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Autore: Jamin_a    30/09/2014    4 recensioni
“Mi dici cosa c’è o sono costretto a leggerti la mente?” Disse lui poggiando i gomiti sulle ginocchia e unendo le mani sotto il mento.
“Non lo faresti!” Scattò subito lei
“Già” Rispose, poggiandosi allo schienale “Non lo farei.” Tirò un sospiro. “Raven davvero, è tutta la sera che ti vedo distratta, come se ti preoccupasse qualcosa.” Sbuffo nervoso
“ Dovrei essere io quello impensierito, domani iniziò l’università!” aggiunse accavallando una gamba.
“Appunto…” Disse lei sprofondano sulla poltrona
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Raven Darkholme/Mystica
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You see her when you close your eyes
Maybe one day you’ll understand why
Everything you touch surely dies
 
“Scacco matto! Ho vinto!” Dichiarò fiero Charles.
“Era ovvio” Disse schietta Raven, seduta sulla poltrona davanti a lui
“Non ho barato!” Disse immediatamente il telepate
“Intendevo che era ovvio che avresti vinto contro di me! Io non so giocare a scacchi!”
Aggiunse Raven giustificando la sua affermazione precedente.
“Vero. Mi dispiace dirtelo ma non si affatto brava!” Disse, concludendo la frase con la sua risata cristallina.
Lei si fece cupa e alzandosi dalla poltrona disse “Che importa” Si diresse verso la porta sul corridoio “Domani inizi l’università, troverai di sicuro qualche avversario migliore di me.”
“Raven” La rimproverò lui. “Torna qui” Disse, indicandole la poltrona.
La ragazza tornò sbuffando al suo posto.
Si fissarono per qualche istante.
“Mi dici cosa c’è o sono costretto a leggerti la mente?” Disse lui poggiando i gomiti sulle ginocchia e unendo le mani sotto il mento.
“Non lo faresti!” Scattò subito lei
“Già” Rispose, poggiandosi allo schienale “Non lo farei.” Tirò un sospiro. “Raven davvero, è tutta la sera che ti vedo distratta, come se ti preoccupasse qualcosa.” Sbuffo nervoso
“Odio gli scacchi” Disse lei seccata
“Raven, seriamente.” La richiamò “Dovrei essere io quello impensierito, domani iniziò l’università!” aggiunse accavallando una gamba.
“Appunto…” Disse lei sprofondano sulla poltrona
Lui la guardò storto, come a chiederle spiegazioni.
“Hai sempre frequentato scuole private, piene di gente spocchiosa e altezzosi figli di papà …”
“Mi stai dando dell’altezzoso?” Chiese scioccato
“No no! Tutt’altro .. non hai mai legato con gente così” Disse abbassando gli occhi.
“E quindi siamo sempre stati solo noi due …” Aggiunse piano
“Raven…” Sospirò dolcemente
“Ora invece vai all’università, con gente normale, e magari anche simpatica e io …”
“Raven io…” Cerco di interromperla lui, ma invano
“Non sto dicendo che non devi farti degli amici .. anzi, conoscere gente nuova e uscire un po’ di più non ti farebbe male, hai vent’anni e stai sempre chiuso in casa…”
“No scusa..” Tentò di nuovo di interromperla, contrariato dalla sua ultima affermazione, nuovamente senza effetto.
“Comunque quello che intendo è che non voglio che qualcuno ci separi.” Aggiunse lei tutto d’un fiato.
“Raven” Disse lui alzandosi e andandosi a sedere sul bracciolo della poltrona di lei.
“Nessun amico, nessun compagno di scacchi, nessuna fidanzata..”
“Sei proprio sicuro che qualcuna ti vorrà?” Lo interruppe lei ridendo
“Dai!” disse lui tirandole un pugnetto sulla spalla
“Dicevo …” Riprese Charles “Ti prometto qui e ora che nessuno..” Si alzò in piedi mettendo la mano sul cuore “…ma dico nessuno potrà mai separarci”
“Parola di scout!” lo  canzonò lei.
“Vieni qui” aggiunse lui allargando le braccia per richiamarla a se
Raven si alzò e andò ad abbracciarlo
“Siamo fratelli. Nessuno ci separerà mai. Anche io non voglio perderti.” Concluse lui.
 
 
 
 
 
 
Era il momento di fare la scelta che si prospettava la più dolorosa della sua vita.
Il dolore alla schiena si faceva sempre più insopportabile, tanto da fargli sembrare che non esistesse più nessun’altra parte del suo corpo, aveva appena perso Erik e gli sembrava che non potesse sentire più male di così.
Credeva di essere arrivato al limite della sopportazione, quando capì. Capì di aver di aver infranto una delle promesse più importanti della sua vita. Aveva permesso a qualcuno di separare lui e Raven.
E ora doveva decidere. Essere egoista e fare finta di niente, attutendo almeno un po’ il dolore avendo la sorella accanto, o lasciarle fare la sua strada e lasciarsi morire dentro.
Sapeva che se glielo avesse chiesto lei sarebbe rimasta, ma sapeva anche che così l’avrebbe solo fatta soffrire.
Decise di darsi il colpo di grazia e di lasciare andare l’unica persona che era sempre stata una costante per lui, l’unica che abbia mai amato davvero, come solo una sorella si può amare.
“Tu” Sospirò prendendole la mano “Tu dovresti andare con lui.. è quello che vuoi”
Sentì il cuore chiudersi in una morsa mentre le diceva che era libera di seguire Erik. L’amava  al punto di lasciarla andare.
“Avevi promesso di non leggermi mai nel pensiero” Disse lei dolce accarezzandogli i capelli
“ Lo so” Disse lui trattenendo le lacrime “Ti ho promesso tante cose purtroppo. ”
Le aveva promesso che l’avrebbe protetta, che le avrebbe dato un mondo migliore, ma le aveva soprattutto promesso di starle accanto per sempre, che nessuno li avrebbe separati. Era la promessa a cui teneva di più e ora era infranta.
Le baciò la mano, lei gli baciò la fronte.
“Abbi cura di lui” Disse lei a Moira
Abbi cura di lei. Disse lui nella mente di Erik.
 
E la lasciò andare.
 
Only know you’ve been high when you’re feeling low
Only hate the road when you’re missing home
Only know you love her when you let her go
And you let her go
 
 
Hoilà! ecco un'altra storiella (molto allegra direi).
Ovviamente nessun personaggio mi appertiene, la canzone la conoscete tutti, non è a scopo di lucro e solite cose.
Spero che si capisca che la parte iniziale è un flashback ..
Fatemi sapere cosa ne pensate!!!!!  le recensioni come al solito sono sempre ben accette!
un abbraccio, tenete botta e alla prossima.
  
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