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Autore: binca    24/09/2014    3 recensioni
Francesca e Marco desiderano una bambina da quando si sono sposati, ma non sono compatibili.
Bianca è la ragazza che abita al piano di sopra, brava a scrivere e con le proprie idee in testa.
Alice è un piccolo miracolo della scienza.
Ma cosa unisce queste tre persone?
Una lettera scritta di getto da mettere nell'album fotografico, paure, desideri, sogni che vengono a galla.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CIAO A TUTTI ^^
HO SCRITTO QUESTA BREVE FF, PENSANDO ALLA BIMBA CHE ABITA AL PIANO SUPERIORE.
LE PAROLE SONO USCITE COSI' RAPIDAMENTE CHE HO PENSATO DI NON CORREGGERLA E SUCCESSIVAMENTE HO USATO TALE SCRITTO PER UN CONCORSO CHE MI HA PERMESSO DI TRASCORRERE UNA SETTIMANA IN AUSTRIA, MOTIVO PER CUI HO DECISO DI POSTARE ANCHE QUI LE MIE PAROLE.
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE!
UN BACIONE ^^



 

CARA ALICE
 
Impaziente faccio le scale di corsa per andare a salutare Francesca, la signora che abita al piano superiore e che oggi è tornata dall’ospedale con una bambina in braccio.
Tra me e lei c’è un bellissimo rapporto nonostante la differenza di età basato principalmente sull’ammirazione da parte mia nei suoi confronti: Francesca ha 35 anni e da dieci, assieme a Marco, suo marito, ha cercato di avere un bambino.
Tutti gli esami, tutte le cure ormonali ormai non le conto più, poi, finalmente sono andati ad Amsterdam da dove sono tornati in tre.
Per Francesca e Marco non è stata una scelta facile, perché, per loro credenti, hanno dovuto allontanarsi dalla posizione della Chiesa per poter vedere esaudito il loro più grande sogno: Alice, che in questo momento dorme beata tra le braccia di sua madre.
Per qualche minuto resto immobile a guardarla, i capelli neri, il nasino alla francese, la manina stretta saldamente attorno al mio dito. Tutto di quella bimba mi fa uno strano effetto. Già i bambini sono la cosa più bella del mondo, figuriamoci trovarsi ad osservare un piccolo miracolo con la pelle morbida e delicata.
“Bianca” mi chiede la donna poco dopo,  con quel suo sorriso speciale “mi dovresti fare un piacere. Puoi raccontare ad Alice in quale mondo è arrivata. Non voglio che nel suo album ci sia una mia lettera in cui possa trasparire l’ansia, la paura con cui l’abbiamo aspettata. Tu sei brava in queste cose per cui, visto che sarai la sua baby-sitter ci farebbe piacere che il ben arrivata fosse scritto da te. Vuoi farlo per favore?”
Annuisco felice, solo l’idea che Francesca mi abbia eletto come baby-sitter di sua figlia merita qualsiasi sacrificio e dopo aver cullato per un po’ la bimba fra le mie braccia, mi reco in camera mia a pensare come dare il benvenuto ad Alice.
Subito  mi viene l’attacco, forse, penso è un po’ forte, ma decido di scrivere tutto quello che mi viene dal cuore.
 
