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Autore: jessthesohodoll    26/09/2014    3 recensioni
"Percorrere quel corridoio era diventato così normale da sembrare una routine. Dieci passi che la dividevano da quella porta, altri dieci scalini che la dividevano da lui.
Ma quella era l'unica volta che Skye aveva finalmente una bella notizia da dare all'unico prigioniero del Playground. "
Skye e un importante visita al prigioniero dietro la porta Voult 4
[Post 2x01] [possibili spoiler]
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Percorrere quel corridoio era diventato così normale da sembrare una routine. Dieci passi che la dividevano da quella porta, altri dieci scalini che la dividevano da lui.

 

Ma quella era l'unica volta che Skye aveva finalmente una bella notizia da dare all'unico prigioniero del Playground.

 

Dietro di lei c'era l'intero team, pronta a sostenerla qualsiasi fosse stata la reazione di Ward.

 

Se ripensava alla prima volta in cui era scesa in quella cella gli veniva quasi da ridere. Lo odiava così tanto. Una parte di lei, quella facciata che si costringeva a portare, tentava di odiarlo, fallendo miseramente. L'altra parte di lei, quella nascosta sotto strati di muri che lei stessa aveva eretto, voleva tirarlo fuori di li e baciarlo fino allo sfinimento.

 

Quanto era piccola credeva alle anime gemelle, e non avrebbe mai creduto che Grant Ward potesse essere la sua. La se stessa di qualche mese prima le sembrava ormai un estranea, qualcosa che non era mai stata. Era molto più facile amarlo che odiarlo. Come si poteva odiare una persona talmente distrutta, sopratutto se c'era buona probabilità di essere la cura per ogni suo male?

 

La visione di quelle cicatrici sui suoi polsi, la fronte ammaccata, gli si erano impresse nella memoria. Ma la cosa che le faceva più male era un'altra.

 

Le stava dicendo che aveva tentato il suicidio e stava sorridendo. C'era qualcosa di così sbagliato in tutto questo. Skye dovette seriamente usare ogni forza possibile per non sbloccare la parete di vetro che gli divideva e abbracciarlo.

 

Doveva anche ricordarsi di ringraziare le guardie che lo tenevano sotto controllo per aver tolto l'elettrificazione delle parete ogni volta che lui vi ci si scagliava sopra.

 

“è la verità, e così sarà tutto quello che ti dirò per il resto della mia vita”

“Voglio solo aiutarti”

 

Forse Grant Ward non era del tutto maligno, o forse si. Forse si meritava tutto questo, o forse no. Neanche Skye sapeva più che cosa pensare.

 

Quella fu la prima volta in cui litigò con Coulson.

 

“Io volevo solo proteggerti” le disse “E in più che differenza fa?”

“Ha bisogno di aiuto, A.C.” disse Skye “E se non glielo darai, allora lo farò io”

 

Era passato quasi un anno da quel loro primo incontro e le visite di Skye divennero sempre più frequenti. Viveva con il terrore di trovarlo agonizzante con entrambe i polsi tagliati, e avrebbe fatto di tutto per evitarlo.

 

Incoraggiati da Skye, anche gli altri gli fecero visita. Tripp portò Lance a conoscere quello che era il vecchio specialista del gruppo e lentamente, anche Fitz e Simmons andarono a trovarlo.

 

“Devo ammettere che il tuo amico non è per niente male” disse Lance.

“Non è mio amico” rispose Skye “Non so nemmeno più che cosa sia”

 

Dietro di lei, Fitz stava sorridendo come non faceva da mesi. Fatta eccezione per lei, lui era di sicuro quello che lo visitava più frequentemente. Capitava a volte che Skye uscisse dalla stanza e trovasse già Fitz sulla soglia, a volte da solo e a volte con Simmons, pronto a darle il cambio. A volte invece era lei ad arrivare dopo di lui, e gli aveva sorpresi più di una volta mentre erano entrambi seduti a terra, con Fitz che cercava di spiegare a modo suo cosa aveva fatto negli ultimi giorni e Ward che annuiva paziente cercando di seguire i suoi discorsi.

 

Se la litigata con Coulson era servita a qualcosa aveva di sicuro fatto capire al neo-direttore dove stava sbagliando. Si accorse infatti che, mentre Ward aveva tutti i diritti di essere in isolamento, Fitz non ne aveva alcun diritto di essere isolato lì fuori.

 

Ecco perchè lasciò che le uniche due persone di cui avevano realmente bisogno facessero il loro lavoro, affiancandole all'aiuto di un terapista.

