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Autore: TheMasterSimo    25/09/2014    1 recensioni
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https://www.facebook.com/pages/TMS-Percy-and-Annabeth-The-story/606345462810193
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grover Underwood, Percy/Annabeth, Rachel Elizabeth Dare
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Percy and Annabeth: The story'
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Prendo queste poche righe per avvisare chi non legge la descrizione che ho creato la pagina Facebook della storia ufficiale che potete trovare a:
https://www.facebook.com/pages/TMS-Percy-and-Annabeth-The-story/606345462810193 . E ora vi lascio al capitolo.

Mi risvegliai il giorno dopo. Ero in infermeria, con Rachel addormentata accanto al mio letto.
-Rachel. Rachel- La chiamai tirandola col braccio.
Dovetti chiamarla un po di volte prima che si svegliasse. Era distrutta, doveva aver passato la notte in bianco.
-Annabeth che cosa... Annabeth. Oh sei sveglia, grazie a Zeus. Non puoi capire quanto sono stata preoccupata- Disse lei. Rimasi alcuni secondi in silenzio per riflettere futilmente sull'accaduto, ma non ci riuscì. Allora le chiesi:
-Cosa è successo? Quanto tempo sono rimasta svenuta?-
-Non... non ricordi nulla?-
-No... assolutamente nulla... a parte... quando ero svenuta, ho avuto un incubo. Sembrava una specie di profezia. C'era il fiume stige in primo piano e... una collina verde sullo sfondo. Ma non era una normale collina. Aveva un volto. Poi la scena si spostò su un cimitero e davanti a me si stendeva imponente una lapide, con inciso sopra una parola. Credo fosse una forma di greco antico ma non sono sicura di riuscirla a pronunciare- Mi fermai un attimo per riflettere. Vidi sul tavolino di fronte la stanza un post-it con una penna accanto. -Ho un idea. Dammi quel biglietto- Le dissi. Lei me lo passò e io scrissi. Sapevo fosse greco ma non riuscivo a riconoscerlo:

Θανατος

-Ecco. Era questa la parola incisa sulla lapide. Sai cosa vuol dire?- Le chiesi. Dovetti aspettare una trentina di secondi ma alla fine ottenni risposta.
-No. Non lo so- Stava mentendo. Lo sentivo, ma decisi di non intromettermi di più. -Annabeth, sei svenuta per più di venti ore. Ieri al torneo "Cattura alla bandiera" Percy si è beccato una freccia nella spalla per salvare te, che quando lo hai visto per terra sei svenuta- Quasi non ebbe il tempo di finire la frase che esclamai:
-Per tutti gli dei dell'olimpo Percy- Allora feci ler alzarmi ma Rachel mi bloccò con la mano. Aveva le lacrime agli occhi ma, come me del resto.
-Non puoi andare da lui. Ha bisogno di riposo. E pure tu ne hai bisogno. Dirò ai figli di apollo di rilasciarti alle quattro di pomeriggio- Mi confermò lei.
-Dimmi almeno come sta. È in pericolo di morte?- Le chiesi io ansiosa.
-Justin Dake dice che è stabile. Nessun miglioramente, nessuno peggioramento- Justin Dake è il medico del campo, figlio di Apollo.
-Torna a dormire. Ti vengo a prendere alle quattro- Concluse lei, prima di uscire dalla stanza. Io ero molto confusa. Molto stanca. Pochi minuti dopo mi addormentai.
 
   
 
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