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Autore: biancoceano    27/09/2014    3 recensioni
Lo show più famoso di tutto il mondo si è concluso lasciandoci senza un matrimonio tra Ross e Rachel.
E se a qualcuno fosse venuto in mente di scrivere quel momento fondamentale nella love story che ha fatto innamorare tutti gli anni '90 e non solo?
Godetevi il giorno più bello di Rachel e Ross.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                              The One With The Wedding;




Sei e trenta del mattino.
La luce del sole entrava fioca dalle finestre, donando un po' di luce a quella stanza buia. Rachel aveva sempre avuto il sonno leggero, e quel raggio di sole la svegliò subito. 
"Sveglia, sveglia!" Una voce squillante riempì la stanza. "Rachel, alzati! E' tardi!" 
 La donna si girò verso la sveglia, gli occhi ancora appiccicati di sonno, e controllò l'orario. 
"Santo cielo, Monica! Sono le sei e trenta del mattino!" Disse, sbuffando. "Lasciami dormire." E si tirò le coperte fin sopra la testa.
Era il giorno del suo matrimonio. Molte donne lo avrebbero considerato il giorno più bello della loro vita, ma per lei era qualcosa di più. Dopo anni ed anni, avrebbe sposato finalmente l'uomo della sua vita: Ross. 
Si conoscevano sin dai tempi del college, ma lui non aveva mai avuto il coraggio di avvicinarsi. Si sa, nel college c'è una sorta di codice: i nerd non possono avvicinarsi alle ragazze carine e popolari; e Rachel era stata sicuramente una di loro. Aveva scoperto dell'interesse di Ross solo quando si era trasferita da Monica, dopo essere scappata dal suo primo matrimonio. Ricordava di essere piombata in un bar qualsiasi vestita da sposa e ricordava ancora tutti gli occhi puntati addosso. Fortunatamente, quello era il bar dove Monica ed i suoi amici passavano la maggior parte del loro tempo. Da quel momento in poi, la sua vita era cambiata radicalmente. 
New York le aveva portato fortuna, perché adesso aveva decisamente tutto.
"No, Rachel. E' TARDI. Giù da quel letto. ORA." Ordinò l'amica, aprendo tutte le tende e facendo entrare l'odore del mattino e tutta la sua luce.
"Ricordami ancora perché ho accettato a passare la notte prima delle mie nozze da te." Chiese lei, scontrosa.
"Tesoro, perché da sola non saresti in grado di organizzare nulla." Rispose, come se fosse la cosa più naturale del mondo. 
"Ah, io non saprei organizzare nulla? Voglio ricordarti che sono riuscita ad invitare tutti i miei parenti, anche quelli che non vedo da decenni." Rispose lei, mettendo le mani sui fianchi.
Monica non era convinta. "Hai invitato la zia Betsy?" 
"Chi?"
"Ecco, lo sapevo." Disse l'amica, scoraggiata. "Fortunatamente, l'ho invitata io per te. Ah, se non ci fossi io." 
"Dormirei decisamente qualche ora in più." E si alzò definitivamente.


