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Autore: Sonmi451    26/09/2014    2 recensioni
La malinconia e la tristezza di un Sasuke che, disperato, si fa abbattere dall'immenso potere che ha il destino sull'essere umano, costretto a subire senza essere in grado di rimediare. Una piccola storia drammatica che ci presenta uno dei nostri personaggi preferiti come un essere pieno di sentimenti, al posto che una statua di ghiaccio.
[SasuSaku] [Scusate la trama terribile]
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Si girò su un fianco e percorse con la mente tutto ciò che cambiò da quella notte: Sasuke e Sakura trovarono la felicità stando insieme e dedicandosi l'uno all'altro con dolcezza e amore. Gli anni passarono e Sasuke capì quanto fosse stato fortunato ad avere Sakura al suo fianco a donargli tutto ciò che aveva perduto da piccolo. Fu quando scoprì di essere rimasta incinta, che i loro giorni presero una piega molto diversa da ciò che ci si aspettava.



Sakura, Sasuke e Naruto saltavano veloci sugli alberi dirigendosi, insieme come ai vecchi tempi, al villaggio della nebbia dopo che Kakashi aveva ricevuto una richiesta d'aiuto in quanto dei ribelli molto pericolosi stavano minacciando la tranquillità di quel luogo. Sakura aveva scoperto da circa un paio di settimane di aspettare un bambino e Sasuke aveva lottato con tutto se stesso perché lei non andasse in missione con loro, ma alla fine la sua presenza e le sue capacità mediche erano necessarie e si arrese piuttosto irritato e contrariato.

Arrivarono presto al villaggio e mentre Sasuke e Naruto parlavano con il nuovo Mizukage perlustrando la zona, Sakura era già arrivata all'ospedale per poter aiutare a curare tutti i feriti più gravi degli ultimi scontri.

I giorni passavano ma non c'era nessuna traccia dei ribelli, facendo innervosire molto i due ragazzi che non capivano cosa gli stesse sfuggendo.

Un pomeriggio, piazzando delle trappole intorno all'entrata del villaggio, furono distratti da un chakra anomalo che proveniva dall'interno. Cominciarono a correre in quella direzione e capirono ben presto che si stava avvicinando all'ospedale. “”SAKURA””

Sasuke corse più veloce al pensiero che lei potesse essere in pericolo e quando furono quasi arrivati ci fu un enorme esplosione che li respinse a qualche metro di distanza.

Tossirono e si rialzarono quasi subito senza però riuscire a vedere niente in quanto c'era un fumo fittissimo ad oscurare loro la vista.

Si avvicinarono e sentirono il chakra della rosa diventare sempre più forte. Lo seguirono fino a trovare Sakura intenta a proteggere dei bambini nascosti sotto delle macerie e davanti a lei un uomo molto alto e possente con degli strani occhi dorati che continuava a fissarli.


In un attimo Sasuke e Naruto furono raggiunti dal Mizukage ma il moro era troppo attento alla brutta sensazione che sentiva dentro di lui, per accorgersene.


-”Sakura-chaaan!”-


Naruto balzò in avanti con l'intenzione di raggiungerla ma fu respinto indietro da una strana barriera che gli impediva di avanzare.

Sasuke lo raggiunse e attivò subito il suo potere oculare per distruggere ciò che lo separava dal suo amore.

“”Merda, ma che cosa..”” pensò constatando il tentativo fallito. Ci riprovò ma fu subito interrotto dal sangue che, per lo sforzo, cominciò ad offuscargli la vista.


-”Sasuke, perché non riesci a buttarla giù? Che cos'è? Dobbiamo andare da lei!”-


-”LO SO CAZZO!!”-urlò disperato.


Nel frattempo Sakura si era già messa in posizione di combattimento, ma vedere i suoi due compagni bloccati fuori la fece tremare di terrore. Guardò Sasuke e presto gli occhi le si offuscarono di lacrime, unite a quelle dei bambini dietro di lei.


-”Chi diavolo sei tu? Cosa vuoi?”-


L'uomo la guardò impassibile senza risponderle, cominciando poi a camminare verso di lei con passo lento e minaccioso.


Sakura indietreggiò ancora, senza però perderlo un attimo di vista.


-”Sarà meglio che ti sposti e mi fai fare ciò che devo”- le disse.


-”E cosa dovresti fare eh?? Cosa mai vorrebbe un uomo come te da dei semplici bambini?”-


Sakura non fece nemmeno in tempo a finire la frase che si sentì prendere per il collo e sollevare da terra.


Cercò di urlare ma la stretta era talmente forte da farle perdere il fiato.


