Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: peetarms    26/09/2014    13 recensioni
Winter Davis, ragazza totalmente imprevedibile, testarda e chiusa nel suo dolore si ritrova a essere la damigella d'onore al matrimonio di sua madre quasi tre anni dopo la perdita di suo padre. Ma quello che Winter non sa è che da questo matrimonio la sua vita cambierà.
«Catching Fire?» una voce mi fa uscire dal meraviglioso mondo della lettura facendomi tornare alla realtà.
«Si, di Suzanne Collins, lo sto rileggendo per la milionesima volta, lo hai letto?» non alzo lo sguardo dal libro quindi non vedo da chi proviene la voce.
«Posso sedermi vicino a te?» chiede il ragazzo.
«Solo se mi rispondi» controbatto mentre finisco di leggere la pagina.
«Facciamo che se mi siedo ti rispondo» la sua voce è divertita.
«Okay» alzo le spalle mentre cerco il segna libro nella borsa. Sento che si è seduto vicino a me dal calore del suo corpo di fianco al mio ormai freddo per le ore passate a leggere fuori «Allora, mi rispondi?» finalmente trovo quello che stavo cercando.
«Certo che l’ho letto, l’ho anche interpretato, piacere Josh Hutcherson»
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Say something, I’m giving up on you
I’ll be the one, if you want me to
Anywhere, I would’ve followed you
Say something, I’m giving up on you 
̶  Say Something, A Great Big World ft Christina Aguilera








POV Winter Davis.



Asciugo i palmi sudati nei miei shorts mentre fisso una foto di Josh e Connor da piccoli appesa alla parete del salotto. 
Per tutto il viaggio ho pensato alle parole giuste da dirgli, tra i messaggi di Ansel e Dylan.
Le parole affollano la mia testa senza un ordine preciso, mi mordo il labbro inferiore, mentre fisso una foto di Josh in barca a circa otto-nove anni.
«Ecco qui il tuo bicchiere d'acqua» Josh fa la sua comparsa in salotto con in mano un bicchiere nella mano destra
«Grazie» sussurro dopo averlo bevuto avidamente.
Nonostante abbia appena bevuto, la mia gola è ancora secca.
«Win allora che cosa c'è di tanto importante da non riuscire ad aspettare due giorni?» mi guarda sorridendo
Mi sento un mostro. 
«Josh io.. » comincio ma mi interrompe baciandomi
«Sì, ti amo anche io» si avvicina nuovamente ma mi scosto alzandomi in piedi.
Il mio corpo è percorso da brividi. Il mio telefono squilla ma mi allungo sul tavolina rifiutando la chiamata. Mi concentro su Josh che ha un espressione confusa dipinta in volto.
«Win che succede?» mi guarda in cerca di risposte
«In questo ultimo mese non abbiamo fatto altre che litigare – fisso le mie vans consumate prima di alzare lo sguardo su di lui – E credo che dobbiamo prenderci del tempo per riflettere sulla situazione – dico tutto d'un fiato, l'espressione di Josh da felice che era diventa impassibile – Sono stanca di urlare, di litigare, di discutere; non so che sia successo» deglutisco faticosamente mentre qualcosa dentro di me si allegerisce ora che Josh sa la verità.
«Provi qualcosa per qualcun'altro?» mi chiede il ragazzo di fronte a me dopo minuti pesanti di silenzio
«Se stai pensado ad Ansel no, cioè se devo essere totalmente sincera non lo so. Ma questo non mi ha portato a prendere una pausa, tu e le nostre continue litigate senza un vero e proprio scopo mi hanno esasperato, così sono giunta a questa decisione» mi stringo nelle spalle mentre fisso il muro di fronte a me
«Josh sei in casa?» la voce di Connor interrompe l'ennesimo silenzio
«Sì, in salotto» esclama Josh con voce stanca
«Ehì Josh, hai sentito Winter oggi? - chiede mentre cammina nel corridoio – Oddio Win sei qui» corre ad abbracciarmi. Ricambio l'abbraccio solo per poco.
«Ciao Conn» mi sforzo di sorridere 
«Che succede?» guarda prima il fratello e poi me
«Io e Josh ci siamo presi una pausa» informo anche lui. Dirlo una seconda volta è stato più faticoso.
«Tu e Josh cosa?» urla
«Connor per favore» sibila Josh con voce piatta
«Connor per favore niente, sapevo che sareste arrivati a questo punto» mi fissa con sguardo vuoto
«Esci da questa stanza ora» ordina Josh guardando il fratello. Si volta verso di me ed io annuisco.
«Ma se vi mettete a litigare intervengo» ci dice prima di uscire dal salotto
«Ora è meglio se vado» afferro il mio i-phone dal tavolino dopo aver atteso qualche sua domanda o qualsiasi altra cosa che non è arrivata
«Dobbiamo parlare» mi fissa con un sguardo indecifrabile
«Sei stato zitto da quando Connor è uscito da questa stanza e sono più di dieci minuti – lo guardo – Non mi sembra il caso di proseguire oltre, non oggi almeno» cammino verso la porta
«Dove starai stanotte?» mi chiede urlando dal salotto
«Da mia nonna. Ciao Josh» dico con voce rotta prima di chiudere la porta d'ingresso di casa Hutcherson.