Ciao Alice, chi sa fra quando tempo sarai in grado di leggere le mie parole ma soprattutto di capirle. Sai, ci sono tante cose che ti vorrei dire, e probabilmente metà sono insulse o noiose soprattutto pensando che sono indirizzate a te che hai solo pochi giorni di vita. Da piccola mi chiedevo cosa sarebbe successo crescendo, cosa sarebbe successo quando la vita mi avrebbe messa davanti ad un bivio, offrendomi la possibilità di scegliere la strada che più mi piaceva. Pensiero dopo pensiero mi chiedevo se sarei stata in grado di prendere la decisione giusta, ed è strano parlarne adesso che, quel momento sta arrivando e mi trovo proprio lì, di fronte a qualcosa di grande e che un po' mi spaventa. Perché quel futuro che prima osservavo con gli occhi di bamba adesso si dispone per diventare il mio presente. Molti adolescenti in questa epoca cercano di proiettarsi nel mondo del lavoro, chi già con i propri obiettivi in mente o chi con l'intenzione di proseguire gli studi in modo tale da fare carriera. Sarei falsa per non dire ipocrita se dicessi che ho già in mente il mio posto nel mondo del lavoro, non so quanto sia normale o giusto, dire che le mie decisioni adesso non vogliono seguire nessuna ragione "economica"; quello che adesso mi spinge a prendere una decisione è solo ciò che sento nel mio cuore, ciò che ho di più vero, che mi piace  e che mi appassiona. Una cosa che mi piacerebbe raggiungere con la sicurezza che, una volta realizzato il mio sogno, niente e nessuno potrà allontanarmi da ciò. So che è importante e ormai obbligatorio cercare qualcosa che porti dei risultati, arrivare ad avere una stabilità economica per mantenere in maniera adeguata se stessi ed ancora più serenamente una famiglia e quei figli che tanto desidero e sogno. So perfettamente che i soldi non fanno la felicità, ma allo stesso tempo sono consapevole che aiutano ad essere felici, non voglio cadere nel circolo vizioso della tentazione, quella tentazione che punta alla ricchezza, semplicemente vorrei dedicarmi a qualcosa che oltrepassa gli orizzonti materiali per sentirmi in pace con me stessa, felice delle mie scelte e dei miei sacrifici. Ho appreso da chi ha più anni ed esperienza di me, che la vita quasi sempre è crudele e quando vuole è in grado di lasciarci in ginocchio, con la sola possibilità di alzarci e ricominciare. Le persone, i politici, gli attori, chissà quante volte chi si sente superiore, convinto di avere a che fare con persone ingenue, ma soprattutto con persone che non si pongono dubbi e domande ha cercato di prendersi gioco di noi. E’ questo mi porta a nutrire l'interesse per la conoscenza! Non è con la ricchezza che voglio imparare a crescere, ma con l’intelligenza di saper gradire, osservare, analizzare e criticare quello che mi circonda e spero, facendoti da baby sitter di riuscire ad insegnarlo anche a te. Nonostante decidere non sia mai stato il mio forte, sono più che certa delle mie idee, e non lo dico per arroganza o vanità, semplicemente voglio crescere inseguendo i miei sogni perché sotto sotto, anche se non lo ammetterei mai con nessuno, mi sento ancora la bimba che pensando al futuro nutre ancora un po’ di paura. Continuerò gli studi e lo farò con tutta la  buona volontà che una futura mamma e una futura moglie ci può mettere per portare i soldi a casa dalla sua famiglia. Non so dove arriverò, dove mi porterà questa via, ma ovunque io arrivi, sarò felice e potrò raccontare  anche io un giorno, forse prima a te quando mi chiederai spiegazioni su questa lettera, e poi successivamente ai miei figli, di come una bimba con il tempo diventi una donna. So che ti può sembrare strano, ma molto presto, prima che tu te ne accorga anche tu arriverai a prendere il mio posto, e chi sa se ti chiederai come hai fatto ad arrivare in questo mondo.
