Serie TV > I Cesaroni
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Autore: drem_of_love    26/09/2014    2 recensioni
Li avevamo lasciati così. Lei in attesa al molo con il cuore in mano, lui distrutto che piange sul letto. Entrambi non hanno più lacrime e non immaginano il loro stato d'animo. Sono entrambi in attesa di una mossa. Sfortunatamente i nostri giovani amici non sono mai sulla stessa lunghezza d'onda. Un anno prima lei si era segretamente innamorata di lui. Lui sciocco e immaturo era troppo preso dalla solita svampita bionda per accorgersi di quello che aveva sempre avuto sotto gli occhi. Lo scontro e l'allontanamento e finalmente anche lui aveva capito ciò che anche Miriam sapeva. Il cuore di Rudi era sempre appartenuto ad Alice. Ci aveva messo quasi un anno a capirlo e quando finalmente si era deciso ad aprirle il suo cuore nella vita della bella Cudicini era apparso Francesco. Il mondo gli era crollato addosso, era arrivato tardi un'altra volta.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Giulio Cesaroni, Marco Cesaroni, Rodolfo Cesaroni
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Nda: Eccomi con questo tredicesimo capitolo. Spero che vi piaccia e che vi fermiate a lasciarmi la vostra opinione.
Ringrazio le persone che seguono la mia storia:


1 - angelamaggi296
2 - Aoi Bara
3 - benjamila1996
4 - Carly_31
5 - ChibiRoby
6 - giulia97_danza
7 - jee
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12 - petra264
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Riassunto dei capitoli precedenti:

Alice e Marco sono tornati a Roma. La prima ha scoperto di essere incinta e il secondo ha lasciato Maya. Stefania è stata lasciata da Ezio. Cesare e compagni sono ancora in vacanza. Rudi appena rivede la sorellastra decide di giocarsela e di riconquistarla. Alice una volta avuta la conferma della sua gravidanza decide di attendere. Ha bisogno di scoprire le reali intenzioni di Rudi. Lui è un Cesaroni e se sapesse farebbe la cosa giusta anche senza sentimenti. Sembra andare alla grande, Rudi rivela tutto a Giulio che apprezza la maturità del suo secondogenito. Nel frattempo arriva il quarto Cesaroni e marco decide di andare a Parigi è li il suo posto. Francesco arriva in città con uno stratagemma ha scoperto il segreto di alice e l'affronta. Si scoprirà così nella furia della gelosia di Rudi che  è lui il padre. Dopo uno smarrimento iniziale, saranno tutti ben felici di questa cosa. In fondo hanno imparato a non intralciare certe cose, convinti di essere un po’ colpevoli dello sfacelo tra Marco ed Eva. Quest’ultimo con la scusa di Stefania e di riabbracciare sua figlia, parte per Parigi. È intenzionato a riconquistare la sua donna. Francesco conosce Nina e si fa aiutare da quest’ultima per intracciare i due giovani innamorati. Mettono al corrente il padre di lei, che sconvolto dalla notizia, deciderà di recarsi a Roma. Nel frattempo Giulio scopre che Nina è sua figlia. Dopo un attimo di smarrimento decide di dirlo alla sua famiglia, i quali saranno molto contrariati.
Buona lettura

Inoltre vi lascio il link della mia storia originale, chissà che non vi faccia piacere leggerla e lasciarmi una vostra opinione. Un bacio Giusy.


http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2825224&i=1

Capitolo 13
Proposta di matrimonio


Sergio Cudicini era in viaggio per Roma. La notizia improvvisa della gravidanza di sua figli, l’aveva sconvolto. Quindi si era armato di bagagli e di tanta pazienza ed era partito. Voleva capirci di più e soprattutto doveva comprendere, perché sua figlia glielo avesse nascosto. Cercava far mente locale nella sua testa di chi potesse essere questo bambino ma ahimè l’uomo non trovava risposta. Si rilassò allo schienale del mezzo con un unico pensiero in testa: Non sarebbe stato un Cesaroni.
Questo era poco ma sicuro. Come si sbagliava, presto avrebbe compreso il significato della frase << mai fare i conti senza l’oste>> Infatti, solo in seguito avrebbe scoperto che centrava l’altro figlio. Non aveva niente contro Giulo ma non riusciva ad accettare come  la sua ex moglie e la sua Eva si fossero rincretinite per quegli uomini di neanderthal. Aveva deciso, una volta raggiunta la capitale, avrebbe spiato per un po’ sua figlia, in fondo era un padre preoccupato.

