Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
Segui la storia  |       
Autore: xhimmelx    28/09/2014    12 recensioni
Scarlett voleva dimenticare, solo scomparire e dimenticare tutto. Le minacce, Michael, la droga. Ma perdere la memoria non era esattamente quello che voleva succedesse. Così Scarlett si ritrova sola, con due genitori e un fratello e, per quello che ricorda, niente amici.
Ed si scoprirà disposto a tutto pur di recuperare il loro legame e tornare agli inizi, persino quando Scar si ritroverà faccia a faccia con Michael e con il pericolo.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo 1.


«I’m not okay.»

 
 
Era novembre, il primo giorno del mese per esattezza.
Scarlett si svegliò e la prima cosa che notò dalla sua finestra fu un cielo spaventosamente grigio, cupo quasi quanto lei. Sembrava che tutto ciò che la circondava stesse cercando di peggiorare le cose. Quella mattina, forse a causa di quel brutto cielo, il suo umore era peggiore del solito. Non si trattava più solo di un broncio dovuto alle troppe attenzioni che aveva ricevuto nell’ultimo periodo, bensì si sentiva irritata. Da tutto.
Quando scese al piano di sotto, dove sedevano di già i suoi genitori, roteò gli occhi non appena scrutò i loro sguardi così attenti ad ogni suo movimento.
-Tesoro, vuoi che tuo padre ti accompagni a scuola?-  Le chiese svelta la madre, mentre le prendeva la giacca dall’appendiabiti.
-No, vado a piedi.-
-Ma sei sicura? Non vorrei ti capitasse…-
-Sul serio, sto bene così.-    Quella mattina era decisamente cominciata nel modo sbagliato. Salutò i suoi genitori con dei baci sulle loro guance, più che altro sentendosi costretta, e lasciò subito la casa.
Con le cuffie alle orecchie, quella volta decise di fare uno strappo alla regola. Non le andava la solita fermata alla caffetteria, piuttosto avrebbe incontrato i suoi amici direttamente a scuola. Le serviva del tempo per stare sola, era da un bel po’ che ne aveva bisogno. Impiegò il lungo tragitto casa-scuola con lo sguardo perso nel vuoto, un po’ sul marciapiedi, un po’ osservando qualcosa davanti a lei. Musica ancora accesa, iniziò a rilassarsi un tantino e a fare mente locale sui suoi problemi. Si sentiva troppo oppressa, non era mai successo prima. Bhe, tutto questo non le era mai successo prima. Quelle minacce, non riusciva a levarsele dalla testa. Sapeva che ormai era al sicuro, forse, ma come poteva dimenticarsi di ciò che era successo quando tutto e tutti, attorno a lei, non facevano altro che ricordarlo? Semplicemente non poteva. Da quando si era disgraziatamente diffusa la notizia, l’intera scuola non aveva parlato d’altro. Tutto d’un tratto, si era ritrovata attorno a persone che volevano aiutarla, persone a cui faceva pena, o persone che invece la prendevano di mira vedendola come un soggetto vulnerabile. Lei non aveva mai cercato tutto questo. Le sarebbe bastato solo l’aiuto dei suoi genitori e, magari, dei suoi migliori amici. Ecco tutto. E invece no, era stata travolta da un vortice di domande che, più che aiutarla, la opprimevano e la facevano stare peggio. Questa situazione era troppo grande per lei.
Schiacciò con la scarpa la sua sigaretta, così come avrebbe voluto fare con i suoi problemi, mise in bocca una gomma da masticare ed entrò a scuola.
Come al solito, sguardo abbassato.
Sapeva che molti dei presenti la stessero guardando, anche solo con la coda dell’occhio. Dio santo, quanto avrebbe voluto piantargli un pugno in faccia, nessuno escluso. Fu proprio quando le cominciarono a prudere le mani che sentì una forte presa sui suoi fianchi. Si voltò spaventata, ma per sua piacevole fortuna scoprì che si trattava di Ed. La stava abbracciando.
-Mi hai spaventata.-  Sentenziò Scarlett, più che seria, riferendosi al gesto di Ed. Sapeva che Ed era allegro, come sempre, ed era pieno di spirito, ma lui non aveva idea di quanto quella fosse una giornata “no” per la ragazza.
Si trattava di Ed Sheeran, L’amico con la A maiuscola per eccellenza. Il Suo amico. Eddy lo conosceva da cinque anni, circa, ma si può dire che quelli con lui erano stati i migliori anni della sua vita, fino ad allora. Eddy sapeva tutto di lei, sapeva anche dell’accaduto, e… la conosceva meglio delle sue tasche.  Sapeva davvero ogni cosa su di lei, dalla prima cascata in bicicletta al primo brutto voto a scuola e, cosa più importante di tutte, aveva portato un po’ di felicità in più nella sua vita. Scarlett non avrebbe potuto sopravvivere un secondo senza di lui, in quel posto così schifoso.
-Come mai non sei venuta alla caffetteria?-  Chiese Ed, non facendo caso alla precedente frase della sua amica.
-Nulla… volevo stare un po’ per conto mio.-
Ed la guardò male. Sentiva ancora l’odore di sigaretta sui suoi vestiti, nonostante la gomma alla menta che stesse masticando.  –Hai fumato. Quando fumi c’è qualcosa che non va.-  Si può dire che Ed, spesso, le faceva da secondo padre. Detestava vederla fumare, o bere, o fare qualsiasi altra cosa di questo tipo.
-C’è qualcosa che va, in questo periodo?-
Il ragazzo si fece immediatamente serio, capendo che le sue supposizioni erano esatte.   –Scar, non pensarci. Non pensiamoci. Abbiamo una giornata davanti, sfruttiamola al meglio.-  Scarlett non sapeva quanto credibili fossero le parole del suo amico ma, come in tante altre occasioni, preferì affidarsi a lui. Gli afferrò il braccio per il polso e se lo portò attorno al collo. Mentre camminavano verso l’aula, Scarlett si sentiva decisamente meglio, e Ed ne era felice.

