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Autore: Frafra9    01/10/2014    2 recensioni
Prologo
Dopo la "cordiale" visita dei Volturi a Forks e la scoperta che Renesmee non è l'unico ibrido tra i vampiri, ne è passato di tempo.
Renesmee è cresciuta e con lei è cresciuta anche l'amicizia verso Jacob, il suo Jacob, fratello/miglior amico e forse anche qualcosa altro che Nessie, deve e cerca di capire cosa prova veramente per il “suo” Jacob. Il ragazzo che le è vicino da quando è nata.
Jacob, dal parte sua, sa di amarla. ma sa che ciò che prova per lei non è, solamente, frutto dell'imprinting. Ma è bensì amore perché l’ha vista nascere e la vede crescere giorno per giorno.
Lei ricambierà questo amore o è solo amicizia?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Da quando ho parlato chiaramente sia con Jacob sia con Nahuel, le cose sembrano andare meglio. Riesco a passare del tempo con entrambe, senza dover subire ed essere il soggetto preferito dei loro inutili e stupidi litigi. Per mio conto, se passo del tempo in compagnia di uno di loro, evito di nominare, anche se per puro caso l’altro non mi devo sentire in colpa per aver fatto il nome del “nemico”.
 
Agosto.
 

La sveglia suona ed io ho ancora sonno, la spengo e mi giro dall’altra parte. Sono nel dormiveglia quando capisco che devo andare a...
< First Beach! > dico gridando, saltando giù dal letto e correre in bagno a lavarmi. Poi mi metto il costume, un pantaloncino e una maglietta, infradito. Sacca con dentro l’asciugamano, crema solare che a me, serve poco, ma fa scena. Sono pronta per andare a casa dai nonni a prendere Nahuel. E sì, perché Jake ha invitato anche lui alla riserva.
Sono contenta quando riesco ad andare a La Push, è come se fosse casa mia. Non che nella mia ci sto male per carità...  voglio molto bene ai miei genitori, ai miei zii e ai miei nonni. Con loro sto bene ma a volte, ho la sensazione di appartenere ai Quileute, è come se fossi nata lì, alla riserva non so spiegare il motivo ma è così.
 
Arrivo a casa dei nonni euforica più che mai, ma andare là mi rende felice, non ci posso far niente.
< Ueeeel  sei pronto?!  > grido dal salotto, davanti alle scale.
< Non ancora mi sto vestendo! > mi risponde
< Sbrigati o ti lascio qui. Stiamo in ritardo di... > grido, battendo il piede agitata sul pavimento e sbuffo.
< Di trenta secondi > - termina la frase ridacchiando zio Jasper e si becca una linguaccia da me - < Ehi Nessie, vi accompagno io a La Push >
< Grazie zio > gli dico e lo abbraccio.
 
Alla fine scende... e alla buonora!
 
< Ricorda, che non devi rispondere alle cavolate che i ragazzi dicono > - informo Nahuel non appena arriva, senza dargli modo di salutare - < Ignorali siamo noi gli ospiti e soprattutto non voglio che la giornata si rovini > niente deve guastare la mia giornata in spiaggia.
A preoccuparmi però non sono Jared, Embry, Paul o il resto dei ragazzi sono simpatici, fanno battute innocue, ma è Leah.. no. Lei ci va pensate specialmente se riguardano la mia famiglia e me.
Jacob, ieri mi ha detto che lei non ci sarà.
 
Arriviamo in spiaggia, saluto tutti in primis Claire che smette di scavare una buca con Quil per correre a salutarmi.
< Non è giusto. Arriva lei ed io resto solo! > dice Quil ridendo. Si riferisce a me e a Claire.
< No piccolo, ci sono io con te > gli dice scherzando Embry, scompigliando i capelli di Quil.
 
Che matti che sono! Manca il terzo che non vedo da nessuna parte...
 

< Nessie, facciamo il bagno? > mi chiede Claire.
< Certo! Sono qui per questo > - le dico con un sorriso, mentre con lo sguardo cerco Jacob  - < Ma Jake? > chiedo.
< Jake, credo stia ancora in casa > mi risponde Seth, alzandosi in piedi.
< Ah ok > - gli dico mentre mi spoglio per restare in costume - < Chi viene a farsi il bagno con noi due? > indico me e Claire. Ovviamente Quil e Nahuel.
 
