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Autore: _Lillian_    25/09/2014    6 recensioni
"Sarà come se non fossi mai esistito".
Aveva detto così prima di scomparire e così sarebbe stato se dentro me non stesse crescendo qualcosa che mi lega ancora più inesorabilmente a lui.
"Quando non si ha più nulla a cui potersi aggrappare anche il pericolo diventa un'ancora di salvezza, e i Volturi per me, per loro... lo sono stati"
Mi chiamo Isabella Marie Swan e sono un'immortale.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Chapter 3

 

POV RENESMEE

Correndo ero arrivata in un vicolo cieco, non riuscivo a vedere quasi nulla, beh non che potessi sperare il contrario alle 3:45 di notte. Questa volta avevano attaccato in gruppo, evidentemente avevano molta fame...
Stupidi e irritanti succhia anima dei miei stivali! A causa loro io e i miei fratelli ci eravamo divisi ed ora con tutta me stessa speravo soltanto che stessero  bene e che Lilian non si comportasse in modo impulsivo come al solito, questo suo atteggiamento spesso e volentieri l'aveva messa nei guai, nonostante ci fosse da riconoscere che avesse la capacità di risolverne in proporzione a quanti ne creasse. Sentii un rumore sinistro provenire alle mie spalle...era vicino!Aggiustai meglio il cappuccio della mantella nera che indossavo e uscii allo scoperto. Tombola!
Erano due, ed erano anche belli grandi. Maledizione dovevano essersi appena nutriti. Perchè il mio ragazzo barra figo da paura barra licantropo non c'era mai quando serviva? Appuntai mentalmente che avrei dovuto rimproverarlo appena l'avrei avuto sotto tiro. Sfilai i pugnali rossi da sotto la mantella e cercai di mantenere la calma. Non essere codarda Renesmee ormai questa è una situazione che faceva parte della quotidianità no?
Uno dei due si scagliò verso di me con un ruggito che mi fece rabbrividire mentre l'altro saltò alle mie spalle. Maledizione quanto potevano essere mostruosi!? Riuscii a schivarli saltando in aria con agilità, ora ero sopra di loro nascosta nel buio e appesa ad un palo della luce, spenta, ovviamente. Che film horror sarebbe stato sennò?
Ringraziai mille volte il cielo che quei cosi non avessero né occhi né naso. Se avessi fatto anche solo il minimo rumore si sarebbero accorti di dove fossi , in caso contrario sarei riuscita ad avere la meglio, forse.
Li vidi muoversi sotto di me inquieti, molto probabilmente li stavo facendo incazzare di brutto. Poco male non erano gli unici ad essere incazzati! A causa loro mi ero dovuta tirar fuori dalle mie calde e invitanti coperte nel bel mezzo della notte per affrontare il vento gelido e gli attacchi isterici di mia sorella che ogni santissima volta si lamentava di quanto il poco sonno facesse male alla sua nivea pelle delicata. Rabbrividii al pensiero. Mia sorella Lilian sapeva essere tremendamente irritante, chissà da chi aveva preso.
