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Autore: Danilotta    24/09/2014    2 recensioni
Il settimo anno di un ragazzo che desidera essere normale. che desidera avere qualcosa che, ne è cosciente, non potrà avere. ma che capirà presto che, con tutto quello che ha perso, lei non può lasciarsela sfuggire.
Ammetto che sono sempre stata una fan di Harry ed Hermione :) questo è come mi sarebbe piaciuto che loro trascorressero l'ultimo anno ad Hogworts
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry, Potter, Hermione, Granger, Ron, Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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[Harry]


C'è nei sogni, specialmente in quelli generosi, una qualità impulsiva e compromettente che spesso travolge anche coloro che vorrebbero mantenerli confinati nel limbo innocuo della più inerte fantasia. Si pensa sempre di star sognando, quando qualcosa di così inconcepibile ti assale. C'è stato un cucciolo. Un cucciolo di leone. Dormiva. Assopito, si preparava lentamente per undici anni, solo a compiere un balzo. Un piccolo unico balzo che lo avrebbe portato nella vita reale, che lo avrebbe portato al principio della sua esistenza come tale. Undici anni. Undici lunghi anni a dormire, per averne in cambio sette di crescita, lezioni, voglia di riscatto, di mettersi alla prova, e di dimostrare che non è un nome che veste la persona, ma la sua anima. Ha imparato a camminare, a cacciare e a nutrirsi delle soddisfazioni, a godere delle vittorie, e a leccarsi le ferite che le sconfitte infliggevano crudeli. Miagolava. Ma mano a mano quel miagolio stridente, si è trasformato in un ruggito. Ha trovato la tana nel cuore, permettendogli di ospitare persone che sono entrate in punta di piedi e senza sfondare porte. Come lei. Entrata così, per caso, per delle parole pronunciate da Ron - esagerate- e i miei sensi di colpa. Sono stato io a volerla andare a prendere. Io a fare il primo passo. Io a salvarla. E da quel giorno non abbiamo mai smesso di farlo. Tutti e tre. Insieme. Frecciatine, parole acide, prediche...si sono trasformati in dialoghi civili e gentili. Per quello che mi ricordo, alla gente è sempre piaciuto parlare con me. In fondo il modo in cui qualcuno ti dice una cosa non ha molta importanza; l'importante è che ti si apre una porta e puoi guardare all'interno di una stanza che prima era chiusa; non importa come uno ci arriva, quello che conta è poter vedere qualcosa di nuovo e di diverso...

«Harry... Di qualcosa.» Sbatto gli occhi due, tre volte anche. Sono rimasto a fissarla per quanto? Cercando di metabolizzare completamente quelle parole. Le sue. Mi ha appena detto... che sceglie me?
«io...» sussurro. Sento la bocca secca e mi viene da sorridere. Andiamo Potter! Hai affrontato e sconfitto il Signore Oscuro. Puoi mai fare queste figure davanti ad Hermione?
«...ho avuto bisogno di un attimo per capire se non stessi sognando o meno!» le labbra si distendono in un sorriso e le dita si appoggiano sul viso di lei. Lo accarezzano e lo tirano verso di me. Cerco le sue labbra mentre il cuore non smette di galoppare, come a riprendere completamente il ritmo che aveva perso con le parole di Hermione. Vuole recuperare il tempo che è stato fermo. Il tocco con le sue labbra è dolce e magico. Come questo castello. Come la magia che c'è dentro di voi. No. Di più. é una magia diversa e si sente.

