I'M NOT CHANGED.

- Shana, eccoci! - esclama Serena, dirigendosi a passo svelto verso la meridiana. Io la seguo silenzioso, le mani in tasca e lo sguardo vacuo, mentre Fennekin mi segue fedele. Anche oggi, un'altra intensa giornata di allenamento è giunta al suo termine, tingendo il cielo di blu e sparpagliandoci sopra meravigliosi luccichii dai riflessi argentati che noi umani chiamiamo “stelle”.
Fluxopoli questa sera è meravigliosa. Timidi raggi lunari ne illuminano l'oceano, tingendo le onde di un intenso bianco perlaceo, e tutt'intorno aleggia un fresco profumo di notte, pioggia e immacolata ingenuità.
Si sta davvero bene, a quest'ora della notte, qui.
D'improvviso sento dei passi rallentare, e quasi controvoglia mi vedo costretto a sollevare lo sguardo.
Serena si è fermata. Ecco spiegato il silenzio. E' in piedi davanti alla meridiana, il cui tenue rosa confetto è stato inghiottito dalle tenebre. Percorro con i miei spenti occhi grigi ogni angolo della zona, e mi accorgo che tu, Shana, non sei presente.
Non avevi detto di darci appuntamento davanti alla meridiana? Non avevi detto di voler proseguire questo viaggio tutti insieme?
Mi assale il panico. Corro verso Serena, il mio Fennekin cerca disperatamente di starmi dietro fendendo l'aria con la coda, e quando la raggiungo riprendo a scrutarmi intorno per accertarmi della situazione. No. Non ci sei.
- Shana ...? - mormoro, incrociando le iridi con quelle preoccupate di Serena, che corruccia le labbra e mi osserva confusa.
- Credi che io sappia dove si è cacciata? -
La guardo per un momento, spiazzato, in questo momento la sua saggia e aggraziata bellezza non riesce a calmarmi.
Shana, dove sei? Comincio ad avere come una strana sensazione, la scaccio. Probabilmente sei nascosta da qualche parte.
So che a te piace giocare, ma per favore, smetti di agitarmi e vieni fuori.
- Shana, basta - dico, con voce ferma e severa. Poi, attendo.
Attendo.
Attendo.
Attendo.
... un'attesa inutile.
- Shana, vuoi che diventi una furia? - domando, mentre una folata di vento disperde la mia voce nei dintorni. Nulla. Solitamente bastava minacciarla, per farla uscire da un luogo. Però adesso, neanche la mia voce sembra intimidirla.
Avrei proprio bisogno di un Loudred, chissà, magari poi sbuca fuori ... Fennekin mi tocca una gamba con la zampa destra, i suoi occhi color rubino cercano i miei, e quando li incrociamo cerco di capire cosa gli passa per la testa. Di nuovo quel brutto presentimento, ma questa volta non lo scaccio, perché SO di aver ragione, perché io sono Calem, e conosco Shana fin dall'infanzia.
Si è arrabbiata perché ho smesso di starle addosso.
Ed è fuggita, desiderosa di dimostrarmi che è capace di fare a meno di me.
Stupida. No.
Di più.
Stringo i pugni e lascio che un senso di rabbia prenda possesso del mio stato d'animo, poi mi passo una mano fra i capelli.
Serena mi posa una mano sulla spalla, comprende come mi sento, ma io con uno strattone me ne libero. Non adesso. La mia migliore amica è scappata pensando avessi smesso di volerle bene, e DEVO ritrovarla.
Perché si è fatta un'idea sbagliata di me, perché non voglio creda simili fesserie, in più ho bisogno di lei. Ho bisogno del suo sostegno nella lotta, dei suoi sorrisi.
Dei suoi occhi verdi, della sua allegria, del suo profumo, della sua voce allegra.
Shana, ho bisogno di Shana. E Serena è nulla, in confronto a lei.
- Ha intrapreso un viaggio in solitudine – sussurro, mentre Fennekin e Serena sgranano gli occhi in contemporanea.