Sono in acqua con Claire, Quil e Nahuel, stiamo giocando con la palla... quando sento schizzarmi da dietro la schiena, mi giro e vedo Jacob.
< Ciao Ariel > mi dice sorridendo.
< Mi chiamo Renesmee > gli rispondo sorridendo anch’io e lo schizzo.
< Lo so, ma con questo costume verde e i capelli rossi, somigli alla sirenetta > mi dice. Arrossisco alle sue parole.
 
Sa che mi piace quel cartone.
 
< Tu però non somigli al principe Eric > gli dico facendogli la linguaccia.
 
Non gli somigli ma sei molto più bello di quello sfortunato senza spina dorsale che si innamora di lei, ma sposa un’altra! Intanto a fisico, caro il mio Jacob, non sei messo male e non solo quello. Sei allegro e sincero con me e mi fai stare bene.
 
< Io, esco dall’acqua. Ho fame > dico. Nuoto verso la riva.
< Scommetto che non hai fatto colazione > dice guardando Nahuel che gli fa segno con la testa di no.
 
Quei due sembrano andare d’accordo. E speriamo durino a lungo.
 
< Bravo! Hai indovinato ma non vinci niente anche perché, te l’ha detto Nahuel. Vi ho visto > - affermo mentre continuo a nuotare verso la riva. Esco dall’acqua e mi siedo sull’asciugamano accanto a Kim, Rachel ed Emily che quest’ultima mi passa un panino - < Grazie >
< Nessie, hai messo la protezione solare? > - mi chiede Jacob, seduto accanto a me sul mio asciugamano. Nahuel è sul suo accanto a me – < Se ti scotti poi chi la sente tua madre?! > mi dice.
< No, non l’ho messa e non mi serve. Non mi scotto, io brillo solo > - gli rispondo un po’ acida e me ne accorgo pure, così prendo il suo asciugamano che ha sulle spalle e mi ci avvolgo tutta - < Adesso non brillo più! > rido e appoggio la testa sul suo bracco. Con la coda dell’occhio vedo Nahuel sbuffare e borbottare qualcosa tra se e se. Jacob ridacchia.
 
Con Claire e a Seth inizio a costruire dei castelli di sabbia con tanto di ponte e fiumiciattolo intorno. Di tanto in tanto mi fermo e cerco con lo sguardo Jacob e Nahuel, giusto per vedere come si comportano, li vedo parlare, ma non capisco di cosa, ogni tanto si girano verso di me e sorridono.  Altre volte sembrano discutere, non riesco a sentire cosa si dicono ed io non intendo indagare.  Jacob ritorna nel gruppo e Nahuel si allontana.
 
Spero che non abbiano litigato.
 
< Nahuel dove sta andando? > chiedo a Jacob seduto vicino a me e guarda il castello.
< Sta andando a tuffarsi dalla scogliera > - mi dice. Cambia discorso - < Che bel castello! >
< Lo hai lasciato andare?! Perché non lo hai fermato? > gli dico mentre mi alzo in piedi per andare verso l’incosciente che vuole tuffarsi. Sono sbalordita dal comportamento di Jacob che se ne sta seduto tranquillo come se per un mezzo umano come lo sono io, non è pericoloso buttarsi dalla scogliera. Ok, è vero che a lui non interessa se a Nahuel capita qualcosa, ma a me sì, poiché è un mio amico.
 < Ci ho provato, ma è testardo peggio di un mulo! > mi dice lui giustificandosi. Lo spingo via e corro verso la scogliera fino a raggiungere Nahuel, ovviamente Jacob mi ha seguito.
< Uel dai torna indietro è pericoloso > gli dico mentre cammino verso di lui, con Jacob dietro di me.
< Nesme, è bellissima la vista da qui > mi risponde, guardando l’orizzonte e allargando le braccia.
< Lo so è un panorama magnifico specialmente quando ci sono le balene... > gli dico avvicinandomi di qualche passo.
< E non ti sei mai tuffata? Deve essere fico! > mi dice girando la testa verso di me, sorridendo.
< No mai. Non mi è permesso > rispondo.
< E’ il lupo a impedirtelo? > - mi dice beffardo mentre tende la sua mano verso di me e aspetta che la afferro.  Jacob invece è dietro di me -  < Dai vieni! Che t’importa di lui. Afferra la mia mano e tuffiamoci >
< Non è lui ad avermelo vietato. Sono stati i miei > - gli dico. Le mie braccia sono ferme lungo i fianchi e non hanno intenzione di afferrare la sua mano e farmi trascinare in acqua - < Mia madre stava per rimetterci la vita >
 
