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Autore: Selphyn    05/10/2008    1 recensioni
Molte cose sono cambiate dalla morte di Harry Potter..Colui che non può essere nominato per ora ha vinto, ma una nuova luce si sta accendendo...
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Last dream 1 Una donna stava fuggendo da un castello diroccato, le cui torri sembravano sgretolarsi come sabbia in balia del vento. Pioveva, la pioggia le bagnava il volto spaventato e improvvisi lampi di luce verde sembravano voler giocare con lei al tiro al bersaglio, in cui ovviamente il bersaglio, era lei.
I suoi lunghi capelli neri erano completamente appiccicati al suo volto e i suoi occhi erano angosciosamente vacui a causa della paura di perdere tutto, di lasciare solo chi aveva ancora disperato bisogno di lei pur con la certezza di avere fatto la cosa giusta.
Il castello era ormai lontano, aveva lasciato la scena ad alberi spaventosi immersi nell’oscurità di quella notte nefasta, sembravano divertirsi rallentando la sua corsa in ogni modo, radici  infide che le si attorcigliavano come serpenti alle caviglie facendola cadere, i rami che le sferzavano sul viso rigandolo di sottili linee rosse da cui sgorgava caldo sangue. Era stremata, consapevole di ciò che sarebbe successo di li a poco ma con l’ultima rassicurante speranza che le scaldava il cuore... ovvero che un domani forse i suoi cari l’avrebbero perdonata per il suo disperato gesto.
Sbucò in uno spazio scoperto l’erba si piegava docile sotto il fisco del vento, le nubi si addensarono sopra di lei nascondendo la già flebile luce della luna, tutto ad un tratto i rumori si quietarono, la pioggia smise di scendere e il vento cessò di scuoterla.... una figura nera uscì dal folto del bosco che sembrava ritirarsi al suo passaggio. Il suo corpo fu percorso da un brivido freddo, sapeva a chi apparteneva quell’ombra, apparteneva all’essere che forse un tempo era stato uomo, Voldemort, la sua vita stava per giungere all’atto finale, un epico e drammatico atto finale, la sua morte.

- Veggente, vedo che i miei lampi e i miei alberi non hanno potuto niente contro la tua ancora sfolgorante figura... -


- Probabilmente non erano così forti come pensavi o forse sei tu che ti stai spegnendo lentamente?-

- Forse hai ragione, ma a spegnersi stanotte sarà un’anima sola, la tua. Un tempo eri anche tu tra le mie fila,  Morgause, ma decidesti per amore di quello sporco babbano di lasciarmi e di opporti alla mia forza distruttiva. È stata una scelta folle da parte tua intraprendere tale cammino, fondare una famiglia di mezzosangue.-

- Sarà come dici ma la mia famiglia è tutto ciò che mi rimane,  è tutto ciò che mi ha dato la forza di venire qui per assicurare un futuro migliore ai miei figli, un futuro che non potranno mai avere finché continuerai ad assorbire ogni speranza di salvezza dal mondo. Dopo aver distrutto il Prescelto, come tutti avevano rinominato quel povero ragazzo spingendolo davvero a credere di poterti distruggere una volta per tutte, il mondo è caduto nella tenebra eterna, nessuna luce illumina più gli occhi dei bambini, nessun sorriso si allarga più sui loro volti, non ci sono più dolci da assaggiare, più giocattoli da lanciare contro le pareti! Questa non è vita, questo è l’ennesimo incubo che hai creato a tua immagine e somiglianza! Ma tu non sei eterno! Per quanto tu possa crederlo tu non sei eterno! E questo te lo renderà chiaro una volta per tutte! Oggi sarà solo il principio della tua fine!-

Estrasse dalla tasca del suo vestito una scatola nera, la aprì e ne scaturì una luce accecante di fronte alla quale l’Oscuro Signore fu costretto ad arretrare, lei raccolse nelle sue mani con estrema cura ciò che conteneva la scatola e si rivolse all’altra persona.

- Queste sono le polveri che rimangono dell’ultima fenice, credevi per caso di averle distrutte tutte?! Ti sbagliavi ne era rimasta una, la prima, colei che con il suo canto aveva generato il sole e il mondo stesso... e oggi è arrivato il giorno della sua rinascita. Sorgerà e illuminerà di nuovo questo mondo ormai senza speranza...-

- E rimarrà tale... non ti permetterò di farla risorgere!-

- Oh, ma non sarò certo io a farla risorgere, sarà la mia morte a ridarle vita... come si suol dire  una vita per una vita... è curioso però, la tua fine inizierà con la morte di una tua vecchia protetta... Perdonatemi figli miei ma lo faccio per amor vostro....    IMMOLATIO!-  gridò la donna e il suo corpo cadde a terra inerme nell’attimo della morte, tutto si oscurò, si fece più buio della notte più nera quando... dal suo corpo sprigionò una sfolgorante luce rossa che fondendosi con quella dorata delle polveri le fece volteggiare in aria, si unirono ed esplosero lasciando al loro posto una luminosa fenice, la fenice della salvezza!

- Morgause immagino che tu avessi già predetto tutto, ma sono spiacente... se non posso impedire alla “tua” fenice di riportare gioia al mondo, toglierò la gioia a qualcun altro...- così detto si dissolse.
 
La fenice volteggiò nel cielo e diede inizio al suo canto meravigliosamente dolce e in quel preciso momento un raggio di sole s’insinuò tra le nubi, imitato immediatamente da molti altri... le nubi furono così costrette a lasciare posto ad un limpido cielo azzurro e ad un enorme  e potente sole.

La fenice fece si che, dove si trovava la donna sacrificatasi per la sua rinascita, crescesse un albero di ciliegio e attorno ad esso un verde e morbido prato tempestato di fiori azzurri i non ti scordar di me, poiché il mondo non doveva dimenticarsi ciò che la donna aveva fatto per lui.”
  
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