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Autore: DumbHumanBeing    25/09/2014    0 recensioni
"Chi voleva prendere in giro con la storia della botta e via, lui amava Blaine e Dio, era l'unico con cui Kurt volesse davvero stare."
(ispirata agli ultimi spoiler che girano sul web)
Rachel riesce a convincere Kurt ad andare in un locale per speed dates. Uno dei tanti appuntamenti gli farà capire che effettivamente è ancora innamorato di Blaine. E forse non sarà l'unico a rendersene conto...
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Non voglio anticipare niente, anche se non è difficile capire dove voglio andare a parare. Visto che girano un sacco di spoiler e molti e molte Klainers vorrebbero andare sotto casa dei RIB con torce e forconi, mi è venuta l’ispirazione per scrivere questa OS, con la speranza che ci sia una scena del genere nella prossima stagione (HAHA seeeee come no.)
Buona lettura :D
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ancora non credeva di essersi fatto convincere da Rachel per quello che stava per fare. Era la prima volta che ricorreva alla tecnica dello speed date e in quel momento aveva accettato semplicemente perché era stufo di dover provvedere da solo ai suoi bisogni fisici. Avrebbe comunque preferito starsene a casa con una pizza e magari facendo il rewatch delle prime stagioni di Una mamma per amica, ma alla fine si era fatto trascinare in quel locale, dandosi una regola: se avesse dovuto trovare qualcuno, almeno per questa volta, non ci sarebbe stato nessun coinvolgimento oltre al sesso. Era stufo di stare male se le cose non andavano come avrebbe voluto e finalmente, dopo un paio di mesi dalla rottura con Blaine, stava riuscendo a farsene una ragione, convincendo se stesso che aveva fatto la cosa più giusta lasciando l'altro ragazzo, nonostante c'erano giorni in cui gli mancava terribilmente. Ma tanto oramai Blaine stava con Dave e anche lui avrebbe dovuto superare la cosa; certo, da uno che ti dice che sei l'amore della sua vita ti aspetteresti un po' più tempo per effettivamente dimenticarsi di te, ma a questo Kurt ormai non pensava nemmeno più perché faceva solo più male.
 
Appena entrato in quel locale, abbastanza squallido e molto affollato, Kurt seguì Rachel verso il bancone per chiedere come avrebbe funzionato la dinamica degli speed dates: gli venne spiegato che avrebbe dovuto mostrargli la prenotazione fatta sul sito (che Kurt sperava di non avere ma che Rachel aveva fatto al posto suo), dopo di che avrebbe ricevuto una postazione e avrebbe solo dovuto aspettare che qualcuno si avvicinasse, avendo a disposizione 3 minuti per ciascuna persona. Mentre l'amica si occupava di tutto, Kurt continuava a ripetersi di evitare un qualsiasi coinvolgimento sentimentale, quindi cominciò a figurare nella sua mente il tipo di ragazzo ideale da una botta e via. Si sentiva tremendamente in colpa per come si era ridotto e non andava fiero di quello che stava facendo, ma non era pronto a rimettersi in gioco; lui non era Blaine.
 
I primi quattro o cinque ragazzi che si sedettero al tavolo erano piuttosto "comuni", nemmeno uno riuscì ad attirare l'attenzione di Kurt; anche alcune ragazze provarono a sedersi, ma il ragazzo intrattenne qualche brevissima conversazione, dopo di che, quando una gli chiese il numero di telefono, lui rispose semplicemente "Non sono del tuo team, tesoro, scusa", lasciando che la ragazza se ne andasse, un po' delusa. Passò più di mezz'ora e ancora nulla, nessuno che attirasse l'attenzione di Kurt; a un certo punto si sedette al tavolo un ragazzo alto quanto lui, capelli scuri e corti, due occhi verdi da togliere il fiato e un fisico niente male. Quando si strinsero la mano, Kurt sentì la presa sicura dell'altro e riuscì a farsi scappare un sorriso.
-Piacere, sono Kurt.
-James.- rispose l'altro sorridendo.
Parlarono del più e del meno per i primi due minuti dello speed date, dopo di che Kurt sentì di dover fare LA domanda, quella che non sai se è opportuno fare ma di cui sei curioso di sapere la risposta.
-Come mai un ragazzo carino come te è ricorso al sistema degli speed dates?
-Sai, non è così facile come sembra trovare un ragazzo gay con cui costruire qualcosa di questi tempi.. Comunque potrei farti la stessa domanda.-
Quando Kurt si rese conto che quello che aveva davanti era esattamente ciò che stava cercando di evitare da tutta la sera, anzi, negli ultimi due mesi della sua vita, decise che era meglio chiarire le cose, prima che ci fossero fraintendimenti e uno dei due ci rimanesse male.
-In realtà per stasera sono lo stronzo che cerca la botta e via..-
-Qualche ferita ancora riaperta?-
-Diciamo pure così..
-Sai, si vede che pensi a un altro, lo si nota dal tuo sguardo.. Sei sicuro che ne valga la pena?
Una cosa che non si sarebbe mai aspettato da una serata come quella era farsi fare la predica da un totale sconosciuto.
-Che cosa?
-Stare qui con me per convincermi a venire a letto con te quando potresti chiamare l'altro ragazzo, visto che si capisce che è quello che vorresti davvero fare.-
Nonostante stesse ammettendo che Kurt non sembrava per niente interessato a lui, supportando anche la sua idea che è difficile trovare un ragazzo serio, James non sembrava comunque arrabbiato o altro, anzi; sembrava seriamente preoccupato per Kurt e ciò che gli aveva detto suonava più come un consiglio da amico ora.
-Scusa, devo andare. Grazie mille James, è stato un piacere. E comunque vedrai che troverai qualcuno prima o poi.- rispose Kurt, prima di stringergli la mano, porgergli un sorriso, alzarsi e andare verso Rachel per avvisarla che sarebbe tornato a casa presto.
-Trovato quello che cercavi?- chiese la ragazza. L'altro non rispose nemmeno; fece l'occhiolino prima all'amica, si girò, porgendo un altro sorriso a James, per poi prendere il telefono e correre fuori dal locale, chiamando un taxi.
 
