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Autore: Briskal    29/09/2014    7 recensioni
Dopo aver finito di scrivere, l'uomo finalmente salì in camera da letto della sua piccola principessa, e dopo averle regalato un tenero bacio in fronte e rimboccato le coperte, andò a sedersi vicino a lei.
«Mi racconti la tua favola, papà?» le chiese la bambina, guardandolo con due vispi occhi verdi.
Lui sorrise. [SPOILER 4x01 - SQ]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Henry Mills
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Vi avviso: SPOILER 4x01.

Se non avete ancora viso la puntata, vi consiglio di non leggere, anche perché non capireste.

One shot post premiere, per descrivere un pensiero che mi è balenato nella testolina bacata. Corro troppo con la fantasia, lo so, ma intanto mi è uscita così...

Ambientata in un universo alternativo, anzi, in un probabile (o almeno spero) futuro.

Disclaimer: i personaggi di OUAT non mi appartengono

Buona lettura

C'era una volta

 

La bambina dai capelli neri strofinò stancamente il nasino sul petto di suo padre; era tardi, ed era rimasta sveglia anche oltre il dovuto, ma le piaceva starsene in braccio a lui, soprattutto quando scriveva le sue storie. Accortosi della sonnolenza di sua figlia, l'uomo alzò lo sguardo verso sua moglie, che diligentemente aveva preso la piccola tra le braccia per poterla finalmente portare a letto: la bambina lo fissò mettendogli il broncio, sfoggiando un visetto adorabile.
«Lasciami finire di scrivere questo capitolo, e salgo su a raccontarti una storia, tesoro» le promise il padre, regalandole un sorriso. Lei si arrese, salutandolo con la manina, e sparì al piano di sopra accompagnata da sua madre.

La sua stanza, rigorosamente tinteggiata di rosa pallido, era stata arredata con tanti pupazzi per lo più comprati nei Disney Store sparsi nelle maggiori città degli Stati Uniti. Lei amava le favole, soprattutto quella che raccontava della Salvatrice e della Regina Cattiva; suo padre l'aveva scritta prima che lei nascesse, e lei adorava ascoltarla ogni sera, prima di andare a dormire.

Dopo aver finito il suo lavoro, l'uomo finalmente salì in camera da letto della sua piccola principessa, e dopo averle regalato un tenero bacio in fronte e rimboccato le coperte, andò a sedersi vicino a lei.
«Mi racconti la tua favola, papà?» le chiese la bambina, guardandolo con due vispi occhi verdi. 
Lui sorrise.


C'era una volta, una piccola città del Maine che non esisteva sulle cartine geografiche. Si chiamava Storybrooke, ed era abitata da tutti i personaggi delle favole. Si erano ritrovati lì perché la Regina Cattiva li aveva maledetti tutti, ed inizialmente avevano perso la memoria; non ricordavano di certo che in realtà provenissero tutti dalla Foresta Incantata!
Vivevano imprigionati lì, dunque, poiché nessuno poteva entrare ed uscire dalla città, ma in fin dei conti vivevano bene, ognuno aveva il suo lavoro, e la Regina continuava a regnare incontrastata; purtroppo, però, la donna era anche tanto, tanto sola ed aveva bisogno di amore. Così, un bel giorno chiese ed ottenne in adozione un bambino. Quel bambino si rivelò essere tutto il suo mondo, per undici lunghi anni, almeno fino a quando non aveva ritrovato la sua vera mamma.

«La Salvatrice!» esclamò la piccola tutta contenta.
«Sì» rispose suo padre sorridendole.

Lei era l'eroina della storia, l'unica che avrebbe potuto salvare i cittadini di Storybrooke dalla maledizione. Inizialmente, non credeva alle favole, ma alla fine era riuscita a salvarli tutti; anche la stessa regina.

«Ed è così che sono diventate amiche?»
«Beh, non proprio, funghetto»  fece l'uomo sfiorandole il nasino con un dito.

Trascorsero tre lunghi anni in cui affrontarono una moltitudine di nemici, sconfiggendoli, unendo la loro magia. Erano potentissime insieme, e  per amore del loro figlio, la Regina Cattiva cambiò radicalmente, alleandosi con la Salvatrice.

