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Autore: Kitsune 93    26/09/2014    1 recensioni
Kykio cerca di convincere Inuyasha a uccidere Kagome, quest'ultima ascolta la conversazione e torna nella sua epoca.
Ce la farà a dimenticare il suo grande amore? Magari grazie a Hojo?
Se vi ho incuriosito leggete questa storia e ditemi cosa ne pensate!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Dopo la discussione con Inuyasha, Kagome continò a uscire con Hojo, le voleva un bene dell'anima, lo sapeva, e lei gliene voleva a lui, ma sapeva che voleva di più da lei, ma sarebbe stata in grado di accontentarlo?   
Non lo sapeva. 
Durante una delle solite uscite, Hojo era particolarmente agitato.
«Hojo mi vuoi dire che cosa c'è?» chiese Kagome leggermente innervosita dal suo comportamento così strano «Perchè sei agitato?»
«Non ho niente davvero» disse lui guardando allarmato Kagome.
«Guarda che se non me lo dici vado a casa!!»
«O-ok, te lo dico!! Ecco, vedi..I-io volevo chiederti se..se..se» si interruppe diventando completamente rosso.
«Se..?Dai avanti Hojo, sono solo io, lo sai che puoi dirmi tutto!» si lamentò lei
«Si, giusto, allora, volevo chiederti se..se ti andava, ecco, di metterti con me?» mentre lo diceva chiuse gli occhi, aveva paura della sua reazione. Non voleva rovinare il bellissimo rapporto che si era creato tra di loro, ma doveva dirglielo a tutti i costi, se non lo avesse fatto adesso non ne sarebbe più stato in grado.
Vedendo che lei tardava a rispondere riaprì gli occhi e la guardò. Era ferma davanti a lui e lo stava guardando con gli occhi e la bocca spalancati dalla sorpresa, lo sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, ma non pensava così presto.
«Ehm..Kagome? Mi vuoi dire a cos..» cominciò lui preoccupato
«Taci!» lo interruppe lei. 
Lui continuava a guardarla, immobile, non sapeva cosa fare, stava aspettando con ansia una risposta che tardava ad arrivare, non sapeva che cosa le stesse passando per la testa, ma alla fine doveva solo rispondere "no" o "si" niente di più, le sarebbe comunque rimasto amico, le voleva troppo bene e sapeva che stava passando un periodo difficile. 
«Sì»
«Eh?»
«Sì» ripetè «Sì Hojo,voglio stare con te!» gli sorrise.
A quelle parole il cuore di Hojo sembrava esplodere per la felicità, subito si avvicinò a lei la abbracciò e baciò, senza paura, per la prima volta, di essere rifiutato.
"Mi dispiace Inuyasha, ma tu hai fatto le tue scelte adesso tocca a me andare avanti" pensò lei tra le braccia di Hojo, chiudendo in un cassetto della mente il ricordo del mezzodemone che tanto le aveva fatto battere il cuore.

Erano passati dei mesi ormai da quanto lei e Hojo si erano messi insieme e il pensiero di Inuyasha non aveva più sfiorato la mente di Kagome, fino a quando, camminando con il suo ragazzo per il giardino del tempio, non passò davanti a Goshinboku.
«Wooow che albero meraviglioso!» esclamò lui guardandolo.
"Non sai quanto.." pensò lei e il ricordo del mezzodemone si fece largo nella sua mente.
«Kagome»
«Dimmi Hojo!» disse lei voltandosi a guardarlo
«Io non ti ho chiamato!» 
«Come no, ma se ti ho sentito!» 
«No, ti sbagli, io non ti ho chiamata e, se devo essere sincero, non ho nemmeno sentito niente!» 
«Mi sarò sbagliata io allora, avrò le allucinazioni!» sbuffò lei irritata tornando a girarsi verso l'albero. Solo allora si accorse di avere la mano appoggiata sul tronco.
«Kagome» si sentì chiamare di nuovo, ma questa volta non aveva sentito la voce di Hojo era quella di «Inuyasha..» mormorò lei.
«Cosa hai detto?» chiese Hojo che continuava a fissarla.
«Niente, niente!» disse lei 
«Ok, io vado dentro se non ti dispiace, comincio ad avere freddo!»
«Vai pure, io ti raggiungo tra poco!» rispose tenendo sempre gli occhi fissi sull'albero. 

