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Autore: bulmasanzo    01/10/2014    2 recensioni
Questo è ciò che succede se in una notte d'estate una fanwriter decide di non seguire più la trama.
Extra de: La 'meravigliosa' avventura.
Raccolta di one shot, tutte rigorosamente prive di un finale.
Possibilità di nonsense e di cross over.
Genere: Commedia, Fluff, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Daisy, Luigi, Mario, Peach, Rosalinda
Note: Cross-over, Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fiori.”
(Fabrizio De André, Via del Campo)

 

 

Questo è il mondo reale, ci troviamo a Sorrento.
In un palazzo antisismico, al quattordicesimo piano, nell'appartamento più sfarzoso ed elegante, la cui porta d'ingresso si apre sul fondo del corridoio appena sulla sinistra, in uno studio da disegnatore, addossato a una scrivania intarsiata che avrebbe decisamente bisogno di una bella spolverata, un uomo si dispera.

È sulla cinquantina, ha gli occhi blu, dei grandi baffoni scuri e una corporatura piuttosto massiccia.

Passa in continuazione le sue grandi mani pelose tra i ricci castani screziati d'argento, talmente lunghi e cotonati che quasi gli rendono sproporzionata la testa.

I suoi piedi battono nervosamente a un ritmo irregolare sul pavimento di legno.

Il foglio davanti a lui è bianco.

Stiamo assistendo al blocco di un artista.

“Caro” dice una donna di una certa età, alta e mora, dai fianchi generosi, spuntata dietro di lui “La cena è pronta.”

L'uomo si alza e abbozza un sorriso, grato.

Si sta sforzando da qualche giorno di buttare giù i concept del suo videogioco, ma non riesce ad andare avanti, la sua creatività s'è come rattrappita. Una pausa, una distrazione non potrà che fargli bene.

La moglie gli serve nel piatto una generosa fetta di polpettone con contorno di patate arrosto -croccanti fuori e morbide dentro- e gli riempie amorevolmente il bicchiere di vino rosso frizzante.

L'uomo lo vuota in un unico sorso e le chiede se può averne ancora.

Lei lo accontenta, ma poi, al ripetersi della stessa scena, lo ferma.

“Tesoro, c'è qualcosa che non va? ” dice. La sua voce è chiara e il suo tono affettuoso.

“Sì.” ammette lui piluccando distrattamente il piatto con la forchetta “Ho qualche insignificante problema con il mio lavoro.”

“Sei sicuro che sia proprio così insignificante?” fa la donna in tono paziente, osservandolo con compassione.

“No! Mi sono incartato! Mi sono messo in trappola da solo!” esplode lui.

“Spiegati.” lo esorta.

“In pratica non riesco ad andare avanti. Ho progettato qualcosa che potrebbe risultare impossibile da completare.”

“Hai scovato un bug?”

“No, no, è solo che mi sono accorto che è... troppo complicato da risolvere. I bambini non arriveranno mai all'ultimo livello perché è troppo difficile!”

“E allora perché non lo fai più facile?”

“Perché questo significherebbe riprogettare da capo tutti gli altri. E io, invece di semplificare, dovrei andare sempre a migliorare.”

“Allora inventati un trucco per agevolarli.”

“Il problema è che ho già esaurito tutte le mie idee geniali e adesso... non so più cos'altro infilarci.”

“Ma questo gioco di che cosa parla?” si interessa lei “Magari ti posso dare un suggerimento.”

Gli occhi dell'uomo si illuminano. È chiaro che parlare del proprio lavoro gli piace ed è chiaro che ha voglia di condividerlo con sua moglie.

“Ci sono questi due fratelli idraulici che attraversano un mondo favoloso e bizzarro, pieno di funghi, tubi, tartarughe e dinosauri… Si equipaggiano con degli oggetti magici che donano loro dei poteri speciali... e la loro missione è di salvare una principessa rapita da un drago.”

La donna s'è come sentita investita da tutte queste informazioni così precise.

“Hai detto due fratelli... che fanno tutti e due gli idraulici?” chiede “Mi ricorda molto qualcosa!”

“Forse mi sono ispirato a fatti realmente accaduti... giusto un po'.” risponde l'uomo imbarazzato “E poi, se fossero stati due cavalieri, sarebbe stato un po' scontato, non trovi?”

“Uhm, sì è vero... E quali sono i loro nomi?”

“Indovina...” risponde girando gli occhi.

“Alla faccia della fantasia!” lei li ha indovinati subito.

“Beh, è un omaggio. Non li vedo da un bel po' di tempo... così li sento più vicini.” L’uomo perde un attimo lo sguardo nel nulla “Chissà dove sono, in questo momento…”

“Non sapevo fossi un sentimentale.” lo punzecchia lei, ma senza poter reprimere un sorriso.

“Li ho resi interessanti.”

