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Autore: Mudie    27/09/2014    2 recensioni
Una coppia crack che solo da qualche tempo ha iniziato a piacermi: Lucinda / Lino [CuragaShipping]. Una fic romantica, comica tendente al nonsense.
Dal testo: Alla fine però non poté fare a meno di innamorarsi, adorava prendersi cura di quel ragazzo.  Come scrisse Fannie sulla rivista Amour Couture: “Il pallido est le nouveau sexy”, come darle torto. Ripensandoci, un commento del genere detto da una Capopalesta di tipo Spettro, non dovrebbe essere considerato così affidabile.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Lino, Lucinda
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Note dell'autrice: Non ho risposto alle recensioni della fic precedente perché sono senza internet – lo sto scroccando a persone. Uso solo il cellulare (con una mia promozione telefonica), perciò le recensioni riesco (malamente) a scriverele, idem leggere i messaggi e commenti. Rispondere invece no, poiché non riesco ad accedere alla parte del mio accout che mi permette di farlo. Appena avrò di nuovo internet a casa mia, risponderò volentieri a tutti. Approfitto per ringraziarvi qui per gli splendidi giudizi, li ho letti tutti e ne sono rimasta felicissima. Davvero grazie.
Detto questo, ho voluto scrivere una fic per niente romantica. Una crack nonsense, perché adoro questi due personaggi, davvero molto. Leggete e, se vi va, recensite!


 


Il pallido est le nouveau sexy


Irritante, ecco la parola giusta per definire quella situazione, ma potevano anche funzionare i termini: snervante, fastidiosa, ma soprattutto, fredda. Tanto fredda.
I capelli le si erano ridotti ad una massa informe, riccia ed umida, e le sue gote e il naso erano in fiamme, solo le piantagioni di Baccamodoro sul percorso oltremare di Ciclamipoli potevano competere. Lucinda era là, in piedi in mezzo ad una fitta nevicata, in attesa del suo principe dai capelli verdi. Non abbastanza felice per aspettare con il sorriso quell'Allenatore, non abbastanza stanca per abbandonare la sua sete di vendetta per quell'ora tra i ghiacci.
Sbuffò, guardandosi intorno con aria spazientita. Provò a passare il tempo, immergendosi nei ricordi di qualche anno prima.

Cosa ci fai qui?” gli chiese lei, leggermente perplessa di trovare una persona a fissare l’uscita della Via Vittoria.
Aspetto” rispose semplicemente lui, non degnandole neanche uno sguardo.
Chi aspet-”.
Ssssh, sta arrivando” disse, continuando a fissare il vuoto.

Stava seriamente prendendo in considerazione l'eventualità di accettare gli ambigui inviti dei montanari di passaggio, almeno un bicchiere di scotch l’avrebbe rimediato sicuramente.
“L-la prossima volta vado ad O-olivinopoli, d-da sola” balbettò, chiedendosi del perché avesse lasciato il suo Mamoswine e il suo Cindaquill al laboratorio del Professor Rowan.
Forse aveva preso una sbandata per lui inutilmente, magari avrebbe dovuto interpretare alcuni suoi atteggiamenti in maniera diversa: la scelta di Pokémon non molto virili, tanto per cominciare. Alla fine però non poté fare a meno di innamorarsi, adorava prendersi cura di quel ragazzo.  Come scrisse Fannie sulla rivista Amour Couture: “Il pallido est le nouveau sexy”, come darle torto. Ripensandoci, un commento del genere detto da una Capopalesta di tipo Spettro, non dovrebbe essere considerato così affidabile.
Sfinita di attendere il suo arrivo, si diresse a valle; affondando qua e là nella neve fresca. Gli stivali le si riempirono di neve, rovinandosi completamente. Imprecò qualche volta contro Palkia e Dialga, ma mai contro Arceus, sua mamma l'aveva cresciuta per essere una ragazza fine ed elegante.
Andava avanti per forza di volontà, nulla di più, nulla di meno.
Quanto avrebbe voluto trovare qualche Allenatore, giusto per vincere una o due battaglie. Così da poter spendere quel guadagno nelle boutiques iper lussuose di Cuoripoli - concedendosi forse qualche drink – tutto naturalmente dopo aver lodato il caldo e caro sole. Purtroppo, non si vedeva nessuno, neanche i Montanari. Quando li si cerca, non si fanno mai vedere. Infondo, come dare loro torto, chi sarebbe mai stato così pazzo da andare là per una sana, o romantica, scampagnata?
Si fermò, dandosi una sonora pacca sulla fronte: “Ah, giusto...”.
In realtà lo aveva fatto principalmente per i polmoni del suo amato, pensando che l’aria pura di montagna gli avrebbe giovato alla salute.
Continuò, senza demordere neanche per un istante, quando si imbatté in un cespuglio di un verde spento, quasi seppellito dalla neve. Sospirando, riconobbe il proprietario di quell'ispida capigliatura. Si avvicinò al suo svenuto prode cavaliere, abbandonando definitivamente ogni residua speranza di una folle notte.
“Su, mio valoroso principe, una calda camomilla ci aspetta” sorrise con fare dolce, per poi donargli un bacio sulle sue fredde labbra.
“E medicine?” chiese lui speranzoso.
“Sì, tante medicine” rispose lei, trascinandolo per la sciarpa verso il paese più vicino.

 

 

 

   
 
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