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Autore: Sacchan_    30/09/2014    5 recensioni
Il tempo si è riavvolto e Miku si ritrova a ricominciare tutto da capo di nuovo: stavolta, in un modo o nell'altro, è decisa a fermare il loop temporale e a porre fine alla Notte che perseguita lei e gli abitanti della Villa Sconosciuta.
Long Fiction basata su Ever-Lasting-Night , cantata da: Miku+Gakupo+Gumi+Rin+Len+Meiko+Kaito+Luka.
Tutte le info sulle prime tre long all'interno del prologo.
Genere: Angst, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Night ∞ Series'
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Ever lasting night
...Dove Eravamo...

in Bad-End-Night...
Miku, giovane ragazza abitante in un villaggio ai margini di un bosco, riceve una lettera da un individuo misterioso che si firma Unknown Shadow (Ombra Sconosciuta), per incontrarlo e chiedergli il perché di quella lettera si reca nel bosco finendo per perdersi.
Giunge, infine, presso una Villa dove riceve ospitalità per una notte e ne conosce i suoi abitanti: gente stramba con il vizio di dare feste.
Rimasta per la notte a festeggiare, il giorno dopo viene spaventata da uno strano evento: è ancora notte inoltrata nonostante dovrebbe essere ormai giorno.
Spaventata da questo avvenimento e dalle reazioni tutto fuorché normali degli abitanti della Villa si rifugia in un sotterraneo dove trova delle bare.
Pensando di essere finita in una brutta situazione e spinta da una nota che le suggerisce di rendere le cose ancora più pazze, Miku distrugge il quadrante dell'orologio a pendolo situato nella hall della Villa e usa le lancette per uccidere tutti gli abitanti.
Rimasta da sola rivolge le lancette contro di sé mentre Unknown Shadow assiste alla sua morte ma la incita a ricominciare tutto da capo.
Infine, Miku si risveglia nel bosco frastornata e inquieta, senza più la lettera in mano e senza più ricordarsi della "notte precedente". Scorgendo la Villa davanti a lei decide quindi di recarsi verso essa.

in Crazy-Night...
Giungendo alla Villa  Miku conosce i suoi abitanti e trova ospitalità presso di loro per la notte. Stranamente, nonostante tutto sia perfetto, ella avverte che qualcosa non va. Prima di tutto il luogo le sembra incredibilmente famigliare e l'ospitalità che gli abitanti della Villa le dimostrano le pare troppo falsa per essere vera.
Difatti gli abitanti della Villa sono una combriccola assoldata per mettere in scena uno spettacolo, presumibilmente ideato da Unknown Shadow e mentre lei si era allontanata da tutti per indagare la combriccola entra nel panico scoprendo che nel copione dello spettacolo manca la pagina che rivela il finale, come se non bastasse il tempo sembra essersi fermato: le lancette dell'orologio a pendolo presente nella hall si è bloccato nonostante il meccanismo interno pare perfettamente funzionante.
Da qui inizia una diffidenza reciproca che porta gli abitanti della Villa a sospettare di Miku mentre questa viene a scoprire che in quella Villa "qualcuno" aveva precedentemente commesso un massacro e quel "qualcuno" era un ospite come lei.
Chiarendosi alla meglio con gli abitanti della Villa, alias attori, lascia questi a cercare la pagina scomparsa mentre Unknown Shadow esce allo scoperto e si reca da Miku per farle apprendere la verità su quanto successo nella "notte precedente".


in Twilight-Night...

Visionando un video assieme a Unknown Shadow Miku scopre gli avvenimenti accaduti nella Bad-End-Night e il motivo per cui il tutto sembra essere bloccato in un continuo loop temporale: decide pertanto di sistemare le cose da sola anche senza sapere come.
Len le offre il suo aiuto trovando un accordo: Miku scriverà un falso finale e lascerà la Villa, Len si occuperà di portare il falso finale agli altri spacciandolo per quello vero.
Ma le cose continuano ad andare storto: Miku continua  a girovagare per il bosco in tondo finendo sempre per ritrovarsi davanti alla Villa. Gli abitanti della Villa, convinti di avere il loro finale, si accorgono che il tempo ha ripreso sì  a scorrere ma al contrario.
Dopo l'ennesimo rimprovero di Unknown Shadow a Miku che ha voluto fare di testa sua e di non aver fermato il loop temporare a causa della scomparsa della lettera iniziale, Miku decide di ritornare di nuovo alla Villa.