Ross aveva passato la notte in bianco.
Quasi non gli sembrava vero che l'indomani avrebbe sposato l'amore della sua vita. Era sempre stato innamorato di Rachel e sapere che quel giorno sarebbe diventata sua moglie, era incredibile. Se avesse potuto tornare indietro e dirlo al Ross del college, sicuramente si sarebbe riso in faccia da solo. 
Erano le sei e trenta del mattino, così decise di alzarsi. Oramai dormire era totalmente fuori discussione.
Andò in cucina a prepararsi la colazione, e trovò Chandler ancora profondamente addormentato. Aveva passato la notte da lui perché... beh, perché Monica lo aveva cacciato.
"Chandler, Rachel verrà a dormire qui la notte prima delle nozze. Sai che non è capace di fare nulla da sola. Tu andrai da Ross." Decise, senza nemmeno interpellarlo.
Ma a Chandler probabilmente faceva anche piacere. Stare in casa con Monica il giorno del matrimonio di Rachel sarebbe stato un suicidio. Conosceva Monica: si sarebbe fatta prendere dall'ansia. 
Meglio andare da Ross, decisamente.
L'uomo cercò di fare meno rumore possibile, per permettere all'amico di dormire un po' in più, quando qualcuno bussò violentemente alla porta. 
"Ross, ehi, Ross!" Urlò una voce dal ballatoio. "Apri, sono Joey."
"Ma dai, non l'avevo capito." Disse lui sarcastico, e andò ad aprire. 
"Amico, oggi ti sposi!" E lo abbracciò fortissimo appena Ross aprì la porta. "A quando il divorzio?"
"Ah. Ah. Ah. Molto simpatico." Rispose lui stanco. "Non succederà stavolta, promesso."
"Oh, io direi di scommettere. Che ne dici, Joey?" 
Chandler si era appena svegliato. E come non avrebbe potuto dopo tutto il baccano che aveva fatto Joey?
"Sono stanco ed affamato. Non vi dirò di non fare scommesse." 
"Tanto le avremmo fatte comunque, con o senza la tua benedizione." Disse Joey, e andò a sedersi accanto all'amico. "Ah, Ross, hai già fatto colazione?"
"Joey, non so se hai guardato l'ora, ma sono le sei e trenta del mattino e- ehi, sono le sei e trenta! Tu che ci fai sveglio a quest'ora?" Chiese Ross, sbalordito.
"Amico, l'altra sera ho preso dei peperoni dal frigo e li ho mangiati. Ho passato la notte in bagno." Rispose lui, con un mezzo sorriso. "Vuoi i dettagli?"
"No, non ci tengo. Quindi devo prepararti da mangiare, ho capito." Si girò e si avviò verso la cucina.
"Sì. Bacon ed uova strapazzate, per due." Urlò Joey dal salotto.
"Ed un caffè nero." Aggiunse Chandler.
"Desiderano altro i signori?" E si chiuse la porta della cucina dietro.


Rachel andò in cucina per fare colazione e trovò il tavolo pieno di prelibatezze. 
Pancake, ciambellone, marmellata fatta in casa, uova strapazzate e chi più ne ha, più ne metta.
"Monica, vuoi per caso farmi ingrassare il giorno del mio matrimonio? Stai cercando di saborarlo?"Disse lei, afferrando tre pancake e riempiendoli di marmellata. "Come mai tutta questa roba?"
"Oh, ero solo un po' nervosa, quindi ho deciso di cucinare. Sai che ha un effetto terapeutico su di me." Disse l'amica, sorridendo. 
"E se ti assumessi come colf a tempo pieno, verresti?" Disse Rachel, sorridendo a sua volta.
Si sedettero entrambe e fecero colazione in totale tranquillità. Avevano quasi spazzolato tutto, quando il telefono di Rachel squillò. 
"Phoebe, tesoro, dimmi." Rispose lei.

