Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Sugar deiji    24/09/2014    1 recensioni
Ah. Il lieto fine. Sempre bellissimo, strappalacrime, oh mio Zeus quanto è dolce. Ma... parliamone, davvero una scultura di ghiaccio si può sciogliere grazie all'amore? Elsa non ne è convinta (e nemmeno io), qualcosa deve averla aiutata, qualcosa di potente, forse addirittura quanto lei. Ma ammettere di non essere stata l'unica causa dello scongelamento della sorella significherebbe perdere l'autostima, tanto sudata dalla regina, solo grazie alla quale lei riesce a domare il potere che ha tra le mani. Elsa dovrà scegliere tra il desiderio di conoscenza e la sicurezza dell'ignoranza. Volete sapere cosa sceglierà?
Beh, allora cacciatevi la mia prima fanfiction.
Spero solo che vi piaccia!
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Uno sbuffo di fumo bianco se ne va dalla bocca aperta di Anna, mentre il suo corpo, fino a poco tempo prima brillante di determinazione e di voglia di vivere, brilla di un’altra luce, quella del sole sul ghiaccio, di cui è composto ormai il corpo della principessa. Lo stesso stupore passa sul volto dei presenti, benché sotto forme diverse: Hans, scaraventato via dal contraccolpo dovuto dall’infrangersi della sua spada sulla mano congelata della principessa, in un ultimo bagliore di coscienza, sorride trionfante, Kristoff, che credeva di poterla salvare, rimane immobile, sconcertato. Ma Elsa, no, lei non vuole crederci, non può aver causato tutto questo, no. Sua sorella è ancora viva, ne è convinta, così la abbraccia, come a dimostrare che la scultura di ghiaccio che vede è frutto solo della sua mente annebbiata dal dolore.
Ma dal cuore della principessa di espande improvvisamente una macchia di colore, forse il riflesso della luce? No, è il colore della veste di Anna, come se il ghiaccio si stesse sciogliendo. Ed è quello che accade mentre la regina la abbraccia versando calde lacrime, come fossero queste a generare il calore che sta compiendo il miracolo. In un attimo Anna si scongela del tutto e riprende a respirare, incredula della sua incredibile fortuna. Elsa sente un corpo caldo tra le mani e istintivamente abbraccia la sorella, che, oltre ad averle restituito la gioia di vivere, le ha anche regalato l’autostima necessaria per controllare il suo potere.
“L’amore scioglierà un cuore di ghiaccio!!” strilla Olaf, e le sorelle sorridono, felici di essersi riconciliate dopo anni di bugie e di silenzio.
 
Sono passati dei mesi da quando il regno è stato scongelato, e ora Elsa ed Anna sono unite come un tempo, e condividono tutto, fanno tutto insieme, quasi a tentare di recuperare tanti anni perduti. Ovviamente non condividono l’amore per Kristoff, per cui però Elsa prova grande ammirazione e affetto, e con cui intrattiene lunghe conversazioni sull’uso del ghiaccio. La vita prosegue tranquilla ad Arendel, ma non nel cuore della regina, dove la serenità convive con un dubbio atroce.
Possibile che sia stato il puro e semplice “amore” a scongelare la sorella? Certo, era ghiaccio magico, e la magia dell’amore avrebbe potuto scioglierlo ma in realtà l’amore che c’era tra loro due fino a quel momento era solamente platonico, si conoscevano appena e come poteva provare per lei un amore fraterno così grande da sciogliere del ghiaccio? Doveva esserci dell’altro, qualcosa che aveva contribuito a far sciogliere il ghiaccio di Elsa, qualcosa che aveva incoraggiato la regina a ritirare il suo freddo, qualcosa che aveva innescato il meccanismo di ritiro del suo potere. Ma davvero voleva scoprire cosa si celava dietro lo scongelamento della sorella? Quell’avvenimento le aveva dato autostima e grazie a quella riusciva a controllarsi: sapere che non era stata lei a salvare la sorella avrebbe potuto avere effetti devastanti sulla psiche della regina, causando forse un secondo inverno nel regno. Ma forse non era che una semplice suggestione dovuta agli eventi che si erano succeduti tutti insieme troppo velocemente, forse era lei troppo cinica nei confronti dei buoni sentimenti. Se ad agire fosse stato qualcosa di importante, questo si sarebe manifestato a breve.

Ma non poteva immaginare quanto.
   
 
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