Cercare di uccidersi per vedere papà, che l’aveva lasciata. È da matti. Fortuna che c’era Jacob. E fortuna ancora, che la zia Alice la teneva d’occhio. Perché senza quei due.. io, non sarei qui. Mi correggo, senza quei quattro io, non sarei qui.
 
< A me, no.  Ci vediamo a riva > così dicendo si tuffa lasciando me come un ebete a guardare giù, dove l’acqua gelida e la corrente ne fanno da padrone.
< Scendi in spiaggia e raggiungi gli altri. Io mi tuffo e lo vado a recuperare > mi dice Jake dandomi poi un bacio sulla fronte. Annuisco e lo abbraccio. Lui si tuffa in acqua ed io raggiungo gli altri.
 
< Nessie, Jacob? > mi domanda Rachel.
< Si è tuffato per recuperare Nahuel > le rispondo e nemmeno finisco di parlare che vedo uscire dall’acqua Sam che porta Nahuel ferito a un braccio e privo di sensi mentre Jacob che gli cammina accanto.
 
C’è trambusto, le ragazze che corrono con asciugamani puliti verso Sam e Nahuel, i ragazzi che cercano di rianimarlo e tamponano la ferita come possono. Ed io, ferma a osservare le gocce di acqua salata, scorrere lungo gli addominali scolpiti di Jacob appena uscito anche lui dall’acqua. Inizio a sentire una strana emozione dentro di me. Provo invidia per quelle gocce d’acqua.
Vorrei essere al loro posto e scivolare lungo il petto muscoloso e ben scolpito di Jacob.
 
Siamo soli in spiaggia, in piedi sul bagnasciuga. Le sue mani calde e forti scivolano lente sui miei fianchi. La mia mano, percorre lenta le goccioline di acqua che scivolano dal suo petto. I suoi baci cercano le...
 
< Ecco ci mancava anche questo a dar noia qui. Non bastavano i Cullen > dice Leah arrivata, da non so dove, risvegliandomi da quel sogno ad occhi aperti.
Batto più volte gli occhi per riprendere il controllo di me stessa.
 
Non riesco a capire, ho sempre visto Jacob a petto nudo e adesso mi sento strana, mi sento felice,mi sento bella, mi sento che non lo so nemmeno io. So solo che, basta che mi guarda per sciogliere... mi sembra di stare in quei film per teen-ager dove gli attori sono dei liceali e le ragazzette “svengono” al passaggio del più fico della scuola che nemmeno se le caga di striscio.  Ecco così mi sento io.
 
< Leah falla finita! > - Jacob la sgrida - < Nessie tutto bene? > mi chiede preoccupato, evidentemente ha notato il mio stato di trance.
< Si tutto bene > - accenno un sorriso - < Chiamo a casa e dico che stiamo tornando. Il nonno dovrebbe essere a casa... >
< Oh non mi ero accorta che c’era una Cullen > dice Leah e il suo tono acido.
 
Adesso basta. Mi sono stancata di stare zitta. Ho sopportato abbastanza da parte sua.
Mi spiace Jake.

 
Guardo Jacob.
 
< Sì, qui c’è una Cullen! Hai problemi? >- rispondo acida anch’io - < Come puoi ben vedere, qualcuno si è fatto male di cui né io né la mia famiglia siamo i colpevoli >
< A te è vietato mettere piede qui a La Push! > mi dice Leah quasi ringhiando.
< Il patto dice che i vampiri non possono entrare, ma io non sono un vampiro a tutti gli effetti, e poi sono stata invitata > abbozzo un sorriso da stronza.
 
