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Autore: Dragonero    29/09/2014    0 recensioni
Nel continente di Endiness, tre ragazzi hanno intrapreso il loro viaggio. Si tratta di Barstow, un mercenario, Silvana, una girovaga e Adhara, una nobile. Ma oltre che allenare e catturare pokémon, dovranno vedersela con la guerra nella regione di Serdio (per cominciare), più altre peripezie. Il cammino per giungere dalla campionessa, sulla Luna che Mai Tramonta, sarà lungo e difficile.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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1° capitolo
•Seles - Parte 1•

Villaggio di Seles, Nord di Serdio
Ore 05:00
Il sole fece capolino da una montagna a est del villaggio ma sparì quasi subito, ricoperto da una densa nube, portatrice di maltempo. In effetti quel giorno, il cielo, non prometteva affatto bene e a riprova che tutto stava degenerando arrivò la pioggia, scrosciante, seguita da tuoni e lampi.
In breve tempo i campi si allagarono, le strade divennero un unico pantano e in molte capanne la pioggia filtrava copiosa.
Ma non fu tutto questo pandemonio a destare il piccolo paese di Seles, bensì l'arrivo di un rapidash dalle bardature verdi e bianche: era cavalcato da un messaggero della corte di Bale.
Gli zoccoli dell'animale battevano il selciato e il suo nitrire risuonò sui muri delle case e delle stalle.
Rapidash rallentò solo quando superò il centro abitato e l'uomo che la cavalcava la fermò, balzando poi giù dal pokémon e infilando dritto dritto in una pozzanghera: -Non mi pagano abbastanza..- mugugnò. Afferrò le redini di Rapidash e la portò a piedi su per una piccola collina, lasciandola poi legata sotto una piccola tettoia. Ai piedi del cavallo c'era un mucchietto di fieno e poco distante dell'acqua da bere.
-Torno subito Stella, aspettami qui va bene?-
Il pokémon annuì e iniziò a mangiarsi il fieno con tranquillità. Non le piaceva affatto stare fuori, soprattutto con la pioggia battente, ma era un cavallo da battaglia ed era abituata a tutto...

L'uomo arrivò davanti alla porta di una grande costruzione in pietra e prendendo l'anello del pesante battente di ferro, il cui aspetto era la riproduzione della testa di un Luxray, iniziò a bussare al portone una, poi due volte. Passò poco tempo e la porta si aprì, quindi fu accolto da alcuni giovani apprendisti, che lo guidarono in un grande salone pieno di libri e pergamene, scaffali pieni di libri e candele.
Fu lasciato lì ad asciugarsi davanti al caminettto acceso e dopo poco entrò un altro signore, un uomo distinto, sui quarant'anni: il professor Plos. Indossava un'ampia veste bianca, con rifiniture dorate. Sulle spalle un pesante scialle bianco panna.
-Buongiorno Tasman...- mormorò il professore, avvicinandosi con un lieve sorriso sulle labbra. Era anziano e si muoveva appoggiandosi a un bastone nodoso, dall'aspetto non molto solido, evidentemente lo usava da un po'.
Erano le sei in punto.
-Buongiorno a te Plos. Come ogni anno sono qui per portarti questa...- dalla pelliccia zuppa Tasman sfilò un tubo di cuoio e lo porse al professore.
L'uomo prese l'involucro, lo accarezzò appena e con un lieve sorriso lo aprì, limitandosi a guardare il foglio al suo interno, arrotolato: -Ottimo lavoro, come sempre. Riparti subito, come al solito, immagino...-
Tasman scosse la testa: -No, quest'anno voglio rimanere a vedere..- sogghignò.
Plos annuì, capendo perfettamente la situazione e disse: -Allora siediti, faccio portare qualcosa per la colazione. Loro arriveranno alle sette in punto... sempre che siano puntuali ovviamente..- ridacchiò.
Il messo rise, stavolta conosceva i suoi polli e si accomodò su una morbida poltrona, togliendosi la pelliccia bagnata e appoggiandola sull'alare del caminetto per farla asciugare.