 

Simmons tornò, e da quel momento Fitz incominciò a fare progressi, recuperando quasi completamente le sue capacità cognitive.

 

Skye invece, fu autorizzata ad andare a trovare Ward in qualsiasi momento, e anche a sbloccare la parete di vetro se lo riteneva necessario.

 

“Che stai facendo?” gli chiese sorpreso Ward.

“Non penso che con questo muro davanti sia molto facile giocare a battaglia navale” disse Skye, agitando la scatola.

 

Le loro partite divennero la normalità. Ma Skye non si sarebbe mai aspettata che potessero portare a qualcosa di molto di più.

 

Un giorno si stancarono molto presto di giocare, e si sedettero insieme sul letto di Grant, con Skye che tracciava una delle sue cicatrici con il pollice.

 

“Perchè lo hai fatto?” chiese Skye.

“Preferivo morire, piuttosto che vivere così, senza di te” disse Grant “Ma ora è passato”

“Ti prego, non pensarci mai più” disse Skye.

“E perchè?”

“Ho bisogno di te”

“Non dovresti” disse Grant “Non dovresti perdere tempo con me, quando entrambe sappiamo che non uscirò mai di qui”

“Non capisco”

“Lance mi sembra simpatico” disse Ward.

“Che stai cercando di dirmi Grant?” chiese Skye.

“Dico che dovresti uscire con lui, o con Tripp. Non voglio che tu rinunci alla vita che meriti per colpa mia, ti prego solo di non abbandonarmi”

“Non ho nessuna intenzione di farlo”

 

Dio, come gli era mancato. Le sue braccia attorno a se, il suo profumo, le sue labbra.

 

Quella sera fecero l'amore per tutta la notte ed erano passati sei mesi, e Skye non lo vedeva da due.

 

Ed ora stava camminando verso la porta Volt 4 con indosso la maglietta più aderente che avesse nell'armadio. Nei primi quattro mesi aveva cercato di nascondere il suo piccolo segreto con magliette larghe e felpe sgualcite, ogni volta che lo andava a trovare, ma negli ultimi due era diventato quasi impossibile.

 

Scoprire di essere incinta era stato uno shock, e solo ora si sentiva pronta a darle la notizia.

 

Per fortuna, ci pensò il resto del team a non farlo sentire solo.

 

“Tu preoccupati solo di te stessa per ora” le disse Fitz “A lui ci pensiamo io e Jemma”

 

“Skye” disse Ward sorpreso “è da tanto che non ti vedo, credevo non saresti più venuta”

“Lo so, mi dispiace” disse Skye, scendendo le scale.

 

Ma Ward non rispose. Teneva gli occhi sul suo pancione con aria sorpresa.

 

“Skye tu sei...”

“Incinta? Si credo si incominci a notare” disse Skye, accarezzandosi la pancia.

“Congratulazioni” disse Ward, avvicinandosi non appena la parete di vetro si aprì, per avvolgerla in un abbraccio “Lance deve essere molto contento”

“Lance?” chiese Skye.

“Allora Tripp?” disse Ward.

“Oddio no!” urlò Skye.

“Non dirmi che è Fitz” disse Grant.

“Con chi diamine ho fatto sesso su quel letto sei mesi fa?” chiese Skye, mentre Ward incominciava finalmente a capire.

“Vuoi dire che...”

“Ciao papà”

 

Ward andò verso il suo letto, per poi sedersi con il viso tra le mani mentre piangeva lentamente.

 

“Tutto bene?” chiese Skye sedendosi vicino a lui.

“Non posso credere che stia accadendo davvero” disse Ward.

“Permettimi di dissentire” disse Skye, prendendogli la mano e appoggiandogliela sulla sua pancia.

 

I due rimasero in silenzio per qualche minuto, prima che il loro bambino diede un grosso calcio proprio contro la mano di Ward.

 

“Credo che qualcuno voglia dirti ciao” disse Skye.

“Wow” disse Grant “Posso sapere se avremo una piccola principessa o un piccolo agente?”

“Una piccola principessa da proteggere” disse Skye “Non le ho ancora dato un nome, aspettavo te per farlo”

“Avrò un'altra piccola te da proteggere” disse Grant “Non mi dispiace l'idea. Anche se non so se riuscirò a vederla crescere”

“Oh, credo che A.C abbia un'idea” disse Skye.

 

“Non mi interessa se hanno bisogno della loro intimità, io entro” sentirono Fitz urlare da fuori.

“Mi dispiace così tanto ragazzi” disse Jemma, seguendo il fidanzato giù per le scale.

