Francia
per il suo compleanno si aspettava di tutto: un finto rapimento, come
ai bei vecchi tempi d'oro, da parte di Spagna e Prussia per essere
portato su qualche atollo sperduto nel bel mezzo dell'oceano, un
'intera orchestra guidata dal suo petit
frère Italia come sveglia a mezzogiorno, e
persino una fornitura di gelato, sciroppo d'acero e pancake da Canada,
che gli sarebbe potuta durare persino per una decina d'anni.
Ma trovarsi alle cinque di mattina Inghilterra fuori casa, con un pacco
tra le mani e rosso in viso, era una cosa che mai, nemmeno in altri
mille anni, avrebbe potuto prevedere.
'' Godness frog - disse
l'inglese, quando l'altro gli aprì finalmente la porta -
Mettiti qualcosa di decente addosso!''
'' Perchè, mon
amour? Trovi che qualcosa ti distragga?'' gli chiese
malizioso, ammiccandogli.
Francis odiava mettersi il piagiama, e spesso dormiva nudo. Arthur era
fortunato che, per una volta, si fosse messo almeno i pantaloni. Anche
perchè, quando aveva sentito bussare con tanta insistenza,
aveva pensato che fossero Antonio e Gilbert.
Se proprio doveva essere "rapito", che almeno non fosse nudo: si
sarebbe risparmiato i commenti inopportuni di Prussia ("Kesekese... non potrai mai
eguagliare i miei fantastici cinque metri, Franny)
'' Nei tuoi sogni, pervert
- gli rispose la Nazione britannica - Chiudi il becco e
prendi questo. E' per te.''
Dalla grandezza del pacco, il francese dedusse che non si trattasse di
una maglietta o di un qualsiasi capo di vestiario (fortunatamente per
lui, dato che i gusti di Angleterre
in fatto di moda lasciavano a desiderare) nè di un libro o
di una bottiglia di vino inglese, pallida e insapore imitazione dei
suoi.
Quando finalmente l'aprì, non riuscì a trattenere
un'espressione di puro stupore dal suo viso.
'' So che non è un granché, non c'è
bisogno che me lo dica tu, git.
Puoi anche buttarla, se vuoi. Per me non ci sarebbe
differenza.''
Invece ce ne sarebbe stata, e tanta anche.
Nonostante le sue scarse abilità culinarie, per il suo
compleanno gli aveva preparato una torta, impegnandosi fino ai suoi
limiti. Pur di preparargliela e di ottenere qualcosa di soddisfacente,
non aveva dormito per tutta la notte (le occhiaie sotto gli occhi verdi
dell'inglese erano evidenti quanto l'aria trasandata e le mani
graffiate).
Inghilterra l'avrebbe negato fino alla morte, ma aveva preparato quel
dolce con amore, solo per lui.
E nonostante sapesse quali rischi corresse, Francia non poteva
semplicemente buttarla via come se nulla fosse. Non sarebbe stato
giusto nei confronti dell'altro.
'' Certo che no la butterò, mon petit lapin.
Anzi, che ne dici di entrare a mangiarla con me?''
( 422 parole)
N.d.A
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