«Inuyasha?» il mezzodemone si sentì chiamare, gli aveva finalmente risposto. 
«Kagome! Finalmente! Era da tanto che cercavo di mettermi in contatto con te!» 
«Potevi anche venire da me direttamente, no?» sembrava seccata 
«Non pensavo che mi volessi vedere, in realtà credevo che ti saresti fatta viva tu quando ne avevi voglia!»
«Giusto, devo sempre venire io a chiederti scusa, anche quando la cazzata l'hai fatta tu! Senti, me ne vado!»
«No aspetta!! Non è quello che volevo dire! E poi ti sono venuto a chiamare solo perchè volevo informarti che Sango ha avuto due bellissime gemelle e chiedeva se ti andava di venirle a conoscere!»
«Davvero? Due gemelle? Arrivo tra un attimo!»
«Kagome?» non ottenne risposta, se ne era andata «Mi manchi..» sussurò piano, poi si avvicinò al pozzo e cominciò ad aspettare.

«Mammaa! Dove sei?» chiese Kagome appena entrò in casa.
«Sono in soggiorno con Hojo amore» rispose «Che cosa c'è?» domandò guardandola meglio. 
«Posso parlarti un attimo?» disse indicando il giardino
«Certo, puoi scusarci un attimo Hojo?»
Il ragazzo annuì e continuò a sorseggiare il tè caldo che la signora gli aveva preparato.

«Dimmi pure amore»
«Sango ha avuto dei bambini mamma e volevo andarla a trovare! Starò via qualche giorno!»
«Davvero? Che bello Kagome! Lo sai che per me va bene! Che cosa dirai a Hojo?»
«Gli dirò che mi sento poco bene e se mi chiami gli dici che sono molto contagiosa e che non potrà venirmi a trovare per alcuni giorni!» disse lei decisa.
«Ok!»
Si sentiva in colpa, Hojo era davvero un caro ragazzo e con il tempo lui aveva cominciato a essere il suo punto di riferimento, ma non poteva capire.

«Hojo, ti dispiace andare? Non mi sento tanto bene e vorrei andarmi a riposare se non ti dispiace!»
«No tranquilla, ci sentiamo dopo ti va?»
«Va bene, grazie Hojo e scusami!»
«E di cosa? Mica lo fai apposta ad ammalarti!» sorrise, le diede un leggero bacio sulla fronte se ne andò.

Sua madre intanto le aveva già preparato lo zaino con tutte le cose che avrebbero potuto servirle.
«Ciao mamma, ci vediamo tra qualche giorno!»
«Ciao amore, fai gli auguri a Sango da parte mia! E saluta tutti!»
Kagome annuì. 
Cominciò a correre verso il pozzo, era impaziente di vedere i suoi amici e sopruttutto aveva voglia di vedere Inuyasha, anche se non voleva ammetterlo. 


«Filamente sei arrivata! Ce ne hai messo di tempo»
Kagome era appena uscita dal pozzo quando si ritrovò tra le braccia di Inuyasha. 
Le era mancato tanto quell'abbraccio e solo allora se ne rese conto, si accorse anche che in realtà quello che provava per Hojo era solo un grande affetto, niente di più, lui non avrebbe mai preso il posto di Inuyasha nel suo cuore, e di questo si dispiaceva. Perchè non riusciva a accantonare i sentimenti che provava per Inuyasha nonostante tutto quello che le aveva fatto? Nonostante l'avesse fatta soffrire tanto?
«Già» rispose lei sciogliendo l'abbraccio. Voleva subito mettere le cose in chiaro con lui, perciò aggiunse «Sono dovuta rientrare per mandare a casa Hojo!»
Il cuore di Inuyasha si fermò, aveva paura ma glielo chiese comunque «Hojo?»
«Il mio ragazzo» 
A quelle parole il petto del mezzodemone si riempì di rabbia, non verso Kagome, ma verso se stesso, aveva sbagliato e di grosso anche e per colpa sua l'aveva spinta tra le braccia di un altro. 
Non aveva nemmeno avuto il coraggio di andarsela a riprendere.
La voce di Kagome lo riportò alla realtà «Andiamo da Sango?»
«Sali» disse freddo lui girandosi di spalle. 

