Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: fabi300108    26/09/2014    2 recensioni
Un dolcissimo momento tra Draco e Asteria il giorno del loro fidanzamento ufficiale. A testimonianza solo lo splendido giardino di Villa Malfoy.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gli occhi della giovane erano chini sulla corolla di un piccolo fiore color indaco. La sera ha tinto dei suoi colori tutto il giardino e lei rabbrividisce al contatto dalla fresca aria serale inglese con la sua pelle nuda. Qualche lucciola brilla nei pressi del piccolo stagno, dove i cigni bianchi e neri, la testa poggiata sotto l’ala e i cuccioli tenuti vicini, stanno già dormendo. In lontananza, qualche grillo suona la sua canzone d’amore a chiunque è disposto ad ascoltarla. Dalla casa, illuminata a festa, dalle grandi vetrate da dove appaiono le luci delle centinaia di candele, si sentono in lontanaza  i suoni della festa. Le risate, il tintinnio dei bicchieri, lo scalpiccio sui lustri pavimenti di marmo.Gli occhi di Asteria finiscono sulla suo piccola mano bianca, su quell’anello con quello splendido smeraldo che la lega per sempre a un’altra persona in attesa della fede. Arrossisce al pensiero…Ha appena diociott’anni, mentre lui dall’alto dei suoi venti gli sembra un uomo.. Si perde ascoltando lo scorrere dell’acqua di un ruscelletto e non sente i passi dietro di lei. Sobbalza quando due mani gentili le poggiano una giacca sulle spalle. Gli occhi di ghiaccio di Draco lasciano trasparire timore nell’avvicinarsi alla donna, ma lei lo ricompensa con un sorriso.

“Grazie…”

“Figurati”

La giacca era la sua, e ora solo in maniche di camicia, si siede accanto a lei nella panchina di marmo. Per qualche minuto anche lui si ferma a contemplare il suo bel giardino, ma poi, posa gli occhi su di lei. Un timido raggio di luna, illumina i capelli di Astoria, rendendo i suoi ricci chiari ancora più eterei. Lui le sistema un riccio dietro un orecchio, facendola arrossire. E per l’ennesima volta da quando ha saputo che sarebbe diventata sua moglie, Draco si domanda come è possibile che sia stata smistata in Serpeverde.

"“Ti imbarazzi per così poco? Tra tre mesi sarai mia moglie”

“La fai facile tu..”

Draco solleva un sopracciglio sorridendo:

“Non sono io che la faccio facile, ma lo è… Saremo sposati… Lo potrebbe testimoniare ognuna di quelle persone in casa, nonché l’anello che porti…”

Lo sguardo della giovane, segue quello di lui, e si guarda nuovamente l’anello. Draco non ha voluto per lei il pesante anello di famiglia, d’oro bianco a forma di serpente, con uno smeraldo per occhio. Ma gliene fece fare uno apposta. D’oro giallo, molto più sottile, con la pietra tagliata a brillante. Il ragazzo la guarda in attesa di una risposta, ma è l’unico riscontro che ha, è un suo discreto annuire.

Come chi non è abituato alle gentilezze e ha paura di essere colpito, così Draco stizzito tenta il suo affondo per non essere affondato:

“Non sono forse di tuo gradimento? Ragazze e ragazze darebbero una gamba per avermi come marito! Chi te lo doveva dire a te di avere…”

Rendendosi conto del malinteso che si stava creando, la giovane blocca sul nascere la protesta del marito e poggiandogli una mano sul petto e frenando il suo scorrere di parole…

“No, no, non è questo, non sei tu…”

Un’altra ondata di rossore imporpora le sue gote e gli fa tremare un po’ la voce cristallina…

“Il punto è che questo è troppo per me…Il matrimonio così in fretta, io che ti conosco appena…Tu sei più grande…”

“Di due anni Asteria!”

“Scusami sono una sciocca…”

“Su questo non posso che concordare…”

La giovane non capisce l’ironia del futuro marito e il suo dolce viso si adombra. Alla vista della sua reazione, Draco prova un sentimento che ormai ha imparato a riconoscere e nominare: il senso di colpa.

“E lo sono anche io…”

Gli occhi di lei si sollevano stupiti… Lui non dà spiegazioni, è inutile non ve ne sono.

“Andiamo, ti va di fare una passeggiata?”

“Sì…”

Draco porge la mano alla ragazza, poi la aiuta con il piccolo strascico del suo abito color lavanda, la guida verso il boschetto di betulle a lato dello stagno…Un cigno infastidito dal rumore dei loro passi si scuote le penne col penne, prima di infilare nuovamente la testa sotto l’ala. Un uccello notturno, un gufo o una civetta, vola via dal ramo su cui era appollaiato…

Una panchina in legno e ferro battuto, che pari al letto d’Ulisse sembra essere stata ricavata direttamente dal tronco dell’enorme salice che affonda le sue radici nel placido stagno. Una falena svolazza lì vicino…Le lucciole si spostano al loro passaggio. Ma quelle incollate al cielo terso e blu di questa splendida notte restano ferme al loro posto. Si siedono su quella panchina e il giovane sistema la sua giacca sulle spalle della ragazza. Gli occhi timidi e innocenti di lei sono il richiamo più forte per qualsiasi uomo nel cuore chiaro sta cominciando a germogliare un sentimento. Le sue labbra rosa e tumide troppo invitanti per non impazzire per essersele lasciate perdere. Le due gocce di profumo che la giovane si è lasciata cadere sul collo le danno un bellissimo odore di gelsomino e zagara. Draco non ne può più, le prende il viso tra le mani e la bacia. È un bacio più leggero di un sospiro, ma quando l’uomo saggia la morbidezza delle labbra di lei non può fare a meno di renderlo più appassionato. Asteria cinge il collo di lui con le mani, intreccia le sue dita con i fili di capelli che il giovane ha sulla nuca carezzandoli, si lascia avvicinare a lui, stretta al suo petto, si adegua alle sue forme. La leggera camicia di cotone bianco lascia trasparire il calore del giovane sulla pelle nuda di Asteria. Sul viso perfettamente sbarbato l’odore del dopobarba al muschio bianco. Il cuore di Draco batte forte, quando facendosi violenza si stacca da lei il suo respiro è corto.

“Tre mesi…”

Gli occhi di Asteria sono pieni della lucentezza che solo un sentimento sincero può dare.

“Solo tre mesi…”

Gli occhi di lui ardono dal desiderio e dall'impazienza.

“Ancora tre mesi…”

Le prende la mano e poggiandogli un bacio sopra, sussurra, in modo da farsi sentire solo da se stesso:

“So io so quanto mi peseranno, dolce Asteria…”
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fabi300108