Ogni tanto so esserlo anch’io.
 
< Tu, non dovevi nascere! E qui, non sei la benvenuta > mi risponde Leah.
 Jacob, mi si mette davanti e in tono alpha le ordina di andare a casa. Seth afferra per un braccio la sorella e la trascina via.
< Scusa non volevo ma... non ce la facevo più a... > sto dicendo a Jake, ma lui mi mette un dito davanti alla bocca.
< Shhh! Non ci pensare a quello che dice, tu qui puoi venire quante volte vuoi > - afferma sorridendo del più bel sorriso che in quel momento mi accorgo che ha - < Vado a prendere la macchina > annuisco e vado accanto a Nahuel che si è ripreso.
< Nessie, ho chiamato a casa tua e gli ho spiegato di Nahuel > mi dice Embry appoggiando una mano sulla mia spalla.
< Grazie Embry > gli rispondo.
< Nesme > mi chiama Nahuel sorride e allunga il braccio buono per prendermi. Mi sposto di poco.
< Uel > gli rispondo guardandolo male.
< E’ stato stup... > sta dicendo, ma non gli faccio finire la frase.
< E’ stato da stupidi buttarsi da li. Che cavolo volevi dimostrare eh? > gli dico alterata ancora nervosa per la discussione con Leah e anche per quello che ha fatto lui, l’imbecille.
< Se era il tuo lupo, non ti saresti arrabbiata > risponde Nahuel. Apro bocca per dire qualcosa, ma Embry mi precede e parla al mio posto.
< Noi possiamo perché ci trasformiamo > gli dice Embry seccato di sentirlo disprezzare il loro essere.
 
Fortuna che Jacob arriva con la macchina e il discorso si interrompe.
 
Mi siedo sul sedile posteriore, dietro Jake che giuda e Nahuel seduto davanti con lo schienale semi sdraiato. Nessuno parla, io guardo fuori picchiettando le dita sulla gamba, ancora nervosa per prima.
 
Nel cortile di casa, ci sono gli zii Emmett e Jasper che stavano aspettando il nostro arrivo e aiutare Nahuel a entrare in casa.
< Ragazzi, cosa è successo? > chiede Huilen sulla porta di casa, guardando male Jacob. Come se fosse colpa sua se il nipote si è buttato da una scogliera di sua spontanea volontà.
< Ho voluto provare il brivido! Mi sono tuffato dalla scogliera > sorride Nahuel rispondendo alla zia che borbotta qualcosa d’incomprensibile.
< Nessie tu... >  mi dice papà preoccupato arrivato in quel momento.
< No, tranquillo io non sono scema come lui > - gli rispondo e indico l’idiota di Nahuel - < So che è pericoloso. Il massimo che mi è consentito tuffarmi è o dalla barca di Billy o dal trampolino in piscina > abbozzo un sorriso e vado in cucina a prendere da bere.
 
“Lo puoi leggere nella mente di Jacob e dell’idiota che non mi sono tuffata dalla scogliera. Non sono imbecille come quello!“
 

Dico a mio padre con il pensiero.
 
< Ehi Nessie > mi saluta nonno Carlisle, tornato dal lavoro. Papà appena ricevuta la chiamata di Embry ha telefonato subito al nonno.
< Il ferito è nel tuo studio con papà > dico salutandolo.
< Jacob si è fatto male? > mi chiede preoccupato-
< No, Carlisle io sto bene il ferito è Nahuel > - dice Jacob entrando in cucina anche lui per bere dell’acqua - < Io, ora devo andare ma passerò domani > mi da un bacio sulla fronte.
< Jake, domani mi piacerebbe stare un po’ sola con te... > - gli dico - < E’ da un po’ che non do fastidio al mio morbidoso >
 
Ho davvero bisogno di stare con lui da sola e parlare di alcune cose...
 
< Domani staremo soli, tu ed io. Promesso > mi dice sorride, mi da un altro bacio e poi va via.
 
