Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Vanilla_91    29/09/2014    11 recensioni
L'inizio di un nuovo anno scolastico può portare con sé innumerevoli sorprese: nuovi amici, nuovi professori, nuove esperienze.
Kagome è una ragazza semplice, adora Sango, la sua migliore amica, Sota, suo fratello maggiore e il suo sogno più grande è quello di girare il mondo. Per questo, quando viene selezionata per un progetto studio che si terrà in America, non può che esserne entusiasta.
Ciò che non ancora non sa, è che dovrà avere a che fare con InuYasha, un teppista prepotente e scorbutico, che non sopporta, con il suo gruppo di amici e con un ex fidanzato invadente e noioso.
Folli corse in moto, feste proibite, guai, gelosie e quel pizzico di follia tipico dell'età accompagneranno i protagonisti in questa nuova avventura.
Tre mesi di convivenza forzata, novanta giorni per imparare a conoscersi e ad andare d'accordo..chissà che l'amore non ci metta lo zampino.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando quella mattina si svegliò, Kagome si sentiva stranamente ansiosa ed agitata..attribuì quelle insolite sensazione al ben conosciuto timore di essere in ritardo.
Sorrise, come al solito se la sarebbe presa comoda tanto poi sarebbe bastato supplicare Sota per avere un passaggio e non arrivare in ritardo. Puntò lo sguardo sulla sveglia e, vista la tarda ora, capì di dover fare in fretta, altrimenti nemmeno suo fratello sarebbe riuscito ad evitarle un incontro col preside.
Si sbarazzò rapidamente del pigiama e indossò la divisa scolastica, spazzolò poi i capelli che sistemò con alcuni ferretti. Si sentiva smaniosa, ma anche emozionata: quello sarebbe stato il suo primo vero giorno di scuola.
In più era impaziente di rivedere Inuyasha. Era dal pomeriggio precedente, appena arrivati in aeroporto, che non si vedevano e sentivano.
Scese velocemente le scale e giunta in cucina stampò un bacio sulla guancia di sua madre e di suo nonno; impallidì quando notò il posto che solitamente occupava Sota vuoto.
- Mamma, dov’è Sota?- domandò.
- Che domande, Kagome. È appena uscito per andare a scuola..- le rispose.
- Cosa?? Devo raggiungerlo. Ho intenzione di strappargli un passaggio.- urlò quasi.
- Conviene allora che ti sbrighi, tuo fratello è già uscito da alcuni minuti.- si intromise il nonno.
Corse a perdifiato, rischiando più volte di inciampare e sospirò di sollievo quando vide l’alta figura del fratello immobile accanto alla moto.
- Sotaaa- urlò, tentando di assumere quel tono da bambina a cui il fratello non sapeva dir di no.
- Cosa c’è, Kagome?- le chiese, voltandosi a fissarla.
- Mi daresti un passaggio a scuola?-
- Mi dispiace, ma sto per passare a prendere Sakura.-
- Cosa?- chiese, spiazzata, la moretta.
- Già! E ovviamente sulla moto non possiamo andare in tre..-
- L..lo so. D’accordo, non importa, chiamerò Sango..- spiegò, ritrovando almeno in parte il buon umore.
Certo, Sango non era motorizzata, ma almeno non avrebbe dovuto fare tutta la strada fino a scuola da sola.
Salutato il fratello, scese rapidamente la ripida scalinata mentre componeva al cellulare il numero della sua migliore amica.
- Ka-chan, ma dove sei?- le domandò la vivace voce dell’amica.
- Sango-chan, come al solito sono in ritardo. Dove sei?Ti raggiungo così pos..- disse con tono reso affannato dalla corsa.
- A dir il vero sono già a scuola. Questa mattina Miroku è passato a prendermi. Siamo tutti qui ad aspettarvi mancate solo tu, Sota e Sakura..- spiegò.
- Ah..- fu l’unica risposta che uscì dalle labbra di Kagome.
- Kagome, mi hai sentita?-
- Cosa? Ehm, certo che ti ho sentita, Sango. Tranquilla, tra pochi minuti sarò lì.- disse terminando la chiamata senza dar possibilità all’amica di rispondere.