«E il bambino era felice che le sue mamme andassero d'accordo, papà?»
«Oh sì. Tanto. Era tutto ciò che aveva sempre desiderato: una famiglia felice solo loro tre. Due uomini fecero la loro comparsa in città, però. Ricordi chi sono, tesoro?»
«CAPITAN HOOK!! HAAARRR!» urlò la piccola tutta contenta, mimando il gesto di un uncino con la mano. «E Robin Hood, il principe dei ladri: lui è il mio eroe preferito, lo sai?»
«Sì, funghetto. Tua madre mi ha detto che continui ad arrampicarti sul melo in giardino facendo finta di stare nella foresta di Sherwood»
«Perché un giorno anche io ruberò ai ricchi per sfamare i poveri!» commentò lei con fare vittorioso, «piuttosto, sai che Hook somiglia allo zio Killian, papà? Nonna ride sempre di gusto quando glielo dico!»
L'uomo scoppiò in una fragorosa risata. «Oh, amore, sì, è una somiglianza notevole»
La piccola sorrise di rimando, sistemandosi di nuovo sotto le coperte. «Al bambino non erano simpatici i due uomini arrivati in città, vero?»
«Vero» ne convenne lui annuendo. «Ma la loro presenza durò per poco, poiché la Salvatrice aveva scombussolato i piani della regina, riportando in vita Lady Marian»
«Ma non è una cosa brutta. Lei è il vero amore di Robin Hood!»
«Sì, però così facendo aveva spezzato il cuore della Regina Cattiva» spiegò l'altro, accarezzandole teneramente i capelli.
La bambina sembrò ponderarci su. «Ma poi è arrivata Elsa, e la Salvatrice è intervenuta per salvare la vita alla regina!»
«Giusto. Non avrebbe voluto farle del male, ma Elsa aveva congelato il cuore della regina, e solo un atto di vero amore avrebbe potuto salvarla»
«Meno male che la Salvatrice le voleva bene, allora!»
«Vero? Con quel gesto, la regina capì che avrebbe potuto essere felice in ogni caso»
La piccola batté le manine con fare contento. «E poi cos'è successo?»
L'uomo sfoggiò un sorriso meraviglioso, guardando una fotografia che sua figlia teneva sempre sul comodino. «Poi la Regina Cattiva e la Salvatrice cominciarono ad andare di nuovo d'accordo, fino a quando non capirono che il loro lieto fine era proprio lì, a portata di mano. Si accorsero che l'odio che all'inizio provavano l'una verso l'altra, si era trasformato in amore incondizionato. Si sposarono, e insieme al loro bambino vissero felici e contente. Ora dormi, si è fatto davvero tardi»
La bambina sbadigliò. «É la mia storia preferita, papà!»
Lui le piazzò un bacio sulla testa. «Anche la mia. Ora dormi, Lily, domani nonna ti farà trovare la torta di mele»

Una volta che la piccola scivolò in un sonno profondo, l'uomo si alzò dal letto, avvicinandosi alla cassettiera dove sua figlia conservava tutte le cianfrusaglie. Da uno dei cassetti, tirò fuori il vecchio libro di favole che l'aveva accompagnato fin dall'infanzia. Quel libro magico con la profezia della Salvatrice e della Regina... quel libro che racchiudeva tanto potere in sé. Sua madre non l'aveva mai saputo, ma era stato lui a modificarne la storia e scriverne il finale. Il passato di Storybrooke era cambiato proprio grazie a lui, ed è per questo che la Regina Cattiva aveva trovato l'amore tra le braccia della Salvatrice.

Sospirò, con fare contento, scendendo al piano di sotto dove sua moglie aveva appena concluso una telefonata.
«Henry, tesoro?»
«Mh?»
«Ha chiamato tua madre. Ha detto che Emma passerà a prendere Lily a scuola per potarla direttamente a casa loro. Tuo zio Neal arriverà con calma assieme al resto della compagnia»

Henry Swan-Mills roteò gli occhi al cielo sorridendo. E tutti vissero felici e contenti, pensò, abbracciando sua moglie Ava teneramente.

 

FINE

 

Beh, insomma! Dato che Regina ora ha la fissa di scoprire chi è stato a scrivere il libro e chi continua ad aggiungere pagine su pagine cambiando anche la storia... ho pensato che FORSE potrebbe essere un Henry del futuro o di un mondo parallelo.

 

Pazzia? Sì. Totale? Decisamente. Questo è l'effetto di OUAT: follia pura.

 

Grazie per essere arrivati fin qui, gente!

   
 
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