- Intendi dire che ...! Che ...! C- Calem, la tua cara amichetta ci ha presi in giro! - esclama lei, i mossi capelli color ambra in balia del vento. - Prima ci dice di raggiungerla alla meridiana, poi non si presenta! E adesso hai appena scoperto che si è stancata di noi! -
Le scocco un'occhiataccia, e questo basta a farla tacere. - Semmai è il contrario: siamo noi ad esserci stancati di lei. O almeno, questo è quello che le abbiamo fatto capire. -
- No, Calem, semplicemente ...! -
La prendo per le spalle e la guardo intensamente negli occhi, alla ricerca di un suo assenso. - Pensi di aiutarmi a trovarla? -
Lei scivola via dalla mia stretta, irritata, e questo mi basta.
No.
Non vuole aiutarmi, nonostante fra noi ci sia più di amicizia.
Bene.
Vorrà dire che la cercherò solo io. Mi stringo i lacci degli stivali con quanta forza ho nelle mani, poi la fisso deluso e, una volta preso Fennekin fra le braccia, mi allontano dalla meridiana a passo repentino.
La odo chiamarmi, ma non mi volto. Mi dispiace, Serena, ma le egoiste mi hanno sempre infastidito, e se non vuoi venire con me, amen. Ho ancora Tierno e Trovato, su loro certamente posso contare.
Altrimenti, andrò solo col mio Pokémon. Lui si che non mi affianca sempre.
Entro in un centro commerciale, compro tutto l'occorrente e poi abbandono la città senza risentimento, Fennekin più preoccupato di me. Ho fretta di trovarti, Shana.
Ho fretta di trovarti per rimediare al danno che ho causato, per invogliarti a continuare insieme a me, ti prego.
Il resto non conta. Viene dopo. Serena, viene dopo. La mia vita, viene dopo, speravo lo sapessi. Invece no.
Perdonami se ti ho fatto credere di essere una palla al piede.
Oh, Shana, come potresti esserlo?
Cercavo solo di proteggerti ... da quando Elisio ha cominciato a dire fin troppe, spaventose assurdità, ho cominciato a preoccuparmi per te, e l'unico modo per tenerti distante dalle minacce del Team Flare era metterti da parte.
Al sicuro.
Solo, non pensavo di allontanarti seriamente. E solo Arceus sa quanto sono dispiaciuto. Abbasso lo sguardo, sento gli occhi di Fennekin fissarmi il volto con dolcezza. Perdonami, Shana ...
per tutto quello che ti ho fatto, senza sapere dove stavo sbagliando. Sono un idiota. Un cretino. Uno stronzo.
Sappi che comunque, nonostante ti abbia fatto arrabbiare, non sono affatto cambiato. Rimango pur sempre Calem, il tuo migliore amico.
Giusto?
E proprio perché sono costui che tu tanto adori, che sto venendo a prenderti.
Guardo il cielo, e per la prima volta in vita mia mi rendo conto di quanto sia vasto, vasto quanto la mia stupidità.
Aspettami Shana. Anche se non so dove sei ...

 

Angolo Autrice §
Oddio, che finale shtztk(?).
Ma andiamo con ordine. Allors. Dato che già in due mi avevano chiesto un sequel, non ho perso tempo nel scriverlo. Quindi, eccovi serviti Pokémon Versione Calem -.-".
Ho scritto questa fiction ascoltando le soundtrack di "Pokémon X e Y" e guardandomi un immagine di Calem con in braccio il suo amato Fennekin, accusate questi elementi se la fiction non era delle vostre aspettative.
Comunque, se vorrete (ma anche se non, io lo farò comunque), in futuro potrei anche scrivere un pezzo dove la trova, èwè. Cioé, io che lascio Calem e Shana vagare sperduti in una regione?
*medita per qualche istante*
Uh, °w°!
Ma quanto è figo tutto ciò! Me li immagino, i poveri.
E niente, spero che a qualcuno sia piaciuto sto obrobrio. Ora vado, grazie di essere passati.
Bises,

Lucy