Si sentì infastidita. Sia Miroku che Sota erano passati a prendere le rispettive ragazze e invece a lei toccava far tutta la strada a piedi e per di più sola. Perché Inuyasha non aveva avuto la stessa premura nei suoi confronti?
Si diede della stupida. Non tutte le persone erano uguali e forse, pensò, Inuyasha non ci aveva nemmeno pensato.
Accelerò il passo e fece appena in tempo a varcare i cancelli della scuola prima che il bidello li chiudesse. Si guardò velocemente intorno, ma come era prevedibile, visto la tarda ora, i suoi amici erano già entrati.
Pazienza, si disse, avrebbe avuto tempo di salutare Inuyasha durante la ricreazione. Ringraziò tutti i Kami quando entrando in classe si rese conto che il professore della prima ora non era ancora giunto in aula.
Arrossì, poi,  quando sentì tutti gli sguardi puntati su di lei. Del resto quello era il suo primo anno in quell’istituto e lei e gli altri erano partiti per l’America il primo giorno di scuola..non aveva avuto il tempo di conoscere nessuno.
- Kagome, finalmente!- esclamò una voce conosciuta.
- Sango..-
- Signorina Hirai, si vada a sedere cortesemente..- esclamò una voce seria e autoritaria proveniente dalle spalle di Kagome.
- C..certo, professore.-
Kagome deglutendo si voltò a fissare l’uomo che era alle sue spalle.
 Alto, spalle larghe, tipici tratti giapponesi e una barbetta appena accennata sulla mascella perfettamente squadrata. Gli occhi, forse leggermente troppo piccoli rispetto al viso, erano di un intenso e insolito blu.
Lo sguardo penetrante fece arrossire la ragazza che si sentì squadrata.
- Lei deve essere la signorina Higurashi..-
Kagome annuì, ancora troppo intenta a studiare la figura giovane e perfetta del suo professore. Quando quest’ultimo sollevò un sopracciglio, arrossì rendendosi conto della gaffa commessa.
- Ehm..sì, sono io.-
- Bene. Benvenuta, miss Higurashi, io sono il professor Nuriko. Sarò il suo insegnante di letteratura straniera per quest’anno.- le disse senza smettere di fissarla. – Ragazzi, date il benvenuto alla vostra nuova compagna.- continuò, rivolgendosi alla classe.
- Mi è sembrato di capire che conosce già la signorina Hirai, giusto?-
- S..sì, professore..-
- Bene, per il momento prenda posto accanto a lei. Higurashi, lei proviene da un ottimo istituto non credo che avrà quindi difficoltà a rimettersi in pari con il programma. Se necessita di qualunque cosa può comunque chiedere ai suoi compagni o diversamente direttamente a me.-
- La ringrazio, professore.- rispose, prima di prendere posto accanto a Sango che le sorrise allegra.
Le ore di lezione passarono rapidamente. I suoi compagni sembravano essere tutti molti simpatici e gentili, i professori disponibili e non eccessivamente severi e constatò con enorme felicità di essere perfettamente in pari con il programma.
Quando la campanella della ricreazione suonò, la porta della loro classe si spalancò, prima ancora che la professoressa fosse uscita.
Sota, abbracciato a Sakura, Miroku e Kohaku fecero il loro ingresso, mentre nell’aula era piombato il silenzio.
Kagome scattò in piedi, impaziente di veder comparire anche Inuyasha..ma di lui non c’era nemmeno l’ombra.
- Ehi, non manca qualcuno?- chiese infastidita.
- È ancora in classe, puoi raggiungerlo se ti va..- l’informò Miroku.
- Com’è andata finora? Qualcuno ti ha infastidita?- le domandò il fratello maggiore, facendo scorrere lo sguardo minaccioso su tutta la classe.
- Smettila, Sota, di fare il fratello iper-protettivo. Sono stati tutti molto carini con me.-
- Buon per loro..- dichiarò con tono alto.
Kagome lo ignorò e salutati gli amici si avviò verso la classe del suo ragazzo che, le avevano spiegato, era l’ultima in fondo al corridoio. Era tremendamente infastidita dal fatto che InuYasha non si fosse nemmeno degnato di andarla a salutare. Di certo non si aspettava la scena che le si presentò dinnanzi.