“E saranno sicuramente entusiasti di sapere che li hai infilati in un videogioco e che li fai muovere all'interno di una gran bella storia di fantasia...”

“...Che non riesco a continuare.” precisa lui.

“Quisquilie!” fa lei improvvisamente alzando le spalle “Non è certo la prima volta che ti viene un blocco. Lo supererai come hai fatto sempre.”

“Se ci sei tu a ispirarmi.”

Lei sorride, poi sembra concentrata.

“Dovresti fare in modo che questa principessa trovi il modo di ringraziarli adeguatamente...”

L'uomo aveva portato alla bocca una forchettata di carne e patate. Quasi si strozza con il boccone.

La signora Rigassi si irrita per le sue risatine, anche perché sta sputacchiando pezzi di cibo un po' ovunque.

“Che cos'hai pensato, brutto pervertito?” lo apostrofa “Intendevo dire che, una volta salvata, la principessa potrebbe nominarli cavalieri. Capisci? Così si va a nozze. Due persone umili che diventano importanti...”

“Sì, va beh.” fa il marito riprendendosi, anche se la sua faccia è ancora un po' rossa. “Questo può andare bene alla fine. Io, però, ho bisogno di sapere cosa disegnare adesso.”

“Beh, io non lo so. Sei tu il creativo.”

“Bell'aiuto...” commenta l'uomo amaramente.

“Voglio dire, è il tuo lavoro.” continua lei guardandolo dritto negli occhi “Lasciati trasportare dall'immaginazione, come fai sempre.”

Gli pone una piccola mano perfettamente curata sopra la sua.

“...In fondo, ricordati che sei il padretherno dei videogames!”

L'uomo la guarda furbamente, ma non aggiunge altro.

Dopo aver cenato, torna nel suo studio, si siede e subito si ficca in bocca la matita. Non si sente pronto per affrontare ancora una volta il foglio bianco.

Ma, pensando a sua moglie, inizia a schizzare il volto di una donna.

Con pochi e decisi tratti la ringiovanisce, la fa bionda, la veste da fata. Le fa degli occhi grandi ed espressivi.

Poi ne cancella uno, coprendolo con un ciuffo di capelli. Le orna i capelli con una coroncina da principessa che nella sua immaginazione dovrebbe essere d'argento. Non è quella che deve essere salvata, ma le assomiglia solo vagamente.

Accanto alla Pusa, disegna un uomo il cui aspetto è ispirato a suo figlio, un giovane vestito con una salopette da lavoro e un berretto con una grande M stampata al centro.

Sotto i suoi occhi, i due soggetti si animano.

Si vanno reciprocamente incontro.

Si scambiano un saluto cortese ed educato.

Lei lascia una carezza sul volto di lui, lo prende per mano e lo conduce nel mezzo di una grande pista a forma di stella.

Lui le si avvicina e dal suo berretto esce fuori una piccola stellina cicciottella che emana una luce biancastra che inizia lentamente a girare loro intorno, lasciando una scia luminescente, formando un cuore che rimane sospeso nell'aria.

I due lo guardano come estasiati, poi si girano l'uno verso l'altra e ridacchiano imbarazzati.

Si abbracciano.

Lui si mette in punta di piedi per raggiungere le sue labbra.

La moglie del padretherno entra discretamente nello studio del marito e lo trova beatamente addormentato.

Sulla faccia ha disteso un sorriso pacifico. Il foglio su cui sono schizzati i due personaggi, che assomigliano tremendamente a delle versioni cartoonizzate di loro due, gli fa da cuscino sporcandogli la guancia di grafite.

La donna si intenerisce, tira fuori una copertina e gliela mette sulle spalle. Cerca di far tutto con calma per evitare di svegliarlo.

Ma l'uomo, a dispetto delle sue buone intenzioni, avendo sentito il suo tocco angelico, si desta e si gira a guardarla.

“Non volevo disturbarti.” dice lei dolcemente “Ma, visto che sei sveglio, che ne dici di venire a dormire?”

La sua risposta è immediata e il bacio che si scambiano non è quello di una coppia sposata da trentacinque anni quale sono, ma quello fresco e giovane di due adolescenti che si approcciano l'uno all'altro per la prima volta.

La mattina seguente si risvegliano abbracciati. È bello che dopo tutti questi anni la passione tra i due non sia ancora sfiorita.

Ma il suono sgradevole del citofono interrompe di brutto questa idilliaca conciliazione coniugale.

E il signor Mario, a ragione molto scocciato, si trova a pensare: Ma che maleducazione, è così presto per una visita, chi è che a quest'ora ha la bella idea di venire a disturbare me e mia moglie proprio mentre ci stavamo un po' strofinando... vi sembra il momento di interrompere una coppia anziana che nonostante l'età ha ancora la forza e la voglia di scambiarsi effusioni?