Erano suonate le sette nel villaggio, la campana batteva le ore, facendo a gara con i tuoni per farsi sentire.
Tre giovani erano arrivati da Plos, fradici, ma determinati: Adhara, la ricca figlia del ricco mercante di grano, che viveva nella sua ricca casa in cima alla collina ricca di alberi. Aveva sinuosi capelli biondi, occhi azzurro cielo e un completo da viaggio cucito dai migliori sarti di Endiness. E pretendeva che tutti si inchinassero a lei. Per questo trovò subito antipatici gli altri due ragazzi che viaggiavano con lei. Non si erano nemmeno sbattuti a salutarla, forse perchè la conoscevano e non volevano avere niente a che fare con lei.
Gli altri due in questione erano Barstow, il Mercenario originario di Mille Seseau e Silvana, la girovaga che non aveva origini, a detta sua, e che era stufa di fare il suo mestiere solo lì a Seles e al massimo a Bale. Il primo era un guerriero sui vent'anni, dall'aria forte e coraggiosa, ma poco atto a comunicare. La seconda una rossa dai capelli corti, gli occhi verdi e una scintilla di furbizia negli occhi.
Adhara aggrottò la fronte, girandosi verso i due e si chiese perchè mai suo padre l'avesse costretta a viaggiare con quei plebei. La famiglia di Adhara era nobile da generazioni, aveva un albero genealogico che poteva fare invidia a quello di Re Albert di Serdio Unita ed erano molto molto ricchi. Per lei fu un vero colpo quando il padre, con aria severa, le impose di viaggiare con quei contadinotti. Pur non approvando non poté protestare, poi però si rese conto che si, sarebbe partira con loro, ma di certo non avrebbe proseguito con loro, quindi si, iniziare insieme ai plebei poteva sopportarlo, bastava che non la toccassero. Lei voleva solo arricchirsi. Ma per farlo doveva prima diventare qualcuno e lei voleva sfondare nel campo delle gare pokémon. Tanto, si immaginava, un mercenario e un girovago di certo avrebbero scelto carriere diverse.
Il corso dei pensieri di Adhara fu interrotto dal "clack" della porta di ingresso e dai tre assistenti del professore che li invitarono ad entrare. Adhara entrò a forza per prima e Silvana per poco non le tirò i capelli per darle una punizione esemplare, ma neh, non ne valeva la pena. Barstow addirittura non ci fece caso ed entrò per ultimo.
Anche loro furono fatti entrare nel grande salone con il caminetto e lì trovarono Tasman ad attenderli. Barstow, strabuzzando gli occhi, gli si avviò incontro: -Maestro Tasman!- sorrise, vedendo che l'altro sorrideva a sua volta e si alzava. Si scambiarono una stretta affettuosa e Tasman gli strizzò l'occhio: -Ora non sei più sotto il mio addestramento, chiamami per quello che sono.-
Barstow sorrise di più e annuì: -Ok... padre.-
Silvana sorrise, conosceva Tasman e Barstow di fama, ma non aveva mai rivolto loro la parola, troppo timida per farlo. Adhara non li considerò nemmeno.
Mentre Tasman e Barstow parlavano, le altre semplicemente attesero ancora finchè non arrivò Plos, che entrò con un grande libro in mano e un sacco. Dietro di lui entrarono gli assistenti. Ognuno di essi, tre in tutto, portava un vassoio con sei pokéball sopra.
Tutti e tre i ragazzi si allinearono in piedi, immediatamente, trattenendo il fiato per l'emozione. Plos si sedette dietro l'unica grande scrivania presente nella stanza e si schiarì la voce.
