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Autore: inu_ka    01/10/2014    3 recensioni
La scuola il luogo più detestato dalla maggior parte degli studenti eppure non tutti la pensano così. Questo accade in un piccolo gruppeto di amici loro sono Inuyasha, Kagome, Miroku e Sango e proprio quest'ultima ama la scuola più di ogni altra cosa. Questo è il loro ultimo anno di superiori frequentano il liceo classico e loro malgrado dovranno affrontare gli esami di stato. Tra programmi di studi, amori intrighi e macchinazioni questi ragazzi dovranno affrontare il loro anno più buio ma come tutte le cose hanno un inizio e una fine ma raggiungere la fine sarà tutt'altro che facile.
Se volete sapere cosa riserverà quest'anno a questi poveri ragazzi non vi resta che provare a leggere. Vi avviso sin da adesso ch ela storia tratterà tematiche delicate come la violenza e che sarà tutt'altro che breve. Spero di avervi incuriosito almeno un pochino.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Prof: Buongiorno ragazzi allora come procedono le ripetizioni? Spero non mi facciate fare brutta figura agli esami di stato e anche in gita visto che andrete in Grecia.
Il professore Myoga era entrato in aula tutto entusiasta e con un bel po’ di vocabolari. I ragazzi non riuscivano a capire il motivo ma quando lo seppero in aula ci fu una specie di infarto collettivo.
I: Perché il professore ha portato tutti quei vocabolari? Chissà perché ma la cosa non mi piace affatto.
K: Già nemmeno a me. Aspetta che glielo chiedo e speriamo non sia qualche compito a sorpresa.
Kagome alzò la mano per chiedere il permesso di parlare.
K: Professore!
My: Sì Higurashi?
K: Professore mi scusi come mai avete tutti quei vocabolari di greco?
My: Ah sì ci stavo arrivando, allora ragazzi come dicevo voglio che facciate una bella figura agli esami.
I: Sì come no, è lei che vuole fare bella figura.
My: No Taisho come sempre molto educato. Allora prima che il vostro educatissimo compagno mi interrompesse stavo dicendo che oggi faremo un’esercitazione a sorpresa.
Tutti: Nooooooooo!
My: Su ragazzi una semplice versione. I vocabolari che ho portato non sono sufficienti per tutti.
M: Evvai!
My: Mushi questo non significa che non la farete tutti ma significa solo che lavorerete a coppia.
M: Professore le chiedo solo un favore non mi metta in coppia con Sango Higurashi questa mi uccide.
Tutti: Ahahhahahaha!
S: Miroku faremo i conti dopo.
M: E’ questo che mi preoccupa.
My: Bene allora lavorerai con lei. Quindi No Taisho e Sango Higurashi scambiatevi il posto.
S: Sì. Inuyasha tu e mia sorella concentratevi sulla versione senza parlare di altro.
I: Sì sì e tu non uccidere il mio migliore amico.
S: Oh sì che posso perché lui è il mio fidanzato e posso ucciderlo anche in un altro modo mio caro e si chiama astinenza.
I: Ok allora invece di prepararmi ad andare in gita dovrò prepararmi per andare al funerale.
I due si scambiarono i posti. La cosa era bella per una coppia e pessima per l’altra coppia.
K: Inuyasha allora io mi occupo dei verbi e tu dei costrutti ok?
I: Sì quelli li lascio volentieri a te.
Dopo un po’ la coppia finì di analizzare la versione e iniziò a tradurre. La versione sembrava non essere difficile nemmeno per Miroku solo che l’essere messo in coppia con Sango era stata una vera tortura. Finita la versione consegnarono il tutto al professore.
My: Bene ragazzi spero non sia stata difficile. Domani vi dirò i risultati per oggi abbiamo finito per il resto dell’ora siete liberi.
I: Whuau. Ehi Kagome credo che almeno la sufficienza la prenderemo.
K: Già e mi dispiace per te ma il merito sarà di tuo fratello.
I: Sì può darsi ma io non glielo dirò mai.
S: Miroku non te la sei cavata male quindi per gli esami hai qualche speranza.
M: Eddai non essere così crudele.
Appena terminata la scuola i ragazzi andarono a chiamare Rin e decisero di andare a mangiare ad un fast food. La cosa era stata proposta da Sango perché la versione che dovevano fare come ripetizione era stata fatta a scuola e quindi avevano più tempo. Tornati a casa continuarono con la solita routine. Verso le undici andarono nelle loro stanze. Sesshomaru non aveva dato ripetizioni perché a breve doveva sostenere un esame.
I: Kagome perché hai quell’espressione così preoccupata?
K: Io? Ah no niente sono stanca.
