Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: ellyb1611    26/09/2014    2 recensioni
Un incontro fortuito.
Due persone.
Due mondi opposti.
Lui giovane attore di fama internazionale, lei mamma single che cerca di sbarcare il lunario scrivendo articoli per un giornale locale e lavorando come cameriera nel ristorante dei genitori, ma con un sogno nel cassetto…
Tra confessioni, indivie ed incomprensioni riusciranno Josh e Alice a scoprire che si appartengono nonostante le differenze? E che tutto nella “Città degli Angeli” può accadere…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14.

ANDREA POV

“Sono ancora innamorato di lei”.

Le parole di Cristian mi rimbombano nella testa.

Come osa solo pensarlo? Dopo tutto quello che le ha fatto!

La mia mano sinistra stretta attorno al bavero del suo giubbino, mentre la destra sollevata a pugno chiuso sopra la sua bella faccia.

Beatrice al mio fianco lo osserva con la bocca spalancata, lui invece sostiene il mio sguardo.

L’unica cosa che davvero vorrei fare ora è lasciare cadere il mio pugno sul suo muso, ma c’è qualcosa nel suo sguardo che mi fa desistere e lo capisco quando dietro di me sento la voce di Pietro chiedere allarmata

-          Zio, zia … cosa sta succedendo?

-          Niente piccolo – dico  a voce alta cercando di controllare il tremore della stessa, poi indirizzandomi verso Beatrice e abbassando il tono le sibilo – portalo via di qua!

-          Perché stai picchiando … - le parole gli muoiono in bocca quando si rende conto dell’identità della figura di fronte a me - … ma quello …tu sei … pa-pà – balbetta

Cristian ha almeno la decenza di non aprire bocca, poi sento Pietro singhiozzare e allontanarsi correndo dentro casa, Beatrice lo insegue.

Io allento la presa su Cristian lasciandolo cadere a terra.

-          Mi dispiace Andrea, mi dispiace tanto! – dice con un filo di voce il mio ex-migliore amico.

Non oso guardarlo. Senza un particolare colore nel mio tono di voce gli chiedo le chiavi dell’auto. Lui esegue ogni mio ordine senza fiatare.

-          Andiamo – dico infine – guido io! –

Il silenzio che invade l’abitacolo della macchina è davvero pesante. Cercando di controllarmi ordino a Cristian di raccontarmi quello che è accaduto. Lui prende tempo, poi inizia a parlare.

-          Questa mattina Jessica è passata al mio appartamento e mi ha chiesto di aiutarla. In un primo momento ho desistito, poi ho accettato di farlo. Lo sai bene anche tu l’effetto che ha su di me quella donna …

-          Non me ne frega un cazzo dell’effetto che ha su di te! – lo interrompo bruscamente – voglio sapere cosa ti ha chiesto esattamente e quali ripercussioni avrà su Alice!

-          Da quanto ho capito, si è fatta aiutare da questo Bob, un giornalista americano amico del padre, che è riuscito a fotografare Alice in compagnia di un attore …

-          Ok! E il tuo ruolo quale sarebbe?

-          Insceneranno una storia … Alice verrà dipinta come una sciacquetta che ha abbandonato il compagno, strappandogli il figlio, per accasarsi con la celebrità del momento …

Scuoto la testa.

-          Mi spiace… - dice abbassando il capo – sul momento non ho pensato alle conseguenze! –

-          E quando mai lo hai fatto! – tuono – quando l’hai abbandonata incinta all’età di quindici anni, oppure quando strisciando sei tornato da lei e dopo averle chiesto di sposarti l’hai tradita con quella put…

Non termino la frase. Stringo più forte il volante spingendo a tavoletta sull’acceleratore.

-          Quello che mi fa più incazzare è che tu non abbia pensato a tuo figlio. Ti rendi conto che anche lui sarà sbattuto in prima pagina? Già per lui è stata dura crescere senza un padre, ma averne uno così stronzo, penso sia davvero troppo!

-          Hai ragione Andrea. Cosa devo dirti? Sono uno stronzo egoista! Non li merito. Non merito Alice né tantomeno Pietro. Però sto cercando di riparare! Mi sono reso conto troppo tardi che l’unica persona da incolpare per quello che è successo alla mia vita sono io. Ho gettato nel cesso la mia felicità! Guardami Andrea, non ho più nulla! Ho quasi trent’anni e non ho niente! Non ho famiglia, non ho più un soldo. Non ricordo neppure l’ultima volta che ho lavorato! Non voglio la tua compassione Andrea, ma credimi quando ti dico che almeno per una volta voglio fare la cosa giusta!