~
 
Non riusciva a credere di averlo fatto sul serio: si trovava a casa sua alle 11 di sera di un venerdì sera, aspettando Blaine, che probabilmente non sarebbe nemmeno arrivato. Gli aveva mandato un messaggio appena era salito sul taxi, chiedendogli di vedersi a casa sua, ma l'altro non gli aveva nemmeno risposto. Cominciava a perderci le speranze e più restava da solo con se stesso seduto sul suo divano, più si rendeva conto di aver fatto uno sbaglio enorme. Chi voleva prendere in giro con la storia della botta e via, lui amava Blaine e Dio, era l'unico con cui Kurt volesse davvero stare. Non avrebbe dovuto lasciarlo, si sentiva uno schifo per come l'aveva trattato, ma era arrivato il momento di riscattarsi; mentre aspettava un qualsiasi segnale da parte dell'altro, Kurt aveva preparato in salotto di casa sua qualche candela e qualche petalo di fiore trovato per caso in camera sua. Da quando era tornato a Lima, la sua vita era stata sconvolta, specialmente dopo aver rivisto Blaine dopo tanto tempo. In qualche modo non si sentiva più a casa sua, anche se il padre aveva fatto di tutto per accoglierlo di nuovo in casa, insistendo che rimanesse con lui e Carole finchè non avesse trovato una migliore sistemazione. Fortunatamente quella sera la casa era tutta per lui perchè suo padre era dovuto andare fuori città per un impegno col Congresso e Carole l'aveva seguito.
 
Stava aspettando da più di 20 minuti, quando sentì suonare alla porta; pensò fosse Rachel che voleva dirgli a che ora avrebbero dovuto trovarsi il giorno dopo per le prove del Glee Club.
Quando aprì la porta, invece, si trovò davanti un Blaine più carino che mai: i capelli poco gellati, una maglietta grigia tinta unita con uno scollo a V, pantaloni neri e l'aria un po' assonnata.
-Perchè mi hai fatto venire qui di corsa, stai bene?
Kurt non si era reso conto di quanto disperato suonasse il suo sms quando l'aveva inviato a Blaine; forse il moro aveva capito che era un'emergenza e che a Kurt serviva il suo aiuto e, nonostante tutto, sarebbe sempre corso in aiuto del più grande se ne avesse avuto bisogno.
-Io, ehm.. In realtà non c'è nessuna emergenza.. Volevo solo, um..parlarti..
In realtà non sapeva bene cosa avrebbe voluto dire e non poteva nemmeno immaginare la reazione di Blaine a tutto ciò, ma oramai era in ballo e doveva ballare. Fece accomodare Blaine sul divano, non notando lo sguardo stupito del moro alla vista delle candele e dei petali. Si sistemarono entrambi sul divano, uno di fronte all'altro, Blaine con lo sguardo leggermente assonnato.
-Dimmi- lo incitò l'altro, guardandolo negli occhi.
-Io..Blaine..Tu..- non sapeva cosa voleva dire, le parole non riuscivano a uscire dalla sua bocca e non sapeva come fare per confessare tutto a Blaine... Poì chiuse gli occhi, fece un bel respiro e guardò il moro dritto nei suoi occhi che brillavano più del solito.
-Ti amo.
Ci fu un momento di silenzio piuttosto imbarazzante, ma Kurt decise che doveva buttare tutto fuori subito, altrimenti sarebbe esploso.
-Ti amo e mi manchi, da morire. Ho provato a non pensarti, davvero, ci ho provato in tutti i modi, ma ti amo e non posso farci niente.- Le parole scorrevano ormai veloci dalle labbra di Kurt e non sapeva nemmeno se sarebbe riuscito a fermarsi. -Mi manca baciarti, mi manca rimanere sveglio fino alle 3 di notte per poterti parlare al telefono, mi manca svegliarmi vicino a te la mattina e Dio solo sa quanto mi manca fare l'amore con te. So che non dovrei dire queste cose, che sono stato uno stronzo perchè io ti ho lasciato, ma mi manchi. E ti amo.-
Kurt prese un bel respiro per evitare di arrossire e abbassò lo sguardo, aspettando una risposta di Blaine, che non tardò ad arrivare; solo non si aspettava che lo avrebbe colpito come una serie di proiettili in pieno petto.
-Kurt, io sto con Dave ora. Mi piace stare con lui e non posso tornare con te. Ci abbiamo provato, ma non ha funzionato. Ci abbiamo provato una seconda volta ed è andata male anche quella. Mi dispiace, davvero, non sai quanto, ma non posso tornare con te perchè ormai io sono andato avanti. Ti voglio bene, tengo a te, ma non posso riprovarci ancora, ci sof-ho sofferto troppo e non voglio dover dimenticare quello che sento per te un'altra volta.. Davvero, mi dispiace.-
Blaine aveva preso un respiro profondo e aveva cercato di dire tutto senza interruzioni e con un tono abbastanza calmo. Kurt aveva ascoltato ogni singola parola, ma non voleva crederci. Ci mise qualche minuto per realizzare ciò che l'altro gli aveva appena detto.
-Okay, beh, io volevo dirtelo e...scusa. Non vedo perchè dovresti trattenerti ancora..- Blaine cercò di incontrare lo sguardo du Kurt, ma non ci riuscì perchè il più grande cerco di evitarlo in tutti i modi, perchè sentiva che sarebbe scoppiato a piangere da li a poco. Non voleva che Blaine lo vedesse in quello stato, voleva solo andare a dormire e dimenticarsi tutto ciò che era appena successo.
Blaine decise che andarsene era la cosa migliore da fare e si avviò verso la porta, seguito da Kurt che avrebbe dovuto chiudere tutto e andare subito a letto. Quando furono sull'entrata, Kurt salutò Blaine con una stretta di mano e il moro fece per andarsene...
 
