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Autore: LateNight_01    25/09/2014    0 recensioni
"Si buttó nuovamente sul letto, poi aspettó che arrivasse. Non fece ritardo neanche di un minuto. La porta della stanza si spalancó all'improvviso, lasciando entrare un freddo quasi glaciale. Sbatté contro il muro, provocando un forte rumore secco come di legno che si spezza. Jen sollevò appena la testa, gli occhi che quasi le si chiudevano. Passi distinti sul parquet, solo che la ragazza viveva da sola. Quasi da sola. Quei passi attraversarono tutto il corridoio, per poi passare alla sua camera"
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jen si giró ancora una volta nel letto, tirandosi su la coperta fino al mento. La debole luce della luna che filtrava dal vetro della finestra non la rassicurava come avrebbe dovuto. Si sentì terribilmente scocciata, e si mise a sedere scansando via le coperte con poca grazia e borbottando parole poco adatte ad una ragazza per bene. Ma lei non era mai stata una ragazza per bene. Cercó a tentoni il cellulare che teneva sul comodino accanto a lei, lo prese, controlló l'ora e sospirò. Le tre e ventidue. Maledetta insonnia. Lasciò lo schermo acceso in modo che illuminasse almeno parzialmente la camera inondata dal buio più fitto. Si buttó nuovamente sul letto, poi aspettó che arrivasse. Non fece ritardo neanche di un minuto. La porta della stanza si spalancó all'improvviso, lasciando entrare un freddo quasi glaciale. Sbatté contro il muro, provocando un forte rumore secco come di legno che si spezza. Jen sollevò appena la testa, gli occhi che quasi le si chiudevano. Passi distinti sul parquet, solo che la ragazza viveva da sola. Quasi da sola. Quei passi attraversarono tutto il corridoio, per poi passare alla sua camera. Vide con la coda dell'occhio qualcosa di bianco e luminoso, prima di convincersi che fosse tutto un sogno. Jen si addormentó nelle tenebre di quel settembre troppo freddo, lei non lo sentí mai, ma qualcosa sussurrò il suo nome e le accarezzó furtivamente la spalla con la stessa delicatezza di un alito di vento. I suoi sogni furono veloci e confusi, l'unica cosa che ricordó chiaramente la mattina dopo fu una tomba, con inciso sopra il nome del marito...
   
 
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