Ora che ci penso non ti ho ancora dato un’accoglienza come si deve e allora quasi quasi torno indietro e provo a parlarti con più calma, anche perché me ne rendo conto, abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Quindi vediamo un po’, cosa ne dici se comincio con : ciao Alice, ben arrivata, l’amore che i tuoi genitori provano per te credo tu lo abbia già percepito in questi pochi giorni di vita, ma forse tu non sai di essere un piccolo miracolo della scienza, si mia piccola solo pochi anni fa tu non avresti potuto nascere ed ancora oggi molti esprimono dubbi etici su come è stato piantato, nell’utero di tua madre, l’embrione da cui tu sei poi nata.
Ecco, questo secolo, secondo me, è e sarà il secolo dove etica, scienza e coscienza dovranno trovare un punto di equilibrio. Tutto ebbe inizio dalla clonazione della pecora Dolly, l’abbiamo conosciuta perché i processi di clonazione sono stati svelati, ma è da quel momento che si è posto un limite alle possibilità di clonazione. L'etica, argomento centrale della speculazione filosofica fin dai primi pensatori, trae il fondamento dalla concezione secondo la quale l'uomo, benché dotato di fisicità, non si esaurisca in questo, ma abbia in sè “qualcosa di più” che lo distingue dagli oggetti inanimati e da tutti gli esseri viventi del nostro pianeta. Questa componente aggiuntiva è ciò che è stata posta alla base dell'unicità e dell'irripetibilità di ogni individuo umano: è stata spesso definita spirito o anima da alcune religioni, ed è la stessa che alimenta l'idea che la scienza debba in qualche modo essere sottoposta a vincoli scritti. Se vivessimo ancora come cinquant’anni fa, tu oggi non staresti dormendo fra le braccia della tua mamma, ma te ne staresti in cielo, sopra una nuvoletta a chiederti come mai nessuno ti chiama. So che non è bello da dire, ma ammettiamolo, nonostante la scienza in certi casi ne combini di tutti i colori, nel tuo caso ha creato solo un miracolo. La bioetica è uno degli argomenti che più interessano il nostro secolo: essa si è affermata come una scienza “giusta”, ma ogni tanto mi chiedo se lo sia veramente. D'altronde l’evoluzione dell’uomo sembra essere frutto anche del confronto tra etica e scienza, piuttosto che tra ragione e fede. E probabilmente sta in quel confronto la definizione dei confini entro i quali queste due realtà devono muoversi. In una sorta di scambio biunivoco nel quale l’aumento della conoscenza ammoderna l’etica.
Se consideriamo il tema delle staminali, potremmo dire che il confronto su quale sia la scelta giusta, adulte o embrionali, è appena all’inizio. Non è dato sapere quando si porrà la parola fine, ma si può ipotizzare che la scienza avrà comunque il ruolo fondamentale. E ciò avverrà quando dimostrerà quale delle staminali, adulte o embrionali, sulla bilancia degli attivi e passivi, sarà più utile al futuro dell’uomo e quindi alla “vita”, cioè al tema stesso di fondo di questo acceso confronto. Forse mia cara ho iniziato con il piede sbagliato, ma io credo che tu debba capire fin da subito in che pasticcio ti sei cacciata venendo in questo mondo.  Vedi, io sto cercando di mettere ordine nei miei pensieri, perché noi siamo in un periodo storico in cui siamo bombardati da informazioni e non sempre è facile capire dove sta la verità, perché, e questo l’ho capito pure io, la leva che fa andare avanti questo mondo non è sicuramente l’amore, ma regole economiche che troppo, molto spesso ci sfuggono ed è per questo che penso dalla scienza e dall’etica posso ottenere risposte più oneste che dalla politica, ad esempio. 

