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Autore: I_S_Acquamarine    25/09/2014    6 recensioni
lo so che ho altre due storie aperte di cui una non aggiorno da parecchio, ma non resisto.
bene, questa è il mio primo crossover in assoluto e spero di fare un buon lavoro.
i nostri amati ninja finiranno nel mondo di One Piece sparpagliati tra varie ciurme di pirati, marina e qualcuno finisce anche dai rivoluzionari. ci saranno ninja di tutti i villaggi e anche qualcuno dell'Organizzazione Alba.
le altre note le trovate nel primo capitolo e anche una lista di come sono distribuiti i ninja che verrà aggiornata man mano che si scoprirà dove sono finiti.
detto questo ecco un pezzo tratto dalla prefazione:
Si dice che esistano dei passaggi che collegano due dimensioni che in comune non hanno nulla.
Questi passaggi possono trasferire cose e persone da una dimensione all'altra quando in tutte e due accade un evento che possa metterle in collegamento in modo spontaneo.
Si dice che, per tornare nel proprio mondo, bisogna percorrere un sentiero invisibile che non ci si accorge di aver percorso finché non ti ritrovi di fronte alla scelta di tornare a casa o rimanere nella dimensione ospite.
spero vi possa piacere e aspetto i vostri commenti!!!
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Itachi, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Allora, mi scuso per il ritardo, ma ci sono stati alcuni problemi con gli esami universitari.

Diciamo che strozzare qualche professore non sarebbe una cattiva idea al momento.

Ma visto che oggi ho ricevuto la bellissima notizia che finalmente ho passato l'esame di Biologia molecolare parte I, ecco qui il frutto del mio buon umore.

Bene, dopo questa piccola introduzione, passiamo al capitolo.

Siccome questo è il capitolo prima del casino della CP9 e di Ennis Lobby, l'ho tenuto in toni abbastanza leggeri visto che sarà l'ultimo in cui posso permettermelo per un bel po'. Quindi spero che nessuno me ne voglia.

Poi devo chiedervi una cosa, ma ve la chiedo sulle note a fondo capitolo, quindi per favore leggetele.

Non ho niente altro da dire, vi auguro una buona lettura sperando che vogliate lasciarmi un commento.

A dopo,

Iaele









CAPITOLO 5



Ciurma di Rufy Cappello di Paglia

Dopo che Robin si fu ripresa, il viaggio poté riprendere senza problemi.

Ovviamente Tsunade aveva strigliato a dovere Naruto e Rufy sul loro comportamento fin troppo impulsivo.

Capiva i loro motivi, ma farsi prendere così dalla rabbia era troppo pericoloso. Potevano rimanerci secchi.

<< Ma è nostra amica!! >> avevano protestato i due.

<< Non lo metto in dubbio. Però, dovete rendervi conto che ci sono avversari che non sono ancora alla vostra portata. Naruto, che sarebbe successo se per sbaglio si fosse liberata la Volpe? – Naruto non ebbe la forza di rispondere a quello – Rufy, non ti conosco bene, ma ho visto abbastanza per dire che sei come la testa quadra qui presente. Quindi, permettimi una domanda: se Aokiji ti avesse ammazzato, sarebbe servito a qualcosa? Pensi che a Robin, o a chiunque altro qui, sarebbe andato bene? >> chiese la donna facendo ammutolire il ragazzo.

<< Tanto lo so che è inutile dirvelo, ma la prossima volta, per favore, fermatevi a pensare un attimo, ok? >> continuò Tsunade prima di tornare nell'infermeria.

Entrambi i ragazzi erano rimasti a rimuginare per le ore successive per poi concludere che non gli importava un accidenti. Guai a chi toccava i loro amici.

Se necessario l'avrebbero rifatto. Punto.

Però Naruto aveva dovuto riconoscere che non poteva rischiare di liberare la Volpe solo perché aveva ceduto alla rabbia.

Doveva fare più attenzione, ma era dannatamente difficile. Soprattutto per uno espansivo e impulsivo come lui.

Ci avrebbe provato a contenere la rabbia, ma non era facile.

Comunque, alla fine delle loro riflessioni, i due tornarono i due idioti di sempre.

Beh, c'è solo da sperare che qualcosa di quanto Tsunade avesse detto loro fosse penetrato.

Naruto poi, dopo quanto scoperto sulle discriminazioni di quel mondo che sospettava non fossero solo quelle che aveva visto, passava parecchi momenti da solo.

Si nascondeva da qualche parte e rispuntava fuori un'oretta dopo circa.