Aspettai che i due fossero esattamente sotto di me per poi lasciarmi cadere tra loro e squarciare interamente tutte e due le figure con i pugnali. Il liquido grigio che fuoriuscì dai corpi mi imbrattò tutta. Che grandissimo schifo!
Qualcosa mi illuminò il viso ed io non potei far altro che sorridere in quella direzione. Piccole fiamme fatue iniziarono a volteggiare intorno a me in segno di ringraziamento.
“Non c'è di che... ora riposate in pace” sospirai per poi essere abbandonata dalle fiamme e inghiottita nuovamente dal buio. La situazione ora sembrava tranquilla... che vita da Jak...ops da cani.
“Ness!? Nessie!? Sei tu? Renesmee!?”.La dolce voce di mia sorella mi ridestò dai pensieri poco carini sul mio ragazzo, s solo mi avesse sentita mi avrebbe disconosciuta a vita. “Si sono io! sono qui Deliah!” urlai nella sua direzione. La  vidi spuntare poco dopo accanto a me. “Oh sia ringraziato il cielo stai bene... torniamo a casa Ness, ci aspettano”. A velocità vampira corremmo per le buie strade di Volterra fino ad arrivare a Palazzo dei Priori, la nostra casa.
Rientrammo accolti da Renata e Demetri che squadrarono le nostre mantelle con una smorfia di disgusto. Inizialmente non capii ma poi, finalmente alla luce, potei vedere la figura di mia sorella, beh in quanto ad aspetto fisico non era messa meglio di me... spettinate fino all'inverosimile, le mantelle nere tipiche dei Volturi imbrattate di liquido grigiastro, le guance rosse per il gelo che fuori imperava e la pelle più pallida di un cadavere.. oh beh quello era normale in realtà.
“Bentornate ragazze... ehm nottata difficile?” disse Demetri prendendoci in giro.
“AH AH AH, molto divertente vorrei vedere te al nostro posto centenario vampiro dei mie stivaletti firmati” dissi piccata storcendo il nasino all'insù. Demetri per tutta risposta scoppiò in una fragorosa risata che avrebbe svegliato tutto il vicinato se quest'ultimo non fosse stato composto da vampiri ovviamente.
“Comunque mi sa che ci conviene fare una bella doccia, che schifo Dely puzzi!” dissi ridendo e spingendo la mia gemella per scherzare. “Guarda chi parla, se Jacob ti vedesse in queste condizioni imprinting o meno ti lascerebbe su due piedi” rispose Deliah ridendo e spingendomi a sua volta mentre a velocità vampira ci dirigevamo al piano di sopra accompagnate dalla scampanellante risata di Renata. La doccia ebbe il potere di distendere tutti i miei muscoli e  quando ne fui fuori mi sentii completamente rigenerata. Erano ormai le sette del mattino quindi rimettere il pigiama era pressoché inutile. Decisi quindi di indossare una morbida tuta e di raccogliere i capelli ribelli in una treccia laterale per poi scendere al piano di sotto. 