Monica, Rachel e Phoebe erano migliori amiche. Erano sempre state presenti le une per le altre, nonostante i caratteri diversi e le varie incomprensioni. L'ultima risaliva a poco prima del matrimonio. 
Rachel doveva ancora decidere chi delle due potesse essere la sua damigella d'onore, così le due amiche erano entrate in competizione.
"E' inutile, tanto sarò io la damigella d'onore!" Disse Monica.
"Oh, davvero? E chi le sta per regalare l'ultima borsa di Chanel?" Rispose Phoebe, tirando fuori dal sacchetto la bellissima borsa firmata.
Monica rimase a bocca aperta. "Phoebe! Così non vale!" Ed uscì da Central Perk sbattendo la porta.
Rachel non ne poteva più di veder litigare le sue amiche tutta la giornata. Certo, i regali non le dispiacevano, ma doveva trovare una soluzione.
La settimana prima del matrimonio, le riunì nel salone della casa di Monica e prese in mano la situazione.
"Ragazze, ascoltatemi." Iniziò. "Vi ringrazio davvero per tutto quello che state facendo per me- Phoebe, grazie per il procione impagliato, sul serio!" Ed un sorriso comparve sul viso dell'amica. "Ma non voglio vedervi più litigare, perché mi fa star male da morire. Quindi, ho preso una decisione." 
Questo scatenò una nuova faida tra le due amiche. Iniziarono ad urlare "Tanto ha scelto me!" fino a quando Rachel non urlò più forte di loro.
"Basta!" Urlò. "E ascoltatemi. Ho deciso di stravolgere le regole convenzionali e di scegliere entrambe come damigelle d'onore." 
"Davvero?" Disse Monica con un'espressione leggermente digustata; vide il volto di Rachel, e cambiò tono. "Voglio dire: davvero?" 
"Sì, perché siete entrambe mie amiche e voglio bene entrambe allo stesso modo. Non potrei rinunciare a nessuna di voi due." Disse lei.
"Tesoro, è così dolce da parte tua." Rispose Phoebe, con voce decisamente dolce. Si voltò verso Monica e le disse: "Monica, ti voglio chiedere scusa. Abbiamo iniziato una guerra stupida e stavamo per perdere la nostra amicizia." 
"Hai ragione. Ti chiedo scusa anche io." E si abbracciarono forte. 
"Okay, ora andiamo a cena. Offro io!" Disse la futura sposa, e uscì con le sue amiche di sempre decisamente più leggera e felice di prima. 

Phoebe quella settimana era in Virginia con Mike alla ricerca di una strana pianta che, secondo lei, aveva grandi proprietà curative. Sarebbe arrivata in tempo per il matrimonio, l'aveva promesso. 
E poi sapeva che Rachel l'avrebbe uccisa se non fosse arrivata in orario. 
"COSA?!" Urlò Monica. "No, Phoebe, devi arrivare in orario. Rachel ti farà a pezzi." 
Rachel si girò di scatto, mezzo pancake che le ciondolava dalla bocca. Sprizzava preoccupazione da tutti i pori.
"Okay, fai il possibile. Cavalca uno gnu se sarà necessario." E attaccò.
"Monica, dimmi che non è come credo. Ti prego." 
"Tesoro, hanno cancellato il volo di Phoebe per non so quale contrattempo." Disse l'amica, cercando di mantenere la calma. "Ma ha detto che verrà in tempo per il matrimonio. La famiglia di Mike è ricca, lo sai; arriveranno con un aereo privato."
Rachel scattò in piedi. "Santo cielo, perché a me? Perché oggi? Non potevano cancellarlo domani, l'aereo?" Si buttò sul divano in preda allo sconforto.
"Andrà tutto bene. Avrai un matrimonio bellissimo con le tue due damigelle d'onore, promesso." Cercò un numero sulla rubrica e lo compose.


Ross non aveva avuto dubbi sui suoi testimoni. Conosceva Chandler dai tempi del liceo e ne avevano passate davvero tante insieme. Teneva molto anche a Joey che, oltre ad essere un buon amico, gli aveva spesso dato consigli su come rimorchiare qualche bella donna. Ma Ross non aveva lo stesso carisma dell'amico, e puntualmente finiva male.
Avevano passato un brutto periodo, però.
Un anno fa, Joey si era preso una bella cotta per Rachel ed erano usciti anche insieme. Finirono per fidanzarsi, anche se la cosa durò poco; i due erano troppo amici per stare insieme, così l'attrazione finì.
Joey non sapeva come comportarsi nei confronti di Ross, perché credeva di averlo tradito. Così, un giorno, l'uomo decise di porre fine alla situazione e di dire all'amico che era acqua passata e che l'aveva perdonato.
Da quel giorno in poi, erano tornati amici come prima.

