La loro esistenza non era mai stata facile. Per tutta la vita non avevano fatto altro che amarsi, perdersi, ritrovarsi ed amarsi di nuovo, in un ciclo vizioso.
Ciò li costringeva a vivere nella paura, nel terrore che una nuova battaglia potesse incombere sull'equilibrio e l'armonia che con tanta fatica avevano ristabilito.
Ogni giorno, il giovane re, scorgeva negli occhi della sua amata sposa, un bagliore di paura, che ella prontamente cercava di smascherare con un sorriso storto ed un bacio sfuggente.
Ma egli conosceva sua moglie da troppi anni per lasciarsi illudere così facilmente.
Sapeva perfettamente tutte le emozioni che scaturivano dallo sguardo cristallino, fiero e dolce della sua regina.
Strinse una mano a quest'ultima, con forza, accarezzandole i lunghi capelli biondi dissipati sul letto bianco e candido.
Era tutta sudata, sofferente, e cercava di non poggiare i suoi occhi azzurri in quelli altrettanto profondi del marito.
Inspirò ed espirò un paio di volte, ricambiando la stretta dell'unico uomo che, sin da ragazzina, le aveva stregato anima e corpo.
Quel giorno, però, tutti i ricordi dolorosi, le brutte sensazioni, furono accantonate in un angolo, fuori dalla loro "cupola" d'argento che racchiudeva un momento magico, desiderato, un momento che li aveva fatti fremere per nove mesi.
La regina, finalmente, stava dando alla luce un'erede. Un'erede che il popolo di Crystal Tokyo aspettava trepidante da anni.
Ma il re e la regina si erano sempre dimostrati tranquilli a tal prposito. Loro sapevano perfettamente che la principessina sarebbe giunta nel momento giusto, inaspettatamente.
Anni addietro, di fatti, avevano conosciuto una parte minuscola ma significativa del loro futuro.
Avevano potuto, contro ogni legge, passare del tempo con la loro bambina, e l'avevano amata, adorata, sin da subito, legati a lei da un filo invisibile.
E adesso,finalmente, la loro piccola Chibiusa venne al mondo emettendo un flabile lamento, con un'ultima spinta sfiancante da parte della madre, la quale ricadde esamine sui cuscini.
Esausta, ma appagata, soprattutto quando Sydia, o per meglio dire, Sailor Pluto, le mise la bambina tra le braccia.
Ella contro ogni aspettativa, non pianse.
Lanciò uno sguardo giocoso ai genitori, chini su di lei. Li guardò come aveva fatto mille volte molto tempo prima, con la stessa intensità.
Anche lei li conosceva, Serenity ne era certa. Lo capì dallo sguardo maestoso e fiero che la conquistò molto tempo prima.
Nei suoi occhi non vi era la bambina spaventata e piena di sensi di colpa che aveva conosciuto inizialmente, no...nei suoi occhi risplendeva la dolcezza e la forza della guerriera Sailor a cui aveva detto addio.
Solo in quel medesimo istante Serenity e Endymion si resero conto che quello non era stato un vero e proprio "Addio", ma bensì un arrivederci.
La loro piccola Chibiusa era proprio lì, un'anima innocente che dopo anni di aspettativa era giunta al mondo, esattamente come la ricordavano.
Serenity poggiò un rapido bacio sulla guancia paffuta e tenera della piccola, per poi cederla dolcemente al marito, che la guardò come la creaturina perfetta che era.
 Odio, rancore, vendetta, dolore, rabbia...tutti questi "brutti sentimenti" che li avevano divisi, erano pallidi ricordi di una vita passata, una vita in cui esisteva Sailor Moon, una paladina della legge pronta a difendere il prossimo.
Avrebbero raccontato alla bambina le sue avventure, aspettando che l'ordine dei fatti facesse il suo lento corso.
<< Ciao, piccola Chibiusa... >> mormorò il re, sorridendo alla piccola, la quale, prontamente, ricambiò il sorriso.
Serenity li guardò insieme, incantata. Erano bellissimi, incorniciati da una gioia a parole inspiegabile.
<< No amore...Non Chibiusa. Ma Bunny! >> esclamò la regina.
Endymion poggiò uno sguardo velato di dolcezza sulla figura stanca ma comunque bellissima della moglie.
<< Non verrà dimenticata. >> sussurrò.
<< Non verrà dimenticata. >> rispose sua moglie, annuendo.



ANGOLO AUTRICE:

Ho iniziato recentemente a fare il rewatch dell'anime "Sailor Moon" (per l'ennesima volta :D ), e così mi è venuta voglia di scrivere una Fan Fiction, per quanto breve e veloce...spero comunque che abbiate apprezzato, e che il mio modo di scrivere non vi abbia annoiati.
A volte, torno anche io bambina, guardando quest'anime che ha segnato la mia infanzia (e onestamente anche la mia adolescenza!!!); credo che sia bellissimo avere un luogo magico dove rifugiarsi :3

A presto!

Angels4ever