I: Non è vero non è la faccia di una che è stanca.
K: Ecco mai che si riesca a nasconderti qualcosa. Secondo me hai veramente l’istinto di un cane.
I: Forse. O semplicemente perché ti conosco bene e ti amo. E adesso ti dispiacerebbe dirmi perché sei così preoccupata?
K: Quando eravamo al fast food da quelle parti è passata Kykio mi ha vista e mi ha lanciato un’occhiataccia poco rassicurante mi ha detto qualcosa ma non ho capito cosa. Dal labiale ho capito solo due parole: Gita e Inuyasha. Non so ho paura.
Disse mentre qualche lacrima cominciava ad uscire. Inuyasha era stupito non si era accorto di niente.
I: Perché non mi hai detto niente? Se non me ne fossi accorto non me lo avresti mai detto. Kagome non voglio che ti succeda qualcosa quindi ti prego non tenerti niente dentro. Comunque non preoccuparti non succederà nulla.
K: Tu dici? Io ho paura che ti possa succedere qualcosa. Ho un brutto presentimento. Promettimi che starai attento.
I: Ehi adesso basta piangere stai calma non succederà proprio niente. Succederà solo che ci divertiremo un mondo. Ci siamo intesi? E adesso che ne dici se mi dai un bel bacetto della buona notte. Domani stracceremo la coppietta qui accanto.
K: Eh che significa?
I: La versione credo che a Sango non sia andata bene per i suoi standard. Con uno come Miroku era praticamente impossibile aspirare ad un nove, poi tutto può succedere. Io mi accontento di un sei.
K: Già non ci avevo pensato ci sarà da ridere. Però oggi era piuttosto tranquilla. Due sono le cose: o ha fatto la versione da sola oppure ha già deciso in aula di punire Miroku lo sapremo solo domani. Su cucciolotto adesso a nanna.
Si diedero un lunghissimo bacio della buona notte e si addormentarono stretti stretti.
L’indomani a scuola.
K: Sango cosa pensi di aver preso al test a sorpresa?
S: Non lo so è la prima volta che non ho idea del voto che prenderò.
M: Spero sia un voto accettabile altrimenti Sango ha già deciso la punizione.
I: Indoviniamo! La tua punizione per caso si chiama astinenza?
M: Magari solo quello amico mio.
I: C’è di peggio?
M: Sì. Perché oltre all’astinenza c’è un’ora in più di studio solo per me.
S: E inizierai già da oggi. Minimo 8,5 dobbiamo prendere.
Il professore entrò in aula con i compiti.
My: Buongiorno. Allora vi dico subito che molti di voi mi hanno stupito davvero.
I: Ops.
My: Allora ecco i vostri compiti. Mushi hai visto che la presenza di Higurashi ti fa bene? Complimenti hai preso 8,5.
M: Whuau sono salvo. Fhiu che liberazione.
My: Higurashi-No Taisho complimenti 9,5.
K: Sìììììì, Sango ti ho battuta. Whuau Inuyasha ricordami di ringraziare tuo fratello.
I: Kagome datti una regolata il professore ti sta guardando come se fossi un alieno.
K: Non ci posso fare niente questa è una cosa rarissima.
Kagome senza accorgersene era saltata al collo di Inuyasha.
I: Ehi non c’è bisogno di esaltarsi così tanto per un voto.
K: Per te no ma per me sì. Per una volta ho preso di più di mia sorella.
My: Va bene Higurashi abbiamo capito che sei felice per aver superato tua sorella ma adesso se non ti dispiace vorrei continuare.
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K: Whuau che giornata. Inuyasha tuo fratello oggi aveva l’esame?
I: Sì perché?
K: Ok. Rin dì a Sesshomaru che stasera si esce.
S: Uffa quante storie per una volta che hai, anzi avete, preso un voto superiore al mio.
K: Bhe io e Inuyasha siamo meno bravi di te eppure abbiamo preso di più di voi due.
S: Appunto mettiti tu in coppia con Miroku e vedi quanto prendi.
R: Ok basta così, non mi sembra il caso di rovinare tutto per una stupida esercitazione.
K: Già ha ragione Rin. Però ragazzi vi abbiamo stracciati lo stesso.
S: Visto cos’hai combinato Miroku?
M: Eddai alla fine è stato un bel voto.
S: Sì per te che oltre il 6,5 non vai.
I: Ok adesso basta muoviamoci ad arrivare a casa che ho fame.
Kagome si voltò d’istinto verso un cespuglio e ciò che vide non le piacque proprio. Aveva visto Koga insieme a Kykio che la guardavano con un ghigno dipinto in viso la tipica espressione di chi ti vuole comunicare “ragazza sei nei guai”. Inuyasha si accorse della strana espressione che aveva assunto la ragazza. Infatti un attimo primo faceva la spavalda e adesso aveva un’espressione terrorizzata.