La porta era aperta, i presenti in aula impegnati nelle più svariate attività: c’era chi parlava al cellulare, chi scriveva alla lavagna, chi era intento a far volare stupidi aereoplanini di carta e chi fumava, ma ciò che più attirò l’attenzione di Kagome fu un gruppetto composto da circa 10 persone scompostamente seduti su banchi e sedie, tutti intenti ad ascoltare un ragazzo che parlava.  Il ragazzo non era altri che Inuyasha.  Ma la cosa che più scioccò e infastidì la ragazza fu il fatto che il suo fidanzato se ne stava tranquillo con una ragazza comodamente seduta proprie gambe e alla quale cingeva un fianco.
- E tu chi saresti, tesoro? Sei nuova?- domandò una voce alle sue spalle.
La moretta sobbalzò spaventata. Possibile che quel giorno comparissero tutti alle sue spalle?
- Kagome..- disse con tono sorpreso Inuyasha, la cui attenzione era stata attirata dal ragazzo che aveva parlato.
- Che ci fai qui?- le chiese stupidamente senza mollare la presa sui fianchi della ragazza.
- La conosci, Inu-chan?- domandò questa con voce mielosa.
Kagome osservò la scena scioccata e infuriata. Se ne stava lì, tranquillamente seduto, con quella specie di modella ancora sulle gambe e non si era neanche degnato di alzarsi per salutarla. In più le chiedeva anche cosa ci faceva lì?
- Certo..- rispose lui alla domanda della moretta.
- Chi è?- domandò la stessa.
- Lei è..una delle ragazze che ha partecipato con me al progetto americano..-
Boccheggiò. E così lei era solo quello per lui? Una delle ragazze che avevano partecipato al progetto americano?!?
Si infuriò. Strinse i pugni e mentre l’ira, l’amarezza e anche l’indignazione scalciavano per prendere il controllo su di lei, decise di non dargli la soddisfazione di sapere quanto le sue parole l’avessero ferita.
- Ho semplicemente sbagliato aula..- disse atona mentre lo fulminava con lo sguardo.
Si voltò per andare via, ma lo stesso ragazzo di prima le sbarrò la strada.
-Ehi, bambolina, perché non rimani un po’ a tenerci compagnia?- ghignò.
Aprì le labbra per parlare, ma Inuyasha la precedette.
- Ehi..- lo ammonì.
“ Si è finalmente deciso ad alzare il culo da quella sedia e ad allontanare la barbie mora dal suo corpo” pensò stizzita e furente.
Inuyasha si avvicinò a Kagome, trucidando con lo sguardo l’altro ragazzo.
- È una delle tue ragazze? Ti chiedo scusa allora..- si affrettò a dire il ragazzo, che sembrava aver perso tutta la sua spavalderia.
- Io non sono “una delle sue ragazze”- precisò Kagome piccata e sempre più in preda alla rabbia. Avrebbe voluto dire di essere l’unica per lui, ma in quel momento non ne era molto convinta.
Il ragazzo la ignorò e continuò a fissare Inuyasha.
- Kagome è la sorella di Sota..- si limitò a dire.
In risposta alle sue parole le reazioni furono diverse. Il ragazzo sbiancò e si affretto a chiederle scusa, mentre Kagome sentì lo stomaco contrarsi.
Questa volta non c’era spazio né per la rabbia, né per l’indignazione. Se prima si era sforzata di credere che Inuyasha non l’avesse presentata come la propria ragazza solo per una dimenticanza, adesso non c’erano più dubbi. L’aveva “etichettata” come la sorella di Sota, quasi a voler chiarire che con lui non c’entrava proprio nulla..non voleva far sapere della loro relazione.
- Scusate, la sorella di Sota va via..- bisbigliò prima di scappare letteralmente da quella classe.
Si fiondò nel bagno e cercò di ritrovare la calma, non voleva permettere alle lacrime e al dolore di prendere il sopravvento. Il suono della campanella segnò il termine della ricreazione e per evitare che la giornata degenerasse ulteriormente, a causa dei richiami di qualche professore, si sciacquò il viso decisa a tornare in classe.
Aprì rapidamente la porta e andò a sbattere contro un petto solido e muscoloso. A causa del contraccolpo rischiò di cadere, ma due braccia forti la sostennero per le spalle. Alzò il viso per incontrare quello del suo “salvatore” e le guancie le si imporporarono immediatamente quando riconobbe il suo professore di letteratura straniera. Sgusciò via dalla sua presa.