 

 
Circa una settimana dopo in casa Cesaroni regnava ancora aria di crisi. Tutti sembravano avercela con il capo famiglia. Quella mattina a colazione, fu il suo secondo genito a rompere finalmente quel clima di tensione.
<< Eh cazzo, ora basta. Non vi sembra di esagerare? Anch’io sono stato incazzato con papà ma ora basta. È un essere umano e come tale ha commesso degli errori. Non vi sembra di averlo condannato gia abbastanza? Non vi sembra che la vita gli abbia già giocato molti tiri mancini?>>

<< Grazie Rudi ma loro hanno ragione ad essere arrabbiati.>> Cercò di calmarlo Giulio.

<< No papà, non devi più giustificarli. Abbiamo fatto tutti degli errori nella nostra vita, a volte delle vere e proprie cazzate ma tu non ci hai mai abbandonato. Anzi, ci hai sostenuto e in fine capito.>>

L’uomo commosso abbracciò la sua peste. Nel giro di pochi anni quel ragazzo l’aveva davvero sorpreso. Era diventato un figlio modello e presto sarebbe stato un genitore esemplare.

<< Devo ammatterlo Alì, questo figlio glie sta proprio a giovà.>>

Tutti scoppiarono a ridere e Augusto, Cesare e Mimmo andarono ad unirsi all’abbraccio.

<< Scusaci Giù, siamo stati dei cretini.>> ribadì Augusto colpevole.

<< Non te dovevamo giudicà.>> Aggiunse Cesare con voce incrinata.

<< Papà perdonami, in fondo io sono cresciuto con te, Nina no. Lei è cresciuta nella menzogna.>>

L’oste si strinse ai suoi cari e sorrise. Il peggio era passato, ora rimaneva solo di avvicinarsi a sua figlia. Dovevano conoscersi e perché no imparare a volersi bene.


 
 
Nel bar universitario, Francesco riponeva le stoviglie. All’improvviso un ciclone combina guai lo investì in pieno.

<< Ops scusami, non volevo.>> Sorrise imbarazzata la ragazza.

<< Questa è la terza volta, questa settimana. Che succede?>> Ridacchiò il riccioluto.

<< Sta arrivando il mio ragazzo, ed io sono nervosa. Come sto?>> Domandò la mora, girando su se stessa. Rizzo si soffermò ad ammirarla. Sarà stata una psicopatica rompiballe a volte ma era davvero carina. Fisico slanciato, vestito a righe rosse al ginocchio e una morbida coda. Un leggero filo di trucco e voilà era perfetta. Non glielo avrebbe detto, non voleva sbilanciarsi.

<< Stai bene, chi è lo sfortunato?>>

Proprio in quel momento fece ingresso nel bar un uomo sulla trentina.
<< Eccolo… Bada molto fortunato.>>

Tipico delle ragazze, fissarsi per il belloccio di turno solo perché più vecchio e con l’aria colta.
La ragazza corse incontro al suo amato e il giovane barista, non riuscì a trattenersi dall’avvicinarsi per ascoltare i loro discorsi.

<< Amore finalmente.>> Pronuncià la mora cercando di baciarlo.

<< Nina, non qui. Possono vederci.>> Esclama nervoso il tipo precisino.

<< Finalmente potremmo vederci sempre, ora vivo qui a Roma. Sono venuta per noi.>> Esclama la scaramozzino tutta allegra.

<< Io non te lo chiesto. Cosa ti è saltatp in mente? Io sono sposato Nina, non devi darmi fretta. Ora vado a lavoro.>> Pronunciò l’uomo alzandosi furibondo.

<< Federico aspetta…>> Lui era andato via, lei era in lacrime.

Nina si lasciò cadere esausta sulla sedia. Era andato tutto storto. Francesco non resistì e le si avvicinò.
<< Problemi?>>

<< Gli uomini sono tutti stronzi.>> Bofonchiò lei sull’orlo delle lacrime.

<< Grazie…>> Ribadì fintamente offeso lui.

<< Tu sei un eccezione.>> Sorrise lei.

