-ALEXANDER -
 
Uh?..Ah sì! secondo la legge universale fondamentale di Topo Gigio dice che mi dovrei presentare:Mi chiamo Alexander...oh chiamatemi Alex! e ho 15 anni. Premetto che non sono un bravo ascoltatore,tantomento narratore.Soffro di vari disturbi di cui ora non ricordo il nome quindi non sono sempre molto concentrato.Però quel  pomeriggio con la mia migliore amica Allie…beh è stato fantastico! Siamo stati tutto il tempo insieme e,stranamente,sono riuscito ad ascoltarla per TUTTO il tempo.Era ormai il tardo pomeriggio ed avevamo deciso di andare a sederci sui prati della collina vicino casa.Come ai vecchi tempi.Quando eravamo piccoli e tutto era più semplice,giocavamo ad acchiaparello,a nascondino e a buttarci a terra.Ancora stranamente me lo ricordo.Eravamo noi 2,solo noi 2 che giocavamo e ridevamo come matti.Allie era (ed è) una ragazzina con gli occhi azzurri,capelli neri e ondulati,a quel tempo sdentata con delle piccole lentiggini.Io invece ero un ragazzino con i capelli marroni,occhi bruni che appena sorridevo diventavano minuscoli restringendosi.Tipo un cinese.Comunque quel  giorno eravamo seduti lì con il mio ciuffo che ogni volta mi cadeva davanti agli occhi.Lei aveva un cappellino ma di quelli “invernali” perché in un giorno d’ottobre è normale che faccia freddo.Lo ammetto…sono pazzo di lei! Mi piace tantissimo e vorrei dirlo.Ma ho deciso di dichiararmi e tra qualche momento l’avrei  fatto.Intanto guardavo all’insù soffiandomi il ciuffo per tenerlo in alto.I miei capelli sono sempre stati il mio forte.
Che fai?-disse lei
Questo cavolo di ciuffo..uff…non sta mai al suo posto!-sorrisi io fingendomi seccato
Beh,tagliatelo allora!-Dice lei sorridendo e ridacchiando
NO! –Mi tenni il ciuffo tra le mani gelosamente e ridendo
Ci sdraiammo ridendo e guardandoci negli occhi.
Mi sono divertita tanto sai? –Sorrise
Anche io –sorrisi.
Vi giuro,in quel momento mi sono sentito le farfalle nello stomaco. Volevo tanto baciarla e credo che lei  condividesse il mio stesso sentimento. Infatti  ci stavamo avvicinando sempre di più. Era da molto che sentivo quella sensazione. Dal giorno in cui abbiamo cominciato le superiori.Quel giorno appena l’ho vista mi sono sentito benissimo.Era cambiata dall’estate scorsa,quando andavamo a mare insieme.Era piò…diciamo adulta e matura.Anche io sono cambiato ma non quanto lei. Ad un certo punto,quando ormai eravamo ad un centimetro dal baciarsi lei mi disse:
Ti va di fare una passeggiata nel boschetto?-sorrise
Uh? –ero estasiato e avevo la testa fra le nuvole –Ah sì,ok
Tutte le volte la stessa storia! La stessa BENEDETTISSIMA storia! Tutto ormai interrompe questi momenti!
Ci incamminammo verso il boschetto mano nella mano.
Entrammo e vidi che il boschetto era cambiato. Nonostante fosse autunno tutto era più vivo,e colorato anche se le foglie stavano per cadere. Tutto sembrava più vivo
Hai notato anche tu questo cambiamento?-Chiesi
Mhmh..-aveva la faccia estraniata come se non fosse abituata a questo “cambiamento”.In effetti non la biasimo.Il boschetto era anche uno di quei  posti che frequentavamo. Avevamo fatto una casetta sugli alberi sopra un pino.Mi andava voglia di vederla
Hey andiamo alla casetta?-Chiesi
Certo andiamo!-sorrise
Ci incamminammo e quando eravamo arrivati notai con stupore una strana lastra di marmo,come una di quelle che stanno nei templi greci.
Mi avvicinai e notai delle lettere greche che stranamente di scomponevano e ricomponevano e alla fine capii cosa c’era scritto :CAMPO MEZZOSANGUE
Campo mezzosangue? Avvicinati!-dissi a Allie
Lei si avvicinò e lesse anche lei
COSA?! COSA HANNO FATTA ALLA CASETTA!-Fece una faccia infuriata
Ah! Ora ho capito! Siamo a fine ottobre no? Avranno fatto un ritrovo di hallowen!
A un certo punto sentii un rumore nella siepe e da lì uscì una capra.No.UN UOMO CAPRA! Che mangiava delle lattine guardandole leccandosi i baffi,lettelarmente.A un certo punto ci vide e si immobilizzò
Hey..-feci gli occhi straniti indietreggiando un po’-
Lui si mosse e scappò veloccissimamente verso i rami che coprivano la lastra e scomparve
Mi girai verso Allie che era terrorizzata
Hai visto anche tu?! Non ti preoccupare..ehm..era solo..ehm…un costume! Si un costume! Per halloween!
Si tranquillizzò.Allora dissi: Entriamo?-sudai un po’
Presi la mano: Andiamo. Ci facemmo strada  verso i rami ed entrammo con un po’ di difficoltà.
WOW! Quello che ho visto non riesco a descriverlo.Era…era…GRECO.TROPPO GRECO.TUTTO GRECO.Dentro c’erano un sacco di persone con le magliette arancioni. In mezzo una fontana con un arcobaleno in mezzo.Poi case,case,case e solo case che si connettevano tra loro con delle stradine. Poi  vidi un laghetto con delle canoe ormeggiate.Ogni casetta aveva uno stendardo:Una con un tridente,Fulmine,una vite ecc..
Cominciai a camminare con le mani in tasca per sembrare sicuro anche se non lo ero affatto .Poi tutti si voltarono verso di me e io ODIO essere osservato.Tutti mi gurdarono stupiti come se fossi un alieno o che non fossi umano.Ad un certo punto vedo un cavallo.No…non era un cavallo.Figuriamoci.Era un…come si chiamava? Ah Centauro,sì.Praticamente era un cavallo dalla vita in giù,dalla vita in su era un uomo molto anziano.Capelli lunghi grigi e spettinati e una barba molto folta.
Hei sembri mio nonno!-Gridai salutando
Tutti mi guardarono  malissimo,tranne lui che non sembrò sconvolto dalle parole,come se fosse abituato a sentirsi chiamato nonno. Si avvicinò a noi 2 e ci disse: E voi chi siete?
Beh 2 ragazzi che sono capitati in questo incontro di halloween greco per caso perché ci avete demolito la nostra casetta!-feci la faccia arrabbiata
Ah quel catorcio? Sì beh l’abbiamo eliminato perché dava problemi  con la protezione dei confini del campo.Feci la faccia stranita: Quale campo? Non è un ritrovo di halloween? Lui mi guardò confuso e divertito allo stesso tempo: Ritrovo per halloween?-rise- No,no sei al campo mezzosangue.Ritrovi per semidei.
Feci la faccia stupita: Semidei?
Sì-disse- Avete  attraversato i confini senza problemi.E quindi lo siete anche voi…bel guaio.