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Autore: i am only me    28/09/2014    0 recensioni
Christine era una ragazza normale. Capelli castani indomabili occhi verdi e una sorellina. Melany. Melany voleva essere come Christine da grande. E a Christine questa idea la terrorizzava. La sua amata sorellina non sarebbe mai dovuta diventare come lei. Mai. E allora l'allontanó. L'allontanó dalle sue macerie per non farle del male. Smise persino di raccontarle la storia della buonanotte. Per Christine le favole erano solo una montagna di bugie. E si rifiutava di raccontarcele. Di illuderla come aveva fatto con se stessa. Finché un giorno non trovò una nuova storia da raccontare una diversa. Ma che come tutte iniziava con c'era una volta.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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C'era una volta tanto tempo fa in un paese molto lontano una ragazza. Questa ragazza si chiamava Christine,aveva i capelli castani mossi e gli occhi verdi. Odiava i suoi capelli erano ingestibili. Viveva con le cuffiette nelle orecchie perché la musica era l'unica cosa che da un pó di tempo l'aiutava. Non era buona e gentile con tutti. Anzi. Era acida,a volte stronza, non amava tutti indistintamente. Molte persone gli stavano sul cazzo ma non lo diceva. Aveva imparato che tenersi tutto dentro era meglio. Era meglio perché nessuno sapeva dove colpirti per fare male. Se ti crei una tua corazza impenetrabile nessuno puó ferirti. O almeno così pensava. Ma man mano si resa conto che portare questa corazza faceva solo più male. Perché puoi fingere con gli altri che nulla ti tocchi o che nulla ti interessi; ma non puoi fingere con te stessa. E tenere un'apparenza di perfezione fuori per morire dentro uccide. Lo aveva imparato a sue spese Christine. Lei che da piccola era perfetta. Era la brava bimba che tutti volevano. "Volevano". Tempo passato. Ora era per tutti una delusione. Lo era per la mamma, il pap. E lo era per la sua sorellina. Christine aveva una sorellina di 7 anni di nome Melany. E quando era piccola,quando aveva piú o meno 3 anni, le aveva detto che da grande voleva essere proprio come lei. Da allora lei l'aveva trattata male. Allontanata. Per il semplice fatto che non voleva si affezionasse troppo a quelle macerie che Christine era. Non voleva si facesse male.  A volte pensava che non aveva senso. Ma non riusciva a guardarla in faccia. A raccontarle una storia come ogni sera ancora le chiedeva. Per lei era come mentire. Perchè illuderla? Perchè farle pensare che tutto nella vita va come vuoi? Perché? Il principe azzurro non arriverà. Nessuno è perfetto. Anche la persona che ti ama di più ti deluderà almeno una volta. Deludere fa parte degli uomini. Nessuno ti salverà. Devi essere tu a farlo. Devi essere tu forte per alzarti tutte le volte che le persone ti getteranno giù. Amava sua sorella. L'amava più di se stessa. E non riusciva a dirle le stesse bugie che per anni si era detta da sola. I giorni passavano. Così come i libri letti da Christine nella sua cameretta. Così come le ore passate a sentire musica. Cosí come le crepe nella sua corazza. Ogni sera Christine usciva. Usciva per sballarsi per dimenticare ciò che era,per dimenticare la sensazione che aveva provato stando fra le braccia di quel ragazzo che per una sola volta l'aveva stretta a se e l'aveva fatta innamorare di lui. Usciva con i suoi amici. Con loro era la persona che davvero era. O almeno in parte. E lo aveva fatto anche quel giorno. Anche se non si prospettava una bella serata. Uscì. Quel giorno Christine aveva un bisogno assoluto di abbracci. Lo si vedeva nei suoi occhi colmi di lacrime e nelle tante sigarette che stava fumando. Aveva paura. Ma non pensava che nessuno se ne accorgesse. Perchè qualcuno doveva dare importanza ai suoi sentimenti? In fondo era nessuno. Poi arrivó lui. Lui se ne accorse che stava male. L'abbracció senza che lei glielo chiedesse. E lei ne rimase stupita. Perchè? Perché? Non riusciva a pensare ad altro. La notte non dormì. Le accadeva spesso. Ma quella volta non le diede fastidio. Perchè per tutte quelle ore lei aveva un sorriso stampato in faccia. Uno vero. Lui cominciò a mandarle messaggi. E leggere il suo nome gli provocava ogni volta un sorriso. La settimana successiva si rividero e lei non era mai stata più felice. Lui le diede un bacio sulla fronte e uno sulla guancia mentre erano abbracciati. E lei sentiva che mentre le crepe sulla corazza aumentavano quelle sul cuore diminuivano. Poi si baciarono. Diventarono una coppia. Lui non era un principe azzurro. Non aveva i capelli biondi,gli occhi azzurri e non l'aveva salvata. No. Ma l'amava. L'amava sul serio. L'aveva anche delusa ma a lei non importava. Perchè lo sapeva che nessuno era perfetto e molte volte anche lei gli aveva fatto del male. Ma anche lei lo amava e questo bastava a entrambi. Allora Christine decise di raccontare questa storia alla sua sorellina. Le disse di non cercare qualcuno di perfetto. Ma l'unica persona che davvero l'avrebbe fatta sorridere fra le lacrime. Solo questo. E Melany lo fece. Perché anche se l'aveva fatta soffrire,il suo sogno era ancora quello di essere come la sua sorellona. Avere la sua forza. E poi nessuno é perfetto,no?
  
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