«Signor Potter, un pò di decoro!!»
Quella voce. Quella voce che spinge le labbra a staccarsi, e gli occhi a fissare la figura che ha parlato, in piedi davanti alla finestra. Quella voce che ultimamente stai sentendo spesso. Occhi che la fissano, mentre un sospiro esce dal petto, rassegnato. Le mani scivolano via dalle guancie della ragazza e cadono sul letto. Lo sguardo che Hermione rimanda, è di disorientamento e curiosità assoluta.
«Dama di Velluto...Non credevo fosse presente.» Un pò seccante. Decisamente. Con tutti i momenti in cui potevi comparire - dama - proprio ora? adesso? in questo momento? Ma inutile innervosirsi. Quel che è fatto è fatto.
« Hermione, Lei è la Dama di Velluto. é il fantasma di questa torre. Ricordi quando siamo andati nella foresta a cercare l'unicorno, e ti dissi che ti avrei spiegato, e poi non ti ho spiegato niente??» Annuisce con il capo, mentre sposta lo sguardo dalla dama a me.
«Ecco. Stavo aiutando la Dama di Velluto a recuperare delle cose che serviranno per...» lo sguardo cade sulla dama, come a chiedere conferma. Come descrivere la cosa ... risulta complicato.
«Per un medaglione!» finisce la dama. Anzi. Inizia. « Un medaglione che servirà a raggiungere un luogo nascosto, persino per voi che conoscete questa scuola bene. Lieta di fare la sua conoscenza signorina Granger.» Un inchino, profondo e perfetto. Sposta gli occhi su di me successivamente. «Sono qui perchè il terzo ingrediente è stato appena Consegnato Signor Potter!»

Lo sguardo perplesso non può mancare. E la domanda arriva diretta.. « E quale sarebbe. Non sapevo neanche di che cosa si trattasse. Come posso aver trovato qualcosa che non sapevo neanche di dover cercare?» Il silenzio che segue fa sembrare quella domanda stupida e inutile. Il suo sguardo sembra palesemente chiedermi come posso aver formulato quella domanda. Ma non riesce a farmi sentire stupido e sostenendo il suo sguardo, le dimostro che non sto scherzando.
«Non sei tu infatti che me lo hai portato. Ma lei!» Hermione « Si tratta della Scelta. La Signorina Granger ha fatto una scelta importante questa sera. E l'essenza di quella scelta è necessaria per finire il medaglione. Il crine, il sangue e l'essenza...» la sua voce va a sfumare, mentre solleva la mano, chiusa in un pugno. Un pugno che apre e fa scivolare un medaglione, ovale e neanche piccolo, abbastanza grande, formato da filini di metallo sottili nel centro, filini che sembrano formare... « Sembra...» la voce di Hermione fa sciovolare gli occhi su di lei, vedendo la sua espressione concentrata su quel medaglione che, ora, è più vicino, essendosi avvicinato il fantasma. « .. una mappa!» La sua voce non traspare incertezze. Lo sento perfettamente.

«Una mappa?» voce che è un misto di incredulità e stupore « E dove porta!!» Il busto si sporge in avanti per vedere la mappa che ora finisce nelle mani di Hermione. Occhi che la scrutano e la sondano attentamente, mentre la dama risponde semplicemente. « Questo dovreste capirlo voi seguendola...» Rimaniamo entrambi a fissare la mappa in mano di Hermione e la tocco anche, come se mi aspettassi che possa succedere qualcosa. « Andiamo, altri indizi?» Quando il capo si solleva non c'è più nessuno. La dama è sparita, scomparsa, dissolta. Gli occhi fissano il vuoto. « Se ne è andata..» Guardo lei che sembra concentrata e le vedo negli occhi quella luce che le brilla ogni volta che ha qualcosa da studiare. « Tutto bene?»

Si alza di scatto e mi fa sobbalzare, mentre gli occhi la seguono con lo sguardo da dietro le lenti. « Tutto bene Harry! Stavo solo cercando...di risolvere... Vado in stanza! vedo se c'è qualche libro sulla storia del Castello che ci può aiutare!!» Rimango a guardarla sbalordita ma sogghigno già e mi viene da ridere se penso che non cambierà mai. Sarà sempre lei. E riesco ad intercettarla quando fa per andare via, afferrando al volo la sua mano per stringerla, Mi alzo avvicinandola a me .
«Aspetta!» e cerco ancora le sue labbra morbide e profumate, baciandola delicatamente e dolcemente, per staccarti subito dopo. « Ecco... ora puoi andare » e guardare l'imbarazzo nei suoi occhi, sulle guancie sotto forma di rossore e sulle labbra con un sorrido debole ma sincero, ti fa sentire grande. Ti fa sentire potente. Come se fossi sulla cima del mondo e sopra di te, non vi è nessuno.

« Buona Notte Hermione!»

  
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