I due ripresero a chiacchierare tranquilli, chissà forse stava sbocciando un nuovo amore.

 

 
Nel frattempo a Parigi tra Marco ed Eva andava alla grande. Il giovane ogni giorno le organizzava una meravigliosa sorpresa ma lei cercava di tenersi sulla difensiva. Fin quando quella sera, una settima dopo la meravigliosa cena, Marco riconquistò del tutto, il cuore della sua amata.
Eva era in redazione, intenta a finire il suo ultimo pezzo quando le vibrò il cellulare.

Affacciati, ho bisogno che mi guardi mentre dimostro al mondo quanto ti amo.

Scattò come una molla alla finestra e lo vide … lì bello come il sole con la chitarra in mano. Intorno a lui un mucchio di persone tutte con una candela in mano. Iniziò a guardare quelle persone muoversi e cantare sulle note di Ti sposerò perché di Eros Ramazotti.
 
Ti sposerò perché
mi sai comprendere
e nessuno lo sa fare come te
ti sposerò perché
hai del carattere
quando parli della vita insieme a me
e poi mi attiri sai da far paura
fra il bianco e il nero dell'abbronzatura
ti sposerò perché
ti piace ridere    
e sei mezza matta proprio come me
c'è in comune fra di noi c'è più di una cosa
ti sposerò perché
per esempio so che del pallone sei tifosa
ti sposerò perché
non mi chiedi mai il giorno che sarai mia sposa
e poi
e poi perché io so già che
se litighiamo io e te
non stiamo mai più di un minuto
col cuore arrabbiato
ti sposerò perché
ami viaggiare e poi
stare in mezzo alla gente quando vuoi
e sei di compagnia
si vede subito, tant'è vero
che il mio cane ti ha già preso in simpatia
sono straconvinto che sarà una cosa giusta
ti sposerò perché
sei un po' testarda si, ma quel che conta onesta
ti sposerò perché
per un tipo come tu sembri fatta apposta
e poi
e poi perché se chiedo a te
fiducia e un po' di libertà
non dici no anche per questo
vorrei sposarti presto
ti sposerò perciò
ci puoi scommettere
quando un giorno quando io ti troverò

Finita la canzone, calde lacrime iniziarono a rigare il viso della ragazza. Cosa cercava di dirlei? Vide la gente disporsi in uno strano modo … strabuzzò gli occhi sorpresa, si erano posizionati in modo da formare una scritta:
Sono un coglione ma ti amo, vuoi sposarmi?

Era pazzo e lei più di lui che faceva la sostenuta. Basta sarebbe corsa da lui. Afferrò la borsa e si  precipitò giù per le scale, non avrebbe resistito ad aspettare l’ascensore. Una volta uscita dall’edificio, notò la gente trattenere il fiato intorno a loro. Anche loro attendevano la sua risposta.

<< Allora, cosa ne pensi?>> Chiese il giovane speranzoso.

<< Come hai fatto a radunare tutta questa gente?>> Domandò lei sbalordita.

<< Non ci crederai mia cara Cudicini ma quasi tutta Parigi mi ama>> Affermò sornione il Cesaroni.

<< Perché quasi?>> Puntualizzò curiosa lei.

<< Perché manchi tu ad amarmi e sarò felice. Perché la mia casa e ovunque ci sia tu. Eva io ti amo e nessuno potrà mai impedirmi di farlo>>

La ragazza non resisti oltre, gli butto le braccia al collo e lo baciò.

<< Smettila allora di sperare testone. Anch’io ti amo. La mia risposta è si, voglio sposarti.>>

In quel momento la gente riprese a respirare e si lasciò andare in un fragoroso applauso oltre che a milioni di auguri tutto era perfetto. Finalmente Marco aveva ritrovato il suo posto nel mondo.
 

 


Nello studio del dottor bianchi, Sergio Cudicini confabulava con l’assistente del medico.
<< Lei dice che funzionerà?>>

<< Si fidi di me signor Cudicini, il ragazzo di sua figlia, tra qualche ora avrà una bella gatta da pelare.>>

<< Lo spero, devo tutelare la mia bambina, lei mi capisce…>>

<< Tra mezz’ora al bar qui all’angolo.>>

<< Non mancherò, mia cara>>

Cosa succederà ora?

 
   
 
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