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Autore: nialljameshoransmile    28/09/2014    0 recensioni
Marina e Michele. Due persone così diverse eppure così simili. Talmente fragili che con una litigata cadevano a terra. Però si amavano. Sappiamo tutti che “amare” è una parola grossa ma loro lo facevano. A modo loro, certo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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oggi ha fatto la cagata di tornare a leggere quei messaggi. Si è persa nel mare della tristezza e ora cerca di saltarne fuori, ma invano. Quei messaggi che in una settimana sono diventati bugie. Bugie che lacerano il cuore. Alla fine a lei cosa importa? Lui ha deciso che loro due non potevano stare insieme. No, non era destino e quindi perché continuare? Lei non è la classica ragazza figa, con tanto stile e popolare. Lei sta li, aspettando che qualcuno le dia tanto amore. Purtroppo questo amore non arriva. Non da fastidio a nessuno.
 
 
Ha preso il vizio di fumare. Ha iniziato e ieri sera ha pure promesso  che non lo farà più. Che balla! Sa benissimo che continuerà a scroccare quello strumento che pensa che la rilassi. La distoglie da Quel problema. Si perché  Lui è un problema. Lui non vuole che lei fumi ma ormai a chi importa? E’ così sola che sente il ticchettare dell’orologio che ha sul polso.
 
Con la sigaretta tra le labbra sbocca lo schermo. Niente. Nessuno che la cerchi. Non un “ciao, come va?”. Michele era l’unico che si occupava di lei. Michele era quella persona che ti faceva vivere con un messaggio e piangere con un altro. Cosa significa parlare di Michele ora, quando tutto è finito?
Beh, alla fine un senso c’è. Sono stati insieme due anni, con tutti quelle pause talmente dolorose che non vanno nemmeno raccontate. Talmente tristi che spezzerebbero il cuore al mondo.  Hanno condiviso così tanto e ora non si parlano. Lui ha preferito la “troia” che gli spezzerà il cuore ma se la vuole godere.
 
 
Marina e Michele. Due persone così diverse eppure così simili. Talmente fragili che con una litigata cadevano a terra. Però si amavano. Sappiamo tutti che “amare” è una parola grossa ma loro lo facevano. A modo loro, certo.
Lui era distaccato e non mostrava sentimenti. Ha pianto per lei domenica e le ha ringhiato che era sua e di nessun altro. Lui che quando andava da lei la buttava sul divano e la baciava talmente tanto da fargli male. La baciava e la spogliava, mentre diceva sommessamente che era sua e l’amava.
Lei che dimostrava tutti i suoi sentimenti e faceva il possibile, alla condizione di farsi male. E lo faceva. Si faceva malissimo ma ne valeva la pena secondo lei. Quando si sono visti domenica lei ha pianto. Talmente tanto che non riusciva a reggersi in piedi. Gli ha urlato che lo amava e che era una testa di cazzo. E poi l’ha baciato così come lei sapeva fare. Quando lui andava da lei lo amava. Nel senso che gli sussurrava che era suo e che non poteva andarsene.
Lui un giorno ha promesso che non se ne sarebbe andato stavolta. Lo aveva promesso senza dita incrociate e senza una traccia di bugia. Lei lo aveva guardato e lo aveva baciato.
Ogni giorno si vedevano e si godevano ogni momento insieme. Li guardavi e sorridevi pensando che le coppie così sono rare. Sono magiche e speciali. Non potevi trovare tristezza quando erano insieme. Lui sosteneva che era quella giusta fino a domenica. Sorridevano per ogni cazzata e per ogni cosa si cercavano. Si cercavano con gli occhi, con le mani, con il corpo e perfino con il cuore. Si volevano talmente tanto da farsi male.
 
Ieri ha detto che non ha dato abbastanza. Marina ha risposto che a lei andava bene così. Sotto sotto alla fine glielo ha dimostrato che lo amava. Lo amava da star male e lui lo ha sempre accettato. Lui è sempre stato suo in una maniera che era difficile da capire. Una maniera bella ma allo stesso tempo malsana. Marina non riusciva a stare senza Michele. Michele non riusciva a stare senza Marina fino a martedì. Martedì ha capito che lei non faceva per lui. Le ha detto che le piaceva un’altra e lei ha pianto. Ha pianto talmente tanto che nessuno è riuscita a consolarla fino in fondo. Nessuno ha capito come si è sentita. Nessuno ha capito che lei ci teneva e forse anche troppo.
Lui era quella “cosa” che la teneva su. La faceva felice dopo tutto. E lei non sapeva spiegarlo.
 
 
 
E comunque si vede che hanno condiviso tanto. In corriera si guardano e non si dicono nulla. Lui alla fine distoglie lo sguardo e lo mette sullo schermo del telefono. Lei ci muore. Vorrebbe poterlo prendere da parte e dirgli che lei lo ama. Nonostante dica il contrario e sostiene che non gli faccia male, lo ama. Lo ama da buttarlo sul letto e fare l’amore, perché loro possono farlo. Non ne può più di questa lontananza. Non ne può più di fingere di star bene quando muore ogni sera sapendo che Michele non è suo. E infatti è così, Michele non è suo e deve farsene una ragione. A lui non manca.
 
 
 
In questi giorni ha pensato a davvero tante cose. Quella che la opprime di più è: “michele torna e io che faccio?”. Perché lei lo sa che lui torna. Lei sa che quando finisce con l’altra ragazza Michele torna. Ha sempre fatto così. Michele capisce Marina le ha dato tanto. Marina non sa che fare. Sa benissimo che lui la prenderà in giro ancora e ancora. Si sentirà con altre ragazze e le darà il colpo di grazie dove lei ci impiegherà mesi ad uscirne. Ma a lui questo non importa. Lei dice che non tornerà e che sarà sempre la stessa storia. Sa benissimo che ci starà male da far schifo e che piangerà ancora.
Ebbene non ha valutato una cosa e questo oggetto è il cuore. Lei ascolta sempre il cuore. Il cuore le dirà di tornare e lei lo farà. Marina Bertarello tornerà da Michele.
 
E’ passata una settimana e nessuno fa la prima mossa. Nonostante tutto lei pensa che a lui manchi. E a lui, sotto sotto, manca.
“e lo so che non torni, ma io ti aspetto per sempre.”
  
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