Cammino con gli occhi lucidi fino alla fermata dell'autobus, tenendo stretto l'impugnatura del trolley della mia valigia
«Mi scusi a che ora passa l'autobus che porta a Louisville?» chiedo dopo aver inspirato profondamente ad una signora anziana seduta sulla panchina
«Cara passa tra una ventina di minuti» mi sorride
«Grazie mille» lascio libera la mano dalla presa e prendo il cellulare dalla tasca anteriore dei jeans prima di sedermi di fianco alla signora.
Inserisco il codice di sblocco.
3 chiamate perde da Lee.
14 messaggi in 4 conversazioni su Whatsapp.
Sospiro strofinando un dito sull'occhio destro, raccogliendo così la lacrima sul punto di cadere.
«Stai bene cara?» la voce della mia vicina mi fa sussultare
«Sì, va tutto bene» mi volto verso di lei sorridendo
Apro Whatsapp e mi dedico a leggere i messaggi.

 
Da: Lee.
Sei scomparsa, non rispondi ai messaggi e Nick non mi dice che cazzo succede, ora ti chiamo.
Rispondi.
Rispondi.
Rispondimi immediatamente.
Ma che sta succedendo Winter?
Ti vorrei uccidere in questo momento.
Ora prendo in ostaggio Nick fin quando non mi rispondi o alle chiamate o ad un messaggio.
 
Da: Nick.
Rispondi a mia sorella ti prego Win
Fallo
Gli dico tutto se no
Ti odio, sai che non mi piace tenere segreti

Sospiro.
 
Da: Nolan
Com'è andata Win?
Stai bene? Dimmi di sì!

No sto tutt'altro che bene.
 
Da: Ansel
Sento già la tua mancanza peste!

Un'altra lacrime cade finendo sul mio palmo sinistro. Sospiro pesantemente mentre chiudo Whatsapp e compongo il numero di mia nonna sul tastierino.
«Win tesoro» dice immediatamente appena accetta la chiamata
«Ciao nonna – comincio sospirando – Non è che potrei venire da te per questa notte? Sono ad Union ma sto per prendere l'autobus» strofino ancora il dito sull'occhio, come se questo mi facesse stare meglio, cosa contraria perché sto mandando al diavolo il trucco appliccato questa mattina.
«Certo che puoi venire da me, così mi racconti tutto quello che è successo in questi giorni a New York – la voce di mia nonna è orgogliosa – E mi racconti anche perché hai questa voce triste okay?»
«Okay, a dopo» sospiro prima di chiudere la chiamata.
Tengo il cellulare tra le mani mentre osservo i bambini giocare dall'altro lato della strada nel parco. 
Penso alla loro innocenza, alla loro ingenuità. Li invidio, perché la loro unica preoccupazione è quella di divertirsi, di non perdere l'amichetto del cuore, cosa che se accade dopo dieci minuti si fa pace unendo i mignoli e dicendo: “mignolino mignoletto fai pace con l'angioletto”, ripenso a quante volte ho fatto questo gesto con Matt e un sorriso amaro mi spunta in volto perché tutto è finito anche con lui. 
«O santo cielo tu sei Winter Davis? La ragazza che lavorerà con Ansel nel suo prossimo film?» una voce acuta mi riporta nel mondo reale
«Sì, sono io» mi sforzo di fare un sorriso
«Non è che potremmo fare una foto e magari mi fai anche un'autografo?» mi chiede entusiasta
Sorrido, questa volta veramente. La prima foto con una fan e il mio primo autografo.
«Certo» sorrido annuendo alla ragazza di fronte a me che avrà all'incirca sedici anni
Una volta fatta sia la foto sia l'autografo è ora di salire sull'autobus.
«Ancora grazie» mi sorride stringendo a sé il pezzo di carta 
«Come ti chiami?» gli chiedo mentre aspetto che la signora di prima salga
«Angelica» ha ancora il sorriso stampato in volto
«Di niente Angelica è stato un piacere» sollevo la valigia 
«Salutami il tuo ragazzo» una fitta al petto mi colpisce violentamente
«Lo farò» dico prima di salire i gradini dell'autobus.
Una volta seduta comodamente sul sedile apro la rubrica del cellulare e scorro fino a trovare il numero desiderato.
«Mirëdita» esclamo appena sento la voce dall'altro capo del telefono.