L'unica persona su tutta la nave che riusciva quasi sempre a trovarlo, ogni tanto toppava anche lei, era Hinata. O, per meglio dire, era l'unica che Naruto lasciava avvicinare in quei momenti di depressione.

Lei non pretendeva di sapere cosa gli passava per la testa, non gli faceva domande, semplicemente stava lì con lui finché la crisi non gli passava.

Questi attacchi durarono solo qualche giorno, giusto il tempo di digerire la cosa e decidere che avrebbe trovato un modo per cambiare le cose.

Il fatto che Hinata fosse l'unica a potersi avvicinare senza danno non passò inosservato, soprattutto alle ragazze che presero a chiedersi quando mai il ninja biondo si sarebbe dato una svegliata.

Cioè, si vedeva lontano un chilometro che la ragazza fosse cotta di lui, bisognava solo che lui se ne rendesse conto.

E il fatto che se fosse accorto anche Rufy di questa cosa la diceva lunga sull'evidenza della cotta di Hinata.

Non che Rufy avesse effettivamente capito la ragione per cui la ragazza diventasse più rossa della sua giacca ogni volta che Naruto le si avvicinava troppo o le rivolgesse la parola, intendiamoci, ma aveva perfettamente capito che, per lei, il biondo non era solo un amico.

Fatto sta però che era ovvio a tutti, più o meno, tranne che al diretto interessato.

Mentre procedevano verso l'isola successiva seguendo la rotta segnata dal log-pose, si imbatterono nel rospo che nuotava a stile libero citato da Aokiji e dai naufraghi nel loro racconto.

In un primo momento credettero di avere le allucinazioni, dai, un rospo che nuota a stile libero era impossibile, ma, visto che lo vedevano tutti dovettero ricredersi.

Decisione quasi unanime: seguiamolo e catturiamolo!

Ci fu qualche protesta da parte di qualcuno, ma restarono inascoltate.

Per rincorrere il rospo non si accorsero di alcuni binari che scorrevano sotto la superficie dell'acqua, forse un cartello dovevano metterlo però, e per poco non furono investiti da un treno che passava ad alta velocità.

Tutti si ritrovarono un mini infarto in corso dopo il passaggio del treno.

Aggiungiamoci pure che il rospo che stavano inseguendo si era piazzato davanti al treno beccandoselo in pieno e uscendone vivo...

Diciamo che un mini infarto è quasi d'obbligo.

Una volta che si furono ripresi, furono notati dalla custode della stazione dove erano arrivati per inseguire il rospo.

Insieme alla donna, che non era proprio una bellezza, c'era una ragazzina e il suo animaletto domestico che lei diceva essere un gatto, ma sembrava più un coniglio.

La ragazzina si presentò come Chimney e disse che la signora era sua nonna Kokoro e il gatto era Gombe.

La ragazzina spiegò a Rufy, Nami, Naruto e Usopp che erano scesi dalla nave, che quello che avevano visto passare era il treno del mare Puffing Tom.

E che il rospo Yokozuna ci si piazzava davanti per verificare la sua forza e che, in questo modo, aveva danneggiato più volte il muso del treno e creato non pochi problemi e non poco spavento nei passeggeri.

Al sentire ciò, Rufy decise che non sarebbe più diventato la sua cena, come se Nami l'avesse permesso, e, sia lui che Naruto, si ritrovarono a pensare che quel rospo doveva proprio essere un tipo tosto.

Nami si mise a chiacchierare con Kokoro e scoprì che il log-pose puntava dritto a Water Seven, la città dell'acqua. Famosa soprattutto per ospitare i migliori carpentieri del mondo.

A sentire ciò Usopp fece i salti di gioia.

Finalmente avrebbero potuto riparare come si deve la Going Marry!

Lui faceva del suo meglio, ma non era un carpentiere.

Siccome Kokoro li aveva presi in simpatia gli diede una piantina della città e una lettera di raccomandazione per Iceburg, il sindaco e capo dei carpentieri di Water Seven.

Fu così che, tra una nuova amicizia e il sollievo per il poter far riparare la nave da degli esperti, il viaggio della ciurma riprese.

Tutti non vedevano l'ora di arrivare a Water Seven, chi per un motivo chi per un altro.

Soprattutto i ninja, visto che fin'ora avevano visto solo isole deserte.

Tsunade si domandava se c'era qualche posto dove si potesse giocare d'azzardo.

Purtroppo la cosa arrivò alle orecchie di Nami e dire che non la prese bene è un eufemismo.

