“Ahhh! Ora Odr Jr. è al fresco, che bello!” Gioì il gigante, alzando gli occhi verso l’alto senza correre il rischio di venir infastidito dai forti raggi del Sole.
“Mi fa davvero piacere che ti piaccia!” Gli sorrise Ace, cadendo a terra sopra l’erba, mettendosi a gambe incrociate. “Nonostante abbia fallito i primi due tentativi, al terzo ce l’ho finalmente fatta!” Continuò con quel suo costante sorriso sulle labbra.
“Solo uno come te poteva provare ad intrecciare della paglia pur essendo fatto di fuoco, Ace!” Lo canzonarono i componenti della ciurma di Odr Jr., provocandogli un lieve broncio.
“L’importante è che lui sia soddisfatto del mio lavoro. Giusto, Odr Jr.?” Lo interrogò il corvino inclinando il capo di lato.
L’interpellato annuì felice. “Sarà il nuovo tesoro di Odr Jr.! Lo terrò sempre con me! Grazie, Ace!”
“Figurati.” Lo osservò con attenzione, appoggiando una mano sulla guancia. “Hai detto il tuo tesoro, eh? Chissà perché mi è familiare come frase…” Sorrise tra sé e sé nel pensare al suo adorato fratellino. “Che cosa starai combinando in questo momento, Rufy?”
“Ace, tu sei un pirata, vero?” La domanda del gigante lo ridestò dai propri pensieri.
“Uh? Così dicono gli avvisi di taglia, Odr Jr.!” Ci scherzò su il lentigginoso, regalando a sua volta un sorriso all’amico.
“Quindi anche tu hai un tesoro?”
Pugno di Fuoco parve rifletterci un attimo e poi annuì con convinzione.
“Sì, un prezioso e grande tesoro.”
“E che cos’è?” Domandò curioso, avvicinando un po’ di più il viso in direzione del ragazzo. “Se non vuoi dirmelo perché è un segreto, non ti preoccupare: io li so mantenere.” Assicurò, porgendogli un orecchio.
Il corvino rise divertito e quasi intenerito da quel gigante che, per certi versi, non era poi così diverso da un innocente bambino.
“No, non è un segreto, posso dirtelo con tranquillità.” Disse, e Odr Jr. ritrasse il proprio orecchio, fissando lo sguardo sul giovane comandante in attesa della rivelazione.
“Il tesoro più grande che ho è la mia famiglia, Odr Jr.” Rispose, incrociando i grandi occhi attenti del gigante.
“La tua famiglia?” Ripeté. “La ciurma di Barbabianca è il tuo tesoro, Ace?”
“Sì, ma non solo loro. Ci sono anche i miei due fratelli.”
Odr Jr. lo guardò perplesso per un attimo. “E come si chiamano?”
“Ricordi? Di uno te ne avevo già parlato! Si chiama Rufy, il ragazzo sorridente con il cappello di paglia.” Spiegò, e gli occhi del gigante si illuminarono.
“Come il mio!”
Ace ridacchiò sempre più divertito. “Esatto, proprio come il tuo kasa.”
“E l’altro?”
Il corvino alzò lo sguardo verso l’alto, rimanendo in silenzio per pochi secondi. Nonostante fossero passati già dieci anni, parlare di quell’argomento era sempre stato difficile. “L’altro si chiamava Sabo. Un tipo davvero in gamba, te lo assicuro. Intelligente, risoluto e con un sogno da realizzare…” Si fermò un attimo, pensieroso, lasciando che una leggera brezza gli muovesse qualche ciocca di capelli al di fuori del cappello arancione.
“Ace, sei triste?” Gli domandò preoccupato Odr Jr., inclinando la testa da un lato.
Il comandante ritornò in sé, scuotendo con vigore la testa. Doveva mostrarsi sorridente, non poteva permettere che il suo stato d’animo influisse anche su quello del suo grande amico dal cuore gentile.
“Non preoccuparti, non è nulla.” Lo rassicurò, cercando di mostrare un’espressione quanto più serena possibile. “Dicevo? Ah, sì! Per quanto mi riguarda, non potrei avere tesoro più impagabile della mia famiglia. E in questo tesoro rientri anche tu, Odr Jr.!” Gli sorrise raggiante, sorprendendolo.
“Davvero?”
“Certo! Sei uno dei miei amici più cari, come puoi non far parte della mia famiglia!?” Fece con ovvietà Ace, riempendolo di felicità. Il gigante si tirò giù sul viso il suo nuovo e adorato kasa, un grande sorriso ad increspargli le labbra.
“Ace.”
“Mh?”
“Questo regalo è il simbolo della nostra amicizia, per questo lo considero il mio tesoro.”
Il corvino intenerì il suo sguardo, continuando a sorridere.
“Ace.”
“Cosa, Odr Jr.?”
Il gigante gli porse il grande mignolo a pochi centimetri di distanza da lui.
“Mi prometti che rimarremo amici per sempre?”
Ace fece toccare il proprio mignolo con quello davanti a sé.
“Te lo prometto.”
 
 
Angolo autrice:
 
A parte il fatto che io, oltre a dover aggiornare un sacco di altre storie, dovrei anche studiare filosofia per domani.  O.O”
Vabbè, dovevo scrivere questa cosa, perché –nonostante Oda ci abbia fatto vedere pochissimo- sono commossa dal legame che c’è tra questi due non a caso mi metto a versare una consistente quantità di lacrime anche per Odr Jr.
Dedico questa storia a chi, come me, adora questa bellissima amicizia.
È una sciocchezza, ma spero possa essere gradita. Ringrazio chi vorrà recensire, chi metterà la storia tra le varie categorie e anche chi si limiterà solo a leggere. ^^
Un grosso bacione e alla prossima! :3