La politica, ma tu lo sai che nonostante “tutto sia politica”, nel senso più nobile del termine, oggi  è molto spesso sinonimo di corruzione, di cosa sporche.
Io me ne occupo poco, perché mi è difficile pensare che un palazzo che ospitava la casa dello studente all’Aquila è crollato durante un terremoto, nonostante fosse stato ufficialmente costruito per resistere è crollato per speculazione edilizia, o che dei politici si fregassero le mani pensando agli affari, sporchi, che avrebbero potuto fare.  Ma te ne potrei raccontare molte, come il caso di una giornalista che è stata uccisa in Somalia , perché aveva scoperto un traffico internazionale di scorie radioattive. Ma mi sa che di queste notizie ne avrai a bizzeffe anche tu, la cosa più triste è che più studi , più ti accorgi che l’uomo non impara mai nulla dagli errori del passato. Forse, ma proprio poco forse, è perché la classe politica che ci governa non è all’altezza e magari a scuola non erano certo i più bravi della classe. E’ per questo motivo che ritengo più utile parlarti di questo momento storico dal punto di vista della scienza, perché devi sapere che quando io sono nata mica esisteva internet e non ho la più pallida idea di quello che la scienza ha in serbo per i prossimi 10 anni.Gli scienziati hanno una responsabilità enorme anche per quel che riguarda la pace,che consiste, sempre secondo me, innanzi tutto nel non collaborare a progetti bellici, come invece succede,Ma a parte i fisici, che possono essere implicati direttamente in armi totali, il ruolo degli altri scienziati non differisce da quello di tutti i cittadini, Invece sempre secondo me,  è immenso il pericolo della manipolazione culturale, il principe di Metternich diceva che un popolo ignorante era più facile da governare e quindi l’essere bombardati da tante notizie porta alla disinformazione e questa , sempre secondo me, è una delle malattie letali di questo secolo. Basta pensare ai mass media, all’influsso della televisione sui bambini. Mentre va aumentando in maniera smisurata il pericolo della manipolazione culturale, mi sembra assurdo preoccuparsi della manipolazione genetica. Non si può mettere un lucchetto al cervello umano, ma in molti, in maniera subdola lo fanno. Ci sono giorni dove mi fermo a pensare a che cosa farò della mia vita.. Quando penso a cosa farò da grande nel lavoro il mio sogno è quello di fare la psicologa, per aiutare quelle mamme che come la tua si sentono in difficoltà, ma soprattutto per aiutare tutti quei ragazzi che si sentono fuori posto in questo mondo e spero con tale lavoro di potermi sentire appagata. Quando però ci penso con più cura mi rendo conto che per rendere concreto questo sogno devo affrontare ancora tanti faticosi anni di studio.
E il solo pensiero di tale impegno mi spaventa, perché nonostante io sappia perfettamente qual è il mio sogno, non so se sono veramente in grado di raggiungerlo. In verità sono consapevole  che la vita di una persona per essere veramente bella deve essere piena di ideali e di progetti, nonostante arrivarci possa risultare la cosa più difficile. Mia nonna dice che se davvero si tiene a qualcosa allora vale la pena lottare per essa e io sono fermamente convinta di ciò. Per questo se penso alla mia vita futura, forse vedermi moglie e mamma è quasi più facile. Illudo di costruire una famiglia, sogno di avere tre bambini e di crescere i miei figli in armonia. Sono fortemente convinta di riuscire ad insegnare loro la bellezza della vita, il significato dell’amore, il rispetto per luoghi e persone, la lealtà nei confronti del prossimo in modo che possano accettare chi è diverso o semplicemente la pensa diversamente. Per raggiungere qualcosa nella vita Alice, lo capirai molto presto, bisogna inseguire le proprie idee, venendo derisi si, ma anche venendo ammirati e aiutati da chi ha più testa di noi e ricordatelo sempre, non sarai mai sola perché famiglia e amici saranno sempre al tuo fianco”.
 
Sospiro fra me e me poggiando la penna sulla scrivania, rileggendo poi quanto ho scritto. Subito mi accorgo che non c’è speranza, o se non altro ce n’è poca e ciò non è giusto, non posso spaventarla. Che senso ha dire solo cose brutte ad una bimba che ha lottato tanto per venire al mondo? Scuoto la testa e nonostante la stanchezza decido di scrivere altre poche righe, tanto per darle un briciolo di serenità.
 
“Cara Alice nonostante tutto questo, sappi che ci sono persone che credono in quello che fanno, che dedicano la loro vita per gli altri e spero che siano questi a prendere il sopravvento perché tu, come tutta la tua generazione, possa vivere in un mondo un po’ più migliore del mio. Ora ti saluto, devo andare nel reparto di pediatria a far ridere qualche bimbo, perché sai, tanti piccoli sorrisi messi insieme, possono fare grandi cose. Buona fortuna Alice ricordati che quando avrai bisogno, ci sarà sempre un amica al piano di sotto pronta a leggerti una storia o ad aiutarti”.
 
 
ECCOMI QUI ^^
ALLORA COSA NE PENSATE?!
ALICE E' UN ERRORE O LA SCIENZA HA FATTO UN MIRACOLO?
 

 
  
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