«Kagome!!» urlò Sango piena di gioia appena vide la sua migliore amica scendere dalle spalle di Inuyasha.
«Sango! Mi sei mancata tanto! Come stai? E le bambine? E Miroku? Raccontami tutto!!»
Le due si recarono nella piccola dimora di Sango e Miroku e passarono ore a parlare di quello che era successo mentre si trovavano lontane.
«Però tu non ami questo Hojo» disse l'amica guardandola negli occhi.
«Non lo so..»
«Quando sei innamorata di qualcuno lo sai e basta mia cara» aggiunse guardando dolcemente l'amica «Sono convinta che appena ti chiedono se sei innamorata di Inuyasha tu sai già la risposta e non ci pensi nemmeno un secondo!»
«Hai ragione Sango, ma come posso fidarmi ancora di lui? Guarda cosa stava per fare!»
«Kagome, ti sei già risposta da sola secondo me, non l'ha fatto! Io li ho ascoltati, non ti avrebbe mai, e sottolineo mai, fatto del male! E questo lo sai benissimo anche tu! E' vero, non doveva andare da Kikyo di nascosto, ma l'ha fatto, non coninuare a punirlo per questo..da quando te ne sei andata non è più lo stesso. Gli manchi e a te manca lui!»
Sapeva che Sango aveva ragione «E con Hojo come faccio?»
L'amica le sorrise «Ah non lo so! Quello sta a te!»
«Già..» sospirò «Penso che andrò a parlare con Inuyasha»
«Brava la mia amica!» le fece l'occhiolino e tornò a occuparsi delle sue bambine.

«Inuyasha, ci sei?» chiamò Kagome guardando in alto, in mezzo ai rami.
«Eccomi» disse lui scendendo dall'albero.
«Possiamo parlare? Magari in un luogo un po'appartato?»
Annuì, se la caricò in spalla e la portò in una piccola capanna disabitata che si trovava ai confini del villaggio. 
«Cosa devi dirmi?» chiese lui dopo essersi seduto in un angolo, in realtà non aveva voglia di parlare con lei, soprattutto dopo aver scoperto che aveva un ragazzo. 
«Volevo dirti che, in realtà, non sono arrabbiata con te, certo, mi hai ferito, e parecchio anche, ma non sono più arrabbiata..»
«Davvero?» chiese lui sorpreso, non ci credeva, lo aveva davvero perdonato?
Lei gli sorrise «Sì!»
A quelle parole Inuyasha si alzò e corse ad abbracciarla, voleva sentire di nuovo il suo profumo, voleva sentire il corpo di lei attaccato al suo. 
«Vorrei davvero cancellare tutto quello che ti ho fatto! Tu sei la cosa più importante che ho, te ne rendi conto? Non voglio perderti..»
«Shhh» lo interruppe lei «Lo so, anche tu per me sei la cosa più importante»
Cominciarono a baciarsi prima piano, poi intensamente.
Il loro desiderio si accese rapidamente, volevano di più e i baci non riuscivano più a colmarlo. 
Kagome cominciò a spogliarlo e lo stesso fece lui con lei, la stese sul futon e la guardò «Sei sicura?».
«Sì» gli sorrise, era davvero quello che voleva, che aveva sempre sognato.
Fecero l'amore tutta la notte, quando Inuyasha le si stese accanto con il fiatone lei si girò gli prese il viso tra le mani in modo che la guardasse e gli sussurò
«Ti amo da morire, stupido mezzodemone»
«Ti amo anche io stupida ragazzina».





 
  
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