I: Kagome cos’hai? Ti senti bene?
K: Eh? Oh sì non preoccuparti.
Disse stringendo più forte che poteva il braccio del suo amato.
I: Sicura? Mi stai stritolando il braccio. Non avrai mica di nuovo visto Kykio?
K: Inuyasha non è successo niente muoviamoci ad arrivare a casa perché sto morendo anche io di fame.
I: Non ti credo affatto quando andiamo a casa mi devi una spiegazione.
Disse dandole un bacio sulla fronte. Inuyasha cominciava a sentire il respiro di Kagome farsi lievemente affannoso.
I: Kagome sicura di stare bene? Vieni qui e respira insieme a me. Piano piano su calmati avanti non è successo niente ci sono io con te nessuno ti toccherà. Dai siamo quasi arrivati.
Kagome seguiva alla lettera ciò che le diceva Inuyasha e la cosa stava funzionando. Erano arrivati a casa di Miroku.
I: Kagome vieni andiamo un attimo in camera devo dirti una cosa.
La ragazza aveva capito che era una scusa per non far preoccupare il resto del gruppo così lo seguì.
M: Ehi ragazzi ma non avevate fame?
I: Sì ma prima devo chiederli una cosa. Prova a fare una delle tue sparate e non vedrai nemmeno l’ombra del piatto.
Miroku non disse nulla aveva capito che la cosa doveva essere seria anche perché non era da loro non salutare i padroni di casa infatti erano filati subito in camera senza passare per il soggiorno. Ora che ci faceva caso per quel poco che aveva visto Kagome l’aveva vista a dir poco cadaverica questo lo fece preoccupare non poco ma comunque con lei c’era Inuyasha quindi era al sicuro e poi non ne era sicuro quindi non disse nulla per non provocare inutili allarmismi.
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I: Kagome come ti senti?
Inuyasha aveva stretto tra le sue braccia la ragazza che adesso aveva gli occhi gonfi di lacrime.
K: Inuyasha perdonami mi sento un’emerita idiota. Farti preoccupare in questo modo per nulla.
I: Ehi ma di che stai parlando? Su avanti dimmi tutto.
K: Inuyasha ho paura.
Disse stringendolo sempre di più. Inuyasha cominciò ad accarezzarla per dargli sicurezza.
I: E sentiamo di cosa?
K: Ti sembrerà stupido ma ho il terrore di perderti. Ho il terrore che tu mi possa lasciare. Ho il terrore che per colpa mia ti possa succedere qualcosa. Ho il terrore che da un momento all’altro tu possa stancarti di me.
I: Ascoltami non succederà niente di tutto ciò. Io non ti abbandonerò mai qualunque cosa succeda io starò sempre al tuo fianco e sappi che non ne avrò mai abbastanza di te perché tu per me sei tutto e senza di te tornerei ad essere il ragazzo incompleto che ero una volta. Niente amore mio ci potrà separare.
K: E se qualcuno ci tendesse un tranello per riaverti?
I: Che ci provi pure il mio amore per te sarà al di sopra di ogni inganno. Come mai hai detto questo?
K: Perché oggi mentre tornavamo a casa dietro un cespuglio ho visto Koga insieme a Kykio mi hanno guardata con un sorriso poco rassicurante e poi lei ha detto che in gita si riprenderà te. Questa volta sono riuscita meglio a leggere il labiale. Inuyasha perché?
Kagome aveva ricominciato a piangere e questo lui non lo poteva sopportare più. Dentro di lui la rabbia si faceva sempre più spazio però cercò di controllarsi per non farla agitare ancora di più. Poi gli venne in mente una cosa.
I: Kagome non temere non accadrà nulla te lo prometto. Tu promettimi una cosa.
K: Cosa?
I: Che qualunque cosa accada tu ti fiderai solo di me. Quelli sono capaci di inscenare cose che senza la fiducia minerebbero ogni sorta di rapporto ma tu promettimi che mi crederai sempre.
K: Te lo prometto cucciolotto.
I: Ecco così mi piaci su sorridi e ricorda sempre la promessa. Ah dimenticavo oggi pomeriggio non partecipo alle ripetizioni devo andare da mio padre non so cosa voglia stamattina mi ha mandato un messaggio per avvisarmi.
K: Inuyasha davvero ti cerca tuo padre? Non starai per fare qualche stupidaggine?
I: Io? Ma ti sembro il tipo.
K: Sì.