“Non fa niente Jemma” disse Skye “Gli ho già dato la notizia”

“E come l'ha presa?” chiese Jemma.

“Sta piangendo come un bambino da quando gliel'ho detto”

 

Girandosi però, rimasero attonite nel vedere che Fitz era stato completamente avvolto in un abbraccio da Ward.

 

“è più di un anno che non ti abbraccio” sussurrò Fitz “Mi sei mancato fratellone”

“Anche tu Fitz” rispose Ward.

 

“Mi dispiace interrompere, ma ci sono anche altre persone che vogliono salutarti amico” disse Tripp, seguito da Lance, Coulson e May.

“Bene, vedo che ti hanno già dato la notizia” disse Coulson.

“Si signore” disse Ward “Spero di poter vedere mia figlia ogni tanto, non sarà come vederla crescere ma mia accontenterò”

“Oh, io ho un'altra idea” disse Coulson.

 

Solo in quel momento Ward si accorse del badge di plastica che Coulson aveva tra le mani.

 

“Che ne dici di uscire da questa cella, agente Ward?” gli chiese.

“Che vuole dire signore?”

“Sei reintegrato” disse Coulson “Dio solo sa se abbiamo bisogno di agenti qualificati come te, e tua figlia necessita di avere un padre al suo fianco”

“Grazie” disse Grant “Non la deluderò”

“Lo spero proprio Grant. Per ora partirai dal livello 1, Tripp e Lance ti aiuteranno a riacquistare forma fisica, mentre dovrai fare rapporto a May ogni giorno ” disse Coulson “Le tue cose sono nella camera che dividerai con Skye, ti do 10 minuti per cambiarti e farti una doccia, dopo di che ti voglio nel mio ufficio”

 

“E stai sicuro che non ti renderò la vita facile, Ward” disse May seria.

“Oh, nemmeno noi” disse Tripp “Mi dispiace dirlo amico, ma sei un po' fuori forma”

“E se fossi in te mi raderei anche” aggiunse Lance “Quella barba non ti dona”

“Io non direi” disse Skye, prendendo per mano Ward “A Mamma piace”

“E sono stato ufficialmente scioccato per il resto della mia vita” disse Lance.

“Anche io” disse Fitz.

 

Il gruppo si diresse poi lentamente verso la scala, ma di fronte alla porta Ward si bloccò.

 

“Che c'è?” chiese Skye.

 

Dalla scala, quella cella sembrava ancora più piccola.

 

“Nulla” disse Ward “Ora sto bene”

 

E finalmente, uscì da quella cella una volta per tutte.

 

 

 

 

 

 

Agent Soho Doll corner:

 

Devo ancora riprendermi dalla 2x01, quindi preparatevi a una serie di fic ispirate a questo episodio. (Arriverà anche un Fitzsimmons terribilmente fluffosa! Per una volta, scrivo anche di loro)

 

Allora, piaciuto l'episodio?

 

A me tanto, anche se sono terribilmente incazzata con Coulson.

 

Sta completamente ignorando Ward, e la cosa non mi sorprende, ma lo sta facendo anche con Fitz!

 

Entrambe hanno bisogno di aiuto, e lui non glielo sta dando!

 

Mi aspettavo che Fitz stesse male, ma non mi sarei mai aspettata di vederlo parlare da solo con una Jemma inesistente!

 

Per non parlare di Granty “amore della mamma” Ward. VI RENDETE CONTO CHE VOLEVA SUICIDARSI? E CHE SORRIDEVA MENTRE LO DICEVA! 

 

E poi le haters mi vengono a dire che ha fatto bene, che doveva riprovarci. MA VAFFANCULO!

 

Capisco l'odio per un personaggio, anche se non lo capisco nei confronti di Grant, ma arrivare ad augurarli la morte NO!

 

Lasciamo perdere le mie teorie per cui il muro di cui parla Grant era quello di vetro con la rete elettrificata dentro che è meglio.

 

Quindi si, preparatevi anche a una FitzWard molto angst!

 

Questa fic mi è stata ispirata da un'altra fic, dove Skye e Ward fanno le cosacce nella sua cella e Skye rimane incinta di due gemelli.

In più è la prima volta che scrivo di Lance. per ora mi sta un pò sulle palle, ma spero di cambiare idea come ho fatto con Tripp

 

Quindi, ringraziate il fatto che qui è solo uno!

 

Il titolo è preso da “Do I wanna know?” degli Arctic Monkeys

 

*piange *

 

-jess

 

 

 

 

 

  
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