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Autore: ethy    25/09/2014    0 recensioni
la storia prende spunto dall'ultima puntata della terza serie, raccoglie i pensieri di Killian, i suoi timori, e le sue speranze, ed aggiunge nuove avventure che non contengono spoiler per la prossima stagione.
"il più spietato di tutti i mari......il piu temibile, anche per se stesso.. era caduto rovinosamente ai piedi dei suoi occhi verdi."
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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"emma, ancora non è uscito"
Emma lesse il messaggio e corse.

 

prese le chiavi della macchina in tutta fretta, ed uscì lanciandosi dalla porta
senza spiegazioni, senza dire nulla, senza pensare, aveva in mente una sola cosa
non stare male, non stare male, non stare male ti prego, non farlo.

in queste due settimane passate sempre insieme aveva notato quanto lui di giorno fosse stanco,
il braccio stava guarendo, era quasi guarito, aveva ripreso un colorito normale, era sotto farmaci
e per questo credeva che si stancasse tanto, poi la sera uscivano, andavano in barca,
giocavano spensierati come due bambini, probabilmente si stancava troppo anche per questo,
poi c'era la magia "della stella"...
era confusa, agitata, si sentiva lo stomaco sotto sopra, aveva paura..
aveva lasciato che facesse breccia nel suo cuore, aveva lasciato che la amasse,
gli aveva permesso di essere parte dei sui pensieri, delle sue emozioni.. ed ora non
aveva nessun diritto a stare male, non poteva.. se si azzardava anche solo a...
Emma si rese conto in quel preciso istante che le lacrime le stavano scivolando sulle guance arrossate dal freddo.

si fiondò su per le scale, incurante delle persone presenti nel locale, incurante di Ruby che prese a seguirla
e di David che arrivò poco dopo.
Aprii la porta con violenza pronta a buttarla giù se fosse stato necessario.
rimase immobile, non riuscii ad entrare nella stanza, era pietrificata, non si sentiva di fare un passo..
le veniva da piangere, le veniva da vomitare, voleva chiamarlo, voleva urlargli
ma non riusciva a far nulla di tutto questo tranne che stare li, in piedi, a sentire il defluire della sua mente
convergere nello stomaco ed allo svuotarsi della sua anima dallo sgomento.

un istante dopo giunse anche Ruby che si portò le mani alla bocca in un gesto di spavento, non riucì ad emettere nessun suono
era scioccata,
Emma si sentì abbracciata, era David che la stava consolando
cercando di sciogliere la tensione che l'aveva congelata.
Lei cercò di trovare la forza di guardare il padre, ma non riusciva a distogliere lo sguardo dal letto,
da lui.. o di quel che le sembrava...essere lui.

Nella stanza permeava l'oscurità, era impossibile vedere qualunque cosa se non lui,
sembrava essere dentro una boccetta di inchiosto, il nero ovunque, tutto nero come la pece, denso come la melassa,
soffocante.. caldo.
la luce del giorno che entrava dalla finestra aperta veniva tagliata fuori dall'oscurità,
semplicemente la luce non riusciva ad entrare si fermava appena dentro la stanza, come se la notte
avesse inghiottito quei pochi metri.

lui era li.. seduto sul letto, con i gomiti sulle ginocchia le mani a tenersi la testa, si le mani,
enbrambe le mani gli sorreggevano la fronte.
Non si accorse di loro, o non li sentì, o non li vide, o li ignorò.. lei non lo capiva,
Non alzò mai lo sguardo, continuò a guardare basso, mentre qualcosa continuava a gocciolare giu sul
pavimento di legno, al centro tra le sue gambe, con cadenza uniforme, goccia dopo goccia, una per volta scendeva giù..
una piccola sfera argentata per volta,si staccava dal suo viso per scivolare inesorabilmente verso il pavimento
rompendosi al contatto, e formando microscopiche goccioline luminose prima di essere lentamente assorbite
dalle vecchie assi.

