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Autore: Doctor Dragon    22/09/2014    1 recensioni
Quanto possono essere importanti due occhi?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 1

 

Airport

 

Un suono metallico e assordante invade l'aria trapanandomi i timpani e il cervello, qualcosa vibra sotto la mia testa facendomi sentire nel bel mezzo di un terremoto. Confuso e scocciato infilo una mano sotto il guanciale per estrarne il mio iPhone e metterlo a tacere con un gesto stizzito.

Poi guardo l'ora: 3.30am. Mi trattengo, anche se a fatica, dall'insultare pesantemente qualche innocente: dopotutto la brillante idea di partire alle 5 del mattino e` stata mia.

Mi trascino fuori dal letto per poi chiudermi in bagno: una doccia fredda dovrebbe riuscire a svegliarmi quel tanto che basta a farmi arrivare all'aereoporto, una volta sull'aereo potro` dormire quanto mi pare.

Alle quattro precise esco dalla mia stanza d'hotel: indosso un paio di jeans neri e una camicia bianca, un look semplice e pratico. Con me porto solo uno zaino nero e un cappello: tutto il resto e` gia` in macchina dalla sera precedente.

Raggiungo la hall dove mi riunisco con il mio staff: siamo tutti stanchi e provati, pesanti occhiaie imbruttiscono gran parte dei volti dei miei collaboratori. Mi dispiace davvero tanto aver dovuto costringere tutti ad una levataccia immane subito dopo un concerto, ma era l'unico modo per poter lasciare il Paese senza essere assaliti da un'orda di fan. Non che io odi il mio fandom, anzi, e` tutto il contrario: sono e saro` sempre eternamente grato ad ogni mio fan perche` senza di loro io non sono nessuno. Tuttavia, a volte, la loro presenza assillante e` pesante da sopportare: mi sento come se fossi un'animale rinchiuso allo zoo. Senza vie di fuga, senza privacy, con mille occhi puntati addosso ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette. Credo non mi si possa accusare troppo se ogni tanto cerco una via di fuga da tutto questo.

"Siamo tutti pronti?" domanda il manager puntanto il dito su ognuno di noi, a turno, per contarci. Ciascuno di noi biascica una risposta affermativa, anche se poco convinta.

Partiamo, divisi in quattro macchine diverse: io rimango insieme al manager, alla truccatrice e alla parrucchiera. Il viaggio e` lungo, ma io me ne accorgo a malapena: siccome mi appisolo ogni due per tre. Quando pero` mi svegliano per scendere dall'auto sono ben sveglio e deciso ad attraversare l'aereoporto il piu` in fretta possibile.

Come prima cosa siamo costretti a fare la coda per posare i bagagli da stiva, per fortuna nessuno presente a fare colonna e` un V.I.P, poi andiamo dritti dritti a fare il check in.

In fila indiana, camminando ordinatamente, attraversiamo l'aereoporto facendo slalom tra le numerose persone sedute ad aspettare di conoscere il proprio gate d'imbarco. Mi guardo intorno curioso di vedere quanta gente, come me, e` mezza addormentata a quest'ora del mattino.

Il mio sguardo cade su una ragazza: in testa porta un cappello fucsia con visiera nera e la scritta Nerd, anch'essa nera, da cui sbucano folti capelli lunghi dalle mille tonalita` di blu, dal cobalto all'azzurro cielo. Indossa una t-shirt decorata da centinaia di Minion, un paio di jeans sbiaditi e aderenti, strappati in diversi punti, e un paio di Nike alte nere, rosa e bianche. E` seduta su una di quelle scomodissime sedie in metallo dell'aereoprto, le sue gambe sono appoggiate ad una valigia posta di fronte a lei, in grembo tiene un libro che sembra averla rapita completamente.

Tuttavia il passaggio di cosi` tante persone deve attirare la sua attenzione perche`, dopo un po', solleva lo sguardo. I suoi occhi sono grandi e truccati dello stesso colore dei suoi capelli, ma sono le sue iridi a colpirmi maggiormente: raccolgono ogni colore esistente, dal marrone cioccolato, al nocciola, per passare dal verde al grigio e finire all'azzurro ghiaccio. Sono occhi che sembrano quasi brillare di luce propria: ogni colore si fonde con quello successivo e tutti insieme nuotano in quel blu oceano creato dal trucco. Le ciglia, lunghe e incurvate, puntano verso l'alto rendendo sorridenti quei grandi occhi che piu` che occhi mi sembrano due finestre che danno su galassie lontane, misteriose e invitanti.

Sembra che il tempo si sia fermato nell'istante in cui i nostri sguardi si sono incontrati, ma cosi` non e`: perche` le mie gambe non hanno smesso di avanzare portandomi lontano da lei. Quando torno alla realta` sono gia` lontano e, guardandomi indietro, vedo che lei si e` rimessa a leggere come se nulla fosse successo. Solo io ho fatto questo meraviglioso viaggio extrasensoriale?

 

 

 

 

 

 

 

 

Nuova storiaaaa!!!

E che palle!! Ma non puoi finirne almeno una di quelle vecchie invece di scartavetrarci le palle con l'ennessima fanfiction su JiYong???

State calmi ok? Le finiro` tutte prima o poi...

Nel frattempo lasciatemi dar libero sfogo alla mia immaginazione!!

xXxJeyDragonxXx

  
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