Ross chiamò i due dalla cucina per fare colazione. In un batter d'occhio, avevano già divorato tutto, mentre lui stava ancora sorseggiando il suo caffè.
"Santo cielo, ragazzi, ma cosa avete al posto dello stomaco?" Disse, sorridendo.
"Dobbiamo nutrirci per il grande giorno, amico. Siamo a caccia di pollastrelle." Rispose Joey, dando una gomitata a Chandler.
"Joey, io sono sposato." Disse l'amico, guardandolo.
"Davvero? E da quando?" Chandler gli lanciò un'occhiataccia.
"Ragazzi, sono nervoso." Esordì all'improvviso Ross, interrompendo la discussione tra i due.
"Che strano, eppure dovresti esserci abituato." Scherzò Chandler, battendo il cinque a Joey che gli sedeva accanto.
"Ah-ah-ah. Non siete simpatici." Rispose Ross, leggermente seccato. 
"Dai, vedrai che andrai tutto bene. Sei innamorato di Rachel da quando?" Fece Joey, contando gli anni sulle dita. Poi perse il conto.
"Da una vita, Ross. Non andrà come l'altra volta." Finì Chandler, tornando a finire la sua colazione.
L'uomo non era convinto, ma tornò a bere il suo caffè più turbato di prima.


"E se andrà a finire come l'altra volta? Se Ross mi stesse tradendo con un'altra? Oppure se mi accorgessi che non è quello giusto?" Rachel si prese la testa fra le mani, già libera del problema dell'assenza di Phoebe. Sebbene amasse Ross con tutta l'anima, il pensiero che potesse andare a finire come l'altra volta la stava tormentando. Era già andata all'altare; avrebbe dovuto sposare un dentista ricco come lei, ma scappò prima della cerimonia. 
Non faceva per lei.
"Tesoro, calmati." Disse l'amica, prendendo le mani dell'amica tra le sue. "Ami Ross. Lui ama te. Avete una splendida bambina. Cosa vi manca per essere felici?"
Rachel fissò l'amica con gli occhi lucidi. Non sapeva nemmeno lei cosa mancava per essere felice. Era nata in una famiglia ricchissima e aveva sempre avuto ciò che desiderava, ma solo ora era consapevole di avere tutto. 
Si riscosse e si alzò.
"Hai ragione. Non mi manca nulla per essere felice." Disse lei, una luce nuova le brillava negli occhi.
"Allora andiamo a prepararci. E' quasi ora." Monica guardò con sguardo fiero l'amica. Si stava per sposare e con suo fratello, per di più. Era al settimo cielo, perché per una volta stava andando davvero tutto bene.


"Amico, come va lì dentro?" Chandler chiamò a gran voce Joey dalla stanza di Ross. Era da mezz'ora in bagno a provarsi quel dannato vestito e lui doveva fare qualcosa di molto più importante. 
E più grosso.
"Ragazzi, non lo so. Non mi si addice. E' troppo serio." Disse Joey, piagnucolando. Aveva indossato un solo vestito elegante in tutta la sua vita: al matrimonio di Phoebe. Lo avrebbe fatto anche per Ross e Chandler, ma il destino lo volle in tenuta da tennis e in divisa da militare. 
"Esci di lì, o giuro che la faccio qui fuori." Minacciò Chandler da fuori. 
"Ti prego, Joey. Esci!" Urlò Ross. Non aveva intenzione di pulire i bisogni del suo amico dal corridoio il giorno del suo matrimonio.
Joey uscì dal bagno in un abito nero elegantissimo, con tanto di papillon. I due amici erano a bocca aperta.
"Ecco, visto? Vado a cambiarmi." 
"Joey, fermo. Stai benissimo!" Disse Ross. Non aveva mai visto l'amico così elegante.
"Già, se fossi una donna ti porterei a letto subito." Esordì Chandler all'improvviso. I due lo guardarono male. L'uomo fece un colpo di tosse, imbarazzato.
"Voi dite? Sto davvero bene?" 
"Davvero, Joey. Non ti direi mai una bugia mentre ho qualcosa che preme per uscire dal mio posteriore." Continuò l'amico, con un finto sorriso angelico.
"D'accordo, allora lo tengo." 
"Bravo, ora togliti." Entrò e si chiuse dentro. 
Ross e Joey scoppiarono a ridere.


