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Autore: darken_raichu    30/09/2014    4 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Città Caverna dei Ladri, Settore Nord, 19/06/4783, circa le 20
Mentre i due Tenenti sconfitti da Tri e Flaaffy svanivano in un lampo di luce, Raichu ed Emolga superavano i due compagni, ponendosi di fronte ad Arbok e Skuntank.
«Loro sono andati. Adesso tocca a voi due.» Commentò Raichu.
«Skuntank, io mi occuperò di quello a terra. Tu prendi quello in volo.» Disse Arbok, mostrando i denti. Un sorriso che non prometteva nulla di buono.
«Ricevuto.»
Un attimo dopo, Arbok si sollevò a mezz’aria. Raichu per un attimo rimase senza parole, poi capì.
«Devi appartenere a quel progetto folle di cui ho sentito parlare. Ho incontrato uno Spiritomb che possedeva svariate abilità.»
«Capitano S-29, Arbok il macellatore, al tuo servizio. Sarà un piacere farti a pezzi.»
«Non ne sarei così sicuro. Eelektross mi ha spiegato il vostro punto debole.»
«Oh, davvero? Prego, fai pure. A te la prima mossa.»
Raichu scagliò un Tuono contro Arbok, che sorridendo non fece assolutamente nulla per spostarsi. Fu centrato in pieno, e rise mentre il colpo lo investiva.
«Spiacente, dovrai fare di meglio.» Poi scagliò una Pantanobomba, che però Raichu schivò.
«Anche tu.» Rispose questi, per poi lanciarsi verso di lui a distanza ravvicinata. Entrato nel suo raggio d’azione però Arbok fu il primo ad attaccare con un Velenodenti, che però Raichu bloccò con un Codacciaio. I due attacchi cozzarono a mezz’aria, e i due arretrarono.
“Evidentemente deve possedere l’abilità Levitazione. Poi deve avere una seconda abilità che annulla l’effetto degli attacchi elettrici. Però è strano, non ho notato incrementi di alcun tipo nella sua forza o nella sua velocità. E non mi sembra neanche che il colpo l’abbia curato. Sembra quasi che sia solo immune.” In quel momento un’idea gli folgorò la mente. Schivò una Velenocoda e colpì con Codacciaio, ma Arbok schivò il colpo. Velenodenti e Velnocoda presero ad incrociarsi con i Codacciaio e a venire deviati dalle Scariche di Raichu. Una Pantanobomba colpì Raichu, che però riuscì a colpire l’avversario con un Codacciaio.
“Qualcosa non va. Queste Pantanobomba sono troppo potenti per un Pokémon che non appartiene al tipo Terra. Devo aver fatto centro.”
 I due pokémon si scambiavano colpi a una velocità allucinante. Poi Arbok sorrise «Darei un’accellerata al ritmo, che ne dici?» E aprì la bocca, da cui scagliò un Neropulsar, che Raichu schivò per un pelo. Poi, uno dopo l’altro, diversi attacchi presero a uscire dalla bocca del Pokémon. Idropulsar, Neropulsar, Pantanobomba, Eterelama e diversi altri attacchi si scaricarono contro Raichu, che riuscì a schivarli quasi tutti più per fortuna che per abilità. Quei pochi che lo centrarono però lo danneggiarono enormemente.
“Usa più di quattro mosse e molte di esse sono estremamente potenti.”
«Tu possiedi più di un tipo dico bene?» Disse Raichu.
Arbok lo guardò per qualche secondo, poi rise «Te ne sei accorto, eh? Non ti facevo così intelligente, complimenti.»
«Inoltre sei in grado di usare più di quattro mosse, e alcune di queste un Arbok non può impararle in alcun modo. Giudicando dagli attacchi, devi essere di tipo Veleno, Terra, Buio e Volante.»
«Ottimo, un’analisi accurata, i miei complimenti. Devi aver combattuto molto per essere in grado di riconoscere le mosse che subiscono un aumento di potenza per via del tipo. E ora cosa pensi di fare?»
«Ora penso che darò il massimo.» E detto ciò Raichu caricò il proprio corpo. L’elettricità prese a correre per il corpo, avvolgendolo. Quando fu carico al massimo, si lanciò contro l’avversario, il Locomothuder pronto a colpire.
«E credi che mi lascierò colpire?» Disse Arbok, iniziando a salire più in alto.
«No, credo che tu debba ancora imparare a considerare l’ambiente in cui combatti.»         
Arbok sollevò la testa e  vide il soffitto a pochi centimentri dal suo capo. E in quel momento capì che salire verso l’alto poteva essere stato un errore. “Ma non può raggiungermi quassù.”
Raichu lo guardò “Sono circa quattro metri, dovrei farcela.” Ormai si muoveva ad altissima velocità. Poi saltò. Ovviamente non riuscì a coprire i quattro metri, ma atterrando allungò la coda e la usò come leva. La spinta lo scagliò verso l’alto, dritto verso il corpo di Arbok, che fu centrato in pieno.
Quello cadde al suolo, seguito da Raichu, che però atterrò in piedi.
«Allora, ti è bastato?»
«Quindi… è questo… il Locomothuder. Adesso capisco… Perché il Capo in persona… era interessato… A quel progetto… Il tassello mancante… per il piano…» E svenne, svanendo.
 
Poco lontano, Skuntank ed Emolga si stavano scambiando colpo su colpo ininterrottamente.
“Questo tizio è un osso duro, abiutato a combattere.” Pensò Emolga, schivando il Lanciafiamme e gli Ombrartigli del nemico.
Codacciaio, Ombrartigli, Energisfera, Lanciafiamme, Aeroassalto, inseguimento, Invertivolt e Ripicca si scontravano in continuazione, in una serie di attacchi esplosiva.
Emolga però, nonostante tutto, era in vantaggio. Evidentemente il suo avversario non era abituato a combattere in una battaglia aperta due contro due. Probabilmente di solito combatteva con uno o più compagni che gli coprissero le spalle.
Emolga si slanciò contro di lui con un Aeroassalto, schivò con agilità un Lanciafiamme diretto verso di lui e colpì in pieno l’avversario.
Quello arretrò e sbuffò. L’Emolga si rivelava davvero un avversario tosto.
Quando l’ennesimo Lanciafiamme venne schivato, Skuntank vide l’Energisfera arrivargli contro, ma non fu in grado di schivarla. Il colpo lo scagliò contro il muro.
“Davvero bravo. Tsk, qui le cose si mettono male.”
In quel momento Arbok crollò.
«Sicuro di non volerti arrendere? Il tuo capo è andato.» Disse Emolga.
«Il mio capo? No, credo tu ti stia confondendo. Lui è il mio cliente.»
«Cliente?»
«Sì, hanno pagato noi Fratelli Neri per guidarli qui dentro. Ma ora smettiamola.»
«D’accordo.»
I due si lanciarono uno contro l’altro, incrociando il Codacciaio e l’Ombrartigli. Colpo dopo colpo, i due finirono per allontanarsi dal gruppo.
Alla fine, Emolga centrò Skuntank in pieno volto. Quello gridò e crollò a terra.
Emolga stava per girarsi quando del gas si sollevò dal pokémon svenuto.
“Ma che…”
Fu un istante, una scintilla, e mentre Skuntank svaniva il gas esplose.
  
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