lo spettacolo davanti agli astanti era cosi surreale..
Killian si passò la sinistra tra i capelli, ed uno sfarfallio di luce per un attimo inondò la stanza
ogni singolo capello aveva generato un leggero fascio di luce, che si spense appena ripreseso la loro posizione
iniziale.
solo allora alzò lo sguardo e li vide, erano tutti li, immobili come se il tempo li avesse rallentati
si alzò in piedi, indossava qualcosa che sembrava essere un pigiama, ma che faceva uno strano effetto, con la luce che emanava.
rimase sul posto, come se non avesse il coraggio di andare da lei.
rimase sul posto senza dire una parola, solo guardandola dritta dentro ai suoi meravigliosi occhi verdi, che
lo avevano rapito, e che adesso forse potevano dargli al forza di reagire.
tese una mano verso di lei, la chiamò a sè con lo sguardo, lei fece un passo, David la bloccò
-Ferma, non sappiamo se sia sicuro.. andare lì-
-che ti è successo?- chiese a Killian
Killian non rispose, abbassò il braccio, si guardò la punta dei piedi, poi riguardò lei mordendosi il labbro
inferiore, la guardava supplicandola con lo sguardo, le stava chiedendo con tutto se stesso di raggiungerlo, ma lei
ancora non si mosse.
-se non parli come possiamo aiutarti? che cosa è successo in questa stanza?- continuò il principe sperando di
persuadere la figlia ad andare da lui, sentiva, nonostante lei fosse ferma, la sua forza spingerla verso il buio..


Killian,sconfortato si tolse la maglietta come per spiegare....
la sua luce si mostrò violenta, si vide ciò che brillava di più in assoluto,ciò che rendeva quell'atmosfera
irreale, si vide distintamente che a fianco al cuore, che cavalcava velocemente i suoi battiti irradiando luce a tutto il corpo,
c'era una stella che brillava.
 

Emma si divincolò dalla stretta protettiva del padre, e fece qualche passo verso di lui, mise un piede nell'oscurità
aveva paura di esserne inghiottita, Killian le tese subito la mano, era di quella luce magica che già conoscevano bene,
ma cosa aveva provocato tutto questo se non era lei con la sua magia a farlo?
lentamente entrò nel buio,lui la tenne come se dovesse scavalcare un crepaccio,
la baciò sulla fronte e le sorrise, lei non brillava come lui, quindi riguardava lui questa luce, ma lui non aveva magia.. o forse si..
perchè la stava usando solo ora, perchè non le aveva mai detto nulla..

Killian si tolse il ciondolo, anch'esso emanava luce, come tutto il suo corpo, e lo mise al collo di Emma, esso brillò
non della luce argenteo-blu come lui, ma di vari colori, sembrava un arcobaleno in cui si rivelarono due stelline,
due piccoli puntini luminosi, lui sfiorò il ciondolo guardando quelle lucine affascinato, le toccò, ed esse vibrarono sotto le sue dita
lei provò a fare lo stesso, ma sembravano essere inconsistenti, non riusciva a percepirle.
Perchè le aveva messo il ciondolo? forse sperava che lei vedesse quello che lui vedeva, o che si rivelasse, quello che a lui era stato rivelato..

Allora si tolse il ciondolo, che si spense lentamente, lo rimise a Killian.. gli prese entrambe le mani e se le portò alle labbra.
In tutto questo non avevano mai allontanato lo sguardo l'uno dall'altra per piu di un secondo, senza mai perdere realmente il contatto
tra foresta e mare, tra mare e foresta.

lentamente l'oscurità scivolò dal pavimento, dai muri,dal letto e converse nel suo ciondolo.
la luce lentamente riprese possesso del suo naturale dominio, e lentamente tutto smise di brillare..

quando tornò la normalità, Killian era abbracciato da Emma, la stringeva cosi forte da farle mancare il fiato.
si staccarono un momento, si sorrisero, e si girarono verso gli altri.

Non una parola fu pronuncita, Emma prese Killian per mano, per portarlo giù, per farsi raccontare
cosa gli fosse successo, per capire se le stava nascondendo qualcosa
quando si rese conto che lo stava tirando per la sinistra..
la sua mano, era li, la sua vera mano, non una magia la sua vera mano..

prese la maglietta e gliela mise, gli guardò la mano, se la mise sulla guancia, era bella la sua Swan, era
dolce, era la sua Emma, e ora sapeva che era ancora più sua.
-io ho sognato una ragazza, una giovane donna dai capelli d'argento..- disse con un filo di voce
lei sbuffò divertita - non sono gelosa -
-Emma, aveva i miei stessi occhi-
le si fermò il cuore
-andiamo giù, mangi qualcosa e mi racconti il tuo sogno, se serve.. andremo da Regina, o da Tremotino -

 

 

 

 

grazie di tutto e a presto

 
   
 
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