Kagome aveva perfettamente ragione Inu non aveva mandato nessun messaggio a suo figlio ma questo lo avrebbe saputo solo più tardi.
Finito di pranzare andarono a riposarsi un po’ Kagome si sentiva agitata come se quel giorno dovesse succedere qualcosa. La sua agitazione era per Inuyasha temeva che potesse accadergli qualcosa la storia del messaggio non la convinceva per niente. Inu se doveva parlare con suo figlio raramente lo avvisava per messaggio.
K: Inuyasha davvero devi andare da tuo padre?
I: Certo. Perché?
K: Non lo so di solito tuo padre ti chiama.
I: Bhe forse perché quando me l’ha detto eravamo a scuola non può di certo mettersi a chiamare? Su stai tranquilla ti prometto che non succederà niente.
K: Non posso venire anche io? Così almeno ringrazio tuo fratello.
I: Ah sì e tua sorella chi la sente. Hai sentito cos’ha combinato prima quando ho detto che oggi pomeriggio non ci sono? E poi puoi ringraziare mio fratello stasera quando viene qui così se Rin non gliel’ha già detto potrai chiedere tu se gli va di uscire.
K: Va bene spero che quello che mi dici sia vero.
Inuyasha nel frattempo si era vestito ed era uscito. La direzione presa era quella di casa sua ma arrivati ad un punto invece di proseguire si fermò precisamente davanti la porta di casa di Koga.
DIN DON DIN DON.
Ko: Arrivo. Ehi Kyk…
Koga non finì di parlare che un pugno lo colpì dritto sul naso.
I: Mi dispiace ma quella poco di buono non è disponibile al momento. Sono certo che se la sta spassando con qualcun altro.
Ko: Tu maledetto che ci fai qui.
I: Io? Diciamo solo che sono venuto per darti un avviso. Il pugno che ti ho dato prima era solo un assaggio.
Infatti Inuyasha era entrato in casa e gli aveva dato un altro pugno nello stomaco.
Ko: Maledetto questa non la passi liscia. Cos’è la sgualdrina ha allentato il suo cane da guardia? Non ha resistito alla visione di noi due insieme questa mattina? Scommetto che con qualche lacrimuccia è riuscita ad intenerirti e tu da bravo cagnolino sei venuto qui per punire il lupo cattivo.
Koga aveva colpito Inuyasha con una sedia sul braccio destro che nell’impatto fece un rumore a dir poco piacevole. Nonostante il braccio li dolesse non si fermò. Koga doveva pagare per quello che stava facendo alla sua amata sapeva che Kagome non lo avrebbe giustificato in nessun modo ma la rabbia era più forte di lui.
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DIN DON DIN DON
M: Ragazzi un attimo stanno suonando alla porta forse è Inuyasha vado a controllare.
Miroku aprì la porta aveva ragione era un No Taisho ma non quello che credeva lui.
K: Inuyasha hai finito pre… Inu!!!!
In: Oh ragazzi ma quanto entusiasmo.
K: No no è solo che Inuyasha ha detto che volevi parlare con lui.
In: Io? E quando avrei parlato con lui? Ero venuto qui apposta.
Kagome si sentì mancare aveva capito che Inuyasha gli aveva detto una bugia. Sicuramente era andata da Koga. Adesso si sentiva in colpa non gli avrebbe mai dovuto dire quelle cose. Sperava con tutta se stessa che stesse bene.
In un lampo corse fuori dirigendosi verso la casa del suo ex non molto lontana da quella di Miroku.
S: Kagome dove stai andando?
Kagome non rispose ma continuò a correre gli altri la seguirono.
Arrivati davanti alla casa di Koga, Kagome spalancò la porta senza bussare. Era più che certa che Inuyasha fosse lì inoltre si sentiva la sua voce.
K: Inuyasha ti prego basta.
Kagome aveva strattonato Inuyasha per il braccio ferito questo li provocò una fitta dolorosa.
Ko: Ehi farei più attenzione a tirare quel braccio il cagnolino potrebbe esserselo rotto.
Koga era pronto a sferrare un altro colpo ma lei si mise tra i due e il colpo inevitabilmente l’avrebbe colpita. L’impatto non arrivò Inu aveva parato il colpo di Koga.
In: Adesso basta non so cosa sia successo. Mio figlio ha sbagliato a venire qui non conosco il motivo ma posso immaginarmelo altrimenti non sarebbe mai venuto.
Poi con sguardo severo disse al figlio.
In: Inuyasha a casa dovrai darmi un bel po’ di spiegazioni. Koga noi adesso ce ne andiamo ma tu o qualcun altro provate a toccare quelli che conosco e vedrete che quello che ti ha fatto mio figlio saranno solo carezze e con questo ho chiuso. Forza ragazzi andiamo.