-”Si da il caso che uno di loro abbia un potere enorme e che il loro caro Mizukage lo stia proteggendo e nascondendo. Quel potere mi serve e di sicuro non sarà una mocciosa come te ad impedirmi di averlo. I tuoi amici, so perfettamente chi sono. Ma nonostante le loro capacità sarà impossibile dissolvere il campo di forza. Tu hai due scelte: la prima è levarti di mezzo e forse ti sarà salva la vita, la seconda, beh mi pare ovvio...”- sussurrò all'orecchio della rosa, sorridendo malignamente alle ultime parole.


Sakura tremò e guardò con la coda dell'occhio quei poveri bambini indifesi che non facevano altro che urlare e piangere. Fece un bel respiro poi attivò il Byakugo e sprigionò tutta la forza che aveva sferrando un pugno talmente forte da scaraventare l'uomo lontano da lei.


Capì che doveva essere veloce quindi recuperò subito i bambini e li fece correre verso Naruto e Sasuke che la guardavano con terrore.


-”Sasuke, Naruto, presto!! Fateli uscire di qui!”-


-”Sakura-chan ci abbiamo già provato, è tutto inutile! Non capiamo come mai le nostre tecniche non funzionano e Sasuke sembra avere problemi con gli occhi.”-


Sakura guardò verso il moro che l'osservava a malapena con gli occhi pieni di sangue. Capì che la situazione era più grave del solito.


-”Sasuke-kun...amore mio..”-


Sasuke si sentì il cuore esplodere, nel momento in cui Sakura si voltò e andò a fronteggiare l'uomo misterioso.


-”SAKURA NO!”- urlò con tutto il fiato che aveva in corpo.


-”CAZZO!”-


Per la prima volta in vita sua era inutile. Non capiva come mai non riusciva ad attivare lo sharingan e senza quello non avrebbero, probabilmente, potuto aprire un varco.


Naruto sferrò calci, pugni, testate contro quel muro invalicabile ma non c'era niente da fare e chiamò i bambini a sé per cercare di farli smettere.


Sasuke si voltò con rabbia contro il kage che fino a quel momento era rimasto pietrificato di fianco a loro e gli si buttò addosso.


-”Perché non ci hai detto niente del bambino??? Perché non ci hai detto di quest'uomo?? CHI E'??”-


-”I-io..io non..”- fu interrotto da un pugno fortissimo che gli ruppe istantaneamente il naso e il labbro.


-”RISPONDI”-


-”Non..non credevo che potesse succedere davvero.. lui è Namura Okirawa, il figlio illegittimo del temibile Takara Okirawa, uno dei più spietati assassini del paese della Nebbia. Il padre è ormai morto da ancora prima che voi nasceste e la leggenda narrava appunto di questo figlio che era stato abbandonato da bambino e fosse morto nella foresta. Ma nel corso degli anni, da dopo la grande guerra, io cominciai a ricevere delle lettere in cui si parlava di un avvenimento terrificante se io non avessi portato il piccolo Takeo nella foresta un determinato giorno ad una determinata ora. Credevo fosse uno scherzo di cattivo gusto ma per sicurezza ho deciso di farvi venire qui con una scusa per poter proteggere il villaggio in caso di attacco. Mai mi sarei aspettato accadesse davvero e tanto meno che voi poteste essere così inutili. Non so perché non ve l'ho detto, non lo reputavo necessario, ma a quanto pare non è stato rilevante.”- rispose il Mizukage con acidità a Sasuke mentre lo guardò con sfida.


Sasuke gli urlò in faccia e fece per colpirlo un'altra volta ma Naruto intervenne fermandolo.


-”Non ne vale la pena, verrà arrestato a tempo debito. Ora dobbiamo pensare ai bambini e ad aiutare Sakura-chan. Ha bisogno di noi..ha bisogno di te!”-


Sasuke strinse forte gli occhi e si sollevò, provando un'altra volta insieme al biondo di distruggere il campo di forza mentre la sua mente era completamente occupata da una Sakura che stava sferrando ogni tipo di calcio o pugno contro Namura che, senza problemi, schivava ogni colpo senza difficoltà.


-”Mi sto annoiando. Ora basta, non ho più voglia di giocare.”-


-”Nessuno sta giocando! Non ho idea del perché ti serva quel bambino ma non ho nessuna intenzione di lasciartelo prendere!”-


-”Tu non capisci. Quel bambino sarà il mio involucro, sarà colui nella quale mi reincarnerò quando ormai dovrò lasciare questo mondo. E tu, piccola scocciatura insignificante, non potrai fare assolutamente nulla per impedirmelo. Non mi piace ripetermi.”-


Fu un attimo. Sasuke riuscì a spezzare la barriera e corsero subito dalla rosa.


