasportato gli abitanti della Foresta Incantata nel nostro mondo, privandoli di loro ricordi e della loro felicità, nè che esiste solo una persona che può rompere la maledizione: la figlia dei Charming.
Questo non è scritto in nessun libro, ma io posso raccontarvi questa storia.
C'era una volta,
una piccola neonata ritrovata sul ciglio di una strada tra le braccia di un bambino dai ricci capelli rossicci e le guance paffute. 
Erano smarriti, in un mondo a loro del tutto estraneo, senza genitori o altri parenti: erano stati abbandonati, classificati come orfani.
Così vennero affidati al primo orfanotrofio disponibile; il piccolo August, che voi conoscete meglio come Pinocchio, trovò una scappatoia all'austera e indecente vita che quel luogo offriva e scappò con un altro gruppetto di bimbi, abbandonando, anche lui la bambina in fasce.
Erano nel mondo reale, dove gli errori si ripetevano spesso.
Passarono gli anni e la piccola crebbe, sbattuta da una casa all'altra, in affidamenti che non andavano mai bene, dove veniva maltrattata, trascurata o completamente ignorata, per trascorrere poi gli ultimi anni della sua adolescenza in un istituto.
Nessuno adotta una ragazza un po' troppo cresciuta, ma lei ci sperò fino alla fine.
Sperò di trovare una famiglia che l'amasse, che l'accettasse e si occupasse di lei... ma non avvenne mai.
Così, una volta divenuta maggiorenne, la figlia di Biancaneve fu libera e incontrò un uomo che le insegnò l'amore, ma che alla fine l'abbandonò, tradendola, incastrandola e facendola finire in prigione per undici mesi, incolpata di un crimine che non aveva commesso. 
Scoprì dietro le sbarre di essere incinta e, sempre lì, diede alla luce uno splendido bambino che fu costretta ad abbandonare, convinvendo per anni col senso di colpa per aver condannato un'altra creatura allo stesso destino cui era stata condannata lei stessa.
E allora la donna imparò che non esisteva alcun vero amore, alcun lieto fine.
Era tutta un'invenzione, una masochista illusione.
Quando uscì di prigione, finalmente, scoprì che Neal le aveva lasciato la sua auto, un maggiolino giallo, come se fosse sufficiente a ripagarla di tutto quel dolore che aveva provato a causa sua.
E rivide August, proprio accanto al mezzo di trasporto, anche se ovviamente non lo aveva riconosciuto.
L'uomo le spiegò chi era in realtà, quale fosse il suo passato e quale dovesse essere il suo futuro, ma lei lo scacciò via, pensando che fosse pazzo.
Finchè non le nominò Neal. Finchè non le raccontò cose che solo lui poteva sapere e le rivelò altre informazioni che lo indicavano come il figlio di Tremotino, Bealfire.
Allora cominciò a credere.
E ne sono certa, perchè quella donna sono io; la figlia di Biancaneve e del Principe, sono io; la bambina che ha avuto quella vita difficile, sempre io.
Inutile dire che non ho trascorso la mia vita aspettando la data stabilita affinchè io rompa il sortilegio; mi sono allenata, addestrata duramente per dieci anni in vista di una sola, semplice, pura cosa.
Perchè quando tutto ciò che ami ti è stato portato via, qualcuno deve pagare.*
I miei genitori erano persone oneste e buone, tradite dai loro stessi principi e dalla loro fiducia nella redenzione di qualcuno che non la meritava.
E ne abbiamo tutti pagato le conseguenze. 
Dovete sapere, che quando si subisce un torto, la vera soddisfazione può essere trovata solo in due reazioni possibili: perdono totale o vendetta mortale. 
Questa non è una storia sul perdono.**


Emma guidava da ore ormai, percorrendo strade che non aveva mai visto in vita sua.
"Storybrooke non compare su google maps" la informò August, giocherellando con il suo cellulare.
"Magari è per via del sortilegio" ipotizzò la donna, lo sguardo sempre fisso davanti a sè.
"Ems, odio fare il guastafeste ma..."
"E allora sta' zitto" lo interrompe, sterzando bruscamente e proseguendo imperterrita lungo la via.
"Seriamente, devi mettere in conto che potrebbe essere una trappola. Come fai a sapere che quel ragazzino, Henry, è davvero tuo figlio? Come fai a sapere se puoi fidarti di lui?"
Fu come ricevere uno schiaffo; non aveva dubitato neanche un secondo che quel bambino fosse lo stesso neonato che non aveva neanche voluto guardare quando lo aveva messo la mondo... aveva gli occhi di Neal. 
E li avrebbe riconosciuti ovunque.
"Per lo stesso motivo per cui tu sei qui. Anche se, se non chiudi la bocca, potresti non restarci molto a lungo" rispose la bionda, "il mio superpotere. Era sincero. E le indicazioni sono giuste, guarda lì"
L'insegna che recitava "Welcome to Storybrooke" si ergeva proprio difronte a loro.
"Beh... allora direi che è arrivato il momento di scrivere una nuova fiaba" commentò l'uomo, scambiandosi un sorriso soddisfatto con Emma.
"Che i giochi abbiano inizio" confermò la donna, premendo l'acceleratore ed entrando in città.







*cit. Victoria Grayson, promo Revenge4
**cit. Emily Thorne, Revenge.
 




 
Angolo Dell'Autrice
Salve!
Questa volta sono stata rapida e ho pubblicato subito il secondo 
ed ultimo prologo, che vi spiega un po' meglio quale sarà la trama
della storia e i motivi che hanno spinto Emma a cercare vendetta.
Spero vivamente vi piaccia, fatemelo sapere se vi va!
Comunque, dalla prossima volta, ci saranno i 
capitoli veri e propri, della solita lunghezza di tutte le mie storie.
Grazie infinite a tutti coloro che hanno letto e inserito la storia tra
le seguite o le preferite e in particolar modo, grazie a coloro che
mi hanno lasciato una recensione!
Alla prossima,
Bell :)

Ps. Se nel corso dei capitoli dovessi scrivere altre 'intro', sappiate che
sono degli stralci di storia scritti dal punto di vista di Emma e termineranno
sempre quando smetterò di scrivere in corsivo. Grazie per l'attenzione.
 
 
 
  
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