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Autore: Mustang    24/09/2014    0 recensioni
La battaglia contro Neltharion, conosciuto ormai come Deathwing, ha portato la distruzione su tutta Azeroth, obbligando ogni suo abitante a combattere per poter sopravvivere. I potenti incantesimi evocati per far fronte alla minaccia, rinchiusi nell'Anima dei Draghi, non solo hanno sconfitto Deathwing ma hanno, involontariamente, dato vita a qualcosa per il quale il passato e il futuro di Azeroth potrebbero scontrarsi e riversare la loro furia nell'universo. Cinque eroi saranno scelti come araldi per salvare il mondo... O per distruggerlo.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Erano passati tre giorni dalla presunta morte di Deathwing, avvenuta per mano di Thrall, precedente capo dell'Orda.
In pochi avevano assistito alla scena: le energie dell'Anima dei Draghi si erano scagliate completamente contro il corpo del malvagio Aspetto, perforandolo da parte a parte e scaraventando la sua carcassa al centro del Maelstorm. Se già in pochi avevano assistito alla scena, in ancor meno si erano avveduti di quanto era accaduto subito dopo la disfatta di Deathwing: dalle profondità del mare, mentre l'Aspetto calava a picco, un'ombra misteriosa era sfrecciata verso il cielo per poi sfrecciare rapidamente verso Northrend, il tetto gelido del mondo. Intorno al Maelstorm si erano radunati i quattro stormi di draghi con i relativi Aspetti, a loro volta accompagnati da uno dei cinque Grandi Eroi di Azeroth.
Drarek, Shunor, Lohras, Wodesok e Aradhel erano considerati tra le persone più importanti del mondo per via del loro contributi in ogni guerra e battaglia, fin dalla prima invasione dell'Orda. Aradhel, angelo femmina inviato dai cieli per proteggere Azeroth, Lohras, brigante affetto da licantropia e Drarek, alto elfo di Silvermoon, furono i primi ad essere nominati con la carica di Eroe di Azeroth per aver salvato il mondo nella seconda guerra, aiutando Khadgar a chiudere il Portale Oscuro e assicurare la pace. Shunor, demone al servizio di Lord Archimonde, entrò a far parte degli eroi subito dopo la tragica battaglia presso Monte Hyjal, rivelando a Malfurion Stormrage il punto debole di Archimonde e garantendo, così, la vittoria dei mortali sulla Legione Infuocata. Wodesok, precedentemente soldato di Lordaeron ed ora mutato in non morto, fu l'ultimo ad unirsi alla schiera degli eroi, troppo fedele al Re dei Lich, Arthas per voltargli le spalle. Quando il Re Lich riversò la sua ira sul mondo, Wodesok rimase fedele fino alla fine, proteggendo il priprio signore e combattendo in tutta la Roccaforte di IceCrown fino a costruire una resistenza davanti al Trono Ghiacciato. Arresosi al potere dei Crociati, Wodesok si rivoltò contro il Re dei Lich, aiutando Tyrion a liberarsi dalla prigione di ghiaccio e immobilizzando il suo oscuro signore, permettendo all'Ashbringer, la spada del comandante di spezzare Frostmourne, la spada runica del Re dei Lich. Per quanto, quel gesto, avesse garantito a Wodesok di entrare a far parte degli eroi, il senso di rimorso continuava a tormentarlo, data l'ammirazione che provava per il suo sovrano.
Drarek, che come gli altri quattro eroi si era avveduto della misteriosa ombra, tornò presso il Maelstorm, sedendosi comodo -per quanto possibile- iniziando ad osservare la tempesta infinita, ad un tratto gli sembrò di rivivere a rallentatore la scena di tre giorni prima: Deathwing stava precipitando verso il centro della tempesta e, contemporaneamente, un'ombra misteriosa si levava dal mare verso l'alto. L'ombra si fermò per pochi istanti sospesa in aria e Drarek potè notare una vaga forma antropomorfa, prima che questi sfrecciasse via verso nord, verso di lui. L'ombra si faceva sempre più vicina e Drarek si accigliò, alzandosi rapidamente dalla sua posizione e sguainando la sua spada urlando:
<<. Chi diavolo sei? .>> preparandosi a sferrare un colpo ma l'ombra non rispose, accelerando il suo volo.
<<. Identificati, sei un servo di Neltharion? .>> il tono era sempre più preoccupato e l'adrenalina saliva sempre di più, portando l'elfo di Silvermoon a mettersi sulla difensiva. L'ombra arrivò in collisione con l'elfo e lo trapassò da parte a parte.
Drarek si svegliò.