POV Ansel Elgort.



Mi muovo per l'ennesima volta sul divano alla ricerca di una posizione comoda per guardare la tv ma per un motivo o per un altro mi ritrovo a pensare ad altro. Prendo il telecomando tra le mani e spengo il televisore, è inutile sprecare corrente elettrica se la mia mente è da un'altra parte.
«Ansel vuoi mangiare qualcosa?» mia sorella fa capolino dalla porta della cucina
«No Sophie» sospiro prima di sprofondare la faccia sul cuscino
«Che succede?» mi chiede dopo avermi tolto il cuscino dalla faccia
«Nulla» alzo le spalle «Voglio solo riposarmi prima di cominciare le riprese» 
«Domani devi andare a Los Angeles vero?» mi sorride
«Sì, dopo domani ci sono i Teen Choice» mi siedo a gambe incrociate
«Sono così fiera del mio fratellino» mi tira una guancia
«Sophie – scoppio a ridere – Smettila» 
«Mi piacevi di più quando eri piccolo, mi adoravi e non mi rispondevi così» mi guarda incrociando le braccia al petto
«Va bene» prendo il cellulare dalla tasca dei jeans per controllare se ho messaggi.
«Winter è ancora a New York?» mi chiede dopo un po' di minuti
«No è partita stamattina perché?» alzo lo sguardo dallo schermo dopo aver finito di inviargli un messaggio
«Mamma mi ha detto che avete passato molto tempo insieme da quando la conosci ed è simpatica» si toglie i tacchi neri lucidi e stende le gambe sul divano «Quindi la volevo conoscere. Hai una sua foto?» appoggia la testa sulla mia spalla
Apro la galleria e gli mostro la foto che gli ho fatto sull'Empire State Building.
«Ma è bellissima» mi sorridendo
«Sì lo è» annuisco mentre metto il cellulare sul tavolino
«Ti piace?» la sua voce è seria
«Cosa?» mi volto verso di lei
«Hai capito Ansel» mi sorride
«No – la guardo – Non lo so, forse, probabilmente sì» sospiro infine dopo averlo ammesso ad alta voce
«Il mio piccolo fratellino si è preso una bella cotta» scoppia a ridere
«Non sono piccolo – la guardo sorridendo – Sta con Josh Hutcherson Sophie» sospiro
«Non si sa mai» si alza dopo avermi scoccato un bacio sulla guancia «Non farti uscire gli occhi cuoricini come nei cartoni giapponesi okay?» 
«Okay» rispondo prima di tornare con il cuscino sopra la faccia