Ko: Mio caro No Taisho la questione è tutt’altro che chiusa.
Inu lanciò un’occhiataccia che faceva raggelare il sangue era peggiore di quelle di Sesshomaru. Per strada nessuno parlò Kagome rimase vicino ad Inuyasha quello che era successo era colpa sua non se lo sarebbe mai perdonata. Inuyasha continuava a reggersi il braccio non lo aveva mosso per niente e li rimaneva appeso chiaro segno che si era rotto. Erano arrivati a casa.
In: Inuyasha ti dispiacerebbe seguirmi di sopra? Io e te dobbiamo parlare.
Salirono in camera Inu era rimasto impassibile aveva un’espressione gelida non mostrava alcuna emozione né di paura per quello che era successo e né di gioia per come era finita la questione.
In: Inuyasha mi hai molto deluso. Come ti è saltato in mente di fare una cosa del genere?
I: Papà mi dispiace ma la rabbia ha preso il sopravvento su di me non ce l’ho fatta a controllarmi.
Inuyasha raccontò tutto a suo padre sia di quello che era successo il giorno prima e sia quello che era successo mentre stavano tornando da scuola.
In: Ho capito. Ciò non toglie il fatto che hai fatto una stupidaggine. Come pensi si sentirà adesso Kagome? Non hai pensato che per quello che hai fatto si senta in colpa? E non hai pensato che potrebbe non raccontarti più niente per evitare che ti metta in pericolo come è successo oggi? E dimmi cosa sarebbe successo se io non fossi venuto qui smascherando così la tua bugia? Dovevi vedere il terrore nei suoi occhi quando ho detto che io non ti avevo chiamato è corsa come una furia sapendo già dove trovarti. Inuyasha l’hai combinata davvero grossa. Comunque vedo che non hai smesso un minuto di reggerti quel braccio quindi adesso muoviti e andiamo in ospedale a farlo controllare.
I: Papà so che è inutile chiederti scusa ma davvero credimi non so più cosa fare a volte vorrei avere il sangue freddo che ha Sesshomaru ma non ci riesco ci ho provato. Kagome è la cosa più cara che ho e non voglio che nessuno le faccia del male. L’unico modo che ho trovato era quello di agire di persona. So quanto vi state dando da fare per riuscire a smascherarli ma l’attesa mi sta uccidendo. Non so poi perché continuano a menzionare me e la gita.
In: Figliolo so come ti senti forse alla tua età se avessero solo osato sfiorare tua madre avrei fatto lo stesso ma fidati figliolo non risolverai niente così anzi peggiorerai solo le cose. Kagome in questi periodi è piuttosto vulnerabile le serve qualcuno che la sostenga e non qualcuno che le dia più preoccupazioni. Comunque per la gita non preoccuparti vi manderò delle guardie del corpo in incognita così starete al sicuro. Probabilmente tuo zio in persona se ne occuperà così il materiale raccolto lo aiuterà a sbrigare le indagini. Adesso forza andiamo.
I due scesero giù e videro Kagome stretta tra le braccia di Sango che piangeva a quella visione Inuyasha capì che suo padre aveva perfettamente ragione. Le si avvicinò per tranquillizzarla ma…
I: Kagome.
K: Lasciami stare vattene via.
I: Ma…
K: Inuyasha sei un bugiardo mi avevi promesso che non saresti andato da Koga invece sei andato lì come uno stupido mettendoti in pericolo probabilmente ti sei rotto anche il braccio. Adesso non pretenderai mica che mi fidi ancora di te?
Inuyasha cercava un qualsiasi supporto da qualcuno ma quello che vide erano solo sguardi severi e pieni di delusione. Kagome corse di sopra chiudendosi in stanza Inuyasha la stava seguendo ma suo padre lo fermò.
In: Inuyasha dalle un po’ di tempo per calmarsi noi nel frattempo andiamo al pronto soccorso per farti controllare il braccio.
M: Allora aveva ragione Kagome. Eh amico mio l’hai combinata davvero grossa non immagini qui cos’ha detto. Non chiedermelo perché non te lo dico quando torni sarà lei a dirtelo se vorrà.
Inuyasha aveva lo sguardo perso non sapeva come doveva comportarsi quello che gli aveva detto lo aveva colpito come una lama. Avevano ragione l’aveva combinata davvero grossa.
Andarono in ospedale dove attesero il loro turno. Dopo una rapida visita il dottore lo mandò in sala raggi. La radiografia aveva evidenziato una frattura quindi li fu ingessato il braccio.