Mentre papà è nello studio con nonno e Nahuel, chiedo a nonna Esme, dove è mia madre. Mi risponde che è a casa nostra insieme alla zia Alice, così le dico di avvisare papà, che vado a casa da mamma. Ho bisogno di pensare e non voglio il leggi pensieri tra i piedi . Saluto lei e Huilen e vado via.
 
Sono tra le braccia di zia Rose. Papà rientra in casa con Jacob e lo picchia, Jacob non reagisce e sono confusa, non capisco. La zia mi porta fuori in giardino. Arriva Jacob, lo vedo avvicinarsi e tendo le mani in avanti, voglio andare in braccio a lui. La zia non vuole. Con una mano le tocco il viso per mostrarle cosa voglio... me, tra le braccia di Jacob. Papà annuisce e lei mi consegna a Jacob. Sorrido appena sono tra le sue braccia.
< Nessie > mi dice ed io rido. Ride anche lui.”

 
Davanti casa mia.
 
Casa di nonno Charlie. Stiamo festeggiando il Natale. È il momento dei regali. Scarto i regali che mi hanno fatto: quello di nonno Charlie e Sue; quello di Billy Black; quello del branco di Jacob; quello del branco di Sam; quello dei miei genitori ed infine quello di Jacob. Un braccialetto, fatto da lui, intrecciato che simboleggia la sua tribù. Papà, non è contento e lo sento borbottare qualcosa, ma non m’interessa. Il regalo di Jacob è il più bello di tutti. Non ha nulla di che... non brilla, è fatto di corda e cuoio e a me piace un sacco!
 

Entro in casa, saluto mamma e zia Alice, che stanno sistemando la cabina armadio di mamma e papà.
 Vado in camera mia e mi butto pesantemente sul letto e stringo a me Jaco...
 
 E’ il mio primo compleanno. Sono al Luna Park, insieme alla mia famiglia e a Jacob. Salgo sul bruco mela, sulla ruota panoramica, sulla giostra dei cavalli che si muove andando su e giù.
 < Preferisco cavalcare te che questo cavallo... > dico sottovoce a Jake e lui ride.
Papà e Jacob si sfidano al “tiro al bersaglio” e mamma ed io li guardiamo divertite.  Papà vince un orso gigante di peluche per me. Invece Jacob... riesce a vincere Jaco, un lupo di peluche dalle dimensioni ben più piccole di quelle dell’orso.
< Jaco! > dico prendendo il lupo in mano e allungando le braccia per farmi prendere in braccio da Jacob. Sgancia la cintura del passeggino e mi prende in braccio.

 
Guardo la finestra.
 
Sono davanti alla finestra della mia camera e aspetto Jacob che arriva a salutarmi sotto le sembianze del lupo. Eccolo che arriva. Sorrido felice di vederlo... alza il suo grande testone per vedere se sono affacciata, dopodiché mi sorride nel suo buffo modo. Il sorriso somiglia più a una smorfia, ma per me è bellissima. Poi, lo vedo sedersi e muove la sua grossa zampa in segno di un ciao. Ricambio con la mano e gli auguro una buona ronda.
 
Non ho molta voglia di lavarmi, ma devo. Sono piena di sabbia e salsedine addosso e poi non mi va di sentire mamma sgridarmi perché non mi sono lavata. Controvoglia, vado nella mia cabina armadio a prendere i vestiti puliti e dal mobile, cade a terra uno dei tanti album da disegno. Lo sfoglio.
 
Sono nel mio regno con Jacob che sistema le corde dell’altalena, mentre lui lavora, io disegno.
< Principessa, la sua altalena è pronta > mi dice avvicinandosi a me. Chiudo immediatamente l’album gli sorrido e gli salto addosso.
 < Grazie! > gli dico per poi andare verso l’altalena. Salgo sull’altalena e lui mi spinge. Mi spinge sempre  di più, facendomi andare in alto come voglio io. Rido, rido e rido. Scendo dall’altalena e iniziamo a rincorrerci per tutta la radura. Il tempo passa in fretta, è il tramonto così lupo Jake mi riaccompagna a casa. Stanca ma felice.
 

Sono sotto la doccia.
 