Non si scatenò una rissa solo per un colpo di fortuna.

L'arancione mise il tesoro sotto chiave e chiunque si avvicinasse troppo riceveva un bel cazzotto come punizione.

Nami non faceva distinzione. Che fosse Rufy, il capitano, o chiunque altro, il pugno lo mollava sulla testa del malcapitato, che restava con un bernoccolo gigante e un bel mal di testa.

Fatto sta che in pochi giorni riuscirono ad arrivare a Water Seven chi più, chi meno integro.

Ormeggiarono in una secca fuori dall'isola visto che, in fin dei conti, battevano bandiera pirata.

Sia mai che ci fossero dei marine che, con la presenza dell'isola giudiziaria lungo il percorso del treno marino, era abbastanza probabile.

Meglio avere una via di fuga rapida in caso di inseguimento.

Una volta attraccati si divisero in gruppi.

Nami, Usopp e Rufy andarono a cambiare l'oro in contante e, successivamente, sarebbero andati a parlare con Iceburg per vedere se poteva dare un'occhiata alla loro nave.

Tsunade e Chopper andarono a vedere se trovavano qualche trattato di medicina e qualcosa da bere che, trattandosi di Tsunade, non sarebbe stato sicuramente dell'acqua.

Naruto partì con il semplice intento di vedere tutto di quel posto.

Kakashi decise che era meglio seguirlo per evitare che si cacciasse nei guai e invitò Hinata a seguirlo. Alla prima occasione il copy-ninja si sarebbe defilato lasciandoli soli nella speranza che Naruto si accorgesse di quanto la ragazza fosse cotta di lui.

Magari, avrebbe cercato Sanji che era andato a recuperare tutte le provviste necessarie per il viaggio. O si sarebbe trovato un angolino tranquillo dove nessuno potesse rompergli le scatole mentre leggeva il libro che gli aveva regalato Naruto.

Avrebbe deciso al momento.

Zoro approfittò della partenza di tutti per farsi un pisolino, mentre Itachi e Robin decisero di rimanere sulla nave giusto per sicurezza.

Sia mai che venisse qualche malintenzionato.

Beh, conoscendo la frequenza con cui si ficcavano nei guai i componenti di quella ciurma non era proprio qualcosa da escludere a priori.

Quando tutti ebbero preso le loro strade e Zoro sprofondò in un sonno che neanche una cannonata avrebbe disturbato, ma che non si capiva ancora come bastasse anche che solo un estraneo mettesse piede sulla nave e lui scattava sull'attenti, Itachi si avvicinò a Robin che era intenta a leggere uno dei suoi libri di archeologia.

<< Posso chiederti una cosa? >> esordì il ragazzo mettendosi a fissare la città.

Robin si limitò a chiudere il libro e a fissarlo aspettando che facesse la sua domanda.

<< Perché non ti fidi di loro? >> chiese a bruciapelo Itachi dopo qualche minuto di silenzio.

Aveva notato che la ragazza tentava di tenere un certo distacco nei confronti di tutti, più o meno come lui, ma non riusciva a capire il perché.

Lui almeno era l'ultimo arrivato di cui neanche quelli con cui era arrivato si fidavano di lui. Si aspettava un atteggiamento più sospettoso verso di lui che non verso il resto della ciurma o degli altri ninja.

Che Rufy fosse un caso a parte era un altro paio di maniche.

Ma c'era qualcuno di cui quel ragazzino non si fidasse?

Domanda di cui si ha paura della risposta. Decisamente.

Ma, tornando al problema principale, perché Robin teneva le distanze anche dai suoi stessi compagni?

<< Non credo che siano affari tuoi. >> gli rispose la ragazza calma, ma sulla difensiva.

<< Vero. Infatti non sei obbligata a dirmelo. Però mi pare strano. Tutto qui. >> le rispose semplicemente Itachi voltandosi verso di lei.

I due si guardarono per qualche momento seri, tesi.

Itachi non pensò neanche di provare a usare lo sharingan su Robin. Ognuno aveva i suoi segreti e lui non aveva nessun diritto di costringerla a parlare dei propri.

Però capiva che portava un peso sul cuore proprio come lui.

Un peso che rischiava di schiacciarla.

<< Appunto. Non sono obbligata a dirlo a te. >> rispose la ragazza dopo un silenzio pesante prendendo le sue cose e andandosene.

Forse facendo un giro in città si sarebbe calmata. Avrebbe potuto provare a rintracciare Chopper e Tsunade e unirsi a loro.