Sospiro.

-          Ok! – rispondo infine – questa volta voglio fidarmi!

 

ALICE POV

È pomeriggio inoltrato quando rientriamo a casa di Josh, non prima di essere passati per l’appartamento dove alloggio e aver preso qualche indumento per la sera.

Sistemo la borsa a terra e mi lascio cadere di fianco a Josh. Appoggio la testa sul suo petto e mentre lui inizia ad accarezzarmi i capelli in quel modo che solo lui sa fare, mi perdo nei miei pensieri, cullata dal battito del suo cuore.  Questa sera finirò il mio lavoro e poi inizierò seriamente a pensare al trasloco. Ma soprattutto dovrò pensare a come dirlo ad Andrea e Beatrice, se con Pietro è stata una passeggiata con loro sarà davvero un’impresa, ma non m’importa so che questo è il meglio per noi, per Pietro e per me.

-          Sicuro che non vuoi venire? – chiedo interrompendo il corso dei miei pensieri

-          Sicurissimo! Preferisco aspettarti qui Ali! – dice sorridendomi, poi continua – però ho già chiesto ad Andre di accompagnarti!

-          Wow! Ne sarà entusiasta! – esclamo sarcastica

-          Guarda che Andre ti adora!

-          Sì, come no! – continuo senza abbandonare il tono di prima

-          Dai, dopo quel primo momento di gelo mi pareva di aver capito che eravate entrati in sintonia, altrimenti non avrebbe mai accettato di accompagnarti!

-          Sarà! Ma non so … incute timore! - dico sospirando

-          E non hai ancora conosciuto mia madre! - esclama ridendo

Oh mio Dio! A questo non avevo pensato. Prima o poi, se questa storia continuerà come spero, dovrà accadere.

Mi sollevo di scatto guardandolo fisso negli occhi. Lui mi sorride, poi prendendomi il viso tra le mani mi coinvolge in uno dei suoi baci che ti lasciano senza fiato.

Continuando ad accarezzarmi la guancia col pollice, si stacca dalle mia labbra e mi sfiora prima il naso, poi la fronte con le sue.

-          S’innamorerà di te a prima vista Alice, così come è stato per me! – dice infine

Lo osservo senza fiatare. Ogni cosa risulterebbe superflua. Ha appena ammesso di essersi innamorato di me a prima vista! Voi che avreste fatto?

-          Non so cosa tu mi abbia fatto Miss Rossi, ma di certo so che non riesco più ad immaginare una vita nella quale tu non sia con me. Voglio svegliarmi accanto a te tutte le mattine. Voglio che tu sia l’ultima persona che vedo prima di addormentarmi – distoglie lo sguardo quasi imbarazzato – forse ti sembrerò pazzo … - continua - …ma non mi sono mai sentito tanto felice prima d’ora. Ora che tu sei qui con me.

Continuo a guardarlo. Impietrita. Non è paura, è felicità. Io che da anni considero questo genere di cose un’idiozia per romantici, ci sono caduta dentro in pieno e quello che mi stupisce è che anch’io provo le stesse identiche cose.

-          Almeno dì qualcosa? – chiede supplicando con gli occhi

-          Non ce n’è bisogno! – rispondo gettandogli le braccia al collo e stringendolo in un forte abbraccio

 

ANDREA POV

Arrivati davanti a casa di Silvano e Jessica, suono il citofono annunciandomi e ci aprono il cancello.

Percorriamo a passo d’uomo il lungo viale fino ad arrivare all’enorme casa bianca. È rimasta la stessa casa di allora, quando le nostre famiglie si frequentavano, prima che la madre di Jessica morisse in quell’incidente. Sembra che il tempo non sia mai passato! Invece lo ha fatto mietendo le sue vittime. Scuoto la testa prima di osservare Silvano venirci incontro fino all’auto con l’espressione turbata.

-           Andrea, Cristian … - chiede guardandoci – è successo qualcosa ad Alice?

-          No Silvano! – dico tranquillizzandolo – non ancora almeno! – lui mi osserva con aria interrogativa

-          Jessica è in casa? – chiede Cristian

-          No … abbiamo discusso e … è uscita! Ma volete spiegarmi cosa sta succedendo?

Cristian ed io ci guardiamo.