EVER-LASTING-NIGHT
-LA FOLLE NOTTE INFINITA-

ATTO I, SCENA I


Il salone era luminoso, rischiarato da un enorme lampadario di vetro che svettava al centro di esso; le scale erano imponenti e abbellite da tappeti decorati in rosso e oro; le piastrelle erano di marmo puro, levigato e lucido: materiale di prima qualità, indubbiamente.
La location era perfetta, sotto ogni punto di vista.
"Incredibile, meglio di quanto immaginassi!" Commentò Kaito ad alta voce osservando le pareti della Villa.
Un uomo vestito distintamente e dai capelli viola gli si avvicinò poggiandogli una mano sulla spalla.
"Unknown Shadow nella sua lettera non scherzava quando citava che avremmo avuto solo il meglio del meglio per la sua rappresentazione teatrale."
Di seguito si presentò davanti a loro una giovane donna dalla figura alta e slanciata e dalle forme pronunciate. Giocherellava spensierata con le ciocche dei suoi capelli rosa senza nascondere una certa professionalità nei suoi gesti.
"I migliori registi sono tutti uguali: geni e sregolati." Dopo quelle parole tese la mano in direzione dei due uomini. "Luka Megurine, ingaggiata da quel misterioso Unknown Shadow che ha ingaggiato anche voi."
Kaito si sciolse in un sorriso rispondendo tempestivamente alla stretta di mano.
"Piacere nostro Luka. Mi stavo giusto chiedendo chi fossero i nostri colleghi e come mai non fossero ancora arrivati."
"Ho avuto difficoltà a trovare questa Villa spersa come è. Ma non credo di essere l'unica ad aver fatto ritardo. In realtà prima di me sono arrivati due ragazzini, una coppia di gemelli che però adesso non ho la più pallida idea di dove siano."
Un ventaglio rosso sventolò nell'aria sferzato con decisione dai movimenti del polso della sua padrona.
"Si sono precipitati in perlustrazione. Aaah, la beata gioventù, come vorrei tornare ad avere i loro anni."
Una giovane signora dai capelli a caschetto, con un rossetto rosso decisamente vistoso che le ricopriva le labbra camminava trascinandosi dietro una valigia di pelle dove, probabilmente, dentro aveva rinchiuso tutto il necessario.
"Oh, allora visto quanti siamo dovremmo essere al completo." Esclamò Kaito gioviale contando i presenti. "Io sono Kaito Shion e lui è il mio amico e collega Gakupo Kamui."
Luka scrollò leggermente la testa prima di presentarsi.
"Luka Megurine."
La donna col ventaglio abbozzò un lieve inchino.
"Meiko Sakine, altro membro della troupe a quanto pare."
"Sembra che ci siano anche due gemelli da qualche parte ma che ancora non abbiamo avuto modo di conoscere." Disse pacato Gakupo sistemandosi i guanti.
"No, aspettate!" Gridò improvvisamente una voce entrando a perdifiato dalla porta principale e schiantandosi subito dopo contro il pavimento. "Ci sono anche io..." Esclamò mascherando una smorfia di dolore.
Subito i due uomini, da bravi gentleman, porsero le mani alla ragazza per aiutarla a rialzarsi.
"Gumi, sei tu?" Chiese Gakupo riconoscendo nella ragazza qualcuno.
"Oh! Gakupo, quanto tempo!" Si sorprese Gumi riconoscendo nell'uomo dai capelli di viola qualcuno di sua conoscenza.
"La conosci?" Si intromise Kaito.
"Gumi Megpoid!" Si presentò successivamente la ragazza scrollandosi la gonna del vestito e controllando che non si fosse strappata durante la caduta. "Io e Gakupo siamo vecchi amici che frequentavano i corsi di recitazione insieme."
"Quindi siamo al completo adesso? Manca qualcuno?" Parlò Luka a braccia conserte.
"Se includiamo anche i due gemelli che ancora non sono tornati dal loro giretto di perlustrazione dovremmo essere sette quindi, sì, ci siamo tutti. Siamo tutti e sette presenti.
"Bene!" Batté le mani Gumi. "Sono arrivata in ritardo come al solito ma almeno ho individuato il posto giusto."
"E che posto!" Trillò una vocina giovane e infantile.
"Non avete ancora visto niente se vi siete limitati solo a fare salotto qui all'ingresso. Questa Villa è immensa." La seguì un'altra vocina infantile ma maschile.
Due ragazzini, poco più che adolescenti e completamente identici nell'aspetto si precipitarono nell'ingresso scendendo le lunghissime scale.
"Ma bene! Eccovi qua, quando prima vi ho perso di vista non avevo la minima idea di dove avreste potuto andare a cacciarvi." Si rabbuiò Luka imbronciando il muso.
"Perdono! La curiosità ci ha sopraffatto." Si scusò la ragazzina grattandosi il capo.
Gumi si avvicinò loro per presentarsi.
"E' un piacere conoscervi. Sono davvero contenta che stavolta reciterò insieme a te Gakupo, era da tanto che ci speravo."
"E a proposito di recitare..." Spezzò il discorso Kaito. "Qualcuno di voi sa esattamente per cosa siamo stati arruolati? Cosa reciteremo? Che ruoli avremo e via dicendo?"
Meiko scosse la testa.
"Non guardare me, io ne so quanto te mi sa."
Luka fissò i due gemelli, entusiasti da sprizzare energia da tutti i pori.
"Voi?"
Il ragazzino imitò Meiko.
"Abbiamo ricevuto la candidatura da questo tipo che si è firmato Unknown Shadow e abbiamo accettato perché la cosa sembrava divertente. Tutto qua."
"Ah, bene. Che dovremmo improvvisare?"
"Cioè voi tutti avete accettato questo lavoro senza avere un minimo di informazioni prima?"
"Per quanto mi riguarda..." Rispose Kaito sprofondando in una poltrona. "Il compenso promesso era davvero alto e tanto mi bastava."
"Anche io ho accettato per via del guadagno decisamente più alto da quello che promettono altri. Coi tempi che corrono..."
"Io ho bisogno di soldi per completare i miei studi..." Si picchiettò le labbra Gumi.
"Sì, ok, ok." Luka batté il tacco dello stivale per terra spazientita. "Insomma, più o meno abbiamo tutti accettato per lo stesso motivo. Ma la domanda qui è: qualcuno di voi sa esattamente che spettacolo dobbiamo mettere in scena? E perché mai in questa Villa sperduta in un bosco siamo stati convocati?".
Calò un silenzio tombale.
"Mi sa che ce lo domandiamo tutti..." Mormorò Meiko desolata.
Silenzio spezzato dallo strappo di una busta ad opera di Gakupo, seguito da un mugolio per attirare l'attenzione.
"Non temete, a quanto pare ci sono state lasciate istruzioni ben precise."
Tutti si avvicinarono a Gakupo per osservare cosa teneva in mano: una busta di carta in formato gigante.
Gakupo ne estrasse parecchi fogli e anche un quaderno dalla copertina rossa che aveva tutta l'aria di essere un copione.
"Ah, bene." Ridacchiò Kaito. "Quindi cosa insceneremo? Il conte Dracula?"
"O magari il mostro Frankestein?" ululò Len dietro di lui.
Ma Gakupo non ci prestò nemmeno attenzione alle battute dei due; proseguì a leggere assorto prima di passare i fogli e il copione ai suoi compagni.
"Nah, niente del genere." Sfoderò un sorriso. "Qualcosa di molto più facile, invece."
I restanti attori si passarono i fogli con le istruzioni e il copione di mano in mano leggendo più o meno attentamente tutto ciò che su essi vi era iscritto.
Infine, l'ultimo commento che provenì da una di quelle bocche fu:
"Certo che al nostro datore di lavoro devono piacere parecchio i misteri."
Tutti annuirono, fissando la busta strappata rimasta adagiata sul tavolino d'ingresso dove le iniziali U.S., scritte con nero inchiostro, saltavano subito all'occhio.