Rachel non sapeva se ridere o piangere. Phoebe l'aveva appena chiamata dicendo di essere arrivata, ma aveva smarrito le valigie e di conseguenza il vestito per il matrimonio. Le avrebbe prestato uno dei suoi se non avesse avuto uno stile strambo e non odiasse le pellicce. 
"Rachel, stanno arrivando. Presteremo loro qualcosa. Chandler ha tantissimi abiti e Phoebe farà silenzio e indosserà uno dei tuoi abiti." Disse Monica, prendendo in mano la situazione. Doveva ancora vestirsi e truccarsi e mancavano solo tre ore. 
Doveva farcela.
"Sta capitando tutto oggi, hai visto? E' un segno." Disse l'amica, sedendosi sul letto sconfortata.
Monica non ne poteva più di vedere l'amica in questo stato. "Rachel, basta. Mettiti quell'abito, vai all'altare e vivi felice."
La donna la guardò spaventata da quella presa di posizione. "Okay, okay. Basta che non mi uccidi." Disse lei, alzando le mani. "Monica?" 
"Cosa c'è?" Rispose l'amica, con voce acida.
"Mi aiuteresti?" 


"Ehi, amico, mi aiuteresti con il papillon?" Chandler era allo specchio da mezz'ora ma quel fiocco non voleva uscire fuori per nessuna ragione.
Le mani gli stavano tremando e non sapeva nemmeno il perché. 
O forse sì.
Il suo migliore amico, la persona con la quale aveva vissuto gli anni del liceo, il suo compagno di bevute, si stava per sposare. Certo, questa non era un grande novità. Si era sposato già due volte, senza contare quella volta con Rachel a Las Vegas. 
Ma questa volta sarebbe andata diversamente.
Sarebbe andata benissimo.


"Rachel, oh mio Dio, stai benissimo." Pianse Monica, prendendo un fazzolettino dal tavolo e asciugandosi gli occhi. "Non potevi vestirti prima che io mi truccassi? Se si scioglie il mascara me la prenderò con te." 
Rachel sorrise teneramente all'amica. Monica piangeva davvero raramente: solo per film d'amore e per Chandler che lasciava i suoi calzini sporchi in giro per casa.
Ma questa volta erano lacrime diverse, lo sapeva.
La sua migliore amica era semplicemente felice per lei: erano lacrime di gioia. Stava per abbracciarla, quando qualcuno bussò forte.
"Chi è?" Urlò Monica dal soggiorno, la voce ancora impastata dal pianto.
"E' qui la festa?" Rispose una voce fin troppo familiare.
Rachel corse verso la porta tenendosi il vestito. Sembrava una papera in bianco. 
"Phoebe!" Le gettò le braccia al collo. "Sei qui! Ce l'hai fatta!" 
"Non mi sarei mai persa il tuo matrimonio." Si abbracciarono forte. "Anche a costo di gettarci con un paracadute dall'aereo. Infatti, sarei arrivata prima se Mike avesse accettato. Ma comunque, parliamo di cose importanti. Rachel, sei uno splendore. Togli davvero il fiato." La fece girare su se stessa, facendo volteggiare la gonna bianca. "Monica! I vestito da damigella non lo ricordavo così sexy!" 
"Bhè, qualche modifica qui, qualche aiutino là..." E fece un risolino. Phoebe alzò un sopracciglio.
"Tesoro, non guardarmi così. Ad ogni modo, vai in camera da letto, il tuo vestito è appeso all'armadio." 
"Ehm, è azzurro anche il mio?" Fece lei, mordendosi un'unghia. "Io avevo in mente un altro vestito per oggi." E si tolse il cappotto che aveva ancora addosso. Era un vestito nero lungo con una profonda scollatura sulla schiena. Monica stava per svenire.
Rachel decise di prendere in mano la situazione e convincere l'amica a cambiarsi. Andiamo, gli occhi dovevano essere puntati tutti su di lei! 
"Phoebe, ascoltami. Devi andare ad un matrimonio, il mio, giusto? E sai che... che le colombe sono spaventate dal nero'?" Inventò su due piedi.
"Cosa dici? Davvero?" Chiese lei, triste e dispiaciuta allo stesso tempo.
"Oh, sì. Assolutamente. Loro amano i colori candidi come il bianco e.. l'azzurro! Ecco perché l'ho scelto, perché non voglio far spaventare le colombe!" Continuò l'amica. "Vuoi spaventare delle povere ed innocenti colombe, Phoebe?"
"Oh, no, certo che no! Vado a cambiarmi subito!" E corse verso la camera da letto, inciampando nella lunga coda del vestito.
Quando la bionda si chiuse dietro la porta, Rachel e Monica si diedero il cinque.