Accanto a lui vi era Ysera, l'Aspetto dei Sogni e, da diverso tempo, particolarmente in confidenza con Drarek, considerandolo quasi al pari dei suoi consorti.
<<. Ancora un po' di allenamento e sarete pronto per il Sogno di Smeraldo .>> disse Ysera mentre, con la mano della sua forma elfica, accarezzava la guancia di Drarek, essendo lei in grado, come tutti gli altri draghi di una certa esperienza, specie gli Aspetti, di cambiare dalla forma draconica a quella antropomorfa con estrema facilità. Ella si presentava come un'elfa della notte dai verdi capelli lunghi e con il capo decorato da un paio di corna dritte verso l'alto. Il suo viso, aveva commentato Drarek diversi mesi prima, era più bello del Sogno di Smeraldo.
Il Sogno di Smeraldo era il regno onirico di Ysera, ossia come sarebbe stato il mondo allo stato puro, un'alternativa al mondo attuale se i mortali non fossero mai esistiti.
Drarek si mise seduto sul letto e guardò Ysera preoccupato:
<<. Ho visto nuovamente quell'ombra ed era diretta a Northrend .>>
<<. So che cosa avete visto .>> rispose rapidamente Ysera senza arroganza <<. Per questo volevo chiedervi un enorme favore .>>.
<<. Tutto ciò che desiderate, mia Signora .>> disse Drarek annuendo, il ché fece sorridere Ysera come una giovane umana che arrossisce davanti alla sua prima cotta amorosa.
<<. Sarebbe troppo chiedervi di andare ad indagare? Ovviamente puoi proporre quest'avventura anche agli altri tuoi compagni .>> vuotò il sacco l'Aspetto, alludendo agli altri eroi.
L'elfo si dimostrò d'accordo e, sceso dal letto, iniziò a prepararsi per il viaggio.
L'accampamento di Drarek era situato in un promontorio della regione di Azshara nel contiente di Kalimdor, accompagnato da altri elfi della notte che avevano ricevuto l'ordine da Tyrande, la regina degli elfi della notte, di proteggere e servire l'eroe. Era già scoccata la decima ora del mattino e gli elfi della notte, come il nome suggerisce, stavano dormendo. Drarek chiuse gli occhi e cercò un contatto telepatico con gli altri eroi.
<<. Drarek? .>> Shunor fu il primo a rispondere alla chiamata essendo, tra tutti, quello più vicino alle energie magiche, specie dopo la sua vicinanza con Kalecgos, l'Aspetto della Magia, subentrato all'antico Malygos dopo la sua sconfitta, a causa della sua follia.
<<. Esatto, perdonami per il disturbo ma ho necessità di dirti una cosa! .>> disse Drarek, il quale venne interrotto da una nuova voce.
<<. Drarek? .>> domandò Aradhel con voce squillante per poi aggiungere, con meno entusiasmo: <<. Sento anche la presenza del demone .>>
<<. Taci, pollo. Drarek sta cercando di contattarci .>> rispose Shunor con poca grazia nei confronti dell'angelo.
<<. Ragazzi -intervenne Drarek- non c'è bisogno di... .>> ma fu nuovamente interrotto da una voce più tetra:
<<. Buongiorno, feccia elfica .>> disse Wodesok, il quale non provava troppa simpatia per Drarek fin dai tempi della tremenda battaglia di Quel'Thalas, nella quale si erano sfidati due tra gli eserciti più potenti della terra: il Flagello dei non morti e gli Alti Elfi. Durante la battaglia alla capitale, Silvermoon, Wodesok aveva sfidato a duello Drarek, il quale ne era uscito vincitore, grazie alla vicinanza con il Pozzo Solare, la fonte di energia e immortalità degli Alti Elfi. La sconfitta obbligò Wodesok a ritirarsi perdendo l'occasione di partecipare alla distruzione della capitale e alla corruzione del Pozzo da parte di Arthas, il suo signore. Drarek riuscì a sopravvivere al massacro fuggendo verso sud.
<<. Salve, Wodesok, stavo cercando di... .>> e nuovamente Drarek venne interrotto, per l'ultima volta.
<<. Ora io dico, non si può nemmeno consultare il proprio notaio per una faccenda che, subito, vengo scoperto? .>> disse Lohras in tono scocciato e, subito ci fu silenzio.
