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Autore: Dr3aDSouL    22/09/2014    0 recensioni
ognuno di noi ha delle catene che porta legate ad una parte di se, alle braccia, alle gambe, al cuore...e non parlo di catene di ferro, ma di catene spirituali...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Che siano fisiche ed avvolgano il tuo corpo,
che siano spiritiche e cingano il tuo cuore...
sei sempre tu ad averle avanti ed a scegliere di metterle,
allo stesso modo, soltanto tu puoi toglierle...
il tempo non le corrode, non arrugginiscono,
non svaniscono per magia, non si tagliano con il diamante...
son li, stringono, lasciano lividi, tagliano, feriscono,
e sono più reali di quanto tu possa credere...
quelle catene sono un marchio,
che talvolta lo porti fin dentro la tomba.
Quelle catene le vedi, sono visibili ad occhio nudo,
una parte di te tira con forza
volendole strappare al muro invisibile a cui sono legate,
ma quanta forza di volontà serve per strapparle?
talvolta non basta quella di un singolo essere vivente.
Le ho portate con me
per un lungo tempo che sembrava interminabile,
ed erano sia fisiche che spiritiche,
le ho portate sul mio animo,
ne ho sempre avvertito il peso,
e ne ho sempre visto i colori,
nero notte e rosso scarlatto...
sopportarne il peso senza rasentare il limite della follia...
è possibile?
ho tirato a più non posso,
ho rischiato di rompermi i polsi
e che il cuore venisse compresso fino all'esplodere...
e nonostante il tempo e ciò che ha portato con se,
ci sono momenti in cui chiudendo gli occhi,
appare il ricordo di me incatenato a quel muro invisibile,
con quelle catene che ad ogni movimento
vibrano di lamenti di agonia...
nonostante non me ne separerò mai ho scelto di avanzare,
fin quando la catena mi permetterà di fare un passo...
con la speranza che il tempo stesso
aggiunga un anello in più per ogni passo fatto...
a volte siamo proprio noi stessi a non volercene privare,
a non volerle togliere,
e non volerle vedere andare in minuscoli pezzettini,
anche se sappiamo che non è giusto per noi stessi
o per chi ci circonda e sta accanto...
è un controsenso, stupido e banale,
tanto semplice da abbracciate
tanto impossibile da realizzare...dunque...
ci si crogiola per terra tra il tormento
e le lacrime di una propria scelta,
o si avanza con la forza di sopportare
il peso fin tanto che si affievolisca?
nessuno può deciderlo per qualcun'altro,
soltanto noi per noi stessi...
l'importante non è scegliere...
ma avere la convinzione di andare fino in fondo,
per quanto quelle catene possano trattenerti...
giungere alla meta prefissata, a ciò che si desidera...
chissà...forse un giorno una luce le dissolverà...
le ferite saranno rimarginate
e lo spirito verrà investito
di due grandi ali per volare su nel cielo...
pensavo di averle tolte...eppure...
riesco ancora a vedere le mie vecchie catene...
una nero notte, l'altra rosso scarlatto"
  
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