Dot: Signor No Taisho suo figlio è stato mandato nella sala gessi per ingessarli il braccio ha una brutta frattura dovrà tenere il braccio bloccato per trenta giorni. Ah tra quindici giorni però deve tornare per un controllo. Gli dia questi antibiotici e questi antidolorifici.
In: Ok, grazie dottore ci vediamo. Forza figliolo andiamo.
I: Papà che ore sono?
In: Le 20:00. Perché?
I: No era per sapere. Papà come posso farmi perdonare da Kagome?
In: Non lo so figliolo questo dipende da te. Non posso dirti quello che dovresti dirle. Le scuse non sono un copione da recitare ma sono parole che devono uscire dal cuore. Quando arriviamo a casa vai subito da lei.
I: Sì come sempre hai ragione.
In: Ah Inuyasha se non dovesse perdonarti oggi non sforzarla dalle tempo e vedrai che lo farà stai tranquillo. Adesso reagisce così solo perché ha paura sarà ancora scossa per quello che è successo oggi e non puoi darle torto. Piuttosto il braccio ti fa molto male?
I: No.
Inuyasha al pensiero che le parole di suo padre si realizzassero aveva paura. Lontano dalla sua amata si sentiva perso. Arrivarono a casa e tutti erano già in sala pranzo, tutti eccetto Kagome.
In: Ciao. Ragazzi dov’è Kagome?
R: E’ di sopra non è voluta scendere dice che non ha fame.
S: Inuyasha se le succede qualcosa questa me la paghi. Non bastavano Kykio e Koga adesso ti ci metti anche tu. Ma cosa ti è saltato in mente di fare una stronzata del genere. L’hai terrorizzata, delusa e tradita.
I: Mi dispiace sono stato uno stupido ho agito d’impulso.
S: Agito d’impulso? Guardati come ti sei ritirato con un braccio rotto questa non è impulsività è stupidità.
Miroku non era intervenuto nella conversazione ma prima che la cosa degenerasse decise di intervenire e poi il suo amico aveva realmente capito l’errore che aveva commesso. Posò una mano sulla spalla della sua ragazza.
M: Va bene Sango adesso basta credo che Inuyasha abbia capito il suo sbaglio. Comunque Inuyasha non è con noi che devi scusarti ma con Kagome quindi sbrigati ad andare su anche se arrabbiata vorrà sapere come stai. Su sbrigati.
I: Sì.
Inuyasha si dileguò in batter d’occhio. Bussò alla porta della camera ed entrò. Vide Kagome con gli occhi rossi per il pianto e il viso rigato. Stava singhiozzando questo significava che stava ancora piangendo. Lui si avvicinò cautamente e si sedette sul bordo del letto.
I: Kagome ascolta…
K: Che vuoi non voglio ascoltarti. Cosa vuoi dirmi altre bugie? Inuyasha mi avevi promesso che non avresti fatto stupidaggini e invece guardati ti sei fatto rompere un braccio. Però la vera stupida qui sono stata io che ti ho creduto e ti ho raccontato tutto. Dovevo immaginarmelo che avresti agito impulsivamente. Mi hai fatto promettere che qualunque cosa fosse successa dovevo credere a quello che mi avresti detto tu ma come faccio a crederti se quello che mi dici è falso. Lo vuoi capire che ci tengo a te e non voglio che ti succeda niente e soprattutto non voglio essere la causa del tuo male? Perciò Inuyasha mi dispiace ma non dirò più niente quello che ci diremo sarà solo inerente alla scuola. Continuerò ad amarti perché al cuore non si comanda ma mi dispiace è finita. Oggi ti sei rotto un braccio domani chi lo sa potresti fare qualcosa di più grave per colpa mia.
La voce di Kagome si fece sempre più flebile a causa del pianto. Inuyasha non poteva credere alle sue orecchie davvero la sua impulsività gli stava costando così tanto?
I: Kagome ti prego ripensaci non puoi dire sul serio. Riconosco la mia stupidità ma non ce l’ho fatta più stanno oltrepassando il limite. Erano giorni che non avevi più niente e l’averti vista in quello stato oggi mi ha fatto ribollire il sangue. Non volevo causarti questo. Perdonami ho tradito la tua fiducia non mantenendo la promessa che ti ho fatto. Posso accettare il fatto che non mi vorrai raccontare quello che fanno quei bastardi ma ti supplico non dirmi che è finita. Ti supplico non abbandonarmi.
Disse stringendola a se ignorando le fitte di dolore che gli dava il braccio, adesso anche lui stava piangendo non voleva credere che stava per perdere il bene più prezioso che potesse avere. No non lo accettava doveva rimediare doveva cercare un modo e lo doveva fare al più presto.
