Perché ci piace leggere? Tutti noi siamo cresciuti con le storie del principe azzurro o degli eroi dei cartoni e delle favole, e perciò secondo mio parere, da bambini ci siamo fatti un’ idea di come sarebbe stata la vita in futuro. Perché avendo la fantasia e l’immaginazione un bambino può sognare castelli sopra il cielo e credere in tutto, anche se è impossibile. Perciò anche se poi cresciamo, i desideri e gli ideali, se pure infantili, che avevamo in Qualche modo rimangono nella nostra testa e nella mente. Così quando diventiamo grandi abbastanza da ragionare logicamente, ci rendiamo conto che tutto quello che credevamo di sapere sulla vita (eroi, avventure, principi e principesse, un mondo senza pericoli e la pace) non esistono, oppure ci sono ma solo parzialmente, e questo ci delude. E questo ci riporta alla domanda iniziale. Noi leggiamo per ritrovare quelle vecchie storie che ci piacevano; leggiamo romanzi di avventura per ritrovare gli eroi; leggiamo romanzi rosa per immedesimarci in dolci fanciulle che si innamorano perdutamente e così all’infinito. Infatti alla fine crediamo di essere realmente nella storia, perché quel mondo senza pericoli apparenti ci piace e ci appaga. Nel mio caso, non sono mai il/la protagonista, ma qualcuno che osserva e che in qualche modo prova comunque le stesse emozioni dei personaggi, essendo consapevole però che nessuno in quel mondo potrà fargli del male, ed è questo ciò che ci affascina di più. Poi è ovvio l’erba del vicino è sempre più verde, ma questo è relativo perché quando vivi la tua vita non ti accorgi di quanto sia bella nonostante le difficoltà, mentre , sempre secondo me, quando sei immerso nel libro, e hai un attimo di lucidità riesci a scovare tanti tratti positivi della tua vita rispetto magari a quella del personaggio. Per cui si leggiamo per dimenticare, per provare cose nuove, per emozionarci, ma qualche volta leggiamo anche per confortarci e per poter capire che tutti hanno degli ostacoli che poi superano. E chi si rifugia troppo nei libri, parlo per esperienza, rischia poi di non vivere più e presto o tardi se ne renderà conto . sono solo semplici riflessioni di una quattordicenne, che aveva solo bisogno di liberarsi di qualche pensiero che circolava liberamente nella sua testa, per cui spero vi piaccia.........