"Mancano cinque minuti. Puoi guidare più velocemente, Chandler?" Ross era nervosissimo. Sembrava quasi un corvo appollaiato sulla spalla del suo migliore amico.
"Ross, non posso volare sulle macchine solo perché tu devi sposarti, okay? Siamo quasi arrivati, smettila di darmi il tormento!" 
Ross si scostò e sbuffò rumorosamente.
"Amico, vuoi che guidi io? Sono un asso alla guida." Si pavoneggiò Joey.
"Ma se hai ripetuto l'esame almeno tre volte!" Chandler gli lanciò un'occhiata gelida.
"Appunto. Ho studiato per tre volte la stessa cosa, quindi sono più preparato."
"Okay, facci vedere cosa sai fare." Fermò la macchina e scese. 
"Signore, salvami tu." Piagnucolò Ross dal sedile posteriore.



"Monica! Monica, salvami!" Phoebe urlò dalla camera da letto. Monica spaventata entrò di corsa, credendo fosse un'emergenza.
"Cosa c'è? Sei ferita? Qualcuno è entrato dalla finestra?" Brandiva una mazza da golf nel vuoto.
"Uno scarafaggio, proprio lì!" Piagnucolò Phoebe, puntando il dito verso il bordo del letto.
"Oh, santo cielo! Vai via, VIA, VIA!" 
"Ma cosa sta suc- UNO SCARAFAGGIO!" Rachel, attratta dal baccano, era entrata anche lei nella camera di Monica. 
"Uscite fuori. Forza!" Monica prese in mano la situazione. Dopo aver fatto uscire le due amiche, prese una paletta dal mobile accanto e colpì l'insetto per stordirlo.
Lo gettò fuori e si risistemò il vestito.
"Ragazze, è tutto okay." Uscì dalla stanza a testa alta. "Siete pronte?"
"Metto le scarpe e andiamo." Rispose Phoebe. "Ah, Monica?"
"Dimmi, tesoro." 
"Hai il mascara sciolto."
Monica grugnì.


Chandler grugnì per tutti cinque minuti che li separavano dalla chiesa. L'amico stava guidando bene e anche veloce. Arrivarono sani e salvi in chiesa, cosa che fece tirare un sospiro di sollievo al povero Ross.
Parcheggiarono e scesero dall'auto per dirigersi alla chiesa. 
Stava accadendo davvero, Ross non poteva crederci.
"Ehi, amico, andrà bene." Lo tranquillizzò Joey. Sentiva l'ansia di Ross pervaderlo.
"Lo so, ragazzi. Rachel è diversa, la amo, ma ho paura comunque. I miei matrimoni precedenti sono andati tutti male e... e..." Stava straparlando.
"Ross, no. Rachel non è lesbica e non è isterica." Fece Chandler. "Forse solo un po'. Ma è diversa dalle altre. Devi stare tranquillo." Gli mise una mano sulla spalla.
Erano arrivati. 
L'edificio si ergeva proprio davanti a loro. Metteva timore e soggezzione. 
"Amico, noi dobbiamo aspettare le signore qui fuori. Tu va' dentro, manca poco." Joey gli fece l'occhiolino.
"Oh, e Ross! Non svenire quando vedrai Rachel entrare dall'altare." Gli fece un saluto militare, e l'amico si avviò lungo la navata.


Le ragazze arrivarono mezz'ora dopo i ragazzi. Inutile dire le varie reazioni di Ross a quel ritardo inspiegabile. La verità era che Phoebe aveva dimenticato il bouquet a casa. Monica la stava mangiando viva. 
Quando i ragazzi videro Monica e Phoebe uscire dall'auto rimasero senza fiato. Chandler corse subito incontro a sua moglie, abbracciandola e baciandola. 
"Sei bellissima." Le disse. Un sorriso stampato sul volto che Monica sapeva essere solo per lei.
"Grazie. Anche tu sei stupendo." 

