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Autore: Lord Gyber    23/09/2014    2 recensioni
Da dove nasce l'amore di Pyro per il fuoco? Cosa lo ha spinto a questa passione?
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Genere: Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e i miei genitori siamo sempre vissuti in Florida e li, dove ogni giorno era estate, non avevo mai sentito il bisogno di rendere più caldo l'ambiente. Ma tutto cambiò quando ci trasferimmo in un nuovo stato e per la prima volta vidi l'inverno nella sua interezza, cioè con la neve. Fu in uno di quei giorni che mio padre accese il camino per riscaldare il salotto. Quando vidi quella fiamma ne rimasi completamente ammaliato, sapevo benissimo cosa era il fuoco, ma non avevo mai avuto occasione di vederlo in questo modo. Dentro quel debole fuoco vedevo una sorta di strana meraviglia, mi pareva che da esso uscissero degli arcobaleni e dove ovunque il fumo andasse trasformava ogni cosa in un mondo allegro. Cercai di avvicinarmi di più ma mio padre me lo impedì.

Da quel giorno in poi, quando ne avevo l'occasione, mi mettevo davanti al fuoco e ne assaporavo tutta l'essenza, oppure, quando si accendevano dei falò per qualche festa, volevo essere il primo assistere. Davanti a tutta quella magnificenza, non mi sarei mai aspetto che la cosa che più amavo mi stava uccidendo lentamente. Accade che un giorno, davanti ad un grosso falò, cominciai a tossire in modo violento per poi accasciarmi a terra.

Mi risvegliai in una sala di un ospedale, insieme ai miei genitori che parlavano con un medico. A quanto pare, a stare vicino ai fuochi, i fumi mi avevano pervaso i polmoni fino a bruciarli quasi del tutto, qualsiasi altra inalazione velenosa mi avrebbe ucciso. Per sopravvivere avevo solo due opzioni: o passare il resto della vita chiuso in una camera iperbarica oppure andare in giro con una maschera antigas per sempre. Scelsi la seconda. Almeno sarei potuto andare in giro. L'unico inconveniente era che la maschera aveva un tubo interno che andava dritto in gola per arrivare l'ossigeno con maggiore velocità. Riuscivo solo ad esprimermi con rantoli o qualche frase semplice. Ma non mi importava, tanto non ero mai stato uno prolisso. E poi la maschera mi dava un'aria da duro che mi piaceva. Le uniche volte che ma la toglievo era quando mangiavo o mi lavavo i denti.

Dopo il mio incidente non smisi di venerare il fuoco, il suo era stato solo un avvertimento che diceva che se volevo amarlo dovevo stare al suo gioco.

Fu difficile andare a scuola all'inizio, perché gli altri bambini mi prendevano in giro per la maschera, anche se po erano zittiti dalle maestre. Si può dire che quell'anno passò abbastanza bene anche se non trovai nessuno che amasse il fuoco quasi quanto me. Poi un giorno ci spiegarono come alcuni gas potessero essere infiammabili, allora mi venne un'idea, magari i miei compagni avrebbero apprezzato di più il mio idolo se li mostravo tutta la sua potenza. Ritornato a casa utilizzai una fiamma ossidrica, una bombola di gas che la mamma utilizzava durante i barbecue ed il manico di un aspirapolvere per costruirmi un lanciafiamme artigianale.

Quando ritornai a scuola tutti mi fissarono impauriti da ciò che avevo in mano ma non ci badai troppo. Entrai nella mia classe e sparai. Avvenne una cosa meravigliosa. Dalla mia arma uscivano arcobaleni e dovunque andassero portavano allegria.

Una volta finito uscì dall'edificio e mi trovai davanti i miei genitori. Pensavo che mi avrebbero fatto i complimenti per il mio operato, invece cominciarono a sgridarmi. Cercarono di portarmi via ciò che io amavo di più ed io questo non l'avrei permesso. Sparai una fiammata verso di loro, evitando però di colpirli, e nell'attimo di distrazione scappai nel bosco li vicino.

Passai qualche giorno nella boscaglia procurandomi da magiare con la mia arma, ma sapevo di non potere andare avanti così. Poi un giorno arrivò lei, una stana donna, che apprezzava ciò che facevo. Mi disse che se sarei andato con lei avrei potuto portare la gioia del fuoco ovunque. Senza pensarci due volte, accettai.

Mi portò in una base segreta e mi condusse nella mia stanza, ma la cosa che mi impressionò di più fu nel vedere che attaccati al muro vi erano molti lanciafiamme di ottima qualità, più una tuta ignifuga.

- Ora devi solo trovare un nome da battaglia e tutto questo sarà tuo. -

Mi voltai verso di lei e la guardai attraverso la maschera, vedendola come una delle fate buone che comparivano nei libri di fiabe. Afferrai un'arma e la strinsi con forza

- Pyro. -

  
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