Un ora più tardi quando il sonno sta prendendo il sopravvento sento il cellulare vibrare sopra la mia pancia. Sposto il cuscino dalla faccia dopo aver accettato la chiamata.
«Pronto?» rispondo con voce assonnata
«Mirëdita» la voce di Winter mi fa alzare di scatto
«Winter come stai?» gli chiedo immediatamente
«Non mi chiedi che lingua è?» mi risponde con voce stanca.
Non sta bene, un senso d'impotenza mi assale.
«Solo se mi rispondi» allungo le gambe lungo il divano
«Sono stata meglio» mi risponde sinceramente, almeno non mi ha mentito.
Sospiro «Allora non mi chiedi che lingua è? Che ti prende Ansel?» la sua voce è più tranquilla ora
«Che lingua è?» gli chiedo dopo aver fatto un piccolo sorriso che non può vedere
«Albanese» mi risponde realizzata
«Win» la chiamo dopo qualche attimo di silenzio
«Dimmi Ansel» 
«Dove passerai la notte?» fisso il televisore spento di fronte a me
«A casa di mia nonna. Sono sull'autobus che mi porta a Louisville» mi spiega
«Domani torni a Los Angeles?» gli chiedo, sperando che mi risponda di sì per rivederla.
«Non lo so, devo trovare un posto dove stare a Los Angeles, abitavo da Josh – una fitta al petto mi colpisce – Quindi devo trovare un posto dove stare ed andare a prendere tutte le mie cose da casa sua» la sua voce si è fatta più piatta
«Va bene – mi alzo in piedi – Ti può far solo bene passare del tempo con tua nonna» gli dico dopo essere arrivato davanti al frigorifero
«Sì lo credo anche io» la sua voce è tornata tranquilla «Ansel stai bene?» mi chiede dopo qualche minuti di silenzio
«Sì tutto bene, perché?» sbatto la testa contro il frigorifero
«Sei silenzioso» la sento ridere leggermente ed un sorriso compare sulle mie labbra
«No è che non so cosa mangiare» sbuffo
«Pancakes» urla entusiasta
Scoppio a ridere e mi segue a ruota «É vero che hai un'ossessione per i pancakes» esclamo ancora ridendo
«Non è un'ossessione» mi rimprovera ridendo
«Giusto ne sei dipendente» mi siedo sul bancone ancora ridendo
«Così va meglio» posso sentire il suo sorriso anche se siamo a chilometri di distanza
«Diciamo di sì» apro la credenza sopra di me e afferro un pacchetto di cracker
«Ansel» sento di nuovo la sua voce dopo qualche minuto dove ero impegnato a mangiare 
«Sì?» gli rispondo
«Cerca di non parlare con Josh ai Teen Choice se lo vedi. Stagli il più lontano possibile» la sento sospirare
«Perchè?» 
«Crede che sia colpa tua. Come tutti» la sua voce è diventa fredda. É impressionante quanto facilmente cambi umore.
«Cioè?» chiedo capendo ancora meno di prima
«Lasciamo stare. Farai sì o no quello che ti ho chiesto?» 
«Va bene, gli starò il più lontano possibile» accetto infine
«Grazie» ora è di nuovo calma «Sono quasi arrivata, ci sentiamo più tardi per messaggi okay?»
«Okay» rispondo sorridendo
«Okay» dice con voce molto più tranquilla prima di chiudere la chiamata.
54.21 minuti di chiamata.
Sorrido scendendo dal bancone. Esco dalla cucina e salgo le scale che portano al piano superiore dove entro in camera mia. Accendo il computer per vedere se è arrivata l'e-mail di cui ci ha parlato Andrew questa mattina.
Apro Google per poi digitare Gmail sulla barra di ricerca, pochi secondi dopo sono nel mio account, con una nuova e-mail da leggere.
Clicco sopra di essa.

 
PIANO DI LAVORO DEL FILM: LA SEDIA D'ARGENTO.

Inizio riprese: Lunedì 15 settembre 2014 a Londra.
1° Spostamento: 30 settembre 2014 direzione Nuova Zelanda.
Pausa Natalizia: dal 20 dicembre 2014 al 11 gennaio 2015.
12 Gennaio 2015: Ritorno sul set in Nuova zelanda
2° Spostamento: 14 Aprile 2015 direzione Nepal per girare le scene della montagna sull'Everest
3° Spostamento: 20 Aprile 2015 direzione Nuova Zelanda.
Fine riprese: 5 Maggio 2015.

Un sorriso compare sulle mie labbra, passerò i prossimi otto mesi con Winter.
Spengo il computer dopo di che mi butto sul letto dove nel giro di pochi minuti mi addormento.
Sento la vibrazione del mio i-phone avvisarmi che mi è arrivato un nuovo messaggio ma lo leggerò dopo. Un messaggio che mi farà sorridere davvero.

 
Da: Winter
Ti voglio davvero bene Ans.





POV Josh Hutcherson.