“Il panico ormai anima i sentimenti di tutto il mondo, si susseguono misteriose sparizioni e aberranti uccisioni. Nessuno sa chi possa essere il fautore o i fautori di tutto ciò ma una cosa è sicura bisogna...”

“Maledizione!” disse Anthony spegnendo la televisione per poi scagliare con rabbia il telecomando contro la parete e contro di me.
“Ehi sta calmino! Stavi per beccarmi in pieno!” mi lamentai massaggiando il fianco che avevo urtato contro un mobile per evitare un telecomando in fronte.
“Sei una mezza vampira cosa vuoi che ti faccia un telecomando? Dovresti avere i riflessi pronti tra l'altro!” borbottò infastidito.
“Qualcuno stamattina si è svegliato di malumore per caso? Svegliato poi, abbiamo praticamente passato la notte in bianco a causa di quei cosi!” dissi sarcasticamente prendendo in giro il mio mestruato fratellone. Tuttavia il mio gemello parve non notare minimamente la mia vena sarcastica, limitandosi a sospirare e a poggiarsi contro il ripiano della cucina con entrambe le mani. “Anthony cos'hai?” gli chiesi avvicinandomi ed accarezzandogli dolcemente una spalla. Puntò i suoi bellissimi occhi verdi nei miei.
“Te lo dico io cos'ha! Là fuori sta succedendo il finimondo mentre noi siamo comodamente in casa a far nulla. No seriamente vorrei proprio sapere chi è questo deficiente a capo di tutti gli altri cretini che importunano l'intera umanità e spappolargli il cervello!” brontolò mia sorella Lilian entrando nella stanza seguita da Deliah.
“Sempre di ottimo umore Lily”. Ci voltammo tutti verso quella voce per poi sorridere alla vampira più bella di tutto l'universo, la nostra mamma.
“Sono stata così in pensiero per voi stanotte se avessi ancora un cuore che batte sicuramente avrei avuto più di un infarto” sospirò la mamma avvicinandosi a Lily e Dely e accarezzando loro i capelli per poi venire al mio fianco e fare lo stesso con me ed Anthony.
“Mamma hai sentito cosa dice il telegiornale?” chiese mio fratello con aria assorta. “Si e non mi piace per niente. La situazione sta diventando pericolosa per tutti, umani e non” rispose mamma appoggiandosi anch'essa al ripiano della cucina.
“La cosa peggiore di tutta questa storia e che nonostante noi da anni diamo loro la caccia e ne sterminiamo un gran numero ogni volta, le morti non accennano a diminuire. Nell'ultima settimana se ne contano 8 in più sul numero complessivo” ci informò Deliah sedendosi sul divano.
“Questo perchè noi sterminiamo solo i sicari dello stro...  ehm del capo, quando invece ci serve la sua di testa!” sentenziò Lilian evitando la parolaccia dopo aver ricevuto l'occhiataccia di mamma.
“Sempre che ci sia un capo in tutta questa storia” dissi guardando la pioggia che ormai fuori aveva iniziato a infuriare.
“Certo che c'è! La leggenda lo prevede Nessie! Noi siamo parte di essa!” obiettò con vigore. “Lily si tratta pur sempre solo di una leggenda... spesso mi chiedo quanto possa essere attendibile”. Il più delle volte mi sembrava così stupido mettere a repentaglio la nostra vita per seguire una leggenda millenaria. Nassiri, che ormai consideravamo di famiglia, ci aveva rassicurati su quanto fosse giusto ciò che stavamo facendo per il mondo e in un certo senso avevamo potuto constatarlo anche con i nostri occhi. Se non ci fossimo stati ora i morti sarebbero il triplo. Tuttavia nonostante ciò, per me e i miei fratelli era come brancolare nel buoi. Rincorrevamo da decenni qualcuno di cui non sapevamo né l'aspetto né l'effettiva esistenza e questo era estremamente frustrante.
“Oh andiamo Ness, non c'è bisogno di chiamare Nassiri per rinfrescarti la memoria!” sbottò Lily ormai al limite della pazienza. No non c'era bisogno...ricordavo bene il giorno del nostro diciottesimo compleanno anche se erano passati 68 anni da allora. Fu il giorno in cui per noi tutto cambiò e fu anche il giorno in cui incontrammo Nassiri per la seconda volta anche se della prima non ricordavamo nulla. Nonno Aro ci aveva convocati nella sala del trono, erano presenti tutti, dai capi al corpo di guardia ai licantropi e al centro della sala c'era lei...Nassiri Miuley Deck. Ci raccontò del nostro primo incontro e della sua storia, una storia agghiacciante che ci fece rizzare i peli. Per poi arrivare alla leggenda.