-Bene ragazzi, il momento è arrivato. Avete atteso molto ma vi assicuro che da adesso in avanti vi rifarete del tempo perso. Questi sono i miei assistenti, che già conoscete. Yves tiene con se i fiammanti pokémon Charmander, Cyndaquil, Torchic, Chimchar, Tepig e Fennekin. Kerr ha con se gli agitati pokémon d'acqua Squirtle, Totodile, Mudkip, Piplup, Oshawott e Froakie. Lauren porta con se i quieti pokémon d'erba Bulbasaur, Chikorita, Treecko, Turtwig, Snivy e Chespin. Prima di spiegarvi le altre cose voglio che scegliate. In ordine alfabetico, quindi tocca prima ad Adhara...-
Plos si zittì e fece un cenno alla ragazza perchè prendesse il suo primo pokémon.
La bionda sembrava molto calma, fece un piccolo respiro e si avvicinò ai vassoi degli assistenti. Li fissò uno ad uno e infine si avvicinò a Yves. Fissò la ball più a destra e la prese in mano: -Io scelgo Fennekin, la sua evoluzione finale ha un aspetto nobile e fiero, adatta al mio lignaggio!!-
Plos annuì, ignorando gli altri due ragazzi che scuotevano la testa: -Bene, ottima scelta, mi raccomando di prenderti cura di lui.- quindi fece segno a Barstow di prenderne due. -In qualità di mercenario dovrai essere pronto a combattere pokémon molto forti e le regole parlano chiaro. Tuttavia non posso darti uno di questi pokémon, dovrai prendere con te un pokémon extra fra tutti quelli esistenti, leggendari e fossili esclusi. Chi scegli?-
Il ragazzo fece un segno di assenso e senza esitare andò a prendere una ball da Kerr: -Io prendo Totodile! Per quanto riguarda la mia seconda scelta, che sapevo di dover affrontare, scelgo un Riolu.-
Plos annuì e fece cenno a Silvana di scegliere mentre lui andava a prendere un Riolu dal suo allevamento. La ragazza, senza esitare nemmeno lei, prese ciò che voleva: Turtwig!
A quel punto aspettarono il professore, che tornò dopo poco, consegnando a Barstow il suo secondo pokémon.
Poi disse: -Prima che andiate devo consegnarvi altre due cose... Barstow avvicinati!-
Il ragazzo obbedì e lo seguì... per poi vedersi consegnare fra le mani un tomo di oltre 1200 pagine che pesava mezza tonnellata: -Professore perchè a me il pokédex?!- mugolò quello, cercando di capire dove metterlo e cosa farne e se poteva bruciarlo subito.
Plos sentenziò: -Perchè sei un uomo e devi essere cavaliere!-
Barstow mugugnò: -Sono un mercenario veramente e mi va bene così... E poi io e queste due mica viaggeremo insieme, potrebbero necessitare anche loro di questo tomo!-
Il professore si grattò il mento, coperto da una rada barbetta bianca: -Questo è un problema. Pensavo che avreste viaggiato insieme.-
Adhara si intromise subito:-Professore io non ho bisogno di quel libro. So già tutto quello che devo sapere, non mi servirà la guida. Posso viaggiare da sola.-
Anche Silvana, che fino a quel momento aveva taciuto, parlò: -Anche io non ne ho bisogno, ho la mia copia, l'ho comprata personalmente a Bale un anno fa.-
Plos non sembrò tuttavia contento, ma fece buon viso a cattivo gioco e non replicò. Il giovane mercenario sospirò, capendo che non sarebbe riuscito a smollare il carico a nessuno e si intascò la guida, infilandola a forza nel suo sacco da viaggio. Plos riprese la sua dignità perduta e si rivolse al messo reale:
 -Ora... Tasman, la seconda cosa..-
L'uomo uscì dal suo angolino e raggiunse i ragazzi, consegnando loro la pergamena che aveva portato un'ora prima.
Adhara la prese e la srotolò davanti a loro, iniziando a leggere il testo impresso sul foglio.

 
  
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