Improvvisamente Kurt venne preso da un fianco e trascinato in un bacio che non seppe spiegare. Era un miscuglio di bisogno, desiderio, amore e mancanza. Blaine era tornato indietro per baciarlo. Non si era accontentato di una stretta di mano e lo aveva preso per un fianco per baciarlo. Più Kurt tentava di capire cosa stava succedendo, più Blaine cercava un contatto con il suo corpo e approfondiva il bacio. Nessuno dei due si rese conto di quanto si stavano lasciando trasportare; Kurt affondò la mano nei capelli (grazie a Dio!) liberi dal gel di Blaine e il moro strinse ancora di più Kurt al suo corpo, prendendolo per i fianchi. Ci fu uno sfiorarsi di lingue, una sorta di danza bisognosa da parte di entrambi, fino a quando non si staccarono perchè fu Blaine a interrompere il bacio. Senza spiegazioni, il moro si staccò dalla bocca dell'altro, non togliendo però le mani dai suoi fianchi.
-Io dovrei andare..-
-Cos'era quello, Blaine?
D'un tratto il moro si staccò definitivamente dal corpo di Kurt, gli diede un veloce bacio sulle labbra e si diresse verso la macchina, non dando nessuna risposta all'altro e lasciandolo quasi fluttuare nell'aria.
Kurt rimase sulla porta, ancora incredulo di ciò che gli era appena successo, guardando la macchina di Blaine sparire nel buio. Una volta tornato in casa, si sedette sul divano e fissò il vuoto, non notando che sul telefono aveva un nuovo messaggio. Quando lo lesse, rimase ancora per qualche secondo scosso, non capendo che cosa diavolo stesse succedendo.
 
Da Blaine
Non ne ho idea... Solo, wow, non mi ero reso conto di quanto mi fossero mancate le tue labbra, Kurt.
 
Rimase a fissare il telefono per qualche secondo e dopo poco rispose:
 
Aiutami a capire, sono piuttosto confuso al momento.
 
Passarono pochi secondi, quando il telefono si illuminò ancora.
 
Da Blaine
Lo sono anche io, ma per ora non so davvero cosa dirti..
 
Poi un altro bip.
 
Da Blaine
Ora vado a dormire, buona notte..
 
Avrebbe voluto chiamarlo, o andare a casa sua, o fare qualsiasi cosa perchè voleva una spiegazione, voleva capire cosa cavolo fosse successo, perchè Blaine l'aveva fatto, cos'aveva provato, cosa aveva intenzione di fare ora. C'erano tante domande che invadevano la sua mente, ma per ora non si sentiva ancora pronto a sentire le risposte.
 
Buonanotte Blaine :)
 
Forse avrebbe affrontato la cosa l'indomani, forse avrebbe chiamato il moro o forse non lo avrebbe fatto. Almeno adesso, però, sapeva di non essere il solo ad essere ancora innamorato.
   
 
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