-          Dobbiamo parlare Silvano! Possiamo entrare? – annuncio serio. Lui annuisce e ci fa strada dentro casa

BEATRICE POV

-          Su piccolo …- sussurro accarezzando la testa di Pietro

-          Cosa ci faceva qui zia? – chiede cercando di trattenere le lacrime

-          Non lo so tesoro! – mento

Pietro si mette a sedere sul letto, stringe al petto il cuscino quasi a volersi proteggere.

-          Vi ho sentiti urlare … ha litigato con lo zio per colpa mia?

Guardo mio nipote senza riuscire a parlare. Quanto ancora dovrà soffrire? Lo abbraccio forte.

-          Non so cosa gli ho fatto, ma se per tanti anni non mi ha più voluto perché ora si è rifatto vivo? Io non lo voglio! LO ODIO! – urla

Gli prendo il viso tra le mani. Sospiro. Ha il diritto di sapere.

-          Tesoro, tu non gli hai fatto nulla e neppure la mamma! È solo che … a volte alcune persone non si sentono pronte a fare da genitori e ha preferito lasciarti alla tua mamma, ma questo non vuol dire che non ti vuole bene solo … non è riuscito a dimostrartelo!

-          Perché è tornato? – chiede ancora

-          Sai Pietro, esistono delle persone malvagie al mondo e una di queste vuole raccontare delle bugie sulla mamma.

-          È papà che vuole farlo?

-          No, no! Lui è venuto fin qui per avvisarci, per proteggere te e la mamma! – appena lo dico mi accorgo che è vero. Dopo tante sciocchezze, dopo tutto il male che le ha procurato, questa è la prima volta che le dimostra davvero … amore!

Pietro mi guarda inespressivo. Stringe ancora di più il cuscino.

-          Ok! Ma questo non cambia niente!

-          Cosa? – chiedo senza capire

-          Che se anche lui adesso fa il buono con noi … la mamma ed io ce ne andiamo lo sesso a Los Angeles a vivere!

-          A Los Angeles? – ripeto sorpresa. Lui sgrana gli occhi.

-          Doveva essere un segreto! Me lo ha detto oggi!

Ecco spiegata la sua felicità incontenibile di oggi!

Sono scioccata dalla confessione. Come ha potuto non dirmi niente Alice? Cosa le sta passando per la testa?

-          Zia … -dice Pietro guardandomi negli occhi – ho sentito la mamma davvero felice quando me lo diceva. E voglio che lo sia! Ha pianto così tanto dopo che papà se ne è andato … io non voglio che sia triste … mai più!

Sorrido.

-          Sei un bravo ometto! – affermo mentre il mio cuore si sta lentamente frantumando.

 

JOSH POV

-          Allora? – chiede Alice guardandomi in attesa di una  risposta.

Devo essermi bloccato dopo averla vista. Ma non può continuare a fare così! È talmente bella che ogni volta mi toglie il fiato. Ne va della mia salute cardiaca!

La osservo nel suo abito di raso color blu cina, con le spalline sottili e con una profonda scollatura a cuore.

Resta abbastanza aderente al corpo fino a coprirle le ginocchia e uno spacco laterale ad impreziosire la sua già bella figura.

-           Sei bellissima! – esclamo estasiato

Lei mi sorride avvicinandosi. Prende la clutch e mi sussurra

-          Mantieni quell’espressione fino al mio ritorno … le sorprese non sono finite! – mi strizza l’occhio e mi bacia la guancia

Andre in piedi vicino a me, sorride scuotendo la testa. Poi dandomi un’amichevole pacca sulla spalla che quasi mi fa cadere a terra, esclama

-           Sei proprio cotto!  Te la riporto presto giuro! – e se ne va insieme alla mia splendida fata.

Mi lascio cadere sul divano. Si sono proprio cotto, Andrea ha ragione. È uscita da quanto? Trenta secondi … e già mi manca. Sono davvero senza speranza! Penso scuotendo il capo e sorridendo! Ancora pochi giorni e poi non ci lasceremo mai più!

Chiudo gli occhi sospirando felice.

 

ANDREA POV

-           Ottimo Bob, hai fatto la scelta giusta! E … grazie ancora!

Vedo Silvano chiudere la telefonata e appoggiandosi una mano alla fronte sospira.

Cristian ed io ci guardiamo, poi chiedo

-          È tutto a posto Silvano?

Lui solleva lo sguardo su di noi. Sembra invecchiato di colpo. Annuisce.

Ottimo! Penso. La tensione accumulata inizia a farsi sentire, tanto che mi lascio cadere sulla poltrona dello studio.

