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Autore: Charly_18    26/09/2014    2 recensioni
Tratto dalla storia:
"Lì in piedi in mezzo alla notte, lì tra gli alberi di un bosco che non riusciva a riconoscere.
Era buio intorno a lei, la luna non degnava nessuno della sua presenza, ma riusciva comunque a vedere chiaramente ciò che la circondava, come se migliaia di piccole stregaluce fossero nascoste attorno a lei e le mostrassero la strada per raggiungere Sebastian."
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Bondage, Incest
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Nightmare




La sua pelle chiara, i suoi capelli candidi e quegli occhi neri lo facevano assomigliare a Lucifero nel momento del suo massimo splendore.

Quel candore gli dava un’aria angelica che gli occhi smentivano con uno sguardo malefico.

Il fatto però rimaneva: Sebastian era bello.

Sebastian era bellissimo.

Lì in piedi in mezzo alla notte, lì tra gli alberi di un bosco che non riusciva a riconoscere.

Era buio intorno a lei, la luna non degnava nessuno della sua presenza, ma riusciva comunque a vedere chiaramente ciò che la circondava, come se migliaia di piccole stregaluce fossero nascoste attorno a lei e le mostrassero la strada per raggiungere Sebastian.

Sapeva solo due cose immersa in quel buio.

La prima era che se si fosse avvicinata a lui sarebbe accaduto qualcosa di malvagio, di sbagliato: un errore.

La seconda era che lui era bello, era l’essere più bello che avesse mai visto.

Quando il suo sguardo s’incatenò a quello del demonio percepì delle catene avvolgerle i polsi e si stupì, sentendo che la paura non entrava in circolo: sapeva di essere al sicuro, nonostante l’immobilità.

Lui allora si mosse e le si avvicinò, sfiorando delicatamente con un dito uno zigomo della ragazza.

Quando lei provò a seguire quelle dita peccaminose con il volto le catene si strinsero attorno ai suoi polsi facendola gemere di dolore.

Sebastian scosse la testa deridendola con gli occhi “Non dovresti muoverti” le dita dell’angelo caduto seguirono la linea della sua mandibola, scendendo per il collo e slacciandole lentamente la camicetta.

“Pizzo” commentò osservando il suo reggiseno, si fece strada attraversando la pancia chiara e raggiunse i jeans e slacciò anche quelli.

La giovane non sapeva come, ma si era ritrovata completamente nuda davanti a quegli occhi neri e bramosi.

“Sei la cosa più bella su cui i miei occhi abbiano mai posato lo sguardo” le sue dita, lunghe e pallide, non la toccavano, le passavano a pochi centimetri dalla pelle.

Tanto da farle sentire il loro calore ma non abbastanza da apprezzarne la consistenza o godere dei loro movimenti.

Cercò di avvicinarsi per farsi toccare, ma le catene la tirarono indietro, facendola gemere, non di dolore questa volta.

“Sempre così combattiva, dovresti smettere di resistere e lasciarmi fare”

Non sapeva da dove l’aveva tirata fuori, ma Sebastian la bendò con un tessuto liscio, sembrava seta.

“Vuoi sapere cosa ti farò ora?” le sussurrò nell’orecchio tirando indietro una ciocca dei suoi capelli.

La ragazza non riusciva ad emettere fiato, così annuì semplicemente.

L’odore di candele alla vaniglia le colpì i sensi, stordendola quasi.

Una colata di cera calda le scivolò dalla spalla ad un seno, facendola rabbrividire.

“Ah” era la prima vera parola che emetteva, ma fino a quel momento non le erano servite.

“Non ti lamentare, lo vedo che ti piace”

I polpastrelli del diavolo le pizzicarono il capezzolo sinistro, proprio sopra al cuore.

Quel cuore che non sentiva più battere per quanto correva veloce.

I brividi le percorrevano ogni terminazione nervosa, facendola eccitare più di quanto già non fosse.

Udì Sebastian prendere qualcosa in mano.

L’attesa di ciò che la aspettava la fece andare in iperventilazione: il petto iniziò ad alzarsi e abbassarsi senza un senso logico.

Quando sentì passarle del ghiaccio sul monte di venere seppe che si stava avvicinando il momento.

Due dita le accarezzarono l’interno coscia facendola muovere. “No, ferma. O andrò via”

La minaccia le sembrò la peggiore al mondo.

“Ti amo, lo sai?” disse lasciandole baci umidi sullo stomaco prima e sulle gambe poi, aveva marchiato un percorso con i denti che lo stava per portare dritto tra le suo cosce.

Prima di baciarla lì, alzò gli occhi e li fissò nei suoi “Ti amo, Clary, lo sai?



Clary aprì gli occhi e fissò il soffitto.

Il sogno, incubo sarebbe stato più indicato, le aveva fatto vedere questo demone mentre provava a sedurla.

Non lo aveva neanche mai visto quel ragazzo!

Ma sapeva che doveva tornare a dormire, il giorno dopo sarebbe dovuta tornare a scuola perché le vacanze pasquali erano terminate.

Un senso d’inquietudine la colpì, ma lo scacciò.

Era solo un incubo dopotutto. 



*note serie*
la storia è ambientata in un ipotetico pre CoB dove Clary non conosce ancora nessuno e Seb è già ossessionato da sua sorella.



*si schiarisce la gola*
è permesso? si può? qualcuno è sopravvissuto alla lettura?
sinceramente ho un dubbio amletico (è troppo poco arancione? avrei dovuto mettere rosso?)
ovviamente ringrazio la signorina Nimue_ che ogni volta mi costringe a mettermi davanti a tastiera e foglio di word bianco e a iniziare storie tipo quella che avete letto (quindi se non vi piace prendetevela con lei) ovviemente ogni recensione (positive e negative, che poi non sono negative, ma costruttive) sono benaccette. 
Spero di non esser risultata troppo volgare, alla prossima :**
   
 
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