 First Beach.
< Nessie, hai messo la protezione solare? > - mi chiede Jacob, seduto accanto a me sul mio asciugamano. Nahuel è sul suo accanto a me – < Se ti scotti poi chi la sente tua madre?! > mi dice. < No, non l’ho messa e non mi serve. Non mi scotto, io brillo solo.  > - gli rispondo un po’ acida e me ne accorgo pure, così prendo il suo asciugamano che ha sulle spalle e mi ci avvolgo tutta - < Adesso non brillo più! > rido e appoggio la testa sul suo bracco.
Sam esce dall’acqua con un Nahuel privo di sensi in braccio e Jacob è lì accanto. Le ragazze corrono ad aiutare Sam mentre io no, resto ferma immobile, la mia attenzione è catturata dalle goccioline di acqua salata che percorrono il petto scolpito di Jacob. Provo invidia. Ipnotizzata da quelle gocce, sogno ad occhi aperti... Siamo soli in spiaggia, in piedi sul bagnasciuga. Le sue mani calde e forti scivolano lente sui miei fianchi. La mia mano, percorre lenta le goccioline di acqua che scivolano dal suo petto. I suoi baci cercano le mie labbra.

 
< Nessie tutto bene? > mi dice mamma bussando alla porta del bagno.
< SI mamma. Tutto bene > - dico chiudendo l’acqua e infilandomi l’accappatoio - < Mi stavo facendo la doccia. Tutto qui. > faccio spallucce e vado a vestirmi.
< Jacob viene a cena? > chiede zia Alice. Arrossisco e fingo di allacciarmi le scarpe nascondendo il mio colorito.
< No. Aveva una riunione della tribù > dico.
< Sicura di star bene? > domanda zia Alice.
< Sì perché? Sono solo un po’ stanca ma nulla di più e arrabbiata > rispondo e racconto cosa è successo a First  Beach, omettendo però la parte di Leah e soprattutto il mio pensare e guardare Jacob in un’altra maniera diversa da com’è sempre stato.
 
Non ho nessuna voglia di tornare dai nonni per cena e rivedere l’idiota, ma devo andarci perché stare in casa da sola, non mi è ancora permesso. Armata di tanta pazienza e soprattutto il discorso “Jacob” e quello “Leah” li chiudo a chiave in un cassetto della mia testa.
 
La prima a finire la cena sono io, quel cretino oltre ad avere un braccio ingessato perde tempo a raccontare vantandosi anche della sua strabiliante tuffata dalla scogliera.
 
"Non ho voglia di sentire quel cretino vantarsi per avermi rovinato la giornata. Vado su in camera."
 
Dico mentalmente a papà.
< Va bene Nessie > mi risponde lui.
< Nesme dove vai? > mi domanda Nahuel, ma non gli rispondo continuo a salire le scale.
< E’ stanca e va in camera a riposare > gli risponde mio padre.
 
Una volta arrivata in camera, per non riaprire il cassetto dove ho riposto la giornata in spiaggia, accendo e mi concentro su un programma in tv che a dirla tutta non m’interessa poi molto e, infatti, è venuto sonno.
 
< Nessie, andiamo a casa > mi dice dolcemente mamma e svegliandomi dal mio stato di dormiveglia.
Annuisco e guardo l’ora sul cellulare.
 
Fortuna che è tardi e si va a casa.
 

Saluto tutti, augurando loro la buona notte e con i miei mi dirigo verso casa.
 
*Note autrice*

Ecco il nuovo capitolo e spero vi piaccia. In questo capitolo Renesmee, capisce che Jacob non le è per niente indifferente.. galeotta fu la goccia del mare.. e qui credo, bisogna ringraziare l’idiota di Nahuel . Attenzione Renesmee capisce o si rende conto che Jacob gli piace ma è ancora presto per parlare di Amore.. Nessie, è attratta d a Jacob ma non tanto (per ora) da farle dire “Ti Amo Jacob”. Per quanto riguarda Leah..l’ho lasciata ancora ostile verso i Cullen e ad ogni frecciatina Nessie l’ha sempre ignorata stando zitta ma ora, forse perché si è resa conto che Jake le piace, dice basta e le risponde a tono.
 
 
   
 
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