Miku ritornò verso la Villa.
Dopo aver abbandonato per l'ennesima volta Unknown Shadow stavolta era decisa più che mai a fermare il loop temporale che si era formato in quel luogo e che teneva braccata lei e gli abitanti della Villa che, ormai sapeva, erano attori ingaggiati ignari di quello che stava succedendo loro.
Perciò varcò l'entrata del giardino della Villa Sconosciuta, superò l'insegna di legno che citava le solite quattro parole -Benvenuti alla Unknown Mansion- per arrivare sino al grande portone dove, se avrebbe bussato, le avrebbero aperto e tutto sarebbe ripartito da capo.
Ma prima di farlo trasse un lungo respiro: aveva il cuore che batteva a mille e l'agitazione alle stelle, doveva calmarsi e apparire naturale.
Dopotutto dubitava che l'avrebbero riconosciuta; loro, come ogni Notte, dimenticavano tutto.
Perciò sollevò il pugno e bussò forte, dopodiché attese fino a quando Gakupo non le venne ad aprire.
E difatti fu proprio Gakupo ad aprirle la porta, distinto e perfetto come sempre nei suoi abiti bianchi e neri, con una espressione sul viso che lasciava intendere pura sorpresa.
Miku ormai sapeva il perché: il loro copione prevedeva l'arrivo di un'ospite a notte fonda, il che generava stupore iniziale negli abitanti della Villa superato il quale tutto sarebbe sfociato in pazza festa notturna.
"Chiedo scusa..." Biascicò deglutendo. "Potrei restare qui solo per stanotte?"




-L'Autrice Sconosciuta-
E sono tornata! Ma era naturale, no? Tutti voi mi stavate aspettando, giusto? *parte la risata del secolo* Volevate sapere come sarebbe continuata la Saga delle Night da me creata, vero?
Certo, perché anche io lo voglio sapere! Voglio dire, ai tempi delle prime tre long si vociava una possibile quarta canzone ma non si sapeva come, quando e perché sarebbe uscita!
E invece è arrivata con tanto di PV! E naturalmente Hitoshizuku ci trolla come sempre con un finale dove tutti restiamo così: "?"
Ma noi la amiamo comunque vero?
Bene, visto il discreto successo ottenuto dalla mia Trilogia sul fandom adesso sapete che non vi siete ancora liberati di me e che sono qui pronta a darvi il seguito! xD
_Flowermoon_




   
 
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