Drarek prese parola:
<<. Calmiamoci tutti, vi ho contattati perché, come voi, tre giorni fa ho assistito alla scena di quell'ombra misteriosa che, dal Maelstorm è volata verso Northrend, pertanto mi è stato chiesto di indagare e gradivo la vostra collaborazione .>>
Il silenzio venne nuovamente sostenuto finché Lohar non parlò:
<<. D'accordo. Mettiamo il caso che, realmente, si sia diretto a Northrend, cosa vuole? Cosa cerca? L'unica attrazione vagamente divertente di Northrend, ormai, è la città fluttuante di Dalaran e ciò che resta della Roccaforte di IceCrown .>>
Aradhel sospirò, o comunque emulò un sospiro nella sua mente e prese parola:
<<. Ricordiamoci che a Northrend ci sono molte ragioni per le quali una creatura potrebbe recarsi lì: il complesso titanico di Ulduar, il Nexus... .>>
Alché fu Wodensok a prendere parola interrompendo l'angelo:
<<. Il Trono Ghiacciato .>>.
L'intervento di Wodesok gettò nel panico gli altri eroi, quindi Shunor si fece forza ed entrò nella conversazione:
<<. Il Trono Ghiacciato è custodito da Bolvar, il quale si è offerto di vegliare sui non morti e impedire loro di distruggere Azeroth, per quale motivo un'ombra dovrebbe minacciare il Trono Ghiacciato? .>> ma non ci fu subito una risposta, se non da parte di Wodesok dopo un minuto netto di silenzio:
<<. Bolvar non è protetto come lo era Arthas, non ha innalzato difese o disseminato unità e truppe in tutta la Roccaforte per garantire la sua incolumità. Se l'ombra dovesse uccidere Bolvar e impossessarsi della Corona del Re dei Lich, diverrebbe il nuovo Re dei Lich e suo sarebbe il controllo totale dei non morti, specie della mia amata Sylvanas .>>
Per un attimo, i commenti che seguirono le parole di Wodesok riguardavano la sua relazione con Sylvanas Windrunner, Regina dei non morti Reietti che si erano ribellati alla volontà del Re Lich e avevano trovato un posto nella società, come membri dell'Orda. Wodesok si infastidì e si immaginò di urlare per enfatizzare meglio il discorso:
<<. Finitela! Si, è dalla caduta del Re Lich che sono sposo di Sylvanas ma non abbiano detto né comunicato nulla perché c'erano ben altre faccende da sistemare, non so se vi siete accorti del cataclisma finito giusto tre giorni fa. Ora, con permesso, valutiamo la gravità della situazione: un'ombra misteriosa si dirige verso Northrend, terra desolata e priva di interessi se non per il grande potere che custodisce: un oggetto che garantisce il totale e completo controllo di tutti i non morti. Spaventa solo me? .>>
Drarek prese parola:
<<. Hai ragione, perdonaci .>> E tutti gli altri ripeterono quasi in coro le parole di Drarek, il quale riprese a parlare:
<<. Allora è deciso, domani ci incontreremo tutti a Dalaran e andremo ad indagare insieme .>>.
I quattro eroi concordarono con l'elfo, quindi il contatto telepatico fu sciolto, obbligando tutti gli eroi a cercare un momento di riposo, dato il dispendio non indifferente di energie.
Wodesok scosse il cranio e tornò nella sala del trono, dove Sylvanas lo stava aspettando con ansia, quindi si alzò in piedi e lo indicò:
<<. Novità? .>> chiese verso suo marito, il quale le spiegò tutta la faccenda, iniziando il racconto dalla caduta di Deathwing e dall'avvistamento dell'ombra misteriosa.
<<. Ma è terribile, dovremmo contattare gli avamposti a Northrend e chiedere loro di anticiparvi, così da far prima ed evitare la catastrofe! .>> disse Sylvanas cercando in tutti i modi di non apparire preoccupata, mascherando il sentimento con l'apatia, per quando Wodesok, ormai, avesse imparato a conoscerla.
<<. Non preoccupatevi, mia amata, nulla potrà... .>> Wodesok venne interrotto da una fitta al cranio e, come lui anche la stessa Sylvanas. Nel giro di pochi secondi, tutta Undercity, centro nevralgico della società non morta, cadde in ginocchio in preda a emicrania.
Sylvanas, combattendo contro il dolore, si alzò e delegò alcune guardie orchesche, inviate diversi anni prima da Thrall per garantire la protezione della città, di avvisare tutti gli alleati dell'Orda e di spedire messaggi all'Alleanza: Bolvar, il Re dei Lich, era in pericolo.


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Finalmente sono riuscito a pubblicare il primo racconto!
E' il primo capitolo di una lunga serie, non so di preciso quanti ce ne saranno, però ogni mercoledì sera ne pubblicherò uno nuovo, nella speranza che vi piaccia e che la storia possa incuriosirvi e trascinarvi sempre di più :)
   
 
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