Robin aveva la sensazione che Itachi capisse anche troppo di lei e questo non poteva permetterselo.

Non poteva permettersi di affezionarsi a nessuno di loro.

Non poteva o avrebbe sofferto di nuovo.

E questa volta aveva la sensazione che, ormai, fosse troppo tardi per non affezionarsi a nessuno di loro.

Chissà se questa volta la fortuna l'avrebbe assistita.

No, non l'avrebbe fatto.

Chi avrebbe mai potuto aiutare l'ultimo demone di Ohara?

Chi?

Semplicemente nessuno.

Presto però avrebbe scoperto che non era così.

C'era più di qualcuno che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di aiutarla.

Mentre Robin raggiungeva Tsunade e Chopper, che aveva localizzato grazie ai suoi poteri, Itachi rimase sulla nave pensieroso.

Continuava a chiedersi se anche il suo fratellino fosse finito in quel mondo, oltre a come mai Robin si comportasse in quella maniera.

Era sicuro che anche Kakashi l'aveva notato, ma non poteva esserne sicuro.

Alla fine decise di lasciare stare momentaneamente la questione Robin e si concentrò su come scoprire se anche Sasuke fosse finito in quel mondo di pirati.

Mandare uno dei suoi corvi alla ricerca del fratello gli sembrava una totale pazzia. Sarebbe morto prima di arrivare alla prossima isola, sicuro.

Vedere se qualcuno avesse sentito parlare di Sasuke chiedendo in giro su ogni isola in cui approdavano?

Decisamente poco sicuro come metodo.

Avrebbe dovuto aspettare che qualche notizia uscisse sul giornale, di sicuro Sasuke avrebbe combinato qualcosa prima o poi, o poteva provare a chiedere a Naruto se gli prestava qualche rospo.

Ci avrebbe pensato.

Nel frattempo si sarebbe goduto un po' di quella tranquillità che sembrava impossibile da trovare quando tutti erano a bordo.

Ma sul serio, siamo sicuri che Naruto e Rufy non abbiano qualche antenato in comune?

***

Nami, Usopp e Rufy erano appena usciti dalla banca dopo aver cambiato il loro oro in contanti.

Ben tre milioni di berry!

Ci credo che Nami non volesse che qualcuno toccasse il suo tesoro.

Ora non rimaneva che andare a parlare con Iceburg sperando che accettasse di occuparsi della loro nave.

Ai doc dei carpentieri c'erano passati davanti prima, che potessero trovarlo lì?

Però, certo che per tenere testa a dei pirati, quei carpentieri dovevano proprio essere degli ossi duri.

Ma che non provassero a fregarla.

Capaci di tenere testa ai pirati o no, non l'avrebbero passata liscia in tal caso.

Non restava da sperare che Rufy non combinasse guai nel frattempo.

Quanti santi bisognava pregare per ottenere ciò?

Non sarebbero mai stati abbastanza.

***

Naruto si guardava attorno meravigliandosi di ogni minima cosa.

Dai canali che fungevano da strade, alle bancarelle del mercato.

Non aveva mai visto una città del genere ed era sua intenzione esplorarla da cima a fondo.

Senza ficcarsi nei suoi soliti casini possibilmente.

Hinata e il maestro Kakashi l'avevano seguito per un po', poi, il maestro, era sparito nel nulla.

Poco male, avrebbe visitato l'intera città con Hinata.

C'erano così tante cose da vedere!

Però non capiva perché la ragazza fosse color tramonto praticamente ogni volta che le rivolgeva la parola per farle notare qualcosa. In pratica ogni due secondi.

Stava male?

A lui sembrava di no.

Beh, sicuramente del ramen l'avrebbe fatta stare meglio.

Che qui lo vendessero?

Non restava altro che scoprirlo.

Prese per mano la ragazza e la trascinò in una delle vie della città.

Forse non era proprio il genere di primo appuntamento che Hinata avrebbe voluto, ma bisognava accontentarsi nella vita.

In più era da sola con Naruto.

Che poteva volere di più?

Giusto, riuscire a spiaccicare almeno due parole.

Beh, non si può avere tutto no?

***

Sanji si era visto arrivare Kakashi a dargli una mano nel trasporto delle provviste e non se lo aspettava proprio.

Pensava che fosse andato con Naruto e Hinata.

Bastarono, però, poche parole del ninja per chiarire la situazione al cuoco.

In pratica si era appena reso conto che con la dolce ninja non aveva la ben che minima speranza.

Doveva però parlare con Naruto una volta tornato sulla nave.

