Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: ___Page    28/09/2014    3 recensioni
Raccolta di OS, nate da un gioco su whattsapp.
Loro mi dicono una parola.
Io scrivo una cag... storia.
AU e non. IC non garantito.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Prompt: Mago
Coppia: Law x Margaret
AU: No




 
MAGO



Gettò la testa all'indietro, mordendosi il labbro per soffocare il gemito che stava risalendo lungo la sua gola, facendole sgranare gli occhi per il piacere.
Strinse forte il lenzuolo tra le dita, mentre una miriade di sensazioni vecchie e sempre nuove la attraversava, conducendola lentamente verso quell'estasi nota ma di cui non era mai sazia.
Quella volta però, stava lottando con tutte le sue forze per non soccombere. Cedere e lasciarsi andare avrebbe significato dargli ragione, lusingare il suo già notevole ego e ammettere la sua debolezza.
Le piaceva essere debole tra le sue braccia e sotto le sue mani, non era un problema, con lui si sentiva al sicuro.
Ma, quella volta, c'era in ballo anche una questione di principio.
Perché lui non era veramente capace di tenere né le mani né la propria curiosità a freno e, quel pomeriggio, si era lasciata scappare una minaccia di troppo, accompagnata da un'affermazione maliziosa che ora il suo orgoglio di guerriera le imponeva di dimostrare con i fatti.
-Cosa stai facendo?!- aveva domandato con calcolata calma, avvicinandosi a lui che, colto in flagrante, non aveva nemmeno provato a fare finta di non stare armeggiando con Xanadu, il suo serpente nonché preziosissimo arco.
Glielo aveva detto mille volte di lasciarlo stare, ma era più forte di lui, doveva capire il meccanismo e studiare a fondo tutto ciò che lo affascinava.
Ma Xanadu era permaloso e non amava gli estranei e quello scherzetto che lui le aveva giocato le sarebbe costato almeno due giorni di sciopero del rettile.
-Se lo fai di nuovo te le taglio quelle mani!-
Lui aveva ghignato divertito prima di provocarla.
-Vorrei proprio vederti, se io non avessi le mani-
Margaret aveva sollevato una delle sue, mostrandone il dorso, le dita allargate prima di rispondere con un sorrisetto furbo
-Avrei un'ottima soluzione! Non credere di essere così eccezionale!-
Aveva detto troppo, trascinata dal fastidio che la situazione le aveva provocato ma ormai era tardi.
Lo vide allargare il ghigno e scoccarle un'occhiata che era sfida, passione, desiderio, amore e orgoglio tutto insieme.
-Ma davvero?!- aveva domandato, prima di avvicinarsi a lei deciso per scaraventarla sul letto.
Non le aveva lasciato il tempo di protestare, violandola rapido con due dita tatuate, senza stare nemmeno a sfilarle le mutandine, scostandole semplicemente di lato.
E ora lei era lì, incapace di resistere oltre, meravigliosamente rilassata e persa.
Si maledisse e lo maledisse mentre reclinava la testa all'indietro e liberava un grido di piacere allo stato puro.
Lo sentì chinarsi su di lei, quando l'orgasmo cessò, lasciandola svuotata e in debito di ossigeno, per baciarle la gola.
-Allora, dicevi?!- chiese trionfante, facendole aprire gli occhi.
Incrociò il suo sguardo grigio e decise che non era il caso di lasciargli il tempo di parlare e vantarsi. Si avventò sulla sua bocca, abbassandosi con le mani sulla cerniera dei suoi pantaloni.
Mentre si spogliavano, marchiandosi la pelle a vicenda, Margaret fece un rapido appunto mentale di non prendersela più con le mani di Law quando voleva spuntarla.
Perché Law, con quelle mani così belle e perfette, doveva ammetterlo, era un mago.
  
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