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Autore: Lau_Fex    06/10/2008    1 recensioni
"Scorpius so che non mi capirai, So che non mi perdonerai, il mio gesto è stato stupido, orribile. E Anche se non potrai mai leggere queste righe beh Mi dispiace Scorpius.." Diverse lacrime sbavavano qua e là l’inchiostro creando di quella lettera la più terrificante prova di quel che avevo fatto.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neville Paciock, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Oh diamine se solo mamma e papà lo venissero a sapere!”
Lottavo contro me stessa , proprio come nei film babbani quando quegli stupidi personaggi Parlano allo specchio.

“Rose, Rose, non ti preoccupare che alla fine tutto si sistema …
No non si sistema
Come Ho potuto Essere così stupida!”

Portai entrambe le mani ai capelli afferrandoli con tutta la forza che avevo.
Mi lasciai cadere pesantemente sul letto chiudendo gli occhi.
“Tutto era così maledettamente perfetto! Perché sei entrato nella mia vita? Perché hai deciso di rapirmi il cuore?”
Afferrai la coperta del letto stringendola mentre una lacrima mi rigava il viso.
Mi sentivo.. Mi sento un verme.
Mi rivoltai più volte tra le coperte cercando di non pensare a quale ragazza stupida, infantile
Ero stata. Eppure quel pensiero era sempre li, fisso nella mia mente come il cemento.
“sorridi Rose.. Tra poco lui arriverà, e dovrai fare finta di nulla.”
Fingere.. Come odio fingere. Niente è peggio  della menzogna , mamma me lo diceva sempre,
Fingere non serve a nulla perché la verità salta fuori.
Alzai una mano e afferrai il diario che tenevo sempre sul comodino.
A volte mi sento stupida ad avere un diario, insomma un diario a 17 anni. Non è ridicolo?
Si lo è, ma i diari non parlano, non commentano,
Non hanno la forza di distruggerti che una semplice parola, un gesto può avere.
Lentamente la penna iniziò a scorrere sulla pagina..

“Caro  Scorpius”

Mi tremavano le mani, le lacrime scendevano sempre più intense, sempre più dolorose ogni lettera.

Io, ti amo si insomma lo sai , stiamo insieme da tanto tempo, abbiamo lottato contro pregiudizi
Inutili, contro in nostri genitori, abbiamo passato insieme i momenti più belli della mia vita.
Sai a volte mi spaventa con quanta facilità l’essere umano possa distruggere quanto ciò di più bello al mondo.
 Io beh. Io non sono un essere umano, sono un orribile piccolo essere insignificante che ha dtrutto quanto ciò di più bello possedeva.
Scorpius so che non mi capirai,
So che non mi perdonerai, il mio gesto è stato stupido, orribile.
E Anche se non potrai mai leggere queste righe beh
Mi dispiace Scorpius..

Diverse lacrime sbavavano qua e là l’inchiostro creando di quella lettera la più terrificante prova di quel che avevo fatto.
 Strappai la pagina , la piegai e la infilai nella tasca dei pantaloni.
Neville entrò nella stanza che si stava facendo il nodo alla cravatta.  Teneva lo sguardo fisso su di me.
Sorrideva. Ma sembrava che avesse un aria piuttosto colpevole negl’occhi.
Eppure ero stata io a prendere l’iniziativa. Si avvicinò a me e mi schiocco un bacio sulle labbra.

“Rose piangi? Cosa succede?”
“No…sto bene, davvero”

No, non stavo bene. Dentro morivo ma mi sforzai di sorridere.

“Me ne puoi parlare Rose”

Ecco cosa mi aveva fatto compiere quel gesto..
Quella sua dannatissima  dolcezza, la sua aria da imbranato , il suo essere lui!

“no davvero, sto bene!

Uscì d’istinto dalla stanza e mi ritrovai a vagare lungo la strada di Diagon Alley a notte fonda .
L’aria era gelida, la neve scenda a fiocchi lenta e soave colorando pian piano il paesaggio.
Mi sedetti su una panchina ad attendere chissà che cosa. Portai una mano alla tasca per rileggere quelle orribili righe che avevo scritto e ributtarmi nelle lacrime ma non la trovai.
Un forte senso di panico mi pervase.
E se Neville L’avesse trovata?  Di certo mi avrebbe odiata, mi avrebbe considerata una  bambina.
Ma in fondo era ciò che ero no? Una bambina.
Ripresi a piangere, quando rialzai lo sguardo lo vidi li, Neville a poco più di cinquanta metri da me stringeva in mano un foglio. Stringeva in mano quella stramaledetta lettera!
Mi guardava con aria severa, doveva essersi sentito usato, un oggetto di divertimento con cui passare una notte tra tante.
E come biasimarlo?
Sentì dei passi provenire da dietro di me. Rimasi immobile.
Un abbraccio che ormai conoscevo bene mi cinse le spalle.
“Scorpius..
Dissi bisbigliando tra le lacrime.
“si?”
Mi disse lui.
“no niente”
Voltai lo sguardo, Neville non c’era.
Da quel giorno Io,  Rose Weasley e lui, Neville Paciock, il mio professore di erbologia
Non ci parlammo mai più. Non una parola, nemmeno a lezione.
Scorpius non saprà mai si quella terribile notte e io.
Vivo nell’agonia di una terribile, straziante bugia.   

 
  
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