- Signor Nuriko, la prego di scusarmi. Io andavo di corsa e non l’avevo vista..- tentò di spiegarsi mentre si inchinava ripetutamente.
- Tranquilla, Higurashi.- si limitò a dire questo mentre la fissava insistentemente facendola sentire a disagio.
- Io..dovrei tornare in cla..- tentò di dire, cercando una scusa per congedarsi dall’uomo.
- Qual è il tuo nome?- le chiese improvvisamente quest’ultimo, interrompendola.
La sua domanda la spiazzò, tanto da lasciarla ammutolita per alcuni istanti.
- Ehm..Kagome.- rispose
- Bene. La ricreazione è finita. Torna in classe, Kagome.- le sussurrò prima di voltarsi ed andare via.
- C..certamente..- rispose la ragazza mentre fissava la schiena dell’uomo.
Rimase qualche secondo immobile a ripensare allo strano comportamento dell’uomo. Scrollando le spalle decise poi di tornare in classe, ma, proprio mentre stava per aprire la porta scorrevole, una mano sul suo polso la bloccò. Si voltò a fissare il nuovo arrivato.
- Inuyasha..- bisbigliò.
In un attimo la rabbia per il suo comportamento tornò ad accenderla.
- Cosa vuoi?- chiese sgarbata.
- Perché sei andata via in quel modo?- le domandò.
Kagome lo fissò incredula. Aveva davvero avuto il coraggio di chiederle il perché del suo comportamento?
- La sorella di Sota, che è una delle ragazze che ha partecipato con te al progetto americano, deve tornare in classe..- disse, utilizzando le stesse parole che lui aveva usato per presentarla, nella speranza che arrivasse a comprendere quanto il suo modo d’agire l’aveva offesa e ferita.
- Prima vuoi dirmi perché sei andata via in quel modo?-
Speranza vana.
Se con il sarcasmo non funzionava tanto valeva essere diretti, pensò.
- Insomma, Inuyasha, ma ti rendi conto del tuo comportamento?-
- C..che ho fatto?- domandò realmente sorpreso.
- Che hai fatto? È da ieri che non ci vediamo, Inuyasha..- cominciò.
- Lo so..- commentò stupidamente lui.
- Non ti sei degnato di venirmi a cercare, così ho pensato di venire io da te. E cosa sono costretto a vedere? Te che te ne stai tranquillamente seduto con quella sottospecie di barbie giapponese sulle gambe..-sputò acida.
- Ti ha dato fastidio?- le domandò.
Kagome lo guardò allibita. Era davvero così stupido?
- Tu che ne pensi?-
- Mi dispiace. Non volevo farti arrabbiare. Conosco Kikyo da una vita, per me è naturale comportarmi con lei in questo modo..-
Kikyo? La ragazza che era con lui era la stessa Kikyo con cui lui aveva avuto una storia?!?
Di male in peggio.
- Non pensi che a me possa dar fastidio, Inuyasha? Se per te è naturale comportarti in questo modo vuol dire che d’ora in poi farò altrettanto.- lo provocò furente.
Gli occhi del ragazzo si assottigliarono, minacciosi.
- Non provarci nemmeno. Ammazzerò chiunque ti toccherà..- ringhiò, serio.
Kagome sospirò. Si sentiva stanca e spossata. Eppure quello era solo il suo primo giorno di scuola!
- Se a te da così fastidio non pensi che possa essere lo stesso anche per me? Non ti sei nemmeno degnato di presentarmi come la tua ragazza. Sembrava quasi tu volessi..nasconderlo.- disse infine confidandogli la cosa che più l’aveva infastidita e addolorata.
- No, non è vero. Io.. mi dispiace. Non sono abituato ad avere una ragazza, ma cercherò di fare più attenzione al mio comportamento d’ora in poi.- proferì serio fissandola negli occhi e attirandola in un abbraccio subito dopo.
Non appena fu tra le sue braccia Kagome si sciolse. Quanto le era mancata quella sensazione di calore? Ne era diventata dipendente!
- Mi dispiace..- tornò a ripetere lui.
Rabbonita dalle sue parole decise di lasciar perdere.
