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Autore: Alexiel Mihawk    27/09/2014    3 recensioni
Suki l’aveva spesso presa bonariamente in giro sull’argomento ricordandole quella famosa volta in cui, al passo del serpente, era finita in mare e l’aveva scambiata per Sokka: « Non vorrai mica ripetere un’esperienza simile » le diceva sempre « Guarda che la prossima volta ti lascio andare a fondo! »
[Breve raccolta di missing moments su Toph e Sokka | Tokka | presenza di molti degli altri personaggi | Collocazione temporale: tra la fine di ATLA e la morte di Sokka. ]
Genere: Angst, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti, Sokka, Toph
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Where earth meets water
 
So Here I stand
Where earth meets water
The wind blows smoke
Across the land
Dash Berlin - Earth meets Water


Sokka aveva provato davvero a insegnarle a nuotare. Si era impegnato in ogni modo e aveva insistito più volte affinché la giovane dominatrice della terra affrontasse le sue paure e imparasse per lo meno a galleggiare. Inutile dire che non c’era stato verso, Toph continuava a rifiutarsi ostinatamente anche solo di provare, lei in acqua non ci voleva entrare: era bagnata, fredda e la faceva sentire davvero vulnerabile. Era in acqua che la sua cecità si faceva sentire più forte che mai ed era solo in quel frangente che Toph si sentiva piccola e debole. Ma lei era la bandita cieca, e alla bandita cieca non piaceva sentirsi piccola e debole, di conseguenza aveva deciso che era meglio tenersi lontana da quello stramaledetto elemento. Alla fine Sokka aveva gettato la spugna e se ne era andato oltraggiato, dicendole che un giorno si sarebbe pentita di avere rifiutato i suoi preziosi insegnamenti, Toph aveva annuito senza stare davvero a sentirlo, come se lui potesse realmente avere ragione, ed era tornata a rotolarsi sulla sua adorata, polverosa terra.
Suki l’aveva spesso presa bonariamente in giro sull’argomento ricordandole quella famosa volta in cui, al passo del serpente, era finita in mare e l’aveva scambiata per Sokka: « Non vorrai mica ripetere un’esperienza simile » le diceva sempre « Guarda che la prossima volta ti lascio andare a fondo! »
Toph aveva sempre riso alla battuta, consapevole che Suki non l’avrebbe mai fatto, come non aveva fatto niente quando l’aveva vista uscire una mattina – forse troppo presto – dall’ala maschile dei loro appartamenti a Ba Sing Seh, come aveva mantenuto un religioso silenzio ogni volta che lei e Sokka si erano allontanati per andare alla ricerca di nuovi nemici da sfidare. Toph non aveva mai capito se era una questione di fiducia o se si trattava di rimorso, sapeva che Suki aveva dei segreti, riusciva a percepire ogni lieve tremito della sua voce, ogni nota d’ansia nella sua persona, ma non era mai stata persona da farsi gli affari altrui, così ognuna aveva continuato con la sua vita.
 
Quello che sperava, vista la situazione disperata in cui si trovava in quel frangente, era che l’amica non avesse cambiato idea, sui loro silenziosi accordi di quieto vivere, proprio in quel momento e avesse deciso di lasciarla in balia delle onde.
« Ehi, ragazzi, un aiutino?! » annaspò Toph, agitando convulsamente le braccia nel tentativo di rimanere a galla.
Vieni a visitare la tribù dell’acqua del sud, dicevano; sarà divertente, dicevano; quando mai, poi, si era lasciata convincere: con tutto quel ghiaccio non riusciva a vedere niente, per non parlare della fantastica idea di andare a cavalcare i pinguini. Era fin troppo prevedibile che sarebbe finita a mollo, e non solo non sapeva nuotare, ma l’acqua era pure gelata.
Sentì qualcuno tuffarsi e una risatina sommessa provenire dalla riva, “Grazie tante per il sostegno”, pensò, quello che però le uscì dalla bocca fu più simile al rauco ruggito di un leone marino che aveva ingerito troppa acqua.
Quando finalmente si sentì tirare verso l’alto, l’unica cosa che le riuscì di dire, dopo avere finalmente ispirato una boccata d’aria a pieni polmoni, fu:« Lasciami pure affogare, Suki, è troppo umiliante sapere che Sokka aveva ragione. »
Una risatina sommessa, fin troppo familiare, accompagnata dalla carezza ruvida di una barba appena accennata, le sfiorò l’orecchio.
« Non c’è problema » celiò Sokka lasciandola andare di colpo e allontanandosi di un paio di bracciate.
« Torna qui, torna qui subito! » Toph si sentì prendere da un leggerissimo stato di panico, ma lo scacciò quasi subito sapendo che non l’avrebbe davvero lasciata lì, almeno lo sperava.
« Dimmi di nuovo che avevo ragione, prima ».
« Sokka, quando torniamo sulla terraferma ti ammazzo ».
« Purché mi prometti di imparare a nuotare… »




Nota Autore:
Manca una settimana all'uscita del Book 4 di Korra, quindi un po' l'inizio della fine. Insomma ieri sera è uscito il trailer ed è partito il delirio più profondo. Quindi stamattina ho lanciato una sfida alla mia Avatar personale, Kuma_Cla e al resto del nostro Team Avatar (di cui faccio parte assieme a Kuruccha, Nocturnia e SunlitDays) e ho proposto loro di scrivere una fic su Avatar The Last Airbender o The Legend of Korra al giorno da oggi all'inizio del Book 4, il 03 Ottobre. In pratica una settimana di Avatar. 
LA SETTIMANA DELL'AVATAR *____________*
Comunque questa storia si colloca all'incirca tra gli eventi di The search e The Rift, Topha ha 15/16 anni mentre Sokka ne ha 18/19; decidete pure se tra Sokka e Toph c'è o non c'è stato niente, in ogni caso Suki non dice niente perché per come la vedo io in questo momento della sua vita nutre dei sentimenti particolari anche per Zuko, come si evince dalle graphic novel.






   
 
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