Indossa la sua vestaglia e va ad aprire brontolando, svogliato.

E si trova di fronte un certo trentenne baffuto che conosciamo bene. Protagonista delle caste fantasie di molti e ispiratore di quella che renderà famoso il suo stesso padre.

"Ciao, papà." Luigi sorride timidamente, evitando senza volerlo davvero il contatto diretto di sguardi. Non perché sia intimidito, è che non lo vede da un po’ e si sente in imbarazzo a pensare di essersene andato senza avvisare.

"Perdincibaccolina!" esclama l'uomo, sconvolto di trovarselo di fronte. O forse dice un'altra parola, potreste immaginarvela facilmente.

"Sono di passaggio. Volevo presentarvi qualcuno." precisa.

Si scosta leggermente e da dietro di lui spunta fuori una ragazza dai capelli rossi e l'aria festosa.

"Ciao, sono Daisy! È un vero piacere conoscerla, signor papà di Luigi!" esclama questa tutta allegra, allargando le braccia in un gesto teatralmente caloroso e poi stringendo quel signore come se già lo amasse "Come ti butta, guaglioncello?“ se ne esce poi, ridendo perché la parola che vi ho messo in corsivo lei la ritiene buffa, anche se non sa cosa voglia dire.

Luigi sembra imbarazzato e corre ai ripari in fretta "No, Daisy, non puoi chiamarlo così, santo cielo, papà, scusala, è molto esuberante, ma non è maleducata."

"Va bene, va benissimo, la tua ragazza è simpatica." lo contraddice l'uomo, contagiato da quell'allegria inaspettata.

Le fa il baciamano in modo galante. "È un piacere. Entrate, rifocillatevi. Ma che diavolo ci fai qui, ragazzo?" gli fa dopo mettendogli una delle poderose manone sulla spalla "Senza manco avvertire, non la potevi fa' 'na telefonata?"

"Scusa, pa', sai ero in un altro mondo, la Tim lì non copre." si giustifica.

"Arrivi proprio nel momento migliore, figliolo, raccontami la tua meravigliosa avventura e dammi uno spunto. "

"Uno spunto?" si stranisce lui.

Intanto è arrivata anche la mamma che al vedere suo figlio resta pure lei senza parole...

 

Ma è tutto così, tutto molto ripetitivo, noioso e prevedibile. Se volete attenervi alla versione ufficiale del videogioco, quindi, la conoscete, che ve lo sto a raccontare a fare, per filo e per segno?

Se invece preferite prendere per vero tutto quello che avete già letto, continueremo a immaginare che questa, in fondo, sia solo la tappa intermedia della storia di Luigi e Daisy, e che io ve l'abbia semplicemente girata dal punto di vista di un'altra coppia.

"Ma papà, come diavolo hai potuto sviluppare un videogioco basato su me e Mario?" si stupisce Luigi.

"L'ho zuccherata. Il tempo è relativo, e l'ispirazione vola, sono settimane che ci lavoro e voi siete mancati per così tanto... "

Si distrae dalle sue giustificazioni, la sua adorata moglie ha appena preparato il caffè per tutti.

Si volta sorridendo, strizza l'occhio alla sua futura nuora, che glielo ricambia compiaciuta, poi esso gli corre al di là finestra aperta.

Un vento profumato si insinua dentro casa, sa di fresco, riempie i polmoni di buon umore.

Pensa: il ragazzo è tornato a casa da suo padre, non lo ha dimenticato. Oggi sarà un'altra bellissima giornata da passare insieme.







 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Lo sapevo... io parto con l'idea di scrivere una parte nonsense ed ecco che mi ritrovo invece con un gigantesco buco di trama. Temo proprio di non esserne capace, non mi aspetto molte recensioni per questo, ma se non avete capito nulla, non preoccupatevi, le critiche saranno ben accette e tenterò di spiegarvi cosa diavolo avevo in mente.
Tutto questo non è stato scritto in un attimo di pazzia, come potreste pensare, l'ho ideato parecchio tempo fa, in un momento in cui mi ero bloccata pensando di dover raccontare l'incontro tra Mario e Rosalinda che poi eliminai per riprenderlo più avanti con l'espediente del flashback... chi ha letto La 'Meravigliosa' Avventura sa di cosa diavolo parlo.
Grazie per aver letto questo piccolo nonsomancoiochecosasia

((PS: I genitori di Mario e Luigi ufficiosamente si chiamano Marco e Luisa. Questi nomi a me non sconfinferano tanto, non che chiamare tuo figlio Mario quando già il tuo cognome è Mario sia una cosa molto intelligente... Così, ho scelto di non nominarli proprio. Solo per questo posso considerarli come miei OC? Ma naturalmente NO! Il concetto però di "Padretherno dei videogames" è mio e ne rivendico tutti i diritti.))

  
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