L’ultima lezione era trascorsa.
Scarlett, adesso sola, stava camminando verso il suo armadietto per posare i libri che teneva in una mano, il diario nell’altra. Sembrava essersi distratta almeno un po’, le due ore consecutive di inglese l’avevano costretta a stare in classe per tutto quel tempo, il che significava lontano dai corridoi, lontano dalle voci.
Ma sapeva che sarebbe  ricominciato.
Di nuovo tanti occhi posati su di lei, sul suo sguardo che esprimeva disagio. Di nuovo quelle voci che arrivavano benissimo al suo orecchio.
“Secondo te come è andata veramente?”
“Non so, né vorrei saperlo. Non vorrei mai e poi mai trovarmi al suo posto”
Ma dov’era Ed, diamine? Possibile che tutti i suoi amici fossero scomparsi?
“Dicono che lei alla fine abbia ceduto. L’ha fatto.”
“Io, invece, ho sentito dire che si è rifiutata, e per questo…”
Scarlett stava per chiudere l’armadietto quando sentì quelle ultime frasi, provenienti da due ragazzi alle sue spalle. Sbatte’ forte l’arnese provocando un forte rumore, poi si voltò verso i due e non ce la fece più. Non poteva più trattenersi.
-Chiudete quella fottuta bocca, voi due. Tutti, chiudete tutti la vostra bocca.-
Lo si sentiva nell’aria, Scarlett era stufa, aveva le guance rosse dalla rabbia e i pugni serrati, ed era esplosa. Sentiva che quello era solo l’inizio di una lunga storia. I ragazzi ormai la osservavano un po’ impauriti, un po’ comprensivi, e lei odiava troppo quello sguardo di compassione. Lo conosceva benissimo, e lo odiava.
-Calmati, Simpson. Non eri tu forse quella che voleva tutta questa “fama”?- 
Scarlett si girò a destra, e lo vide. Collin Price, ora dritto di fronte a lei. Collin… gli aveva sempre dato fastidio quel ragazzo, ma adesso ancora di più. Scarlett si chiedeva come potessero esistere delle persone così egoiste, vergognose e insensibili davanti a certi fatti. Come potevano certe persone continuare a riderle in faccia, dopo quello che aveva passato?
Scarlett, per quella volta, decise che fosse meglio non ascoltarlo e dargli le spalle, ma non ne fu capace. Lui se la cercava.  –Adesso scappi dai tuoi problemi? Ti ci sei buttata tu in questa fossa, non essere ipocrita, Simpson.- 
Questo era decisamente troppo. E così era stata lei a cacciarsi nei guai. Bhe, forse era vero, ma non l’aveva mai e poi mai desiderato. Come poteva anche solo insinuarlo, Collin?   -Sta zitto.- 
-Andiamo, affronta una volta per tutte la questione.-  Senza che nessuno dei due ragazzi se ne accorgesse, si formò attorno a loro una grande cerchia di studenti in ascolto. Ma Ed non c’era.
Scarlett non aveva nient’altro da fare. Non avrebbe mai affrontato la sua personale situazione davanti a persone alla quale non doveva interessare. Così lo fece: si catapultò addosso a Collin, sventolando in aria le braccia e cercando di fargli male al petto con i suoi due pugni. Ma Collin sembrava non reagire. Anzi, la osservava con un sorriso sbalordito in faccia, come a giudicarla pazza.
La ragazza, ormai esausta, alzò la voce ed urlò. In quel momento non gli importava più di nulla, né del giudizio degli altri, né dei professori che potevano sentirla.  –Io ti odio! Odio te e quel branco di persone che ti danno ragione. Tu non sai un bel niente, non puoi venire a scuola con l’intento di rovinarmi la giornata, dichiarando cose non vere. Sono stufa, di te e dei tuoi amici. Va al diavolo, Collin!-
