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Autore: Eurydice_    25/09/2014    1 recensioni
'' 'Credo proprio di essermi innamorata di te, Miguel.'
E quelle parole sussurrate velocemente e quasi con rabbia fecero sorridere il portoghese, ma di uno di quei sorrisi autentici, sinceri, un tipo di sorriso che non faceva da così tanto tempo che si era dimenticato quanto fosse piacevole non dover fingere. ''
PortNed con Nyo!Netherlands
Genere: Angst, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nyotalia, Paesi Bassi, Portogallo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SCARS


La mano abbronzata del portoghese scostò lentamente i lunghi capelli dell’olandese davanti a lui, guardando meravigliato quella ragnatela  di cicatrici che era la schiena della ragazza.
Grandi, piccole, alcune più spesse e marcate, altre quasi invisibili… nemmeno il collo ne era privo.
Miguel sfiorò con il pollice una delle cicatrici più spesse, appena sotto l’orecchio, fino ad arrivare alla sua fine, poco più giù della clavicola; Daniëlla rabbrividì, girando appena il viso verso di lui.
Il ragazzo non la vedeva bene, ma avrebbe giurato di aver visto un luccichio preoccupante in quei bellissimi occhi verdi.
<< Daniëlla… ma che fai, piangi? >>
La bionda scosse la testa, e con un movimento fulmineo riprese possesso della maglia che aveva lasciato sullo schienale di una sedia.
<< Io non piango mai. Mai. >>
Si rimise la maglia, coprendo lo splendido corpo così pallido e martoriato, e il portoghese provò quasi un dolore fisico nel perdere la vista di un così bel soggetto.
<< Ho sbagliato a farti vedere le mie cicatrici, le mie debolezze, dovevo rimanere a casa, non cedere a questa dolce tentazione che s-… >>
Si interruppe di scatto, consapevole di aver detto troppo, avvolgendosi il collo nella sua solita sciarpa bianca e blu e uscendo da quella casa così odiata, ma allo stesso tempo così amata; cercando di fermare il tremore delle mani, tentò di accendersi una sigaretta.
L’accendino cadde a terra.
Daniëlla si abbassò per raccoglierlo, ma qualcun altro l’aveva già preceduta.
Miguel le tese il piccolo oggetto con un sorriso stampato in volto.
<< Non devi nascondere le tue cicatrici, non devi provarne vergogna. Loro fanno parte di te, ti hanno resa ciò che sei. E sei bellissima, per me.* >>
<< Oh, stai zitto, maledetto. >>
Ma quello era stato il colpo di grazia, e le prime lacrime avevano iniziato a bagnare le guance dell’olandese.
<< Vieni qui, dai. >>
Portogallo le circondò le spalle con un braccio e la tirò a sé, lasciandole un leggero bacio proprio sulla cicatrice che Daniëlla considerava la più dolorosa, la più odiata, proprio sulla fronte.
<< Credo proprio di essermi innamorata di te, Miguel. >>
E quelle parole sussurrate velocemente e quasi con rabbia fecero sorridere il portoghese, ma di uno di quei sorrisi autentici, sinceri, un tipo di sorriso che non faceva da così tanto tempo che si era dimenticato quanto fosse piacevole non dover fingere.
<< Shh, mia adorata, shh… >>
Il portoghese e l’olandese rimasero una nelle braccia dell’altro, lì in mezzo ad una strada di periferia di Lisbona, godendosi semplicemente quel momento che avrebbero voluto mantenere in eterno.

 


Allora, prima di tutto voglio specificare che la frase segnata dall'asterisco non è mia, ma è stata usata dalla sottoscritta come prompt per questa fanfic.
Quindi direi che devo ringraziare la Raffa, che mi ha convertito definitivamente alla PortNed <3

E nulla, non siate timidi e recensite, che vi lascio un biscottino <3
  
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