I: Ti scongiuro Kagome. Dammi un’altra possibilità. Questa volta te lo prometto sinceramente non farò più niente di quello che tu non vorrai.
Kagome cercava di liberarsi dal suo abbraccio ma la paura di farli male era molta e poi in un certo senso si stava perdendo in quell’abbraccio così caldo così pieno di amore e allo stesso tempo di sofferenza
K: Inuyasha vorrei tanto crederti ma come faccio? Chi mi assicura che non ti metterai di nuovo in pericolo.
I: Fidati amore mio se questo è il prezzo da pagare allora sì te lo prometto. Non voglio perderti. Lascerò che se ne occupi mio padre.
K: Davvero lo faresti?
I: Sì com’è vero che sono il No Taisho più impulsivo che esista. Scherzi a parte davvero non lo farò più. Però….
K: Non ti starai già rimangiando la parola?
I: No no non sono così stupido.
K: E allora perché hai detto però?
I: Però se succedesse qualcosa di pericoloso per strada mi permetterai di intervenire?
K: Sì questo posso concedertelo.
 
I: Kagome…
K: Sì.
I: Ti prego non dirmi più una cosa del genere. E ti prego dimentichiamo questa faccenda.
K: Inuyasha per questa volta va bene ma un’altra volta no. Ti prego non fare più una cosa del genere non me lo perdonerei mai.
I: Fidati. Mi dispiace averti fatta preoccupare così tanto ma anche io non voglio che ti succeda più niente. Vorrei solo che tu continuassi a dirmi tutto non voglio che questa storia muti il nostro amore.
K: No non preoccuparti e perdonami per quello che ti ho detto prima anch’io non voglio perderti sei il bene più prezioso che io abbia mai avuto. Inuyasha il braccio come va?
I: Cosa? Ah il braccio no non è niente è solo una piccola frattura guarirà in trenta giorni.
K: Inuyasha che ne dici se abbandoniamo la gita. Ho paura che ti succeda qualcosa.
I: Non preoccuparti amore mio andrà tutto bene. Poi la gita dell’ultimo anno non ce la perderemo per niente al mondo. Mio zio terrà sotto controllo quei due bastardi.
K: Scusa ma cosa stai cercando di fare con il cellulare?
I: Sto tentando di mandare un messaggio a mio fratello ma niente non ci riesco. Uffa.
K: Bhe visto che avere una sorella come la mia conviene? Ricordi quando mi feci male il polso destro?
I: Sì e con ciò?
K: Bhe io sapevo scrivere anche con la sinistra.
I: Meglio così, almeno ho una scusa per non fare i compiti.
K: Non ci conterei tanto vedrai che mia sorella troverà il modo di farti scrivere lo stesso.
I: Vedremo. Comunque l’importante è che abbiamo chiarito. Il resto non conta. Certo che in ogni casa in cui siamo andati abbiamo già qualcosa da ricordare.
K: Sì hai proprio ragione però questi di questa casa non mi piacciono.
I: Concordo con te anche se non fosse successo quello che è successo oggi io un brutto ricordo di questa casa ce l’ho già.
K: Ti riferisci allo scherzetto di tuo fratello?
I: E come poterselo dimenticare. Dannato Sesshomaru.
K: Ahahahha poverino. Dai su mettiamoci a dormire.
I due si sdraiarono per addormentarsi solo che nel muoversi Inuyasha aveva completamente dimenticato di avere un braccio rotto.
I: Ahia maledizione me ne ero dimenticato.
K: Inuyasha cos’hai?
I: Niente ho solo messo male il braccio niente di che non preoccuparti.
K: Sicuro? A proposito dove sono gli antidolorifici? Ti consiglio di prenderlo prima di dormire.
I: Mi sa che hai proprio ragione ora vado a prenderli.
K: Aspetta non muoverti vado io.
I: Ma…
K: Stai zitto per oggi ne hai combinate abbastanza.
Kagome scese a prendere le medicine necessarie ormai visto l’orario giù non c’era nessuno. Ripensò a quello che aveva detto prima come aveva potuto ferire così il suo amato in fondo lui aveva reagito per protezione e lei lo aveva criticato arrivando anche a troncare la sua relazione con lui. Davvero lei lo aveva detto per proteggerlo? O era solo perché non voleva sentirsi responsabile del male di qualcuno. Fatto sta che anche lei come Inuyasha stava agendo d’impulso. La sua fortuna era stata che lui non fosse disposto ad accettare una cosa del genere altrimenti se l’avesse ascoltata a quest’ora si sarebbe sicuramente pentita dell’irrimediabile.
Inuyasha non vedendola salire scese per vedere cosa stava combinando.