O quel ragazzino si dava una svegliata o ci avrebbe pensato lui a suon di calci in culo.

Non si trattava così una dolce signorina.

Proprio no.

***

Robin riuscì a localizzare abbastanza facilmente Tsunade e Chopper grazie al suo frutto del diavolo e li raggiunse con facilità.

I due sembrarono sorpresi nel vederla, ma accettarono di buon grado la sua compagnia.

Girarono per le vie della città alla ricerca di qualche libreria che potesse avere libri di medicina e di archeologia.

Si fermarono anche in un bar per pranzo e sia Robin che Chopper capirono che era meglio tenere il sakè ben lontano da Tsunade.

Passarono una bella giornata, anche se qualche volta Robin ebbe la sensazione che Tsunade la scrutasse cercando di capire cosa stessa nascondendo.

Quella donna era un po' troppo perspicace. Però non le fece nessuna domanda e di questo ne era grata.

Purtroppo, però, la lieta giornata finì troppo presto.

Bastò una sola parola per distruggere quella fragile felicità della corvina.

<< CP9 >> gli disse qualcuno in maschera passandole accanto.

Il suo mondo andò in frantumi.

***

Quartier generale della marina

Danzo ci mise un po' a capire come funzionassero le cose in quel mondo.

Soprattutto ci mise parecchio a capire come funzionasse la marina.

Non riusciva proprio a capire come potessero essere così laschi nel far rispettare la giustizia.

Della stessa idea era l'ammiraglio Akainu.

Inutile dire che i due si trovarono subito. Non divennero amici, questo no, sia mai, ma avendo idee in comune cominciarono a scambiare quattro chiacchiere ogni tanto.

Sai seguiva Danzo come un'ombra.

Nessuno lo notava e chi lo faceva lo trovava leggermente inquietante.

Fatto sta che Danzo e Sai si ritrovarono a far parte di quella frangia della marina capitanata proprio da Akainu.

Non fu un cambiamento molto grande rispetto alla realtà che vivevano a Konoha.

Dovevano solo fare un po' più di attenzione.

Infondo, trovarsi come alleato uno che pensa come te è molto più pericoloso di qualunque altra persona no?

***

Sengoku stava seriamente pensando di andare in pensione perché non era umanamente possibile un'intera scatola di aspirine nel giro di tre giorni.

E per una volta Garp centrava solo marginalmente.

Perché, madonna santa, non è possibile che gli unici ninja che siano capitati alla marina, tra tutti quelli di cui gli era arrivata notizia, fossero un bombarolo pazzo e un marionettista apatico sulla nave di Smoker, sei ragazzi di cui uno è un traditore e tre sono esperimenti di quel psicopatico che aveva spedito a Impel Dawn con biglietto di sola andata e due che andavano fin troppo d'accordo con Akainu per i suoi gusti.

In pratica gli erano arrivati solo guai a loro.

Se poi aggiungiamo che tra i pirati ci sono dei ninja che non si sa proprio come possano avere così tanto potere, possiamo concludere che il suo consumo di aspirine è solamente destinato ad aumentare.

L'unica cosa in cui sperava era che almeno nella ciurma, che al momento stava dando più problemi di tutte perché non si comportava come una ciurma di pirati normali, non fossero arrivati ninja con particolari abilità.

Ma allora, perché aveva la sensazione, che non appena avrebbe avuto notizie della ciurma di Cappello di Paglia, non gli sarebbero bastate neanche tutte le aspirine che sarebbe riuscito a recuperare in tutto l'ufficio?

Mistero.









Nella speranza che non vogliate sommergermi di pomodoro marcio, spero che vi sia piaciuto e che vogliate lasciarmi un commento.

Ora, vi faccio la domanda che vi avevo anticipato prima del capitolo: pensavo di mettere, a fine della narrazione di quello che succede a Rufy, Naruto e company, uno spaccato di quello che succede a una delle altre ciurme che ospitano dei ninja, tra quelle presentate fino ad adesso. Voi siete d'accordo o volete che ogni tanto, circa ogni due o tre capitoli, ne inserisca uno dove faccio vari pezzi dove ci saranno degli spaccati dove si vede quello che succede agli altri. Tanto per capirci, tipo il capitolo precedente. Voi quale opzione preferite?

Scrivetemi la vostra opinione nelle recensioni.

Io non so voi, ma non appena a Sengoku arriverà il rapporto su quello che è successo a Ennis Lobby, se non gli viene un infarto è già un miracolo.

Voi che dite?

Alla prossima!

Iaele

   
 
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