Scarlett, in un attimo, si ritrovò gli occhi gonfi e la vista appannata, ma faceva di tutto pur di trattenere le lacrime. Non lì, non davanti a tutti. Il ragazzo, però, non mostrò un minimo di sensibilità e cercò per l’ultima volta di mettersi in mostra.  –Guardate, Simpson che piange. Non fingerti forte, Scarlett, non lo sei.- 
Ebbe i brividi sentendolo scandire il suo nome lettera per lettera. Pronunciato da lui suonava così male. Decise ancora una volta di eliminare le distanze fra loro, ma sapeva che questa volta avrebbe esagerato. Scaraventò a terra la sua borsa e alzò il braccio con tutta la forza che possedeva. Gli avrebbe di certo tirato uno schiaffo, uno violento, ma si sentì trattenuta da qualcuno.
Ed, non appena aveva sentito la sua voce dal fondo del corridoio, si era precipitato in mezzo alla mischia per vedere cosa stesse succedendo. I suoi occhi caddero immediatamente sulla rabbia che Scarlett aveva in viso. La vide correre verso il ragazzo, Collin, ma questa non ebbe il tempo di colpirlo che Ed le afferrò il polso. La fece voltare immediatamente verso di lui, in modo da guardarla per bene. 
-Scar, che stai facendo?-   Ed la osservava con un tantino di disapprovazione, ma sapeva che la disapprovazione era l’ultima cosa che serviva alla sua amica. Scarlett rimase in silenzio, immobile.   –È meglio andare, su.-  Ed la portò fuori dalla scuola, d’altronde era ora di tornare a casa. Non la vedeva in quelle condizioni da qualche settimana, ormai. Sembrava andare tutto bene, ed ecco che in un giorno era ricrollata.
In quel momento non sapeva esattamente cosa dirle, o come parlarle, perciò non appena si trovarono al difuori del cortile scolastico la fece fermare e semplicemente la abbracciò. Sentiva che quell’abbraccio avrebbe avuto una conseguenza, e infatti… dopo qualche breve secondo Ed percepì la sua maglietta bagnarsi leggermente e sentì la sua amica singhiozzare. Scarlett non avrebbe mai ammesso che stesse piangendo e che quelle fossero lacrime di debolezza, ma non c’era bisogno di parole.
Ed la conosceva meglio delle sue tasche.
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE.
Ciao a tutti! 
Come prima cosa ci tenevo a ringraziarvi per le poco più di 300 visualizzazioni ottenute in una settimana, che non sono poche. Sono contenta che in così tanti abbiate letto il prologo minuscolo e spero che farete altrettanto con questo primo capitolo.
Ecco, finalmente l’ho pubblicato. Allora, vi ho fatto conoscere un po’ meglio il personaggio di Scarlett e finalmente è entrato in scena Ed. Come avrete capito la questione delle “minacce” resterà anonima ancora per un po’, diciamo che verrà a galla piano piano nel corso della storia, in questo modo spero di poter destare la vostra curiosità.
Detto questo, desidero con tutto il cuore delle vostre recensioni. Cioè, voglio sapere qual è la vostra idea, se la ff sembra interessante, come è scritta, se continuerete a leggerla… Ditemi qual è la prima impressione che vi siete fatti su Ed e Scarlett. Abbiate pietà di me e accontentatemi dai lol.  Un bacio, xhimmelx. J

Questa volta vi lascio con una tenerissima foto di Ed.


 
   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran / Vai alla pagina dell'autore: xhimmelx