Ehi, Phoebe. Sei uno schianto!" Disse Joey, allargando le braccia e stringendo l'amica tra le braccia. "Se non fossi già sposata, ti avrei già chiesto di farmi compagnia dopo il matrimonio." E le rivolse uno dei suoi sorrisi sghembi che facevano cadere le donne ai suoi piedi.
"Sei sempre il solito!" Gli diede una pacca sul braccio. "Ma devo dire che il farfallino ti sta davvero bene." Sorrise.

"Monica, Phoebe, che ne direste di aiutarmi ad uscire da qui?" Chiamò Rachel, incastrata tra tulle e chiffon. 
"Arriviamo." Le due amiche riuscirono a tirare la sposina fuori dall'auto e a risistemarle il vestitono.
"Wow, Ross sverrà di sicuro." Disse Chandler, accompagnato da un fischio di Joey in sottofondo.
"Grazie ragazzi." E lanciò dei baci ai suoi due amici. "Quindi ci siamo."
"Decisamente." Fece Monica.
"Pronta?" Phoebe le sistemò il velo sul volto.
Rachel annuì.



I due ragazzi presero sotto braccio le loro dame e si avviarono lungo la navata. Il suono della marcia nuziale echeggiò per tutta la chiesa. Da lontano potevano vedere lo sguardo sul volto di Ross: pura paura. Si accorsero dell'entrata della sposa, quando la paura si tramutò in stupore ed adorazione. 
Ross rimase a bocca aperta quando vide la sua futura moglie. 
Era raggiante, come se avesse rubato i raggi del sole e li avesse indossati.
E lui stava per sposarla.
La vedeva avvicinarsi sempre di più, e le rivolse un sorriso timido ed imbarazzato.
Era come tornare quindicenni.
Quando le coppie di amici si separarono, tutto sembrò ancora più reale.
Lui, Rachel, marito e moglie dopo anni di corte incessante e di tormenti interiori.
La vide prendere posto accanto a lui e l'unica cosa che riuscì a dire fu "Sei stupenda." .
Lei rispose con timidissimo "Tu di più."
E così la cerimonia iniziò.


I quattro amici erano seduti nel salotto di Monica, insieme ai loro rispettivi bambini. 
Monica e Chandler avevano adottato due bambini, perché il destino non aveva voluto concedergli un bambino tutto loro. 
Ross e Rachel avevano avuto una bambina insieme, la bellissima Emma. Ross andava matto per sua figlia, ma Rachel la voleva tutta per sé.
Phoebe aveva avuto anche lei due bambine che amava alla follia. Avevano i suoi capelli biondi e gli occhi del padre.
Joey... anche Joey si era sistemato. Senza bambini, ma viveva con una donna di nome Alex. Le cose tra di loro erano abbastanza serie.
Dopo il matrimonio di Ross e Rachel, il gruppo di amici aveva deciso di incontrarsi una volta a settimana per stare insieme come ai vecchi tempi. 
Dieci e più anni passati al Central Perk non potevano essere spazzati via da un matrimonio.
Quel giorno, i genitori di Emma avevano deciso di portare l'album del loro matrimonio per rivivere quei momenti felici.
"Oh, guardate. Qui è quando Chandler si buttò un pezzo di torta nuziale addosso." Scoppiò a ridere Rachel.
"Gne gne, non sei divertente!" Rispose lui, con faccia offesa. "Monica continuava a chiamarmi, cosa potevo fare?"
"Lasciare la torta sul tavolo e correre da me?" Fece lei, con tono ironico. 
"Monica, conosci Chandler. Non avrebbe mai mollato quel pezzo di torta." Disse Joey.
"Rachel, guarda! Qui siamo io e Mike che tentiamo di scartare la carne dalla portata!" Indicò Phoebe.
"Già, ricordo le lamentele del cameriere. Il pavimento era pieno di pezzi di carne." Rispose Ross, sorridendo e sfogliando un po' l'album alla ricerca di foto imbarazzanti dei suoi amici.
"Ma guarda. Le nostre promesse, Rachel." Tirò fuori un foglio leggermente ingiallito e lo porse alla moglie. "Pensa che Joey stava per pulirsi la bocca con quel foglio." 
"Mi fanno ritornare indietro di anni, queste promesse." Disse Rachel, sorridendo al foglio di carta che teneva in mano.