I: Ehi cucciola che fine hai fatto mi stavo preoccupando.
K: Oh scusami stavi aspettando questi.
I: Perché stai piangendo?
K: Piango per la mia stupidità per l’errore madornale che stavo commettendo. Ti ho criticato ma non avevo diritto a farlo in fondo tu lo hai fatto solo per proteggermi però ho avuto paura. Scusa per quello che ti ho detto e ti ringrazio per avermelo fatto notare. Alla fine la stupida sono stata io e non tu. Adesso forza tieni prendi questi almeno ti allevieranno un po’ il dolore.
I: E tu adesso smettila con questa storia non parliamone più alla fine se la metti così siamo pari.
Disse accennando un sorriso. Quella per loro era stata davvero la giornata più brutta della loro vita. Questo però non fu altro che una prova di quanto fosse forte il loro amore.
K: Ok andiamo cucciolotto. Tu domani resti qui?
I: Ma che stai scherzando? Non ci penso proprio a lasciarti da sola.
K: Ma con il braccio?
I: Che vuoi che sia. Comunque vediamo come va questa notte e poi domani si vedrà.
K: Ok.
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In: Figliolo qui sei? Pensavo fossi uscito con Rin.
Se: No ha detto che è successo un mezzo casino a casa sua però non mi ha voluto dire niente.
In: Bhe te lo dico io. Il mezzo casino ha lo stesso nome di tuo fratello.
Se: Cos’ha combinato quello stupido? Spero che Rin non si sia fatta niente altrimenti si che ha finito di vivere.
In: No a lei non è successo niente ma a lui sì.
Così Inu raccontò l’intero accaduto a suo figlio che ad ogni parola rimaneva sempre più scioccato. Davvero per amore suo fratello era stato disposto a mettere in pericolo la sua stessa vita? Accidenti più andava avanti e più questo nuovo sentimento lo spaventava. Infatti ripensò alle parole che aveva detto prima e si rese conto che inconsciamente anche lui stava reagendo allo stesso modo.
Se: Adesso come sta quello stupido?
In: Diciamo che se l’è cavata con una brutta frattura al braccio destro. Gli ho fatto una lavata di capo ma non posso biasimarlo al 100% in fondo ha reagito per proteggere la sua amata è stato solo impulsivo come al solito. Spero che Kagome capisca ho letto chiaramente nei suoi occhi la delusione per quello che aveva fatto tuo fratello. No che non apprezzasse ciò che aveva fatto ma non voleva che li succedesse qualcosa di grave per quello che lei gli aveva raccontato. Temo che adesso la sua paura sia che possa accadere qualcosa in gita però ho già informato tuo zio così terrà d’occhio la situazione quando saranno in Grecia.
Se: Hai ragione.
In: Sesshomaru perché non lo chiami e gli chiedi come sta?
Se: Chi? Inuyasha? Non ci penso proprio tanto sono sicuro che sta bene.
In: Fai come vuoi.
Inu sapeva che suo figlio lo avrebbe chiamato ma era troppo orgoglioso per ammetterlo.
Sesshomaru non chiamò suo fratello ma li mandò un messaggio.
Inuyasha complimenti per la grandiosa idea che hai avuto. Sciocca come sempre. Però per questa volta sei giustificato.
Comunque come stai, papà mi hai detto che hai avuto una brutta frattura?
Inuyasha lesse il messaggio e si stupì dell’interessamento che stava mostrando gli rispose dicendoli come stava e poi insieme a Kagome sprofondò nel sonno.
I giorni passarono in fretta senza inconvenienti e tra lezioni studio e preparativi il giorno tanto atteso e temuto arrivò.


ANGOLO DELL'AUTRICE:
Bene ragazzi il capitolo non è un granchè ma comunque mi serviva per giustificare un pò di cose che avverranno nei prossimi capitoli. Non ci sono stati molti sviluppi qui l'unica cosa è stata la reazione di Inuyasha quando Kagome gli ha raccontato quello che aveva detto Kykio. Con questo è tutto. Da quello che avete letto alla fine avrete capito che il giorno della gita è arrivato. Bene secondo voi le cose come si svolgeranno? Chi la spunterà: Kykio e Naraku con il loro piano? Oppure Inu che sventerà qualsiasi inganno. Resta da chiedersi se davvero la fiducia che Kagome e Inuyasha hanno nel loro amore sia sufficiente per sopravvivere ai tranelli.
Se vorrete ci vediamo al prossimo capitolo.
RINGRAZIAMENTI:
Ringrazio i lettori e soprattutto i recensori tra cui la mia immancabile
RosaDc 

Love Candy 77
grazie di <3 
Baci Inu_ka
  
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