- Ci vediamo stasera?- chiese tentando di cambiare argomento.
- A dir la verità ho appuntamento con alcuni amici..- le disse grattandosi la nuca.
- Ah..- si limitò a rispondere tentando di non far intuire al ragazzo la sua delusione.
- Però dopo scuola ti riaccompagno a casa..- propose lui.
- Va bene..- rispose subito lei, ritrovando di colpo il buon umore.
Inuyasha la bacio e la lasciò poi rientrare in classe.
Il resto della giornata passò tranquilla e Kagome attese con ansia il termine delle lezioni per poter passare qualche minuto con Inuyasha. Al suono della campanella si avviò all’uscita in compagnia di Sango e raggiunsero il resto del gruppo fermo, in loro attesa, ai piedi delle scale.
- Salve, ragazzi..- salutò tutti, baciando poi la guancia di Ayame e Sakura.
- Non ho voglia di tornare a casa. Vi va di fare qualcosa tutti insieme?- domandò Koga cingendo con un braccio le spalle di Ayame.
Tutti si dichiararono d’accordo. Kagome prese a guardare gli ultimi studenti che abbandonavano l’edificio in attesa dell’arrivo di Inuyasha.
- Kagome, quasi dimenticavo, Inuyasha è andato via..- le annunciò il fratello.
- Cosa?- chiese sorpresa.
- Già, mi ha detto di dirti che aveva delle cose da fare..- si limitò a dire questo scrollando le spalle.
- Ho capito! Allora io me ne torno a casa. Buon pomeriggio.- disse atona voltando le spalle al gruppo e correndo via.
Rallentò solo quando le gambe non ressero più quella folle ed insensata corsa. Si appoggiò ad un muro per sostenersi mentre cercava di  regolarizzare il respiro.
Aveva immaginato diversamente il suo primo giorno di scuola. Non c’era stato assolutamente nulla di positivo in quella giornata. Ripensare al comportamento di Inuyasha la fece allo stesso tempo venir voglia di urlare e piangere. Tentando di trovare una giustificazione e un senso al modo d’agire del ragazzo, trovò le sue reazione un tantino esagerate, forse. Si ripromise di provare ad essere più comprensiva. Era normale che Inuyasha volesse passare del tempo con i suoi amici..erano del resto tre mesi che non li vedeva. Ripeté a se stessa diverse volte che era quella l’ottica più giusta in cui vedere e valutare le cose. Peccato, che quello strano senso di pesantezza allo stomaco, che aveva avvertito anche in mattinata, non volesse proprio saperne di sparire.



NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti ^^
prima di qualsiasi altra cosa ci tengo a ringraziare tutti voi che siete arrivati fin qui. Siete in tanti a leggere e davvero non mi sarei aspettata per questa storia un entusiasmo simile..quindi grazie davvero :) Siamo finalmente giunti al punto in cui ci eravamo interrotti un pò di tempo fa, quindi dal prossimo capitolo scopriremo cosa accadrà ai nostri piccioncini xD
Che cosa ne pensate del comportamento di InuYahsa? Kikyo ha fatto il suo debutto nella storia, sarà un bene o un male? Lascio a voi i commenti, sperando vogliate condividere con me le vostre impressioni su questo capitolo :)
Vi lascio uno spoilerino del prossimo capitolo :)
-Davvero avevi voglia di vedermi?- gli chiese allontanandosi da lui e fissandolo in malo modo.
Inuyasha non riuscì a spiegarsi il comportamento della ragazza e rispose sinceramente.
-Si.-
-Se ti fossi mancata così tanto, ti saresti ricordato un po’ prima di me- gli disse collerica la ragazza.
-Lo so Kagome che è tardi, ma non sono riuscito a liberarmi prima.- tentò di spiegare lui.
-Non sto parlando solo dell’orario, Inuyasha. Sono dieci giorni che io e te non passiamo qualche minuto insieme. Sei sempre impegnato in questa o in quell’altra cosa.. riuscirai mai a trovare un po’ di tempo per me?- sbraitò lei.
Per finire,vi lascio il link del nostro pazzo gruppo. Se ne avete voglia, vi aspettiamo qui:https://www.facebook.com/groups/758064124210814/ 
Baci 

 
   
 
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