"Ross, ne abbiamo passate tante insieme.
Sono stata il tuo primo amore al liceo e sono stata probabilmente anche la tua prima delusione.
Adesso siamo qui, all'altare, pronti ad intraprendere un nuovo cammino insieme ed a giurarci amore eterno e rispetto reciproco.
Sono a due quarti del mio viaggio, Ross, e so che nella vita non ci sono certezze. Una cosa di cui sono sicura però c'è: i restanti due quarti voglio passarli con te."


"Rachel, hai mai desiderato qualcosa così tanto da sperare che un giorno o l'altro diventasse realtà a qualunque costo?
Io sì. 
E quel sogno sei tu.
Ho passato anni della mia vita a pensare a te e a pensare che magari, un giorno o l'altro, avremmo avuto una storia nostra.
Alla fine quel desiderio si è avverato.
Rachel, nella mia vita ho commesso numerosi sbagli e tu lo sai. Devo dire che non sono stati inutili, sai? Mi hanno aiutato a comprendere una cosa.
La vita è una e il tempo sembra scorrere via come sabbia tra le dita. 
Credo che il massimo che una persona possa fare è trovare un posto nel mondo accanto a qualcuno di davvero speciale.
Io ho scelto te."


Rachel, si asciugò una lacrima. "Queste cose mi fanno sempre commuovere." Diede una pacca a Ross. "Perché mi hai fatto portare questo album?" Si soffiò il naso.
"Amore." Ross la strinse a sé e la baciò sulla fronte. 
"Sapete, continuo a pensare a quel giorno in cui ritrovai Monica al Central Perk. Se non avessi lasciato il mio ex all'altare non avrei mai conosciuto voi e non avrei mai sposato Ross. 
Provengo da una famiglia ricca, ma voi mi avete insegnato che avere tanti soldi non significa essere necessariamente ricchi. Io ero povera, davvero molto. 
Mi avete insegnato a superare i mille ostacoli che la vita spesso mette di fronte. Li ho superati tutti, grazie a voi. E sarà così anche in futuro, lo so. Avrò sempre qualcuno che mi ascolterà, che mi offrirà una spalla su cui piangere, una mano per pulire casa -Grazie, Monica- e una mano che mi afferrerà per guidarmi fuori dal buio. 
Siete ciò che ha reso me la Rachel che vedete. 
Mi avete reso una nuova persona, e non smetterò mai di ringraziarvi per questo." 
Scoppiò a piangere sulla spalla di Ross e Monica le accarezzò la schiena.
"Ha ragione, ragazzi. Facciamoci una promessa: fra quarant'anni, quando saremo tutti vecchi decrepiti -Joey, anche tu- ci riuniremo al Central Perk e ricorderemo tutti i bei tempi passati insieme. 
Perché dopotutto, ragazzi, non siamo nulla se non stiamo insieme."
Si commossero tutti in seguito alle parole di Monica e si abbracciarono forte. 
Alla fine, Rachel aveva detto una cosa giusta nella sua promessa.
Nella vita non esistono certezze, ma la loro amicizia era sicuramente una di quelle.






Angolo autrice: Ed ecco la famosa OS su Friends che vi avevo promesso.
Non c'è nulla da dire, spero solo vi sia piaciuto il matrimonio e il modo in cui ho deciso di strutturare tutta la storia.
Se trovate errori di ogni genere, vi prego, fatemelo notare. Nonostante rilegga le mie storie più di due volte, c'è sempre qualcosa che mi sfugge.
Alla prossima!

 
  
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