Fisso la tv senza seguire veramente il quiz show che Connor sta guardando mentre aspettiamo che la cena sia in tavola.
«Josh tu che sei pratico nel mondo del cinema qual'è la risposta? Brad Pitt o Orlando Bloom?» la voce di mio fratello mi arriva lontana, solo una sua cuscinata arrivata pochi secondi dopo l'aver ignorato la sua domanda mi fa riprendere
«Connor ma che diavolo fai? Hai ancora cinque anni?» lo fulmino con lo sguardo alzando la voce di un tono.
«Che succede qui?» l'ingresso in salotto di nostro padre mette fine alla discussione appena iniziata
«Nulla Josh è suscettibile oggi» mi guarda con la coda dell'occhio
«Che succede Josh?» si siede sulla poltrona di fianco al divano
«Niente, sono solo stanco. Ho dormito male stanotte» mento spudoratamente e Connor comincia a tossire
«Connor che succede?» questa volta si rivolge a lui
«Nulla, mi deve essere entrato qualcosa in bocca» si giustifica lui. Ma entrambi sappiamo che non è la verità.
«Voi due non me la raccontate giusta» asserisce pochi attimi dopo nostro padre alzandosi dalla poltrona per dirigersi in cucina da nostra madre per aiutarla con la cena.
Venti minuti più tardi siamo tutti e quattro seduti a tavola con i nostri piatti davanti.
Mentre i miei parlano della giornata io gioco con le patate cucinate da mia madre.
«Josh hai sentito Winter oggi?» mi chiede sorridendo mia madre
«No – sospiro – Cioè sì, stamattina aveva il volo per tornare a Los Angeles, quando è atterrata era stanca ed è andata a dormire» mi invento ogni singola parola
«Tu Connor invece?» passa a mio fratello
«Solo il buongiorno stamattina» mi regge il gioco mio fratello. Gli devo un favore.
«Si è trovata bene a New York in questi giorni?» mi chiede mio padre dopo aver finito di mangiare un pezzo di arrosto
«A quanto pare sì» la mia voce è ostile, troppo, infatti ricevo una pedata da mio fratello «Cioè sì – mi sforzo di sorridere – Ha passato molto tempo con Ansel e gli altri componenti del cast» 
«Si merita tutto il successo di questo mondo» esclama mia madre subito dopo di me
«Sì, concordo con tua madre» mi sorride mio padre
«Già» mi riempo la bocca di patate per non rispondere ad altre domande riguardanti Winter.
«Ai Teen Choice Awards ci sarà anche Ansel?» mia mamma mi porge il dolce una ventina di minuti più tardi
«Non lo so, perché?» la guardo alzando un sopracciglio. Vedere Ansel ora è l'ultimo dei miei desideri. 
«Perchè Win passerà molto tempo con lui e mi sembra una buona idea provare a conoscerlo» mi spiega mia madre. Connor per poco non si soffoca con il gelato.
«Ah» mi lascio uscire
«Non ti sembra una buona idea?» torna a sedersi di fronte a me e comincia a mangiare il suo gelato alla panna
«Non lo so» alzo le spalle
«Che ti prende Josh? Sei così da quando sono tornata a casa» mi fissa
«Ha detto che è stanco» risponde mio papà
«Ho dormito male» ennesima bugia del giorno
«Spero che questa notte dormirai meglio perché sei davvero freddo» la sincerità di mia madre mi irrita ancora di più
«Non ci conterei» dice Connor tra i denti mentre io lo fulmino con lo sguardo.

«Quando pensi di dire a mamma e a papà che tu e Win vi siete lasciati?» mi chiede Connor una volta di fronte alle nostre rispettive camere
«Non ci siamo lasciati – lo ammonisco – Vuole solo del tempo» 
«Josh sei più grande di me ma in questo momento mi sembri un ragazzino alle prime armi con l'amore» mi guarda
«Comunque non posso, l'adorano» sospiro appoggiandomi al muro del corridoio
«Lo so – sorride amaramente – Ma devi farlo»
«É così che doveva finire? A pezzi, urlando dentro di me, tremando ogni volta che sento pronunciare il suo nome? Non con un addio, ma con un grido soffocato?» chiedo a Connor
«Non lo so Josh – ammette – So solo che il vostro rapporto è precipitato da quando sei tornato dall'Europa»
«Sinceramente ora dimmi se pensi che sia colpa mia» appoggio la mano sulla maniglia della porta
«La colpa non è mai di uno solo Josh» dice dopo un paio di minuti
«Okay, grazie Connor» mi sforzo di fare un mezzo sorriso prima di chiudermi la porta alle mie spalle.
Così rimango solo.
Solo con i miei pensieri.
Solo a cercare di capire dove ho sbagliato.
Solo con i ricordi.
Solo con il mio dolore.
Solo ad affrontare il vuoto che si è fatto spazio all'interno del mio cuore.















 

GUTEN ABEND HUTCHERS.

MI ASPETTO I VOSTRI INSULTI AHAHAHAHAHAHAHAHAA MA DEVO AMMETTERE CHE MI E' PIACIUTO SCRIVERE QUESTO CAPITOLO SOTTO I TRE PUNTI DI VISTA DEI TRE PERSONAGGI PIU' IMPORTANTI DA ADESSO IN PIU'.

RINGRAZIO COME SEMPRE CHI RECENSISCE, CHI L'HA MESSA TRA LE PREFERITE, SEGUITE O RICORDATE MA ANCHE I LETTORI SILENZIOSI.

SPOILER DEL PROSSIMO CAPITOLO: TEEN CHOICE AWARDS, ANSEL E JOSH.

DETTO QUESTO TORNO SOTTO LE COPERTE CHE MI SONO PRESA LA FEBBRA AHIME', MEGLIO FORSE PERCHE' HO IL TEMPO DI DEDICARMI AL MIO LIBRO AW AHAH.

AL PROSSIMO CAPITOLO,
PEETARMS.


 
   
 
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