Sembrò andare tutto a rallentatore.


Mentre loro corsero velocissimi verso di lei, che nel frattempo si era voltata verso di loro, Namura fu più veloce ancora e la prese di nuovo per il collo trascinandola contro una parete e facendole sbattere fortissimo la schiena. Aprì gli occhi appena in tempo prima di vedere una lama fatta di energia essere alzata in aria. Sasuke osservò la scena ma quando riuscì a raggiungerli il corpo gli si gelò perché Sakura aveva sputato sangue, trafitta in mezzo al petto.


-”Sa...suke..”- si voltò verso di lui e il loro sguardo, anche se durò un secondo, sembrò durare un'infinità nella quale lui cercò di farle capire quanto l'amava. Poi il buio.


Il moro vide gli occhi di Sakura chiudersi e le sue piccole mani, che prima circondavano il braccio di Namura, farsi deboli e cadere sui suoi fianchi.


-”SAKURAAAA”-


Naruto e Sasuke si lanciarono verso di lui che aveva appena buttato il corpo di Sakura lontano e cominciarono a lottare con ferocia, in preda al dolore più forte nel vedere un'amica e un amore spegnersi sotto i loro occhi.

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Durò un'infinità quel combattimento. Namura alla fine era morto sotto le fauci di un Sasuke che di umano, durante quello scontro, non aveva niente. Naruto lo aveva colpito più e più volte insieme al moro, ma fu lui a dargli il colpo di grazia quando senza nessun timore gli tagliò la testa con una spada creata dal Chidori.


-”Sasuke..”-


Sasuke, che fino a quel momento aveva osservato senza anima l'uomo ai suoi piedi, fu scosso dalla voce dell'amico che lo chiamava.


Si voltò lentamente e i suoi occhi pieni di lacrime e di odio osservarono Naruto sostenere tra le braccia la donna che il suo cuore aveva deciso di amare. Gli si avvicinò e cadde su di loro, cominciando ad accarezzare il volto di quella ragazza che lo aveva aiutato a tornare a vivere, cercando di togliere il sangue che lo sporcava.


Naruto fece scivolare il cadavere fra le sue braccia e non appena la ebbe per sé l'abbracciò forte, urlando disperato nell'incavo del suo esile collo e inalando il profumo dei suoi capelli che, anche se debole, si poteva ancora sentire.



Sasuke si mise seduto e si strofinò gli occhi. Il ricordo di quel momento era più vivo che mai nella sua mente, nel suo cuore. Ma il rimorso che aveva per non averla potuta salvare solo per colpa dei suoi occhi deboli e stanchi, lo stava lentamente uccidendo.

Il destino aveva voluto che proprio durante quell'attacco il suo corpo fosse più debole e questo non riusciva a perdonarselo. Aveva dovuto subire un intervento agli occhi una volta tornato a Konoha e non aveva ancora parlato con nessuno. Non aveva ancora visto nessuno. Recluso in quell'appartamento al buio, senza lasciar entrare nemmeno Naruto che soffriva incessantemente per la perdita di Sakura e l'allontanamento di Sasuke.


Guardò intorno a lui e vide la desolazione di quel campo, illuminato leggermente dal grigiore del cielo e lavato dalla pioggia che ancora incessante prendeva il possesso di ogni minuscola porzione di terra.


Non ce la faceva. Non poteva. Non voleva.


Si alzò e si tolse la maglia buttandola lontano, per poi incamminarsi verso un laghetto non lontano da lì.


I suoi passi erano lenti ma decisi. Sapeva a cosa stava andando incontro e non lo spaventava. Lo desiderava.


“”Arrivo...Mamma...Papà...Itachi............Sakura...””


Arrivò davanti all'acqua ed entrò in quel baratro gelato. Sentì i nervi indurirsi e la pelle tremare. Lo stomaco gli si contorceva dal freddo. Ma ormai era arrivato ad un punto di non ritorno.


L'acqua gli arrivò al collo e chiuse gli occhi, dando spazio al suo amico biondo come ultimo pensiero prima di sorridere felicemente all'idea di ricongiungersi alle persone che aveva amato. E che aveva perso.

CAPITOLO FINALE

Beh, che dire. In una drammatica storiella di due capitoli ho voluto esternare la sofferenza di un Sasuke ipoteticamente innamorato di una Sakura fracamente molto più coraggiosa di come purtroppo Kishi la descrive..e che per l'ennesima, e ultima, volta ha perso coloro che ama. 

Vi saluto, per ora, con un caloroso abbraccio e vi auguro una buona serata!

Sonmi451

  
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