“Sola al mondo poche erano le possibilità a me concesse... la prima era togliermi la vita con le mie stesse mani, la seconda era lasciarmi sopraffare dalla follia e giungere comunque alla morte, la terza e ultima era dedicare la mia vita alla ricerca, la stessa che mi ha condotta a voi. Girai il mondo in lungo e in largo cercando risposte e superstiti come me sfuggiti all'ira del mostro. Ma non trovai nulla per anni ed anni. Presa da uno strano impeto spinsi me stessa a ritornare al villaggio di Murrai o per meglio dire quello che un tempo fu il villaggio di Murrai. Tutto era raso al suolo, distrutto...deturpato. Sembrava solo che avanti a me si estendesse un cimitero lontano anni luce dallo splendore che quel posto era stato. Poche case erano rimaste intatte o per meglio dire ancora in piedi e una di quelle era il Dektonos, o il manicomio, come oggi lo chiameremmo. Mio padre da bambina mi raccontò che era stato costruito appositamente per un vecchio pazzo la cui unica colpa per essere etichettato come tale, era stata quella di aver scritto su una pergamena la storia della fine. Entrai spinta da un innaturale coraggio nel Dektonos ma quello che trovai furono solo polvere, teschi legati da pesanti catene e animali morti... fin quando non notai sotto uno di essi una pergamena” disse Nassiri con occhi vacui, probabilmente lontani anni e anni da noi.
“Era la pergamena del vecchio pazzo?” chiese mio fratello Anthony affascinato dalla storia. Nassiri lo guardò.
“Si, era la pergamena scritta da Krokaind Sheiva o meglio la premonizione della nostra fine. Era scritta nella nostra lingua con termini arcaici che solo grazie alle mie ricerche ero riuscita a tradurre”. Tra le braccia di Jake guardai Nassiri ipnotizzata. La sua voce e le sue parole erano come una ninna nanna...una ninna nanna maledetta. Vidi i miei fratelli ipnotizzati tanto quanto me, fissare quella bellissima donna bionda dagli occhi tanto strani e pendere dalle sue labbra. Nassiri continuò.
“Ci saranno uomini, figli di un Dio devoto al male, che storpieranno anime in viaggio per i tre mondi ultraterreni.
Le loro folli gesta dettate dal demonio rinchiuso nei loro occhi,mani e menti, porteranno il villaggio ad essere un relitto antico cosparso solo da un fiume di sangue. Il sangue di Murrai. Il mostro dalle angeliche fattezze da loro creato si ciberà del sangue dei creatori e di tutti coloro che avranno la sfortuna di incrociare il suo cammino ma non sarà il solo. Su molti altri cadaveri l'esperimento avrà buon esito seppur non in maniera completa. Una razza immortale sarà creata e il veleno dei loro corpi ne contaminerà altri fino a moltiplicarsi. Verranno chiamati vampiri. La creatura originale chiamata Shindra avrà il potere di non essere sola, creerà suoi sottoposti i quali si ciberanno di paura e anime riportando al loro padrone solo il sangue dei caduti, accrescendo a dismisura la sua forza. Ma verrà un tempo in cui un vampiro e un umano metteranno al mondo i quattro gemelli discendenti di Sheiva. Belli e letali come il loro creatore saranno dotati di poteri sovrannaturali e verranno trovati in fasce da uno dei veggenti di Murrai il quale compito sarà quello di metterli al corrente del loro destino nel momento propizio. Cresceranno accuditi da vampiri che uccidere mai potranno, impareranno a lottare, uccidere e amare e al rintocco del loro diciottesimo anno di vita, anno in cui il loro corpo smetterà di mutare, verranno a conoscenza di ciò che sono. Cammineranno sui teschi, si bagneranno del sangue, verranno chiamati i cacciatori del morte. Nelle loro vene scorrerà sangue umano, veleno vampiro e flusso dei discendenti di Sheiva. Tre donne e un uomo avranno il potere di salvare ciò che deve essere salvato ma...la pergamena è stata distrutta in parte, per questo il continuo della leggenda è a me oscuro... mi dispiace” concluse Nassiri con voce sempre più fievole.
“Quello che so per certo è che l'uomo, saprà scomporre la materia, saprà controllare l'elemento del fuoco e far proprie con lo sguardo le anime altrui.
La prima donna a nascere saprà soggiogare le menti altrui, saprà controllare l'elemento dell'acqua e prendere possesso delle anime e dei corpi altrui.
La seconda donna a nascere saprà trasmettere i propri pensieri toccando le persone, saprà controllare l'elemento della terra e venire a conoscenza del passato di una persona solo conoscendone il nome completo ed infine annullare qualsiasi potere sovrannaturale a lei rivolto.
La terza e ultima donna a nascere sarà uno scudo fisico, saprà controllare l'elemento dell'aria e scagliare il proprio scudo fisico verso l'esterno uccidendo più di venti persone alla volta come fossero trafitte da lame. Ed effettivamente questi sono davvero i vostri poteri cacciatori” disse Nassiri guardandoci uno alla volta come a voler scrutarci l'animo.

“Nessi? Ness!? Terra chiama Renesmee!”. Mi ridestai dal torpore dovuto al ricordo in tempo per notare mio fratello sventolarmi una mano davanti al naso.
“RAGAZZI PRESTO UN ATTACCO A OVEST!” urlò un trafelato Alec entrando nella stanza.
“State attenti vi prego” disse la mamma stringendomi il braccio.
Scambia uno sguardo con i miei fratelli.
Sono Renesmee Curlie Cullen Volturi, la seconda donna a nascere discendente di Sheiva e cacciatrice di morte.


Angolo Autrice ^^

Saaalve e perdonate il terribile ritardo ma sono stata davvero impegnata con le scartoffie universitarie T.T una vera giungla! Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite e un immenso grazie a chi l'ha recensita e ai silenziosi lettori. Alla prossima e spero di non avervi deluse :D

   
 
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