-           Scusatemi ragazzi! Scusami Andrea … non avrei mai pensato che Jessica …

-          Non sei tu a doverti scusare Silvano! – lo interrompo

-          Sì, ma forse è causa mia se si comporta così … non l’ho più considerata dopo la morte della madre, non come avrei dovuto! – si appoggia a peso morto sullo schienale della sua poltrona con lo sguardo fisso sulla parete di fronte a noi.

Mi spiace per lui. In fondo è un brav’uomo.

-          Grazie ancora Silvano!

Lui annuisce assente, so che sta pensando a Jessica, e così lo lasciamo.

Saliamo in auto. Sono esausto e nonostante questa volta debba ringraziare Cristian, non ho alcuna voglia di parlare.

Accendo la radio, non appena sento le note della canzone del CD non posso fare a meno di esclamare ridendo

-          Non posso crederci! Ce l’hai ancora?

Cristian sorride a sua volta

-          Non eravamo tanto male! – esclama infine

Avevamo inciso quel CD quando eravamo ragazzini e volevamo sfondare nel mondo della musica.

Io alla batteria, Cristian voce e basso e alla chitarra … com’è che si chiamava? Ah sì Lorenzo!

-           Eravamo pessimi! – affermo

-          Non tanto quanto il nome della band … te lo ricordi?

-          JUPPITER RING!!! – gridiamo all’unisono continuando a ridere.

-          Mi sei mancato Andrea! – confessa Cristian dopo un attimo di silenzio

Sospiro.

-          Già! – rispondo senza guardarlo – senti Cristian … - continuo – volevo ringraziarti! Sì insomma, ho ancora voglia di spaccarti la faccia, ma per quello che hai fatto questa sera … Grazie!

-          Era il minimo che potessi fare! So che servirà a poco, ma vorrei davvero chiedere scusa ad Alice e Pietro. Vorrei far sapere loro che da ora in poi potranno contare su di me, se lo vorranno!

Annuisco.

-          Quando tornerà Alice potrai chiederglielo! –

Cristian sorride.

-          Lo farò senz’altro! – annuncia – Senti Andrea … - chiede ancora - … è vero che Alice esce con un attore? O è anche questa una fantasia da giornalisti?

-          Non lo so Cris … da quanto ho capito ha conosciuto davvero questo tizio e ci è uscita un paio di volte ma … non saprei! Dopodomani rientra. Questo è quello che conta! – concludo sollevato. Poi d’impulso chiedo – quello che hai detto su Alice è vero? Che sei ancora innamorato di lei intendo!

-          Penso di non avere mai smesso di farlo! E forse mai lo farò!

Restiamo in silenzio fino a casa. Scendendo dall’auto e consegnandogli le chiavi guardo Cristian proponendogli di entrare in casa a bere qualcosa. Accetta ed entriamo.

Beatrice è seduta sullo sgabello della cucina, sorseggiando una bevanda calda con lo sguardo perso nel vuoto.

-           Abbiamo risolto! – annuncio trionfante. Lei pare non ascoltarmi -  Beatrice tutto bene? – chiedo preoccupato avvicinandomi a lei e toccandole la spalla. Trasalisce al contatto, quasi si fosse accorta solo in quell’istante della nostra presenza- Bea che c’è? Pietro sta male? – chiedo ancora

-          No, Pietro sta bene!

-          Allora? - chiedo impaziente

-          Alice se ne va!

-          Cosa vuol dire “Alice se ne va?”

-          Alice si trasferisce a Los Angeles! – dice infine sospirando

-          Lei cosa?

 

Finalmente ce l’ho fatta!!! Vi confesso di non essere troppo entusiasta del capitolo, ma volevo dar risalto all’altre parte della storia, spero di non avervi annoiato troppo e soprattutto che vi sia piaciuto.

Fortunatamente Andrea e Cristian, gli amici ritrovati, sono riusciti a parlare con Silvano che ha fermato appena in tempo il piano malefico di Jessica (non vorrei essere nei suoi panni quanto incontrerà il padre).

Beatrice è sconvolta dalle scoperta del trasferimento di Alice, ma questo lo immaginava anche la nostra Alice

Che dire, alla fine manca davvero poco e i colpi di scena per Alice non sono ancora finiti … qualcuno sta ancora tramando … non vi anticipo altro!

Grazie ancora a tutte voi che mi seguite. Siete fantastiche! Non mi stancherò mai di ripetervelo! Grazie, grazie, grazie …

A presto!

Besos! E.

 

 

 

 

 

  
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